Passione

Aforismi

Sapere

A volte la sapienza più grande consiste nel non sapere o nel fingere di non sapere.
Abbi più di quanto mostri, parla meno di quanto sai.
Accetta i consigli dell'ignorante come del sapiente.
Agli esami, i professori cercano più di far sapere allo scolare che loro sanno, che non di conoscere se lo scolare sappia.
Al mondo c'è moltissima gente che sa che cosa deve fare, ma pochissimi lo fanno veramente. Sapere non basta. Bisogna entrare in azione.
Alcuni sono ancora convinti che sapere equivalga a potere.
Alcuni uomini diventano pazzi studiando molto per sapere, ma chi diventa pazzo studiando cresce bene.
Alla gente non interessa quanto tu sai fino a quando non sanno quanto ti interessi a loro.
Allo schiavo conviene sapere più che parlare.
Assai sa chi non sa, se sa almeno obbedire diligentemente.
Bisogna diventare custodi dei propri segreti, capaci di stare con se stessi con la mente vuota. Chi non ha segreti è come se non avesse mai neppure vissuto: chi vuole spiegare, capire, sapere tutto, diventa una persona qualsiasi.
C'è molto altro da sapere, la vita è breve e non è tale senza la conoscenza, è quindi un trucco eccellente acquisire conoscenza da tutti. Perciò, con il sudore della fronte di un altro, otterrete la reputazione di oracolo.
Che l'uomo abbia bisogno di sapere, che abbia bisogno, lo voglia o no, di darsi da fare con i mezzi intellettuali di cui dispone, è quel che indubitabilmente costituisce la condizione umana.
Chi dubita, sa, e sa il più che si possa sapere.
Chi legge sa molto; chi osserva sa molto di più.
Chi legge sa molto; ma chi osserva sa ancora di più.
Chi non ha fatto niente non sa niente.
Chi non ha sofferto non sa niente; non conosce né il bene né il male; non conosce gli uomini né conosce se stesso.
Chi non sa l'arte chiuda bottega, e chi non sa nuotare che si anneghi.
Chi non sa nulla deve credere tutto.
Chi piú impara, meno sa.
Chi possiede delle certezze d'acciaio è convinto di sapere tutto, e dunque inaridisce la propria voglia di apprendere.
Chi sa di tutto, certo non è saggio; né chi è saggio, di certo, sa di tutto.
Chi sa non gioca d'azzardo, chi gioca d'azzardo non sa.
Chi sa non parla, chi parla non sa.
Chi si intende di saper nulla, quello è più sapiente degli altri.
Chi vuol sapere quel che un uomo sa, bisogna metterlo in necessità.
Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno.
Ci sono solo due tipi di persone davvero affascinanti: quelle che sanno tutto e quelle che non sanno assolutamente nulla.
Ci sono uomini che sanno tutto, peccato che questo è tutto quello che sanno.
Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo è un oceano!
Ciò che si apprende meglio è ciò che già si sa, ma che non si sapeva ancora di sapere prima di apprenderlo.
Colui che non sa niente, non ama niente. Colui che non fa niente, non capisce niente. Colui che non capisce niente è spregevole. Ma colui che capisce, ama, vede, osserva.
Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.
Come aumenta il sapere, così aumenta il dolore. Come aumenta il dolore, così aumenta il sapere.
Compendia il tuo discorso, molte cose in poche parole; comportati come uno che sa ma che tace.
Con il fascino potete cavarvela per un quarto d'ora. Poi è meglio che sappiate qualcosa.
Con poco sapere, ma di buona qualità, si produce di più che con moltissimo sapere di cattiva qualità.
Conoscere te stesso significa mettersi al corrente di ciò che sai e di ciò che puoi fare.
Conserva perfetta fiducia in te stesso in qualsiasi avversità. Non turbarti se senti bisogno di nuovi amici, arriveranno al momento giusto. Non turbarti se ti senti ignorante: anche il sapere ti sarà offerto al momento giusto.
Considerato quanto poco sappiamo, la certezza che abbiamo delle nostre convinzioni è assurda; ed è anche essenziale.
