A Natale ognuno al suo focolare.
A misurare se stessi si misura mezzo mondo.
A san Barnaba l'uva viene o va.
Anche uno sciocco ben vestito assomiglia a un duca.
Asino vecchio, basto nuovo.
Buoni sì, ma non fessi!
Campa di più una capra magra di un maiale grasso.
Chi non impazzisce da giovane impazzisce da vecchio.
Chi poco sa presto ha detto.
Come fai il letto così ci dormi dentro.
Con una trave si costruisce solamente un capanno.
Dio vede, Dio provvede.
Dopo cent'anni e tre mesi l'acqua torna al suo paese.
Gente nominata, gente onorata.
I propri figli non si devono né lodare né disprezzare.
I soldi fanno soldi, i pidocchi danno solo pidocchi.
Il buon capraio fa partorire i capretti alla sua capra in febbraio.
Il pane sulla bocca del forno non cuoce bene.
Il tempo passa, il lavoro resta.
L'inverno non l'ha mai mangiato i topi.
La carta è un buon asino, porta quello che ci si scrive sopra.
La farina del diavolo va sempre a male.
Le disgrazie non vengono mai sole.
Le nebbie d'agosto mangiano tutte le castagne.
Magadino senza fortuna: d'inverno senza sole, d'estate senza luna.
Maiale schizzinoso, non è mai grasso.
Neve come riso, arriva fino al viso.
Non bisogna toccare la tonaca dei preti perché tinge.
Quando l'acqua ha fatto tre salti può berla ogni "galantuomo".
Quando la mucca è scivolata si ripara il passaggio.
Quelli buoni se ne vanno, i cattivi restano.
Sant'Antonio dalla barba bianca fammi trovare quel che mi manca.
Se di sera si chiacchiera a lungo, al mattino si dorme molto.
Sono quelli che fanno che sbagliano.
Sporco come un maiale.
È meglio che siano le mucche che aspettino l'erba, piuttosto che l'erba aspetti le mucche.
È meglio una pezza che un buco.
È solo il boia che si paga prima.