Passione

Aforismi

Percezione

A volte penso che nel momento in cui uno ride, quello sia veramente un momento in cui si aprono le porte della percezione e l'Eternità entra in noi.
Abbiamo la tendenza ad attribuire ad altri le nostre percezioni e convinzioni, aspettandoci da loro esattamente le nostre azioni e reazioni.
Chi vede tutto nero e teme sempre il peggio e prende le sue misure in questo senso, non si sarà sbagliato tanto spesso quanto colui che dà alle cose un colore e una previsione serena.
Con il metodo del respiro consapevole, il metodo della camminata consapevole, il metodo dell’abbraccio della rabbia, quello dell’osservazione profonda della natura delle nostre percezioni e quello dell’osservazione profonda dell’altro ci rendiamo conto che anche lui soffre e ha bisogno di aiuto.
Filosofia e birra sono la stessa cosa, consumate, modificano tutte le percezioni che avevamo del mondo.
Gli ostacoli sul cammino di colui che desidera ottenere la concentrazione sono: la malattia, la stanchezza, il dubbio, la negligenza, la pigrizia, l'attaccamento agli oggetti dei sensi, la percezione errata, l'incapacità di raggiungere una qualsiasi condizione di astrazione e l'instabilità in ogni condizione ottenuta.
I nostri occhi non possono girare nelle loro orbite senza variare le nostre percezioni.
Il genio è poco più che la facoltà di percepire in un modo inconsueto.
Il mondo è una sintesi delle nostre sensazioni, delle nostre percezioni e dei nostri ricordi. È comodo pensare che esista obiettivamente, di per sé. Ma la sua semplice esistenza non basterebbe, comunque, a spiegare il fatto che esso ci appare.
Il nostro mondo è circoscritto dall'insieme combinato delle nostre percezioni e dei nostri atti.
Il periodo adolescenziale, in maniera particolare oggi, manca della percezione del futuro.
Il razzismo approfitta delle faglie e delle brecce per infiltrarsi e stabilirsi nella mentalità e ciò può avvenire sia per difesa, sia per coprire una fragilità di ragionamento e di percezione.
L'ambiente come noi lo percepiamo è una nostra invenzione.
L'apprendimento che viene elargito dovrebbe essere percepito come un regalo prezioso e non come un dovere imposto.
L'ideologia è roba per chi non ha fiducia nelle proprie esperienze e percezioni del mondo.
L'insegnamento deve essere tale da far percepire ciò che viene offerto come un dono prezioso, e non come un dovere imposto.
L'uomo differisce dagli altri animali perché esso solo comprende; gli altri animali percepiscono, ma non comprendono.
La base sociale della percezione è la certezza fisica che il mondo è fatto di oggetti concreti.
La bellezza non è una qualità delle cose stesse: essa esiste soltanto nella mente che le contempla, e ogni mente percepisce una diversa bellezza.
La comicità è la percezione dell'opposto, del diverso; l'umorismo ne è il sentimento.
La cosiddetta realtà oggettiva appare diversa a seconda dei singoli individui che la percepiscono, la interpretano e poi la raccontano.
La distanza e la gelosia deformano la percezione dei sentimenti.
La mente non crea ciò che percepisce più di quanto l'occhio non crei la rosa.
La mente è una specie di teatro, dove le diverse percezioni fanno la loro apparizione, passano e ripassano, scivolano e si mescolano con un'infinita varietà di atteggiamenti e di situazioni. Né c'è, propriamente, in essa nessuna semplicità in un dato tempo, né identità in tempi differenti, qualunque sia l'inclinazione naturale che abbiamo ad immaginare quella semplicità e identità.
La mera percezione di un prossimo pericolo ha posto molti in una situazione di massimo pericolo.
La pace interiore può essere raggiunta solo quando pratichiamo il perdono. Il perdono è abbandonare il passato, ed è quindi il mezzo per correggere le nostre percezioni errate.
La percezione del tempo, soprattutto in certe situazioni di forte emotività, subisce delle notevoli alterazioni, ore trascorrono in un lampo e pochi minuti durano un’eternità.
La percezione della fine è dentro ciascuno di noi, è uno stigma della specie, un marchio della sua caducità.
La prova principale della vera grandezza di un uomo consiste nella percezione della propria piccolezza.
La saggezza è il potere di percepire gli obiettivi migliori a cui aspirare e trovare il mezzo migliore per raggiungerli.
La scienza non è altro che percezione.
La scienza non è altro che percezione.
La vera conoscenza è quella emotiva, e percettiva, e le vere percezioni sono generate dall’immagine aerografata, dallo slogan e dalle frasi avulse.
La vita vera si svolge quando siamo soli, quando pensiamo, percepiamo, persi nei ricordi, trasognati eppure presenti a noi stessi, gli istanti submicroscopici.
Mentre una parte di ciò che noi percepiamo viene dagli oggetti che ci stanno dinanzi, attraverso i nostri organi di senso, un'altra parte (ed è possibile sia la parte maggiore) proviene sempre dal nostro cervello.
Nel vocabolario dello stupido manca il termine perché. Egli non percepisce il dubbio, non ha un senso critico, non mostra interesse per i temi della società, semmai li strumentalizza a favore dei propri.
Nessuno può vedere al di là di sé. Con ciò voglio dire che ciascuno vede nell'altro solo quel tanto che è anche lui stesso.
Noi non siamo altro che fasci o collezioni di differenti percezioni che si susseguono con una inconcepibile rapidità, in un perpetuo flusso e movimento.
Non c'è percezione peggiore che rendersi conto che uno sta ostacolando con i suoi atti quello che vorrebbe essere.
Non la convinzione, non il metodo, ma la percezione è la via della verità. È uno stato di consapevolezza naturale, duttile e non critico.
Non siamo guidati dalla realtà ma dalla nostra percezione della realtà.
Non vediamo le cose come sono, ma vediamo le cose come siamo.
Non è detto che l'universo debba essere organizzato secondo leggi corrispondenti alle strutture della mente e della percezione umana.
Ogni percezione è già ricordo.
Per l'uomo che percepisce le cose attraverso gli schemi prestabiliti del suo spirito, la verità del mondo è inaccessibile.
Percepiamo che inizia l'amore quando diminuisce l'imbarazzo nello stare soli assieme.
Percepire un aspetto nuovo di sé stessi è il primo passo verso il cambiamento del concetto di sé.
Qualsiasi assalto ai confini della percezione sembrerà avventato all'inizio.
Qualsiasi cosa noi percepiamo è energia, ma poiché non siamo in grado di recepirla direttamente, trattiamo la nostra percezione in modo che si adatti a una forma.
Quando la disperazione più nera e lo scoramento vengono scalzati dalla percezione lancinante dell’orrore, in nostro soccorso sopraggiunge l’oppio assurdo dell’ottimismo.
Se le porte della percezione fossero purificate, tutto apparirebbe all'uomo come in effetti è, infinito.
Se le porte della percezione fossero ripulite, tutto apparirebbe all’uomo come realmente è: infinito.
Vederci come gli altri ci vedono è uno tra i doni più salutari. Appena meno importante è la capacità di vedere gli altri come essi si vedono.
È con la percezione del bello che la dimensione esistenziale diventa veramente individuale.