Costui crede di sapere mentre non sa; io almeno non so, ma non credo di sapere. Ed è proprio per questa piccola differenza che io sembro di essere più sapiente, perché non credo di sapere quello che non so.
Cultura non è leggere molto, né sapere molto: è conoscere molto.
Dall'equilibrio fra sapere e ignoranza dipende quanto si è saggi.
Date ascolto al consiglio di chi molto sa; ma soprattutto date ascolto al consiglio di chi molto vi ama.
Difficile non è sapere una cosa, ma sapere far uso di ciò che si sa.
Dimostrare agli uomini, come Socrate, che nulla essi sanno, è un volerseli fare nemici.
Dire ciò che pensiamo fornisce una più ampia gamma di conversazione che il dire ciò che sappiamo.
Dobbiamo arrenderci al fatto che è possibile sapere senza sapere perché, e che, a volte, è meglio così.
Dobbiamo sapere, sapremo.
Dove men si sa, più si sospetta.
Due verità che gli uomini generalmente non crederanno mai: l'una di non saper nulla, l'altra di non esser nulla. Aggiungi la terza, che ha molta dipendenza dalla seconda: di non aver nulla a sperare dopo la morte.
Esiste un solo bene: il sapere. E un solo male: l'ignoranza.
Esistono solo tre esseri rispettabili: il prete, il guerriero, il poeta. Sapere, uccidere e creare.
Essere sempre tra i primi e sapere, ecco ciò che conta.
Fare significa dimostrare che lo sai.
Fermare la diffusione del sapere è uno strumento di controllo per il potere perché conoscere è saper leggere, interpretare, verificare di persona e non fidarsi di quello che ti dicono. La conoscenza ti fa dubitare. Soprattutto del potere. Di ogni potere.
Finché una persona non sa riusciamo a perdonarla se non capisce, quando sa diventa imperdonabile.
Gettato nel mondo, ne ho guardato i colori e sono stato ottimista. Poi pian piano sono venuto a sapere.
Gli uomini più tremendi: quelli che sanno tutto e ci credono.
Gli uomini quanto più sanno, tanto più dubitano, e quanto sanno meno, tanto più credono. Non è quindi meraviglia, che la chiesa cattolica, bisognosa com'è di fede cieca, raccomandi e favorisca l'ignoranza.
Ho dovuto sopprimere il sapere per far posto alla fede.
I cancelli della saggezza e del sapere sono sempre aperti.
I giovani non possono sapere quello che i vecchi pensano e provano. Ma i vecchi sono colpevoli, se dimenticano che cosa significa essere giovani.
I giovani non sanno abbastanza per essere prudenti, e quindi tentano l'impossibile, e lo ottengono, generazione dopo generazione.
I libri non servono per sapere ma per pensare, e pensare significa sottrarsi all'adesione acritica per aprirsi alla domanda, significa interrogare le cose al di là del loro significato abituale reso stabile dalla pigrizia dell'abitudine.
I popoli, al pari degli individui, tanto possono quanto sanno.
I vecchi credono in tutto; le persone di mezza età sospettano di tutto; i giovani sanno tutto.
Il benessere di una nazione non deve essere misurato dalle sue risorse finanziarie o materiali. Ma dal suo sapere e dal saper trasformare il sapere in ulteriore sapere.
Il diletto è dalla parte di quelli che sanno a metà.
Il dolore nasce dalla conoscenza delle cose, dal sapere, non, come tutti credono, dal suo contrario.
Il maestro disse a un suo allievo: Tu, vuoi che ti dica in che cosa consiste la conoscenza? Consiste nell'essere consapevoli sia di sapere una cosa che di non saperla. Questa è la conoscenza.
Il mio atteggiamento deriva dal sapere che a battere la testa contro il muro è la testa a rompersi e non il muro.
Il molto sapere porta l'occasione di più dubitare.
Il motivo per cui non è facile alla gente vivere in pace, sta nel suo troppo sapere.
Il nano vede più lontano del gigante, quando ha le spalle del gigante su cui montare.
Il più certo modo di celare agli altri i confini del proprio sapere, è di non trapassarli.
Il più semplice scolaro sa oggi verità per le quali Archimede avrebbe sacrificato la vita.
Il poco che so lo devo alla mia ignoranza.
Il saggio che col suo sapere non sa giovare a sé stesso, non sa nulla.
Il sapere alimenta l'immaginazione, l'erudizione la sterilizza.
Il sapere dorme e russa nelle biblioteche, ma la saggezza è ovunque, ben desta, in punta di piedi.
Il sapere e il valore concorrono entrambi a dar grandezza. Sono due grandi doti e rendono immortali: uno vale tanto quanto sa, e il sapiente può tutto. Un uomo privo di istruzione è un mondo al buio. Consiglio e forza; occhi e mani: senza valore la sapienza è sterile.
Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano.
Il sapere e la ragione parlano; l'ignoranza e il torto urlano.
Il sapere per esperienza è maggior certezza che il saper per ragione, né mai ragione alcuna può giungere a tanto di uguagliar l'esperienza.
Il sapere scientifico non è conoscenza certa: è solo un sapere congetturale.
Il sapere tende a farsi vedere. Se lo si tiene segreto, deve vendicarsi.
Il sapere è il mezzo che ti permette di misurare le cose, i fatti, le situazioni, la logica in una dimensione altra. È questa l’intelligenza.
Il sapere è la base di qualsiasi azione e il sapere superiore assicurerà la vittoria.
Il segreto dell'insegnamento ha qualcosa a che fare col teatro. Imitate semplicemente il miglior professore che avete conosciuto. Non sappiamo mai abbastanza.
Il successo è la quiete mentale che viene dal sapere che hai fatto tutto quello che era in tuo potere per diventare il meglio assoluto che sei capace di diventare.
Il tempo ne sa più di tutti, perché è vecchio.
Il troppo sapere non semplifica mai le decisioni.
Il vero sapere è essenzialmente armonia.
Il vero sapiente è colui che sa di non sapere.
Il viaggio scombussola le nostre certezze, mostra quanto poco sappiamo e quanto abbiamo da imparare.
Il vino ha il potere di riempire l'anima di ogni verità, di ogni sapere, di tutta la filosofia.
Imparare significa scoprire quello che già sai.
Imparare è un piacere raro, mentre studiare è spesso fonte di oppressione, inquietudini e malattie. Si direbbe che lo studio abbia come scopo di creare negli esseri umani una repulsione definitiva per ogni forma di sapere.
Imparare, è vivere. Sapere, è morire.
In realtà si sa solo quando si sa poco. Il dubbio cresce con la conoscenza.
Insopportabile una vita di cui si sa troppo.
Invidieranno il tuo successo, la tua salute, la tua intelligenza, il tuo aspetto, la tua condizione sociale, ma raramente il tuo sapere.
Io cerco per sapere, non per avere un'opinione.
L'arte di insegnare consiste tutta e soltanto nell'arte di destare la naturale curiosità delle giovani menti, con l'intento di soddisfarla in seguito. Per digerire il sapere, bisogna averlo divorato con appetito.
L'educazione del college mostra a un uomo quanto poco sappiano le altre persone.
L'ignoranza non deve impoverirsi con il sapere. Per ogni risposta deve saltare fuori, lontano e apparentemente non in rapporto con essa una domanda che prima dormiva appiattata. Chi ha molte risposte deve avere ancor più domande.
L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
L'insegnamento non è solo un freddo passaggio di informazioni, ma è una relazione tra due esseri umani, in cui uno è assetato di conoscenza e l'altro è votato a trasmettere tutto il proprio sapere, umano ed intellettuale.
L'intelligenza non sta nel sapere: è piuttosto saltare senza cadere.
L'istruzione non consiste tanto di conoscenza, ma di conoscenza efficacemente e costantemente applicata. La gente viene pagata non solo per ciò che essa sa, ma più particolarmente per ciò che fa con ciò che conosce.
L'istruzione troppe volte è in contrasto col senso comune, un surrogato del vero sapere.
L'istruzione è la conoscenza di ciò che gli altri in genere non sanno, e che non possiamo apprendere che di seconda mano per mezzo dei libri, o di altre sorgenti artificiali.
L'onestà senza il sapere è debole e inutile, mentre il sapere senza l'onestà è pericoloso e terribile.
L'oscurità non è un difetto quando si parla a della buona gente giovane avida di sapere e, soprattutto, di parere istruita.
L'ultimo approdo della conoscenza è sapere che non sappiamo.
L'umanità non può sapere ciò che la scienza non può scoprire.
L'umiltà ci rende forti, e poi sapienti; l'orgoglio, deboli e stolti.
L'uomo che è pessimista prima di avere 48 anni sa troppo, dopo, se è un ottimista, sa troppo poco.
L'uomo di poco sapere invecchia come un bove. Crescono le sue carni, ma non cresce la saggezza.
L'uomo dice quello che sa, la donna quello che piace.
L'uomo ha molto a sapere, e poco a vivere.
L'uomo non sa più degli altri animali; ne sa di meno. Essi sanno quello che devono sapere. Noi no.
L'uomo sente bisogno di ciò che non sa, e non può far uso di quello che sa.
L'uomo è una creatura che sa presto, ma mette in pratica tardi.
L'uomo, come essere storico, inserito in un permanente movimento di ricerca, costruisce e ricostruisce continuamente il suo sapere.
La calamità dell'uomo è di credere di sapere.
La cosa più dura: tornare sempre a scoprire ciò che già si sa.
La filosofia non serve a nulla, dirai; ma sappi che proprio perché priva del legame di servitù é il sapere più nobile.
La gioventù non sa quel che può, la maturità non può quel che sa.
La maggior parte degli uomini non vuol nuotare prima di saper nuotare.
La meraviglia dell'ignoranza è figlia e madre del sapere.
La mia esperienza è questa: appena la gente è vecchia abbastanza per saperne di più, non sa proprio più niente.
La nostra grande tragedia è che sappiamo troppo. Pensiamo di sapere: questa è la tragedia. E dunque, non scopriamo mai.
La nostra ricchezza muore con noi, poiché l'abbiamo tutta nella nostra testa e nessuno potrà sottrarcela, a meno che non ci taglino la testa e allora…non ci occorre più nulla.
La paura inizia ogni sapienza, e chi non ha paura, non può sapere.
La personalità innata, e questa sola, permette a un uomo di star di fronte a presidenti o generali, o in qualsiasi distinta società, con aplomb e non la cultura, il sapere o l'intelligenza.
La scienza sa, ma non sa il senso del suo sapere.
La scienza è quel che sappiamo e la filosofia è quel che non sappiamo. È una definizione semplice e per questa ragione le domande si trasferiscono dalla filosofia alla scienza, man mano che il sapere progredisce.
La scienza è un modo per denunciare i bluff di coloro che avanzano pretese infondate di sapere. È un baluardo contro l'esoterismo, contro la superstizione, contro la religione applicata a sproposito. Se siamo fedeli ai suoi valori, può aiutarci a smascherare la menzogna.
La scuola dà il sapere che non è un orpello, una decorazione, ma uno strumento per vivere.
La semplicità è compagna della verità come la modestia è del sapere.
La stupidità della specie deve molto all'intersoggettività del sapere e dell'esperienza umana.
La vera ricchezza di una nazione non è nel suo oro e argento, ma nel sapere, nella saggezza e nella rettitudine dei suoi figli.
Le colpe sanno molte cose, ma il vizio ne sa una grande.
Le cose che sappiamo meglio sono quelle che non abbiamo mai imparato.
Le cose che voglio sapere sono nei libri, il mio migliore amico è la persona che mi porta un libro che non ho letto.
Le donne ordinarie sanno più cose sugli uomini di quelle belle. Ma le donne belle non hanno bisogno di sapere niente sugli uomini. Sono gli uomini che devono sapere cose sulle donne belle.
Le donne sono più sagge degli uomini perché sanno di meno e capiscono di più.
Le persone che sanno poco sono solitamente dei grandi parlatori, mentre gli uomini che sanno molto dicono poco.
Le persone di classe sanno tutto senza avere imparato niente.
Le uniche cose che vale la pena imparare sono le cose che si imparano dopo che si sa tutto.
Lo specialista è colui che sa sempre di più su sempre di meno, fino a sapere tutto di niente.
Lo studio della storia del pensiero è un preliminare necessario per raggiungere la libertà di pensiero. Non so, infatti, cosa renda un uomo più conservatore: non sapere nulla tranne il presente oppure nulla tranne il passato.
Lo stupido non sa, però crede di sapere. Il saggio non sa, però sa di non sapere. Quando lo stupido sa, non sa di sapere. Quando il saggio sa, sa di sapere.
Lui non sa nulla e pensa di sapere tutto: tutto ciò fa pensare chiaramente ad una carriera politica.
Meglio è non saper niente che saper molte cose a metà.
Meno le persone sanno di come vengono fatte le salsicce e le leggi e meglio dormono la notte.
Meno sappiamo e più lunghe sono le nostre spiegazioni.
Molta sapienza, molto affanno; chi accresce il sapere, aumenta il dolore.
Molti ammirano, pochi sanno.
Molto più cruciale rispetto a quello che si sa o non si conosce è quello che non vogliamo sapere. Uno ottiene spesso un indizio della natura di una persona con lo scoprire i motivi della sua impenetrabilità a determinate impressioni.
Molto più importante di quello che sappiamo o non sappiamo è quello che non vogliamo sapere.
Nel paese dei ciechi chi ha un occhio solo è re.
Nella vita c'è chi sa e chi non sa; io sa!
Nelle cose del mondo, non è il sapere, ma il volere che può.
Nessuno da solo sa mai abbastanza.
Nessuno sa abbastanza, ed abbastanza presto.
Noi crediamo di sapere qualcosa delle cose stesse, quando parliamo di alberi, colori, neve e fiori e tuttavia non disponiamo che di metafore delle cose, che non esprimono in nessun modo le essenze originarie.
Noi dobbiamo imparare ad applicare tutto quello che sappiamo in modo da attrarre tutto quello che desideriamo.
Noi siamo originali solo perché non sappiamo nulla.
Non basta sapere, si deve anche applicare; non è abbastanza volere, si deve anche fare.
Non bisogna giudicare gli uomini da ciò che ignorano ma da ciò che sanno, e dal modo come lo sanno.
Non capisco proprio a cosa serva sapere tante cose ed essere tanto intelligenti e così via, se non riuscite ad essere felici.
Non diasi proverbio che non sia vero, perché tutti contengono sentenze tratte dalla sperienza, madre di tutto il sapere.
Non dire al tuo amico ciò che il tuo nemico non deve sapere.
Non dire quello che non sai.
Non dubitare di nulla è il mezzo più sicuro per non sapere mai niente.
Non l'abbondanza del sapere sazia e soddisfa l'anima, ma il sentire e gustare le cose interiormente.
Non può non essere sapiente chi si ritiene ignorante.
Non sono abbastanza giovane per sapere tutto.
Non ti inorgoglire per quello che sai e non fondare la tua sicurezza sulla tua istruzione.
Non vi insuperbite mai di ciò che sapete. Quanto più uno sa, e tanto più uno conosce d’essere ignorante.
Non è grande uomo chi sa molto, ma chi ha molto meditato.
Non è la più vituperevole ignoranza quella che consiste nel credere di sapere ciò che non si sa?
Non è saggio chi sa molte cose, ma chi sa cose utili.
Nulla fa sospettare tanto un uomo quanto il saper poco.
Nulla sa il pesce della foresta, eppure nuota felice.
Ogni conoscenza che tu cerchi al solo fine di arricchire il tuo sapere, di accumulare tesori, ti fa deviare dalla tua strada; ogni conoscenza però, che tu cerchi per maturarti sulla via della nobilitazione dell’uomo e dell’evoluzione del mondo, ti porta avanti di un passo.
Ogni credenza può esser manipolata. Soltanto il sapere è pericoloso.
Ogni volta che abbiamo paura, è perché non ne sappiamo abbastanza. Se comprendessimo meglio, non avremmo mai paura.
Ognuno ha i suoi occhiali, ma nessuno sa mai troppo bene di che colore siano le lenti dei propri.
Pensare è più interessante che sapere, ma meno interessante che osservare.
Per il sapiente è peggio essere disprezzato che percosso.
Per poter davvero vedere al di là della superficie, e impadronirsi della dimensione nascosta, bisogna sapere, prima ancora di guardare.
Per renderti simpatico in società, devi lasciarti insegnare molte cose che già sai.
Per riuscire nel mondo, prendete bene in considerazione queste tre massime: vedere, è sapere; volere, è potere; osare, è avere.
Più cose sai, meno hai bisogno di dire.
Più si sa, più il mondo scema, ovvero diventa scemo.
Poche cose, ma ben maturate.
Possedere non sempre significa capire, accettare e sapere. Spesso è colui che meno ha a capire maggiormente l'importanza e il reale peso di ciò che possiede.
Propriamente si sa solo quando si sa poco; col sapere cresce anche il dubbio.
Quand'anche potessimo essere sapienti del sapere altrui, saggi non possiamo essere se non della nostra propria saggezza.
Quando aumenta il sapere, aumenta il dolore.
Quando vedo che non sono nulla, questa è saggezza. Quando vedo che io sono tutto, questo è amore. E tra le due cose, la mia vita scorre.
Quanto più già si sa, tanto più bisogna ancora imparare. Con il sapere cresce nello stesso grado il non sapere, o meglio il sapere del non sapere.
Quanto più già si sa, tanto più bisogna ancora imparare. Con il sapere cresce nello stesso grado il non sapere, o meglio il sapere del non sapere.
Quanto più l'uomo è religioso, tanto più crede; quanto più crede, tanto meno sa; quanto meno sa, tanto è più ignorante; quanto è più ignorante, tanto è più governabile.
Quanto più ristretto è il nostro orizzonte, la nostra cerchia di attività e di contatti, tanto più siamo felici: quanto più è larga, tanto più spesso ci sentiamo tormentati o angosciati.
Quanto più sai, tanto più c'è da esplorare, e trovi sempre dell'altro.
Quanto sa, gl'impedisce di sapere quanto dovrebbe.
Quel che ho imparato, non lo so più. Il poco che so ancora, l'ho intuito.
Quel che insegna Google è che c'è oggi una parte enorme di umani per la quale, ogni giorno, il sapere che conta è quello in grado di entrare in sequenza con tutti gli altri saperi.
Quelli che sanno, fanno. Quelli che non sanno, insegnano.
Quello che si sa ha un doppio valore se al tempo stesso si confessa di non sapere quello che non si sa.
Quello che so a sessant'anni, lo sapevo anche a venti. Quindi quarant'anni di una lunga, evitabile verifica.
Questo mondo, dove c'è tanto da fare e poco da sapere!
Riconoscere di sapere quando si sa e riconoscere di non sapere quando non si sa: ecco la vera conoscenza.
Ricordare è sapere ciò che vediamo. Sapere è ricordare quello che vediamo. Vedere è sapere senza ricordare.
Sa poco chi dice a sua moglie tutto quello che sa.
Saper a memoria non è sapere.
Sapere che sappiamo quel che sappiamo, e sapere che non sappiamo quel che non sappiamo, questa è la vera conoscenza.
Sapere ciò che tutti sanno, è non sapere nulla. Il sapere comincia là dove comincia ciò che il mondo ignora.
Sapere ciò che è giusto e non farlo è la peggiore vigliaccheria.
Sapere di non sapere è la cosa migliore. Fingere di sapere quando non si sa è una malattia.
Sapere di sapere quel che si sa e sapere che non si sa quel che non si sa: ecco la saggezza.
Sapere dove andare e sapere come andarci sono due processi mentali diversi, che molto raramente si combinano nella stessa persona.
Sapere e non agire è come non sapere.
Sapere non permette sempre d'impedire, ma almeno le cose che sappiamo, le teniamo, se non nelle nostre mani, almeno nel nostro pensiero, dove ne disponiamo a piacimento: il che ci dà l'illusione quasi d'un potere su di esse.
Sapere quel che vuoi, volere quel che sai. Ecco tutto il segreto dell'autonomia e l'unico principio di una educazione in cui si tratta di imparare a imparare da soli.
Sapere tutto non significa perdonare tutto. Significa disprezzare tutti.
Sapere, a volte sconcerta e spesso sconsiglia.
Sappiamo più cose inutili di quante ne ignoriamo di necessarie.
Scopo della scienza non è tanto quello di aprire una porta all'infinito sapere, quanto quello di porre una barriera all'infinita ignoranza.
Se diventi maestro in qualcosa, mantieni l'umiltà e la curiosità per rimanere sempre anche allievo. Scoprirai così che l'orizzonte del sapere e della conoscenza è infinito.
Se gli uomini hanno filosofato per liberarsi dall’ignoranza, è evidente che ricercarono il conoscere solo al fine di sapere e non per conseguire qualche utilità pratica. E il modo stesso in cui si sono svolti i fatti lo dimostra: quando c’era già pressoché tutto ciò che necessitava alla vita ed anche all’agiatezza e al benessere, allora si incominciò a ricercare questa forma di conoscenza.
Se in questo paese sappiamo fare le automobili, dobbiamo saper fare anche la benzina.
Se incontrate qualcuno persuaso di sapere tutto, di essere capace di fare tutto, non potete sbagliarvi: è un imbecille.
Se incontrerai qualcuno persuaso di sapere tutto e di essere capace di fare tutto non potrai sbagliare, costui è un imbecille.
Se l'individuo non può sapere niente, perché tutti insieme ne saprebbero di più?
Se le radici del sorbo sono poco profonde, l’albero non riesce a sostenere la chioma.
Se sai leggere devi capire; se sai scrivere devi sapere qualcosa; se sei in grado di credere devi comprendere; quel che desideri dovrai saperlo fare; se esigi non otterrai niente, e se hai esperienza devi renderti utile.
Se sai, sta' zitto.
Se sapere poco è pericoloso, dov'è l'uomo che sa tanto da essere fuori pericolo?
Se si aspettasse di sapere prima di parlare non si aprirebbe mai bocca.
Se tutti sanno che una cosa sta così, allora non sta così per niente: puoi scommetterci diecimila a uno.
Se un uomo è onesto come scienziato, la proporzione fra quanto crede di sapere e quanto crede di non sapere varia sempre a suo discapito. E più si diventa vecchi se si cerca sinceramente la verità più si sa che non si sa niente e che ci sono tante cose che si vorrebbero sapere.
Se una cosa è così complicata da non poter essere spiegata in dieci secondi, allora non vale la pena di saperla.
Senza volontà nulla il sapere muove, nulla può fare.
Si deve sapere cogli occhi, con la paura, con la pancia vuota, non con le orecchie, coi libri.
Siamo ben lontani dal sapere tutto ciò che vogliamo.
Sii servo del sapere, se vuoi essere veramente libero.
So di non sapere.
Solo parlando, manifestiamo il sapere: nel silenzio non sentiamo che un'ingenua e vergognosa avidità.
Soltanto il sapere che esita conta. Questo è ciò che, più di ogni altra cosa, manca al computer: l'esitazione.
Soltanto la ragione è in grado di darci un sapere certo, mentre i sensi non sono affidabili.
Sono i bambini che sanno. Sanno l'innocenza primordiale che tutto sa. Si mandano i bambini a scuola perché dimentichino il poco che sanno.
Spesso sbaglieresti meno se fossi conscio del tuo non sapere.
Te la puoi cavare e che il fascino ti può essere d'aiuto per circa 15 minuti, dopo, però, sarebbe bene che tu sapessi qualcosa.
Tra credere e pensare di sapere vi è solo una breve distanza ed è rapidamente colmata.
Tutti gli uomini per natura tendono al sapere.
Tutti possono sapere quello che io so... ma il mio cuore, lo possiedo io solo.
Tutto ciò che non sappiamo è stupefacente. Ancor più stupefacente è quello che crediamo di sapere.
Tutto ciò che sappiamo è nulla; siamo semplicemente dei cestini di carta straccia intasati a meno di non essere in contatto con ciò che ride di tutta la nostra conoscenza.
Tutto il sapere dovrebbe essere rivolto all’uso e all’azione.
Tutto il sapere e la saggezza hanno lo scopo di scioglierci il grande, il massimo tra gli enigmi, l'enigma dell'uomo.
Un contenuto senza metodo porta al fanatismo; un metodo senza contenuto fa disquisire a vuoto; una materia senza forma porta a un sapere ponderoso; una forma senza materia a un vuoto vaneggiare.
Un esperto è una persona che sa sempre di più su sempre di meno, fino a sapere tutto di nulla.
Un esperto è uno che sa sempre più cose su sempre meno cose, fino a sapere tutto di nulla.
Un pò di sapere è pericoloso: bevi a fondo dalla sorgente pieria, o non gustarne affatto: lì brevi sorsi inebriano il cervello, e il berne molta di nuovo lo rischiara.
Un uomo non può sapere tutto, ma ciascuno deve avere qualcosa che conosce a dovere.
Un uomo si avvia verso il sapere come se andasse in guerra, con attenzione, timore, rispetto e assoluta sicurezza. Andare verso il sapere o andare in guerra in condizioni diverse da questa è un errore, e chiunque lo commetta se ne pentirà per il resto della vita.
Una conoscenza diffusa ha più potere che i segreti tenuti sotto chiave e lasciati inutilizzati. Il sapere nascosto è utile quanto il denaro che l’avaro conserva sotto il materasso. La sacralità del sapere non sta nel concederlo solo ad alcuni, bensì nella sua disponibilità per molti.
Una delle bizzarrie più divertenti nel mondo, è che gli uomini credono sempre di sapere ciò che è loro necessario sapere. Guardateli parlare di politica, questa scienza così complicata; guardateli parlare di matrimonio e di costumi.
Una donna, se ha la sfortuna di sapere qualcosa, dovrebbe sempre fare in modo di nasconderlo meglio che può.
Uno solo bene è rimasto all’uomo, cioè il sapere; e uno male, cioè la ignoranzia.
Val meglio l'ignoranza che un sapere affettato.
Vero capo dovrebbe essere quello che sorpassa gli altri in virtù, abilità, sapere, che usa il potere supremo senza riguardo al comodo o all'utilità propria.
Vi sono alcune ragioni per le quali il sapere è più consono al mondo delle donne che a quello degli uomini. In primo luogo, esse hanno più tempo libero e conducono vita più sedentaria. Un'altra ragione per la quale le donne, specialmente donne di rango, dovrebbero applicarsi alle lettere è che i mariti sono generalmente estranei.
Vi sono due tipi veramente affascinanti: coloro che sanno tutto, e coloro che ignorano tutto.
Viaggiare è un atto di umiltà. Chi è convinto di sapere tutto, preferisce non muoversi da casa.
Viviamo poco, vediamo poco e sappiamo poco; quindi, se non altro, sogniamo un po'.
È ciò che pensiamo di sapere già che ci impedisce di imparare cose nuove.
È molto più bello sapere qualcosa di tutto, che tutto di una cosa.
È più sano non sperar nulla e fare il possibile, che entusiasmarsi e non fare nulla.
È questo che distingue sul serio le persone: la differenza non è tra chi ha segreti e chi non ne ha, ma tra chi vuol sapere e chi no. A mio giudizio, voler sapere è segno d’amore.
È sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s'illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza.