Passione

Aforismi

Vivere

A che di libri può crescer lo stuolo?! Purché insegnasse a vivere e morire, soverchierebbe al mondo un libro solo.
A che ti serve stare con qualcuno se devi ogni giorno recitare la dolcezza? Non c'è travestimento che possa nascondere a lungo l'amore dov'è. Né fingerlo dov'è. L'anima ha bisogno soprattutto della nostra spontaneità... allora secerne le sostanze della gioia di vivere, della cura di noi stessi.
A forza di vivere con sé stessi, si finisce quantomeno per sopportarsi.
A volte mi sembra che scrivere impedisca di vivere, e che ci si possa esprimere meglio coi fatti che con le parole.
A volte siamo così attaccati al nostro modo di vivere che rifiutiamo una grande opportunità solo perché non sappiamo come sfruttarla.
Abbi buona cura del tuo corpo, è l'unico posto in cui devi vivere.
Abbi il coraggio di dire no. Abbi il coraggio di affrontare la verità. Fai la cosa giusta perché è giusta. Queste sono le chiavi magiche per vivere la tua vita con onestà.
Abbi solo fiducia in te stesso, e allora saprai come vivere.
Abbiamo anche molto riso, perché ridere insieme è un altro dei fondamenti essenziali del vivere.
Abbiamo due vite, quella in cui impariamo e quella che viviamo dopo.
Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli.
Abbiamo paura di vivere la vita, e perciò non facciamo esperienze, non vediamo. Non sentiamo. Non rischiamo! Non prendiamo a cuore nulla! Non viviamo... perché la vita significa essere coinvolti attivamente. Vivere significa sporcarvi le mani. Vivere significa buttarvi con coraggio. Vivere significa cadere e sbattere il muso. Vivere significa andare al di là di voi stessi... tra le stelle!
Affrettati a vivere bene e pensa che ogni giorno è in sé stesso una vita.
Affronta ogni giorno come fosse l'ultimo, ma vivilo come fosse il primo.
Al di la del bene e del male andava bene in teoria, ma poi per vivere bisognava scegliere.
Alcune persone hanno imparato a guadagnare bene, ma non hanno imparato a vivere bene.
Alcuni dovrebbero vivere una seconda volta come premio, altri come castigo.
Alla fine non conta quanto dura la vita, ma come la vivi. Se la vivi bene, tutta intera, una vita corta vale quanto una lunga. Non credi?
Allora si viveva di ricordi come al giorno d'oggi si vive della capacità di dimenticare in fretta e con determinazione.
Amare e soffrire è, in definitiva, l'unico modo per vivere pienamente e con dignità.
Amare è non albergare che un solo pensiero, vivere per la persona amata, non appartenersi, essere felicemente e liberamente sottomesso, anima e cuore, a una volontà estranea… e, al tempo stesso, propria.
Anche il vivere, nella miseria è un insulto.
Anche la morte non deve essere temuta da colui che ha vissuto saggiamente.
Anche la paura della morte è niente al confronto della paura di non aver vissuto autenticamente e pienamente.
Anche se dovesse far male da morire, è vivere che voglio.
Anche una vita breve è abbastanza lunga per vivere con virtù e onore.
Avere coraggio significa non mollare e riprovare anche se le cose sembrano non andare per il verso giusto. Dunque, il coraggio di vivere parte e dipende da noi. Chi sceglie di vivere rimandando a domani o aspettando che siano le circostanze esterne a cambiare le cose, faticherà molto ad autorealizzarsi.
Avere il coraggio di dare, possedere l’audacia di vivere con una certa dismisura.
Avere paura di quello che non si conosce è una reazione naturale, e chi non ce l’ha non vive a lungo.
Avete un giorno solo da vivere sulla terra; fate in modo da viverci in pace.
Badiamo a essere felici e a vivere secondo le nostre possibilità, anche se per farlo dobbiamo prendere dei soldi a prestito.
Ben pochi uomini sarebbero crudeli se avessero avuto una saggia educazione, se non fossero vissuti in un clima di violenza.
Bene visse colui che poté morire come volle.
Bisogna seguire ciò che è comune: ma pur essendo comune il logos, la maggioranza degli uomini vive come se essi avessero una loro propria mente.
Bisogna vivere alla giornata, vale a dire dimenticare se stessi.
Bisogna vivere come si pensa, altrimenti si finirà per pensare a come si è vissuto.
Bisogna vivere con il tempo e con lui morire.
Bisogna vivere con semplicità e pensare con grandezza.
Bisogna vivere, cioè illudersi; lasciar giocare in noi il demoniaccio beffardo, finché non si sarà stancato; e pensare che tutto questo passerà.
Breve è la vita che viviamo davvero. Tutto il resto è tempo.
C'è chi vive al di sotto delle proprie possibilità perché al di sopra ha le vertigini
C'è la vita che viviamo, e poi ai lati spazi immensi in cui non si mette mai piede.
C'è qualcosa di terribilmente morboso nella compassione che oggi si prova per la sofferenza. Si dovrebbe provare simpatia per il colore, la bellezza, la gioia di vivere. Quanto meno si parla dei mali della vita, tanto meglio è.
C'è sempre la possibilità di vivere in modo diverso. È la paura del giudizio degli altri che impedisce di decidere con la propria testa.
C'è solo un successo: essere in grado di vivere la tua vita a modo tuo, e non dare agli altri assurde e pazzesche pretese su di essa.
C'è soltanto una cosa peggiore del dover lavorare per vivere, ed è quella di vivere per lavorare.
C'è una cosa più triste che perdere la vita, è la ragione di vivere, più triste che perdere i propri beni, è perdere la speranza.
C'è una particolare scelta di stile di vita che io considero pienamente eroica, ed è questa: vivere il proprio ruolo sociale con coerenza, responsabilità e dignità.
Cambiando il modo in cui elaborate ogni evento che via via si presenta sul vostro cammino, potrete vivere una vita felice e realizzata, priva di disordine emotivo.
Capire bene la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando.
Cerca di vivere in modo che tu possa sempre dire la verità.
Cerca di vivere ogni tua giornata con leggerezza, libero dai pesanti fardelli della vita. Non essere grigio quando potresti sfoggiare tutti i colori smaglianti che hai dentro di te. Quando vi sono troppe certezze tu semina dubbi, mentre laddove vi sono troppi dubbi porta un po' di certezza. Vivi e sorridi alle persone e mostrati sempre come realmente sei. Non nascondere mai le tue fragilità e non temere mai di apparire imperfetto. Perché sono proprio le tue fragilità ed imperfezioni a renderti unico e prezioso.
Cerca semplicemente di vivere meglio che puoi, adesso, quale che sia la tua vita. Vivere nel presente è il modo migliore per avvicinarsi alla sensazione di eternità.
Cercare di vivere bene non può essere molto diverso da far vivere bene gli altri.
Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino sia triste.
Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra.
Certamente la fede aiuta a vivere meglio, ma anche i soldi fanno lo stesso effetto, solo che non tutti li hanno.
Certe persone vivono in lotta con altre, con sé stesse, con la vita. Allora si inventano opere teatrali immaginarie e adattano il copione alle proprie frustrazioni.
Certo, avere una donna che ti aspetta, che dormirà con te, è come il tepore di qualcosa che dovrai dire, e ti scalda e t'accompagna e ti fa vivere.
Certo, non bisogna credere alla felicità; ma come farebbero gli uomini a vivere se non formassero qualche sogno di felicità?
Che cos'è che spinge una persona a detestarsi? Forse la vigliaccheria. Oppure l'eterna paura di vivere nell'errore, di non fare ciò che gli altri si aspettano.
Che cos'è l'avarizia? È un continuo vivere in miseria per paura della miseria.
Che cosa ci si può aspettare da un mondo in cui quasi tutti vivono solo perché non hanno ancora trovato il coraggio di spararsi?
Che cosa di male puoi augurare a un avaro se non di vivere a lungo.
Che cosa servono a quel tizio ottant'anni trascorsi nell'inerzia? Costui non è vissuto, ma si è attardato nella vita, e non è morto tardi, ma lentamente.
Che il termine "abitudinario" sia oggi un insulto la dice lunga sulla nostra ignoranza nell'arte di vivere.
Che rimpianto, pensare che serve una vita per imparare a vivere una vita.
Che significa vivere? Vivere, ecco quel che significa: respingere da sé senza tregua qualcosa che vuole morire; vivere vuol dire essere crudeli e spietati contro tutto ciò che sta diventando debole e vecchio in noi.
Che temerarietà, che imprudenza costringere una nuova creatura a vivere e non possedere nulla, proprio nulla per rendere la vita felice.
Che viviamo a fare, se non per renderci la vita meno complicata a vicenda?
Chi dovrebbe vivere la vostra vita, se non voi stessi? Dunque vivete voi stessi.
Chi ha vissuto e pensato, non può nella sua anima disprezzare gli uomini.
Chi insegnerà all'uomo a morire, gli insegnerà a vivere.
Chi non ama il suo prossimo vive una vita sterile e prepara una tomba miserabile per la sua vecchiaia.
Chi non rischia nulla non fa nulla, non ha nulla e non è nulla. Può evitare le sofferenze e l'angoscia, ma non può imparare, sentire, cambiare, crescere, progredire, vivere o amare. È uno schiavo, incatenato dalle sue certezze o dalle sue assuefazioni.
Chi non sa viver solo morirà in compagnia.
Chi non vuole morire non vuole vivere.
Chi non è in grado di vivere il presente, è in balia del futuro.
Chi sa vivere in silenzio conosce bene la pace delle parole.
Chi scrive e parla male, pensa e vive male.
Chi sempre vive nella paura è ogni giorno castigato.
Chi trema sogna di far tremare gli altri, chi vive nello spavento finisce nella ferocia.
Chi vive contento di niente possiede ogni cosa.
Chi vive costantemente in uno stato di dissipazione e distrazione, diventa un estraneo nel proprio cuore.
Chi vive deve essere sempre pronto ai mutamenti.
Chi vive di ricordi, non ha futuro. La sua mente imprigionata nella sua stessa prigione.
Chi vive guidato dalla ragione si sforza, per quanto può, di ricambiare l'odio, l'ira, il dispregio, eccetera, di altri contro di lui, con l'amore, ossia con la generosità.
Chi vive in esilio senza casa è come un morto senza tomba.
Chi vive intensamente non ha tempo per l'eternità.
Chi vive intensamente sa anche sopravvivere.
Chi vive nel mondo non può esperire in sé nient'altro che la lotta tra una moltitudine di valori. Egli deve scegliere quale di questi dei vuole o deve servire.
Chi vive nel'ansia conosce bene gli incendi.
Chi vive nella libertà ha un buon motivo per vivere, combattere e morire.
Chi vive nella menzogna, vivrà nella vergogna.
Chi vive nella quiete sia più operoso, chi vive nell'operosità deve trovare il tempo di riposare. Segui la natura: ella ti ricorderà che ha fatto il giorno e la notte.
Chi vive per l'eternità non ha mai paura di morire.
Chi vive secondo le prescrizioni del medico, vive infelicemente.
Chi vive sempre nel calore e nella pienezza del cuore e per così dire nell’aria estiva dell’anima, non può immaginarsi il misterioso rapimento che afferra le nature più invernali, che vengono eccezionalmente toccate dai raggi dell’amore e dal tiepido soffio di un solatio giorno di febbraio.
Chi vive senza discussioni è uno scapolo.
Chi vive solo per compiacere se stesso fa un piacere al mondo quando muore.
Chi vive sperando muore digiuno.
Chi vive troppo tempo in un luogo perfetto finisce per annoiarsi.
Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.
Chi vuol vivere in pace vede, soffre e tace con pazienza.
Chi vuole vivere deve lottare. Chi si rifiuta di combattere in un mondo di eterno conflitto, non merita di vivere.
Chi è colui che ben vive? Colui che celatamente vive.
Chi è nato nobile deve vivere bene o morire bene.
Chi è ricco non ha bisogno di vivere con parsimonia, e chi sa vivere con parsimonia non ha bisogno di essere ricco.
Chissà se ciò che è chiamato morire è vivere, oppure se vivere è morire.
Chissà se ciò che è chiamato morire è vivere, oppure se vivere è morire.
Chissà se ciò che è chiamato morire è vivere, oppure se vivere è morire.
Ci pare sempre di essere vissuti a lungo nei luoghi in cui abbiamo vissuto intensamente.
Ci sono due forze che ci aiutano a vivere: l'oblio e la speranza.
Ci sono due o tre ragioni per cui vale la pena di vivere, tutto il resto è letame.
Ci sono due tipi di educazione. Uno dovrebbe insegnarci come procurarci da vivere, e l'altro come vivere.
Ci sono molte cose per cui vale la pena di vivere, ci sono poche cose per cui vale la pena di morire, ma non c’è nulla per cui valga la pena uccidere.
Ci sono momenti che richiedono tempo per essere vissuti davvero e altri che invece emozionano prima ancora d’essere vissuti. Scegli il tuo momento.
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono: e intanto il tempo si consuma e fugge via.
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere.
Ci sono tre tipi di persone: quelli che vivono la propria vita, quelli che discutono la propria vita, quelli che scrivono la propria vita.
Ci viene insegnato a vivere quando la vita è già passata.
Ci vuole molto cattivo gusto per sentire di vivere bene al mondo d'oggi.
Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire.
Ciascuno esamini i propri pensieri. Troverà che sono tutti concentrati nel passato o nell'avvenire. Non pensiamo quasi per niente al presente, e se ci pensiamo è solo in funzione di predisporre il futuro. Il presente non costituisce mai il nostro fine. Passato e presente sono mezzi, solo l'avvenire è il nostro fine. Così non viviamo mai, ma speriamo di vivere, e preparandoci sempre a essere felici è inevitabile che non lo siamo mai.
Ciò che conta sono le esperienze, i ricordi, l’immensa gioia di vivere a fondo, che dischiude il significato vero dell’esistenza.
Ciò che conta è vivere con dignità e decoro, senza paura.
Ciò che distingue l'uomo immaturo è che vuole morire nobilmente per una causa, mentre ciò che distingue l’uomo maturo è che vuole umilmente vivere per essa.
Ciò che si chiama ragione di vivere è allo stesso tempo un'eccellente ragione di morire.
Ciò che si vive esistenzialmente è sempre enormemente più avanzato di ciò che si vive consapevolmente.
Coloro che viaggiano insieme possono anche vivere insieme.
Coloro che vivono con cognizione di causa sono rari, e di solito dimenticano presto. E quelli che per miracolo se ne rammentano, spesso non sanno trarne profitto.
Coloro che vivono di certezze e non hanno mai dubbi, non vivono, esistono.
Coloro che, dediti ai piaceri, vivono per così dire alla giornata, esauriscono ogni giorno le motivazioni della vita.
Colui che pospone l'ora di vivere giustamente è come lo zotico che aspetta che il fiume si esaurisca prima di attraversarlo.
Come il giovane vive nel futuro, così l'adulto vive nel passato: nessuno sa giustamente come vivere nel presente.
Come la medicina è l'arte della salute, così la prudenza è l'arte del saper vivere.
Come mai nessuno, nessuno vive contento della sorte che sceglie o che il caso gli getta innanzi e loda chi segue strade diverse?
Come si fa parlare dell'oceano ad una rana che ha sempre vissuto in un stagno?
Come si può continuare a vivere con le mani vuote quando prima stringevano l'intera speranza del mondo?
Come vivere senza qualche buona ragione di disperare!
Comincia a vivere subito e considera ogni giorno come una vita a sé.
Comporre i nostri costumi è il nostro compito, non comporre dei libri, e conquistare non battaglie e province, ma l'ordine e la tranquillità alla nostra vita. Il nostro grande e glorioso capolavoro è vivere come si deve. Tutte le altre cose, regnare, ammassare tesori, costruire, non sono pere lo più che appendici e ammennicoli.
Con la cultura si impara a vivere insieme; si impara soprattutto che non siamo soli al mondo, che esistono altri popoli e altre tradizioni, altri modi di vivere che sono altrettanto validi dei nostri.
Con le persone che amiamo commettiamo quasi sempre due errori. Il primo è quello di idealizzarle, il secondo è quello di restare delusi. La verità è che non rimaniamo delusi dalle persone amate, ma delle nostre stesse illusioni.
Confesso che ho vissuto.
Continuiamo a vivere la nostra vita. Segnati da perdite profonde e definitive, derubati delle cose per noi piú preziose, trasformati in persone diverse che di sé conservano solo lo strato esterno della pelle; tuttavia, silenziosamente, continuiamo a vivere.
Così io vivo nel mondo più come osservatore dell'umanità che come appartenente alla specie.
Così noi viviamo, per sempre prendendo congedo.
Così non viviamo mai, ma speriamo di vivere, e preparandoci sempre a essere felici è inevitabile che non lo siamo mai.
Creare è vivere due volte.
Credi forse che vivere con una persona senza essere certi dei propri sentimenti non sia una bugia, un tradimento?
Credimi, chi modestamente sta ritirato, vive bene; e ognuno deve star nei limiti della sua condizione.
Crescere vuol dire trovare un equilibrio sopra la follia del vivere.
Dal punto di vista del destino, vivere è come essere frodati.
Dando uno scopo alla nostra vita, ne smorziamo la capacità emotiva. Se la nostra vita ha uno scopo viviamo per un minuto, per un giorno, per un anno, invece di vivere per ogni minuto, per ogni giorno, per ogni anno. Le varie fasi della vita ne costituiscono la bellezza. Vivere ognuna di quelle fasi vuol dire vivere intensamente.
Desidera non tanto di vivere a lungo quanto di vivere bene.
Devi cominciare a vivere per qualcosa per cui valga la pena morire.
Devi imparare dagli errori degli altri. Non puoi vivere abbastanza a lungo per farli tutti da solo.
Devi mangiare per vivere, non vivere per mangiare.
Devi scegliere: vivere o raccontare storie.
Devi vivere nel presente, tuffarti in ogni onda, trovare la tua eternità in ciascun momento.
Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacché non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante.
Di tutte le scienze che l'uomo deve e può apprendere, la principale è la scienza di vivere, in modo da fare il minor male e il maggior bene possibili.
Dicevano gli argonauti che navigare è necessario, ma che non è necessario vivere. Noi, argonauti della sensibilità malata, diciamo che sentire è necessario, ma che non è necessario vivere.
Dietro ogni essere umano c'è un paradiso piccolo o grande dove ci si può rifugiare a sognare per vivere.
Diventa presto vecchio, per vivere a lungo.
Dobbiamo imparare a vivere insieme come fratelli o periremo insieme come stolti.
Dobbiamo rivalutare il significato di ozio dandogli la connotazione positiva di ricerca del piacere all'interno del difficile mestiere di vivere.
Dopo il vivere e il sognare, ecco ciò che più conta: il risveglio.
Dopo uno sbaglio puoi continuare a vivere, ma se non altro non hai il rimpianto di non sapere come sarebbe potuto andare.
Dovresti vivere come se il mondo fosse un indumento leggero lì ad aspettarti.
Dubbio, risata, disinvoltura, insolenza, lentezza, ozio: elementi di una buona arte del vivere.
E vissero per sempre felici e contenti. Avrebbe voluto sapere che cosa succedeva davvero, dopo.
Ecco una delle cause dei nostri mali: viviamo imitando il prossimo e non ci facciamo regolare dalla ragione, ma trascinare dall'abitudine.
Ed è il pensiero della morte che, in fine, aiuta a vivere.
Era il senso della bellezza che la liberava di colpo dall’angoscia e la riempiva di un nuovo desiderio di vivere.
Esiste un segreto per vivere felici, ma questo rimane, appunto, un segreto.
Esser cieco non è una disgrazia diversa da esser vivo.
Essere capaci di vivere in pace con le persone difficili e cattive è una grazia, e una cosa estremamente commendevole.
Essere liberi non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri.
Essere ricordati dopo morti, è una povera ricompensa per essere trattati con disprezzo mentre stiamo vivendo.
Evita la fama se vuoi vivere in pace.
Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.
Felice è l'uomo che vive obiettivamente, che ha affetti liberi e vasti interessi, che si assicura la felicità mediante questi interessi e questi affetti e mediante il fatto che essi, a loro volta, fanno di lui un oggetto di interesse e di affetto per molti altri.
Finché viviamo dobbiamo imparare l'arte di vivere.
Finché è concesso vivere rimane una speranza.
Finirò per pentirmi di aver dato confidenza a qualcuno. Bisogna vivere e crepare da soli.
Forse essere vivi è proprio questo: andare alla ricerca degli istanti che muoiono.
Forse le stagioni del vivere hanno anche un loro sapore specifico: lo risento nelle papille dell'anima e della lingua, a ciascuno il suo, e non c'è caso che muti per quanto sia fortuito il ricordo che lo riporta alla mente.
Forse si riesce meglio a mantenere la gioia di vivere se si tiene costantemente presente la propria transitorietà e il fatto che la morte può giungere in ogni momento, invece che scacciarne il pensiero.
Forse si vive tutta una vita solo per meritare la propria morte. Ma ce ne accorgiamo appena all'ultima ora: prima "non ci veniva neppure in mente".
Forse solo in paradiso l’umanità vivrà per il presente; finora è sempre vissuta d’avvenire.
Forse è questo il peccato originale, essere incapaci di amare e di essere felici, di vivere a fondo il tempo, l'istante, senza smania di bruciarlo, di farlo finire presto.
Gli "altri" sono, bene o male, la prova che noi stiamo vivendo.
Gli adulti sono bambini che giocano a vivere.
Gli animali vivono seguendo il loro istinto e non fanno sbagli. L'uomo vive seguendo la ragione, quindi ha bisogno di una parte della vita per fare sbagli, un’altra per poterli capire, e una terza per cercare di vivere senza sbagliare.
Gli esseri umani non sono fatti per mettersi in mostra, ma per trovare uno spazio dove vivere in armonia con il cielo e la terra.
Gli stolti vogliono vivere a lungo, ma non sanno godere una vita lunga.
Gli umani vivono meglio quando ognuno ha il suo proprio posto dove stare, quando ognuno sa a quale punto appartiene, nello schema delle cose, e ciò che può riuscire a fare. Distruggetegli tutto questo, e distruggerete la persona.
Gli uomini malvagi vivono per poter mangiare e bere; i buoni mangiano e bevono per vivere.
Gli uomini nascono ogni giorno, dipende solo da loro se continuare a vivere il giorno di ieri o cominciare di sana pianta il nuovo giorno, l’oggi.
Gli uomini traggono maggior vantaggio dal permettere a ciascuno di vivere come gli sembra meglio che dal costringerlo a vivere come sembra meglio agli altri.
Gli uomini vivono in un mondo di fantasia. Io lo so perché sono in uno di quei mondi, e in effetti non mi arriva la posta laggiù.
Ha avuto una morte dolce come il miele. La pena è stata vivere.
Ha vissuto bene chi ha saputo bene stare nascosto.
Hai una sola vita, ma se la vivi bene, è sufficiente. L’unica cosa reale è ora, questo giorno. Cosa aspetti per iniziare a essere felice? Ogni giorno conta.
Ho fatto tante cose nella mia vita e voglio vivere solo il tempo che basta a emozionarmi ancora.
Ho finalmente scoperto che la sola ragione per essere vivi è di godersela.
Ho odiato ogni minuto di allenamento, ma mi sono detto, "Non smettere. Soffri ora e vivi il resto della tua vita come un campione".
Ho scritto quando non conoscevo la vita. Ora che so il senso della vita, non ho più niente da scrivere. La vita non può essere scritta: la vita si può soltanto vivere.
Ho smesso di fare domande e ho cominciato a vivere invece di pensare alle risposte.
Ho voluto vedere tutto, avere tutto. Mi sono troppo affrettato di vivere.
I buoni muoiono giovani, perché capiscono che non ha senso vivere se devi essere buono.
I camaleonti vivono di luce e di aria: Il cibo dei poeti è l'amore e la fama.
I cattivi vivono per mangiare e bere, mentre i buoni mangiano e bevono per vivere.
I consensi, gli applausi, i sorrisi, le compiacenze del prossimo sono il più potente farmaco contro l'invecchiamento, il più sicuro rimedio contro la fatica del vivere, il più potente afrodisiaco.
I giovani credono di vivere in eterno e perciò assecondano ogni pensiero e ogni desiderio. I vecchi si sono già accorti che da qualche parte c'è una fine, e che tutto ciò che si possiede e si fa per sè soli, alla fine cadrà in una fossa.
I grandi uomini cominciano a vivere quando muoiono.
I momenti di crisi raddoppiano la vitalità negli uomini. O forse, più in soldoni: gli uomini cominciano a vivere appieno solo quando si trovano con le spalle al muro.
I morti non soffrono di essere morti e i vivi non soffrono se non perché vivono.
I neonati e i bambini vivono nel presente. Gli adulti maturi tendono a vivere nel futuro. Solo i vecchi rimbambiti vivono nel passato.
I sogni sono grandi. Quando essi scompaiono tu puoi essere ancora qui, ma avrai smesso di vivere.
Ieri passò, domani non ha certezza. Vivi tu adunque oggi.
Il carattere è più elevato dell'intelletto. Una grande anima sarà forte per vivere così come per pensare.
Il coraggio è non avere nulla per cui vivere e vivere lo stesso.
Il desiderio di pace si rafforza con l’affievolirsi della speranza, e alla fine soffoca la volontà stessa di vivere.
Il difficile non è morire per la fede, ma vivere per essa.
Il diritto di continuare a vivere non può diventare un dovere, il diritto alla vita non equivale a una coercizione a vivere.
Il diritto di vivere, inteso come fonte di tutti i diritti, in determinate circostanze include anche il diritto di morire.
Il dolore è vile, cede davanti alla prepotente esigenza di vivere che sembra radicata nella nostra carne, più fortemente che tutte le mortali passioni nel nostro spirito.
Il fatto che sono morti non testimonia affatto che siano vissuti.
Il futuro, da un certo punto in poi, è solo necessità di vivere al passato.
Il lavoro e l'applicazione continui sono il cibo del mio spirito. Quando comincerò a cercare il riposo, allora smetterò di vivere.
Il limite più grande che ho accettato è quello di essere vivo. Non ho 'deciso' di essere vivo.
Il maestro nell'arte del vivere persegue il suo ideale di eccellenza in tutto quello che fa, così nel proprio gioco e nel proprio lavoro, lasciando agli altri decidere se in ogni momento stia giocando o lavorando, perché ai suoi occhi egli sta sempre facendo entrambe le cose.
Il maggior ostacolo al vivere è l'attesa, chi dipende dal domani, perde l'oggi. Predisponi ciò che è in potere della fortuna, lasci andare ciò che è in tuo potere. Dove miri? Dove ti proietti? Tutto quello che deve avvenire è incerto: vivi senza indugio.
Il male di vivere è forse la sola ragione per vivere, in quanto segno del progresso del pensiero e della coscienza. La grandezza dell'uomo, in fondo, sta anche nelle sue ferite.
Il meglio del vivere sta in un lavoro che piace e in un amore felice.
Il mio mestiere e la mia arte è vivere.
Il mio sogno è quello di Picasso: avere tanto denaro da poter vivere sereno come i poveri.
Il modo in cui il mondo funziona, cioè male, deve essere un incentivo ad avere uno scopo nella vita, e vivere bene ad ogni costo.
Il modo migliore per vivere una vita ottima e onesta è quello di non fare quello che si rimprovera agli altri.
Il modo più breve e sicuro per vivere con onore nel mondo è di essere in realtà ciò che vorremo sembrare essere.
Il mondo sta diventando un posto difficile in cui vivere, tranne che per i forti.
Il mondo troverà la sua verità quando l'uomo saprà amare, fino ad allora, noi viviamo pensando di conoscere l'amore, ma senza avere il coraggio di affrontarlo così come è.
Il motivo per cui non è facile alla gente vivere in pace, sta nel suo troppo sapere.
Il nostro compito è di fare il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo, sradicando il male dai campi che conosciamo, al fine di lasciare a coloro che verranno dopo terra sana e pulita da coltivare. Ma il tempo che avranno non dipende da noi.
Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.
Il paradiso è quaggiù, mentre respiriamo e viviamo. Dopo, si diventa un pugno di cenere e tutto è finito.
Il passato è un'illusione. Devi imparare a vivere nel presente ed accettarti per quello che sei ora.
Il peggior tormento prodotto dalla gelosia è quel non sentirsi mai sicuri, quel vivere di dubbi e di sospetti che si vorrebbero veder distrutti, e che si teme di veder distrutti perchè un giorno essi potrebbero servire a farci raggiungere la paventata e pur desiderata certezza.
Il pensiero della morte ci inganna, perché ci fa dimenticare di vivere.
Il pericolo di vivere male è maggiore del pericolo di morire presto.
Il piacere è l'inizio e la fine del vivere felicemente.
Il più grande errore che facciamo è quello di vivere nella paura costante di farne uno.
Il popolo prende alla leggera la morte perché la sua ansia di vivere è eccessiva.
Il presente non costituisce mai il nostro fine. Passato e presente sono mezzi, solo l'avvenire è il nostro fine. Così non viviamo mai, ma speriamo di vivere, e preparandoci sempre a essere felici è inevitabile che non lo siamo mai.
Il problema non è vivere a lungo. È vivere bene.
Il punto di vivere ed essere come un ottimista, è di essere folli abbastanza da credere che il meglio deve ancora venire.
Il rimpiangere chi si ama è un bene, paragonato al vivere con chi si odia.
Il rischio è la vita stessa. Non si può rischiare che la propria vita. E se non la si rischia, non si vive.
Il saggio non si espone al pericolo senza motivo, poiché sono poche le cose di cui gl'importi abbastanza; ma è disposto, nelle grandi prove, a dare perfino la vita, sapendo che a certe condizioni non vale la pena di vivere.
Il saggio vivrà quanto deve, non quanto può. Osserverà dove gli toccherà vivere, con chi, in che modo e che cosa dovrà fare. Egli bada sempre alla qualità della vita, non alla lunghezza.
Il saggio... se vuole vivere in pace con gli altri, sopporterà e si asterrà.
Il saper vivere è il mio mestiere e la mia arte.
Il segreto della felicità e della perfezione dell'arte è quello di vivere come tutti gli altri, e non tanto come persona.
Il segreto dell’esistenza umana non sta soltanto nel vivere, ma anche nel sapere per che cosa si vive.
Il segreto per rimanere giovani consiste nel vivere onestamente, mangiare lentamente, e mentire riguardo alla tua età.
Il sogno ambito, è una debolezza di chi non sa vivere la realtà e prendere ciò che vuole.
Il sole dei vivi non scalda più i morti.
Il solo coraggio di cui hai bisogno è il coraggio di vivere la vita che ti è stata data.
Il solo modo di vivere è di accettare ciascun minuto come un miracolo irripetibile, che è ciò che precisamente è: un miracolo e irripetibile.
Il successo rende la vita più facile, ma non rende il vivere più facile.
Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere.
Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.
Il vecchio vive nel passato, il giovane nell'avvenire, e veruno nel presente, perché mentre si parla non è: quindi siamo tutti adoratori di cadaveri o di fantasmi.
Il vero coraggio consiste nel vivere e soffrire per ciò in cui credi.
Impara a vivere con te stesso.
Imparare a lasciar vivere chi non ha altro da fare.
Imparare a vivere nel momento presente è parte del percorso verso la gioia.
In gioventù vivere è godere, nella virilità lavorare, al di là di questa aspettar la morte.
In questo mondo a che serve vivere molti anni di confusa insipienza? Meglio un istante cosciente grazie al quale raggiungere la consapevolezza suprema.
In questo mondo, viviamo tutti a bordo di una nave salpata da un porto che non conosciamo, diretta a un porto che ignoriamo; dobbiamo avere per gli altri una amabilità da viaggio.
Indossa una maschera diversa con ogni persona: per vivere felice devi cimentarti in un eterno carnevale.
Inquadra i tuoi desideri ed obiettivi in termini positivi. Non vivere evitando gli insuccessi; vivi incontrando il successo.
Invecchiare è noioso, ma è l'unico modo che abbiamo per vivere a lungo.
Invece di uccidere e morire per diventare quello che non siamo, dovremo vivere e lasciare vivere per creare quello che realmente siamo.
Io amo coloro che non sanno vivere in altro modo che affondando nel tramonto. Perché sono loro a passare dall'altro lato.
Io credo che la grandezza degli uomini si misuri con la grandezza dei loro sogni e con la loro capacità di realizzarli, ma ci sono sogni così grandi che fanno grande un uomo solo per essere riuscito a pensarli e per aver provato a realizzarli. Uno di quei sogni per cui vale la pena di vivere è vivere una vita che vale la pena di essere raccontata.
Io non vivo né nel mio passato, né nel mio futuro. Possiedo soltanto il presente, ed è il presente che mi interessa. Se riuscirai a mantenerti sempre nel presente, sarai un uomo felice. La vita sarà una festa, un grande banchetto, perché è sempre e soltanto il momento che stiamo vivendo.
Io ritengo che l’uomo sia vissuto da qualcosa d’ignoto: vi è in lui un Es, un’entità prodigiosa che dirige tutto ciò che egli fa e tutto ciò che gli accade. L’espressione «io vivo» è vera solo in un certo senso, in quanto esprime solo un aspetto parziale e superficiale di questa verità fondamentale: l’uomo è vissuto dall’Es.
Io sono una vita che vuole vivere, circondato da altre vite che vogliono vivere.
Io vivo di ciò che gli altri ignorano di me.
Io vivo per dominare la vita, non per essere schiavo.
L'amore è incompatibile con la vita. Il desiderio di due cuori che si amino veramente, non è vivere insieme, ma morire insieme.
L'anima soffre, e soffre tremendamente allorché la costringiamo a vivere in maniera superficiale. L'anima ama le cose belle e profonde.
L'anomalia è vivere. Morendo si ritorna alla normalità. Forse.
L'arte del vivere somiglia più all'arte della lotta che a quella della danza, per il doversi sempre tenere in guardia e ben saldi contro i colpi che cadono su di noi all'improvviso.
L'arte di vivere dipende dalla capacità di combattere la nostra impotenza.
L'arte di vivere sta nel sentirti nello stesso modo a casa tua così come ti senti quando sei in viaggio.
L'arte di vivere sta nell'imparare a fare a meno di tutto ma nello stesso tempo a tutto restare disponibile!
L'arte di vivere è l'arte di mettere insieme i sogni e la realtà.
L'arte di vivere è l'arte di saper credere alle menzogne.
L'arte di vivere è soprattutto l'arte di consolarsi.
L'arte di vivere, in pratica, è l’arte di crearsi le occasioni giuste e di saperle sfruttare.
L'arte sta in come scrivi; a vivere sono capaci tutti.
L'arte è l'impressione di vivere.
L'assurdità dell'avarizia sta nel fatto che l'avaro vive da povero e muore ricco.
L'astuzia del contadino ebbe la meglio sull'astuzia del ricco, che non ha bisogno di questa dote per vivere.
L'essere egoisti non significa vivere facendo i propri comodi, ma chiedere agli altri di vivere secondo i nostri comodi. La mancanza di egoismo invece consiste nel lasciar vivere il prossimo senza interferire nelle sue faccende.
L'età non è un argomento particolarmente interessante. Tutti possono diventare vecchi. Tutto ciò che devi fare è vivere abbastanza a lungo.
L'evoluzione è molto più importante che il vivere.
L'ideale per te è essere sempre in movimento. Se vivi sempre nello stesso posto il tuo cervello smette di funzionare.
L'importante non è guarire, ma vivere con i propri mali.
L'intelligenza non serve a vivere, anzi è una «dote» che complica tremendamente l’esistenza perché pone fuori dal coro e appare tremendamente stonata.
L'intimità dovrebbe designare un modo d'essere del vivere che non è solitudine, né semplice riservatezza. Non un allontanamento, non una opacità della vita, ma la possibilità di coglierla nella sua pienezza, fuori d'ogni controllo o interferenza.
L'obiettivo del viaggio della nostra vita non è la felicità, l’obiettivo è vivere ogni attimo felicemente.
L'obiettivo non è vivere per sempre. L'obiettivo è creare qualcosa che vivrà per sempre.
L'ottimista proclama che viviamo nel migliore dei mondi possibili. Il pessimista teme che sia vero.
L'ottimista proclama che viviamo nel migliore dei mondi possibili; il pessimista teme che possa essere vero.
L'ozio porta pensieri e i pensieri possono essere pericolosi, come capirà al volo chiunque viva in solitudine.
L'umanità preferisce alla vita delle ragioni per vivere.
L'umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui.
L'unica fonte della volgarità è il desiderio di vivere.
L'unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perchè vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante.
L'unico argomento che abbiamo per vivere è che viviamo. Ciò è sufficiente in pratica, ma è miserabile in logica.
L'unico capolavoro è vivere.
L'unico rimpianto è aver dovuto scoprire di morire per cominciare a vivere.
L'uomo attraversa il presente con gli occhi bendati. Può al massimo immaginare e tentare di indovinare ciò che sta vivendo. Solo più tardi gli viene tolto il fazzoletto dagli occhi e lui, gettato uno sguardo al passato, si accorge di che cosa ha realmente vissuto e ne capisce il senso.
L'uomo attuale è nato o per ben vivere dentro le convulsioni dell'inquietudine, o per ben vivere nel letargo della noia.
L'uomo buono si allarga lo spazio della vita: poter gioire della vita passata significa vivere due volte.
L'uomo che considera la propria vita e quella dei suoi simili senza senso non è soltanto sfortunato ma è quasi squalificato per vivere.
L'uomo che ha realmente l'urgenza di scoprire cosa sia la verità, vive soltanto in ciò che è.
L'uomo che ha vissuto di più non è quello che può annoverare il maggior numero d'anni, ma colui che più intensamente ha sentito la vita.
L'uomo che non ha di che vivere di sua proprietà, deve necessariamente servire: ma quello che possiede abbastanza per vivere del proprio, può essere veramente libero.
L'uomo che vive al di sopra delle sue possibilità, è in gran pericolo di vivere presto al di sotto di esse.
L'uomo che vive artisticamente la sua vita ha per cuore il cervello.
L'uomo che vive più a lungo e quello che vive meno, quando muoiono, perdono la stessa unica cosa.
L'uomo costruisce case perché è vivo, ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo.
L'uomo deve essere schiavo dell'azione, se vuole vivere.
L'uomo dovrebbe poter vivere due vite: una per sé e l'altra per gli altri.
L'uomo ha molto a sapere, e poco a vivere.
L'uomo impara sempre a vivere quando è troppo tardi.
L'uomo libero, che vive secondo ragione, non è mosso dalla paura della morte, ma cerca direttamente il bene, e, quindi, a nessuna cosa pensa meno che alla morte; e la sua sapienza è una meditazione non della morte, ma della vita.
L'uomo nasce, vive e muore nello spazio di una frase.
L'uomo non vive di solo cibo, dato che la sua natura è fatta di anima ed intelletto.
L'uomo preferisce vivere male cent'anni che bene cinquanta.
L'uomo può arrivare a morire per un'idea, ma può vivere soltanto delle credenze.
L'uomo saggio mangia senza ingozzarsi e vive senza grandi comodità. Egli è diligente in ciò che fa, prudente in ciò che dice e si sforza di correggersi tenendo a modello coloro che possiedono la via. Così è l'uomo mosso da un vero desiderio di istruzione.
L'uomo vive finché vive la speranza, la sua statura si definisce da cosa attende.
L'uomo vive in un mondo di significato.
L'uomo vive nella speranza, ma questa non è vita, perché speranza vuoi dire sogno. Se non vivi qui e ora, non sei vivo. Sei un peso morto, e quel domani che appagherà tutte le tue speranze non arriverà mai.
L'uomo vive ogni cosa subito, per la prima volta, senza preparazioni. Come un attore che entra in scena senza avere mai provato. Ma che valore può avere la vita se la prima prova è già la vita stessa? Per questo la vita somiglia sempre ad uno schizzo. Ma nemmeno "schizzo" è la parola giusta, perché uno schizzo è sempre un abbozzo di qualcosa, la preparazione di un quadro, mentre lo schizzo che è la nostra vita è uno schizzo di nulla, un abbozzo senza quadro.
L'uomo vive per lasciare impronte nella neve, nell'illusione di fare traccia di sé. La donna la neve e il paesaggio che si farà primavera.
L'uomo vuol vivere comodamente e piacevolmente; ma la natura vuole ch'egli esca dallo stato di pigrizia e di inattiva soddisfazione ed affronti lavoro e fatiche per inventare i mezzi onde ingegnosamente liberarsi anche da queste ultime.
L'uomo è incapace di vivere da solo, ed è incapace anche di vivere in società.
L'uomo è nato per vivere, non per prepararsi a vivere.
L'uomo è un animale che vive d'abitudini. Si affeziona ai luoghi, detesta i cambiamenti.
L'uomo è un animale sociale. Le persone non sono fatte per vivere da sole.
L'uomo, senza nemmeno accorgersene, torna a essere quel che è sempre stato: una creatura perennemente insoddisfatta che non sa vivere in pace.
La chiave al vivere bene è prima di tutto volere ciò che è necessario e poi amare ciò che si è voluto.
La condizione dell'uomo poggia su buone basi: nessuno è infelice se non per sua colpa. Ti piace vivere? Vivi; se no, puoi tornare da dove sei venuto.
La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere.
La corrente del fiume trascina altrove, e molti ne deducono con tranquillità la verità indiscutibile che è meglio essere vivi che bravi.
La cosa migliore e più sicura è avere equilibrio nella tua vita, riconoscere i grandi poteri attorno a noi ed in noi. Se riesci a farlo, e vivere in quel modo, sarai davvero una persona saggia.
La cosa migliore è vivere nell'uguaglianza; il nome stesso della moderazione già solo a pronunciarsi è bello; seguirla, poi, è quanto di meglio c'è per gli uomini.
La coscienza desta, la vita desta, è un vivere andando incontro, un vivere che dall''ora', va incontro al nuovo 'ora'.
La coscienza rende un uomo codardo: un uomo non può rubare, che essa lo accusa; un uomo non può bestemmiare, che essa lo raffrena...; ed ogni uomo che vuol vivere bene cerca di fidarsi di se stesso e di vivere senza di lei.
La depressione è un male di vivere talmente penetrante che il pensiero della morte diventa un balsamo, una consolazione.
La dimensione del tempo è andata in frantumi, non possiamo vivere o pensare se non spezzoni di tempo che s’allontanano ognuno lungo una sua traiettoria e subito spariscono.
La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile.
La durata della mia vita non dipende da me. Vivere pienamente non dipende che da me.
La felicità non dipende tanto da ciò che viviamo ma da come decidiamo di vivere tutto ciò che di doloroso e meraviglioso la vita ci regala.
La felicità non è tanto nell'avere quanto nel condividere. Noi viviamo con ciò che prendiamo, ma ci facciamo una vita con ciò che diamo.
La felicità non è vivere una vita senza imbrogli, senza fare errori, senza muoversi. La felicità è accettare la lotta, lo sforzo, il dubbio, e andare avanti, andare avanti superando tutti gli ostacoli, uno per volta.
La felicità è l'esperienza di vivere una vita che senti valga la pena di essere vissuta.
La fiducia verso l'esterno nasce dal vivere con onestà nel tuo interno.
La fortuna serve per vivere, la gloria giova dopo la morte: quella vale contro l'invidia, questa contro l'oblio.
La forza per vivere te la danno gli altri. Gli altri possono lasciarti senza forza.
La gente dice che ciò che conta è vivere, ma io preferisco leggere.
La gente non nasce buona o cattiva. Forse nasce con delle inclinazioni verso l’una o l’altra parte, ma è il modo in cui ciascuno vive la propria vita che conta.
La gente riesce a credere a quello che dice, le serve per vivere.
La gente è costretta a vivere in luoghi dove non ha più il minimo controllo su quello che mangia e quello che si mette addosso, sullo spazio che occupa. Tutti sono in prestito tutto il tempo, devono comprare quello che gli serve e non gli basta mai, gli sembra di avere sempre bisogno di altro.
La gentilezza è il principio del tatto, e il rispetto per gli altri è la condizione primaria del saper vivere.
La gioia di vivere deriva dall'incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso.
La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell’avere un orizzonte in continuo cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso.
La letteratura ha una sola ragion d'essere: salvare colui che la fa dal disgusto di vivere!
La libertà vera non è fare quello che ci pare, ma vivere come creature libere dalla paura.
La libertà è la possibilità di vivere come vorresti vivere.
La maggior parte degli uomini in ultima analisi non ama e non brama di vivere se non per vivere. L'oggetto reale della vita è la vita e lo strascinare con gran fatica su e giù per una medesima strada un carro pesantissimo e vuoto.
La maggior parte degli uomini vive per avere il pane quotidiano; quando l'ha avuto vive per avere un buon pane quotidiano; e quando ha ottenuto anche questo, muore.
La maggior parte degli uomini, a seconda dell'età, sopporta la propria esistenza, o indugiando nei ricordi del passato, o aggrappandosi al futuro. Pochi esseri superiori riescono a vivere immergendosi nel presente.
La maggior parte della gente vive consumando metà della sua energia nel tentativo di proteggere una dignità che non ha mai posseduto.
La maggior parte delle persone vive per l'amore e l'ammirazione. È invece attraverso l'amore e l'ammirazione che noi dovremmo vivere. Se l'amore ci viene dimostrato, dovremmo riconoscere che non ne siamo degni.
La mancanza di volontà di vivere, che oggi dilaga endemica, è l'unica malattia certamente mortale, alla quale non ci sarà rimedio in eterno.
La meditazione non ha niente di religioso: è soltanto seguire il proprio respiro e stare in silenzio per rifocalizzare la mente quando il livello di concentrazione cala. È un processo che rinforza la mente, che porta alla ricerca del vivere ogni momento pienamente e un passo alla volta.
La mia angoscia non era dovuta alle cose che facevo, ma, più profondamente, al nudo fatto di vivere, che non era né male né bene, ma soltanto doloroso e insensato.
La mia incompetenza a vivere sfiora il sublime.
La morte degli altri ci aiuta a vivere.
La morte è spaventosa, ma ancor più spaventosa sarebbe la coscienza di vivere in eterno e di non poter morire mai.
La natura della sofferenza umana è determinata dal modo di vivere degli esseri umani.
La natura ingrata dell'anima ha reso la creatura umana avida di variazioni illimitate nel modo di vivere.
La nostra vera casa è "l'ora". Vivere l’istante presente è un miracolo.
La pace è la forza della vita. Vivere di rancori porta solo orrori nel cuore.
La pace è la vita, la vita è vivere in pace.
La parte migliore della vita è quella che non possiamo vivere.
La passione ti fa smettere di mangiare, di dormire, di lavorare, di vivere in pace. Molti si spaventano perché, quando compare, distrugge tutto ciò che di vecchio incontra.
La paura di invecchiare viene nel momento in cui si riconosce di non vivere la vita che si desidera. Equivale alla sensazione di abusare del presente.
La paura di morire alla fin fine è piú o meno come dire paura di vivere.
La paura di vivere è la malattia preferita del ventesimo secolo.
La paura e il coraggio di vivere come un peso che ognuno ha portato. La paura e il coraggio di dire "io ho sempre tentato".
La pena di vivere è infinitamente più forte dell'interesse per la vita. Ecco perché la religione prevarrà sempre sulla filosofia.
La persona che prova a vivere da sola non avrà successo come essere umano. Il suo cuore si inaridisce se non risponde a un altro cuore. La sua mente si restringe se ascolta solo l'eco dei propri pensieri e non trova altra ispirazione.
La politica è per le persone che hanno la passione di cambiare vita ma a cui manca la passione per viverla.
La ragione principale di vivere è la scoperta.
La saggezza di vivere consiste nell'eliminare ciò che non è indispensabile.
La saggezza può essere perseguita, non mai conseguita; anzi, l’unica saggezza possibile è proprio quella di mirare costantemente a essa, se non per vivere bene, per evitare, almeno, di vivere male.
La scelta consapevole è creativa. La scelta inconscia è distruttiva. Questo è come finiamo col vivere le vite delle altre persone.
La scienza non può aiutarci a decidere cosa fare del mondo, o come vivere.
La scuola dà il sapere che non è un orpello, una decorazione, ma uno strumento per vivere.
La speranza fa vivere, ma come su una corda tesa.
La speranza è l'aspettativa che qualcosa al di fuori di noi stessi, qualcosa o qualcuno di esterno, stia per venire a salvarci e che poi vivremo felici per sempre.
La speranza, al contrario di quanto si crede, equivale alla rassegnazione. E vivere non è rassegnarsi.
La storia è più o meno una cretinata. È tradizione. Noi vogliamo vivere nel presente, e la sola storia valga un fottuto centesimo è la storia che noi facciamo oggi.
La superiorità di un uomo che si è liberato dal desiderio di vivere è incredibilmente grande.
La tua posizione non ti dà mai il diritto di comandare. Solo il dovere di vivere in modo tale da permettere agli altri di seguire il tuo ordine senza esserne umiliati.
La vecchiaia, in definitiva, non è che la punizione di essere vissuti.
La vera arte di vivere consiste nel vedere il meraviglioso nella vita quotidiana.
La vera gioia di vivere è una canestra di ciliegie senza dubbi.
La vera gloria consiste nel fare ciò che merita di essere scritto, nello scrivere ciò che merita di essere letto; e nel vivere in modo da rendere il mondo più felice per il fatto che ci stiamo vivendo.
La verità è ciò che fa vivere non ciò che fa pensare.
La verità è una. Una sola, non due. Vivere senza verità, o con qualche sua briciola, qualche suo frammento, con una verità tosata o potata è difficile. Perché un pezzo di verità non è più verità.
La vita deve essere vissuta come gioco.
La vita di domani è troppo tardi. Vivi oggi.
La vita di ogni uomo finisce nello stesso modo. Sono i particolari del modo in cui è vissuto e in cui è morto che differenziano un uomo da un altro.
La vita era come l'aria. Sembrava che non ci fosse alcun modo di lasciarla fuori, o tenerla a distanza, e tutto quel che si poteva fare era viverla e respirarla.
La vita fa vivere la gente senza fare una grande attenzione a quello che gli succede.
La vita ha senso per quelli interessati a vivere.
La vita io l'ho castigata vivendola.
La vita non ha senso a priori. Prima che voi la viviate la vita di per sé non è nulla; sta a voi darle un senso e il valore non è altro che il senso che scegliete.
La vita non sempre va conservata: il bene, infatti, non consiste nel vivere, ma nel vivere bene.
La vita non va rimandata a domani. Bisogna viverla adesso. Senza modelli esterni che ci inducano a colpevolizzarci, senza rancori e senza rimpianti. Se viviamo nel presente possiamo essere felici perché il nostro Essere è più grande di qualsiasi dolore.
La vita non è una commedia che puoi provarla prima. La devi vivere improvvisando.
La vita non è una cosa facile. Non puoi viverla senza cadere nella frustrazione e nel cinismo a meno che non tu non abbia davanti a te una grande idea che ti sollevi al di sopra delle tue miserie personali, sopra la debolezza, sopra tutti i tipi di perfidia e di degrado.
La vita non è vivere, ma vivere in buona salute.
La vita può essere breve o lunga, dipende da come la viviamo.
La vita può essere molto bella, ma non è stata ancora veramente scoperta e intanto bisogna pur vivere.
La vita si misura dall'intensità con cui si vive.
La vita si vive nell'incertezza, per quanto ci si sforzi del contrario. Ogni decisione è condannata a essere arbitraria; nessuna sarà esente da rischi e assicurata contro insuccesso e rimpianti tardivi. Per ogni argomento a favore di una scelta si trova un argomento contrario non meno pesante.
La vita è così breve e il mestiere di vivere così difficile, che quando si inizia a impararlo, si deve già morire.
La vita è troppo breve per spendere il tuo tempo prezioso cercando di convincere una persona che vuole vivere nel pessimismo. Fai del tuo meglio per dare sollievo a quella persona, ma non attardarti a lungo perché il suo atteggiamento ti tirerà verso il basso. Circondati invece di persone ottimiste.
La vita è un grande sogno, vivilo intensamente, ogni istante, ogni attimo, inciso per sempre nel tuo cuore.
La vita è un processo che cerca conoscenza. "Vivere è imparare".
La vita è un'avventura da vivere, non un problema da risolvere.
La vita, lo impariamo troppo tardi, sta nel vivere, il tessuto di ogni giorno e ora.
Lasciamo che i morti seppelliscano i morti, ma fin quando si è vivi, bisogna vivere ed essere felici.
Lasciateci vivere per la bellezza della nostra stessa realtà.
Lavorando accaniti il tempo passa via e non lo vedi. Per vivere a lungo bisogna annoiarsi.
Le cicatrici servono a ricordarci che siamo sopravvissuti. Qualunque fosse il nostro inferno, che fosse di ghiaccio o di fuoco, l'abbiamo attraversato e ne siamo usciti. Le cicatrici servono a ricordarci gli ostacoli superati, l'impegno profuso: dimostrano quanto quel viaggio fosse difficile, provano il nostro coraggio e la nostra forza. Dicono che abbiamo scelto di rischiare, di sperare, che abbiamo scelto di vivere nonostante tutto e che, per questo, abbiamo vinto.
Le creature vivono e poi muoiono, e a volte vivono bene, a volte male, ma muoiono sempre, e la morte è l'unica cosa che riduce ogni altra al minimo comun denominatore.
Le donne non sanno vivere senza sapere quello che avviene dentro di loro. Gli uomini non sanno vivere senza sapere quello che succede fuori di loro: nel mondo.
Le illusioni ci aiutano a vivere. Le delusioni, a morire.
Le leggi che ci permettono di vivere sicuri sono le stesse che ci condannano alla noia. Se non possiamo accedere al caos autentico, non avremo mai autentica pace. Se le cose non hanno la possibilità di peggiorare, non miglioreranno.
Le mie idee non mi arrivano solitamente alla scrivania mentre scrivo, ma mentre sto vivendo.
Le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere. E nessuno è autorizzato a chiederci conto di questa intimità.
Le persone che non rischiano non ottengono niente. Potranno evitare le sofferenze, ma non conosceranno mai la gioia di vivere e di amare.
Le persone che vivono intensamente non hanno paura della morte.
Le persone non vogliono soffrire né tantomeno vivere nel terrore, desiderano soltanto essere felici. Siamo tutti fatti così, per cui se ti rendi conto che un tuo comportamento potrebbe ferire qualcuno, devi modificarlo.
Le persone più incantevoli al mondo hanno sempre un vissuto complesso. Sono spesso le più difficili da amare ma anche quelle che sanno dare di più.
Le persone rinunciano ai loro sogni solo perché vogliono vivere una vita più tranquilla e senza sacrificarsi.
Le persone troppo facilmente ci trascurano o abusano di noi, non appena entriamo in intimità con loro. Per vivere serenamente, noi dobbiamo sempre rimanere uno straniero nella folla.
Le soluzioni immaginarie sono il vivere e il cessare di vivere. L'esistenza è altrove.
Le uniche cose che ti appartengono davvero sono i tuoi sogni e la libera volontà di vivere la vita nel modo in cui desideri farlo. Tutto il resto lo prendiamo soltanto in prestito.
Leggere è lo strumento di base per vivere una buona vita.
Lo scetticismo ci aiuta a vivere; il cinismo a morire.
Lo scopo dell'apprendimento è la crescita, e le nostre menti, a differenza dei nostri corpi, possono continuare a crescere mentre noi continuiamo a vivere.
Lo scopo della vita è di vivere in accordo con la natura.
Lo scopo della vita è vivere una vita di scopi.
Lo scopo della vita è vivere, e vivere significa essere consci, gioiosamente, ebbramente, serenamente, divinamente consci.
Lo sguardo è una scelta. Chi guarda decide di soffermarsi su una determinata cosa e di escludere dunque dall'attenzione il resto del proprio campo visivo. In questo senso lo sguardo, che è l'essenza della vita, è prima di tutto un rifiuto. Vivere vuol dire rifiutare. Chi accetta ogni cosa non è più vivo dell'orifizio di un lavandino.
Lo stesso vivere è morire, perché non abbiamo un giorno in più nella nostra vita tale da non avere, perciò, un giorno in meno.
Lo stile di vita è l'arte di scoprire modi di vivere unicamente.
Lottare significa vivere, e vivere soffrire.
Maestro, vorrei sapere come vivono i pesci nel mare. "Come gli uomini sulla terra: i grandi si mangiano quelli piccoli".
Mai si è vissuto tanto come quando si è pensato molto.
Mangia e bei per ben vivere, ma non vivere per bene mangiare.
Meglio avere tutti i vizi che non averne nessuno; meglio vivere che far finta.
Meglio morire combattendo per la libertà che vivere da schiavi.
Meglio un vigliacco vivo che un coraggioso morto.
Meglio varrebbe non aver vissuto che vivere senza gloria.
Meglio vivere ricchi, che morire ricchi.
Meglio vivere un giorno da leone, che cento anni da pecora.
Mendicare o regnare, che importa? Abbiamo entrambi vissuto. Lascia il resto agli dèi.
Mentre compi la tua scelta nella vita, non dimenticarti di vivere.
Mentre si vive la propria vita si impara che se non si rema la propria canoa, non ci si muove.
Metà del mondo non sa come vive l'altra metà.
Mi chiedi perché compro riso e fiori? Compro il riso per vivere e i fiori per avere una ragione per cui vivere.
Mi piace vivere. Sono spesso stata selvaggia, disperata, acutamente depressa, oppressa dal rimorso, ma nonostante tutto questo io ancora so con certezza che il solo fatto di essere vivi è una grande cosa.
Mi piacerebbe tanto un bel giorno riuscire a vivere facendo cose giuste invece di limitarmi a non fare quelle sbagliate.
Mi è ritornata un'immensa voglia di vivere quando ho scoperto che il senso della mia vita era quello che io avrei voluto darle.
Migliaia di persone sono vissute senza amore, nemmeno uno senza acqua.
Mio padre non mi diceva come dovevo vivere: viveva e lasciava che io lo guardassi vivere.
Miserabile chi vive non la propria vita ma la propria autobiografia.
Molte persone hanno così tanta paura di morire da non riuscire a vivere.
Molte persone sono come prigioniere, pensano solo al futuro o vivono nel passato. Non sono nel presente, e il presente è dove tutto ha inizio.
Molte persone sono troppo indaffarate a vivere la vita per mettere la vita nel loro vivere.
Molti hanno deciso di restare in vita non per il desiderio di vivere, ma per l'incrollabile desiderio di non dare a un assortimento di bastardi la soddisfazione di crepare per primi.
Molti uomini vivono felici senza saperlo.
Morire bene significa sfuggire al pericolo di vivere male.
Morire con fierezza, se non è più possibile vivere con fierezza.
Morire non è nulla; non vivere è spaventoso.
Morire, non è niente. Cominciate dunque a vivere. È meno divertente ed è più lungo.
Muoio avendo vissuto una vita di cui si potrebbe esser paghi, ma non fieri.
Muoversi, vivere, non pensare!
Navigare è necessario, vivere non è necessario.
Nei momenti più impensati della vita si trovano le risposte più impensate. Scoprirle è così interessante che varrebbe la pena di vivere solo per questo.
Nel mentre che vive, l'uomo non ha sentimento della propria vita; deve passare un po’ di tempo perché essa, al pari di un suono, gli si renda udibile.
Nel momento in cui indagate direttamente la causa della guerra, state indagando il vostro rapporto con l’altro, il che significa che mettete in discussione tutta la vostra esistenza, tutto il vostro modo di vivere.
Nella difficile arte di stare al mondo si dovrebbe scrivere la vita con leggerezza, scivolare, sorvolare, dimenticare, ripartire ogni mattina da quello che resta. In una parola: fregarsene.
Nella vita attuale il mondo appartiene solo agli stupidi, agli insensibili e agli agitati. Il diritto a vivere e trionfare oggi si conquista quasi con gli stessi requisiti con cui si ottiene il ricovero in manicomio: l’incapacità di pensare, l’amoralità e l’ipereccitazione.
Nessun grand'uomo vive invano: la storia del mondo non è che la biografia degli uomini grandi.
Nessun uomo può venir meno alla propria parola d’onore, perché altrimenti sarebbe impossibile vivere in questo mondo.
Nessuno metterebbe una sola parola sulla carta se avesse il coraggio di vivere ciò in cui crede.
Nessuno non vive nel mondo, ciascuno vive nel suo mondo.
Nessuno può vivere felice se bada solo a sé stesso, se volge tutto al proprio utile: devi vivere per il prossimo, se vuoi vivere per te.
Nessuno può vivere felicemente e neppure in maniera tollerabile senza l'amore della saggezza: una perfetta saggezza rende felice la vita, ma tollerabile la rende anche una saggezza imperfetta.
Nessuno s'accorga che tu sei vissuto.
Nessuno si preoccupa di vivere bene, ma di vivere a lungo.
Nessuno si rende conto di vivere l'istante piú felice della propria vita nell’attimo in cui lo sta vivendo.
Nessuno è adatto ad essere investito del potere. Nessuno. Qualsiasi uomo che ha vissuto davvero conosce le follie, le cattiverie di cui è capace. E se le conosce, sa anche che né a lui né ad alcun altro uomo dovrebbe essere consentito di decidere un singolo destino umano.
Nessuno è come sembra, e quasi tutto, a parte il tradimento vero e proprio, è menzogna e inganno. E il giorno in cui scopriamo che neanche noi siamo diversi, è il giorno in cui ci viene meno la voglia di vivere.
Nessuno è così vecchio che non possa vivere un altro anno, né così giovane che non possa morire oggi.
Niente aiuta a vivere come la cattiva memoria.
Niente come Amore può dare all'uomo quei princìpi che valgono per vivere rettamente tutta la vita, non la nascita, non gli onori, non la ricchezza, niente di questo.
Niente è più difficile della libertà: la libertà di durare fatica, la libertà di non vivere morti.
Noi dobbiamo essere disposti a lasciar andare la vita che abbiamo pianificato, in modo da vivere la vita che ci sta aspettando.
Noi dovremmo essere capaci di rifiutarci di vivere se il prezzo del nostro vivere fosse la tortura di esseri senzienti.
Noi non facciamo altro che prepararci a vivere, ma non viviamo mai.
Noi non possiamo vivere soltanto per noi stessi. Le nostre vite sono connesse da un migliaio di fili invisibili, e lungo queste fibre sensibili, corrono le nostre azioni come cause e ritornano a noi come risultati.
Noi non viviamo immediatamente nell'essere, perciò la verità non è il nostro possesso definitivo, noi viviamo nell’essere temporale, perciò la verità è la nostra via.
Noi non viviamo, in realtà, sulla cima della solida terra ma sul fondo di un oceano d'aria.
Noi pensiamo genericamente, ma viviamo in dettaglio.
Noi tendiamo a vivere in conformità alle nostre aspettative.
Noi tutti dovremmo cominciare a vivere prima di diventare troppo vecchi. La paura è stupida. È così che nascono i rimpianti.
Noi viviamo in contemporanea tre tempi: il presente del passato, che è la storia; il presente del presente, che è la visione; il presente del futuro, che è l'attesa.
Noi viviamo in un mondo di fantasie e illusioni. Il nostro compito più arduo è trovare la realtà.
Noi viviamo in un mondo meraviglioso che è pieno di bellezza, fascino ed avventura. Non c'è limite alle avventure che possiamo vivere se soltanto le cerchiamo con i nostri occhi ben aperti.
Noi viviamo insieme, agiamo e reagiamo gli uni agli altri; ma sempre, in tutte le circostanze, siamo soli.
Noi viviamo molto vicini. Quindi il nostro scopo della vita è aiutare gli altri. E se non potete aiutarli, almeno non fate loro del male.
Noi viviamo nell'età del troppo lavoro e della poca educazione; nell'età in cui la gente è così laboriosa da diventare completamente stupida.
Noi viviamo nella pura accelerazione del tempo, scandita non dai progetti umani, ma dagli sviluppi tecnici che, consumando con crescente rapidità il presente, tolgono anche al futuro il suo significato prospettico, quindi il suo “senso”.
Noi viviamo per dire sempre addio.
Non abbandonare le tue illusioni. Quando saranno scomparse, potrai esistere ancora, ma avrai cessato di vivere.
Non abbiamo bisogno di credere ai nostri limiti per vivere, ne abbiamo bisogno per giocare!
Non abbiate vicini se volete vivere in pace con loro.
Non amare per paura di soffrire è come non vivere per paura di morire.
Non avere dubbi, perché l'incapacità di fare le proprie scelte genera un male di vivere.
Non battiamo la morte vivendo più a lungo, ma vivendo bene e pienamente, perché ella verrà per tutti noi.
Non bisogna dar retta a coloro che consigliano all'uomo perché è mortale di limitarsi a pensare cose umane e mortali; anzi, al contrario, per quanto è possibile, bisogna comportarsi da immortali e far di tutto per vivere secondo la parte più nobile che è in noi.
Non bisogna tenere in massimo conto il vivere come tale, bensì il vivere bene.
Non c'è motivo di credere che uno sia vissuto a lungo perché ha i capelli bianchi o le rughe: non è vissuto a lungo, ma è stato al mondo a lungo.
Non c'è nessun motivo di vivere, nessun limite alle sventure, se si teme tutto quello che può accadere.
Non c'è niente di peggio dell'essere figliastri del proprio tempo. Non c’è sorte peggiore di chi vive in un tempo non suo.
Non c'è nulla che giustifichi il fatto di vivere.
Non c'è passione nel fare un gioco piccolo, nel contentarsi di una vita che è meno di quella che tu sei capace di vivere.
Non c'è passione nel vivere in piccolo, nel progettare una vita che è inferiore alla vita che potresti vivere.
Non cercare di vivere per sempre. Non avrai successo.
Non ci sono alternative alla vita e dunque il suo senso altro non è che viverla.
Non conta ciò che dici, ma ciò che sei e come vivi.
Non dobbiamo cercare di vivere a lungo, ma di vivere abbastanza; vivere a lungo dipende dal destino, dalla nostra anima vivere quanto basta.
Non dovremmo preoccuparci di aver vissuto a lungo, ma di aver vissuto abbastanza.
Non ho mai studiato, ma ho vissuto e questo mi ha insegnato qualcosa.
Non ho scelto io di nascere quindi lasciatemi vivere come mi pare.
Non il vivere è un male, ma il vivere male.
Non impegnarsi nella ricerca di idee significa vivere come formiche invece che come uomini.
Non indugiare sui peccati e gli errori del passato in modo così esclusivo che non ti restino energia e risorse mentali per vivere correttamente oggi, e non pensare che i peccati di ieri possano impedirti dal vivere puramente oggi.
Non indugiare sui peccati e gli errori del passato in modo così esclusivo che non ti restino energia e risorse mentali per vivere correttamente oggi, e non pensare che i peccati di ieri possano impedirti dal vivere puramente oggi.
Non m'importava che cosa fosse il mondo. Volevo soltanto sapere come viverci. Forse, se scoprivi come viverci, imparavi anche che cos’era.
Non penso alla morte perché sono troppo occupato a vivere.
Non posso farmi condizionare dalle regole. Io vivo le mie emozioni. C’è solo un vero piacere… quello di vivere.
Non potete vivere un giorno perfetto senza fare qualcosa per qualcuno che non sarà mai in grado di ripagarvi.
Non preoccuparti di capire. Vivere supera tutto l'intelletto.
Non puoi avere nello stesso tempo gioventù e coscienza di essa; giacché la gioventù è troppo impegnata a vivere per esserne cosciente e la coscienza è troppo impegnata a cercare se stessa per vivere.
Non puoi vivere da due parti, dalla parte della realtà e dalla parte del sogno, così ti vengono le allucinazioni.
Non può riflettere sui problemi della vita perché è troppo occupato a vivere.
Non può vivere una vita serena chi si preoccupa troppo di prolungarla e annovera fra i grandi beni i molti anni vissuti.
Non ricordare il giorno trascorso e non perderti in lacrime sul domani che viene: su passato e futuro non far fondamento, vivi dell'oggi e non perdere al vento la vita.
Non riesco a sentirmi solidale con la sofferenza. É troppo brutta, troppo orribile e troppo deprimente. C'è qualcosa di terribilmente morboso nella compassione che oggi si prova per la sofferenza. Si dovrebbe provare simpatia per il colore, la bellezza, la gioia di vivere. Quanto meno si parla dei mali della vita, tanto meglio è.
Non sarai mai felice se continui a cercare in che cosa consista la felicità. Non vivrai mai se stai cercando il significato della vita.
Non saremo mai contenti finché continueremo a cercare in cosa consiste la felicità, così non potremo mai vivere la vita cercandone il significato.
Non sempre la vita va conservata: il bene non consiste nel vivere, ma nel vivere bene.
Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere.
Non si muore. Si cessa soltanto di vivere.
Non si può imparare ad amare, credo sarebbe come chiedere: "hai imparato a vivere?
Non si può vivere d'eternità, perché eterno è ciò che muore.
Non si può vivere e pensare. Ciascuna delle due cose, rispetto all'altra, è una perdita di tempo.
Non si può vivere senza comunicare con gli altri, tenendosi tutto dentro, sepolti in una torre d’avorio protettiva e inavvicinabile.
Non si può vivere sulla terra senza credere che siamo infinitamente più limitati di quello che in realtà siamo.
Non si può vivere tutto, l'importante è vivere l'essenziale.
Non si vive di attese. Non si attende chi non tornerà. Chi abbiamo smesso di attendere tornerà quando ci saremo stancati di aspettare.
Non si vive di più, solo si resta più a lungo moribondi.
Non si vive in un paese, si vive in una lingua.
Non si vive neppure una volta.
Non si vive per pensare, ma, al contrario, pensiamo al modo in cui riuscire a vivere.
Non si vive per un minuto. Si vive per tutta la vita.
Non so vivere secondo un modello e non potrò mai servire da modello ad alcuno; invece, quel che farò sarà vivere la mia vita come mi piace, qualunque cosa accada. Non ho principi da sbandierare, ma qualcosa di assai più prezioso, qualcosa che sta dentro di noi, che brama solo a vivere e sa gioire, e preme per uscire alla luce del sole.
Non sono le cose a decretare chi siamo. Non sono gli abiti che indossiamo, le macchine che guidiamo o le opere che compriamo. Non è neppure dove viviamo, ma come viviamo.
Non sono né gli anni né i giorni a farci vivere a lungo, ma l'animo.
Non stai vivendo se non sai di vivere.
Non v'è amore per la vita senza disperazione di vivere.
Non vive colui che non desidera altro che di vivere.
Non vivere come se tu avessi ancora diecimila anni da vivere. Il fato incombe su di te. Finché vivi, finché ti è possibile, diventa buono.
Non vivere con la paura di morire, ma muori con la gioia di aver vissuto.
Non vivo per mangiare, ma mangio per vivere.
Non vivo per me, ma per la generazione che verrà.
Non voglio arrivare alla fine della mia vita e scoprire che ho soltanto vissuto la sua estensione. Voglio aver vissuto anche la sua ampiezza.
Non voglio vivere a prezzo della vita, sia pure la vita di un serpente.
Non voltarti mai.... perché vivere è come scalare le montagne: non devi guardarti alle spalle, altrimenti rischi le vertigini. Devi andare avanti, avanti, avanti... Senza rimpiangere quello che ti sei lasciato dietro, perché, se è rimasto dietro, significa che non voleva accompagnarti nel tuo viaggio.
Non è da uomo saggio dire: 'Vivrò'. Vivere domani è già troppo tardi: vivi oggi.
Non è difficile stancarsi di vivere. Difficile è stancarsi di desiderare.
Non è facile vivere dopo morti.
Non è importante il modo in cui in uomo muore, ma quello in cui vive: l'atto di morire non è importante, dura così poco.
Non è morire per la fede che è così difficile, è vivere per essa.
Non è necessario conoscere gli altri, ma non si vive senza provare a capire se stessi.
Non è necessario morire per gli altri, ma vivere per gioire assieme.
Non è necessario un qualche dio per vivere secondo giustizia, in armonia con la natura e con i propri simili.
Non è permesso a nessuno di vivere su quello che fu fatto da altri prima di noi. Bisogna che noi creiamo.
Né con te posso vivere, né senza di te.
Occorre una grande forza, vivere di sogni quando il cuore è pieno di dolori.
Oggi più che mai gli uomini dovrebbero imparare a vivere senza gli oggetti. Gli oggetti riempiono l'uomo di timore: più oggetti si hanno più si ha da temere.
Oggi siamo tutti presi dalla preoccupazione di vivere e in questa corsa con il tempo spesso dimentichiamo il piacere di esistere.
Ogni progresso è basato sull'universale e innato desiderio che ogni organismo ha di vivere meglio di quanto gli permette il suo reddito.
Ogni uomo vorrebbe vivere a lungo, ma nessuno desidera invecchiare.
Ogni vita, anche quella che ci sembra la più fortunata, ha il suo rovescio della medaglia, la sua pena. Una pena individuale, intima, certe volte, che magari per noi avrebbe lo stesso valore di un sonaglino perso a vent’anni. Ma quel che conta è come uno la vive, questa pena, non come la vivremmo noi al suo posto.
Ognuno di noi è il risultato di tutto quello che ha vissuto. Fra un’ora saremo già diversi, casomai anche impercettibilmente, ma lo saremo.
Ognuno di noi, ha bisogno di sogni per vivere.
Ognuno potrà avere la sua idea, ma il senso della sfida, alla fine, sta nel saper vivere un'esistenza felice e senza rimpianti, qualunque sia la strada che ci troveremo a camminare.
Ognuno vive vendendo qualcosa.
Oltre ai farmaci, efficaci sui neurotrasmettitori ma impotenti contro il pessimismo, l'arma più temibile contro il mal di vivere è l'infantilizzazione degli individui attraverso l'azione di multimedia sempre più potenti. Nel nome della gioia di vivere, assistiamo a una gigantesca regressione culturale e intellettuale.
Pagavo la felicità con la rinuncia a comprendere quello che vivevo.
Penso che se voi o io dovessimo scegliere tra due linee di azione o di pensiero dovremmo ricordare la nostra morte e quindi cercare di vivere... in modo che la nostra morte non arrechi piacere al mondo.
Per alcuni la vita è un esercizio di moderazione, un servizio della migliore porcellana risparmiato per le occasioni speciali, ma considerando qualcosa come la morte, cosa importa se uno sembra matto di quando in quando o se ce la mette tutta o se si appassiona con troppo fervore? Per vivere davvero viene richiesta tutta la vostra passione.
Per alcuni può volerci molto tempo per trovare la propria strada, ma secondo me quella è la parte migliore da vivere.
Per ben vivere (o soltanto per vivere) occorre che l’uomo spregi il passato, che ami il presente e confidi nell’avvenire. È un’infelice e innaturale condizione, quella di chi ama il passato dispregia il presente e teme l’avvenire; e purtroppo le circostanze e una ingenita tendenza del mio animo mi obbligano proprio a ciò.
Per compiere cose grandi bisogna vivere come se non si dovesse mai morire.
Per comprendere e vivere l’oggi, è necessario dimenticare tutto ciò che riguarda ieri. Muori continuamente a ogni esperienza recentemente acquisita, mantenendoti in uno stato di consapevolezza di ciò che è.
Per essere felici è necessario vivere nel piacere, ma questa condizione va vissuta con prudenza.
Per la gente comune, saper ingoiare i torti è una fortuna e che chi impara a sopportare vive tranquillo.
Per molti, vivere non è una cosa dolorosa ma una cosa inutile.
Per molti, vivere richiede già troppo coraggio.
Per noi che viviamo per piacere (agli altri), deve piacere vivere.
Per non assuefarsi, non rassegnarsi, non arrendersi, ci vuole passione. Per vivere ci vuole passione.
Per poter ben morire bisogna avere imparato a ben vivere.
Per poter continuare a vivere uno deve cercare di sfuggire la morte implicita nel perfezionismo.
Per poter scrivere della vita, prima devi viverla!
Per poter vivere felici è in libertà dovete sacrificare la noia. Non è sempre un sacrificio facile.
Per quanto potrai essere altruista, vivrai sempre e solo per te stesso.
Per quanto uno si sforzi di vivere una sola vita, gli altri ce ne vedranno dentro altre mille, e questa è la ragione per cui non si riesce a evitare di farsi male.
Per un uomo abituato a vivere di illusioni, la ragione è l'avvoltoio di Prometeo.
Per vivere abbiamo così tanto bisogno d'amore che talvolta riusciamo a vederlo anche dove non c'è.
Per vivere con onore bisogna struggersi, battersi, sbagliare e ricominciare da capo e buttare via tutto, e di nuovo ricominciare e lottare e perdere eternamente.
Per vivere felici in questo mondo, ci sono degli aspetti della propria anima che devono essere completamente paralizzati.
Per vivere in pace, è più necessario nascondere il merito che i difetti.
Per vivere soli si deve essere una bestia o un dio dice Aristotele. Manca il terzo caso: si deve essere l'una e l'altra cosa filosofo.
Per vivere una vita creativa, dobbiamo perdere la nostra paura di essere in errore.
Per vivere, proprio come per nuotare, va meglio chi è più privo di pesi, ché anche nella tempesta della vita umana le cose leggiere servono a sostenere, quelle pesanti a far affondare.
Perché continuiamo a vivere anche se non succede nulla di nuovo, non si impara nulla di nuovo e non si trasmette ad altri nulla di nuovo?
Perché dovevo andare a scuola? Perché il mondo funzionava cosí? Nasci, vai a scuola, lavori e muori. Chi aveva deciso che quello era il modo giusto? Non si poteva vivere diversamente? Come gli uomini primitivi?
Perché il mondo io non lo considero come un ostello, ma un ospedale; non un posto per vivere ma per morire.
Perché soffriamo così? È indubbio che siamo nati per vivere più secondo la materia che secondo lo spirito; ma a forza di pensare s’è creata una sproporzione fra la nostra intelligenza che è cresciuta e le condizioni della nostra vita che sono immutabili.
Perché vivi se non ti curi di vivere bene?
Più a lungo vivo più vedo che non mi sono mai sbagliato riguardo a qualsiasi cosa, e che tutte le sofferenze che ho così umilmente provato per verificare le mie nozioni hanno solo sprecato il mio tempo.
Più che di saper vivere, non è meglio parlare di "saper fingere"?
Più si vive, meno sembra utile aver vissuto.
Poche cose sono più facili che vivere male e morire bene.
Porto con me i segni e le cicatrici dei combattimenti: sono le testimonianze di ciò che ho vissuto e le ricompense per quello che ho conquistato.
Possiamo vivere nel mondo una vita meravigliosa se sappiamo lavorare e amare, lavorare per coloro che amiamo e amare ciò per cui lavoriamo.
Posso solo dire di aver vissuto.
Posso sopravvivere, col pilota automatico, ma vivere è un’altra cosa.
Predica bene chi vive bene.
Prega perché la tua solitudine ti spinga a cercare qualcosa per cui vale la pena vivere, e grande abbastanza in nome del quale morire.
Prendetemi in parola, se siete in una gran fretta, vivrete certamente fino a pentirvene.
Prima bisogna vivere, e dopo si può filosofare.
Prima di diventare vecchio ho cercato di vivere bene, ora che sono vecchio cerco di morire bene: a morire bene significa morire volentieri.
Prima di vivere con gli altri, bisogna che viva con me stesso: la coscienza è l'unica cosa che non debba conformarsi al volere della maggioranza.
Prima vivere, poi filosofare.
Proprio nello sforzo enorme e coraggioso di vincere la fatica riusciamo a provare, almeno per un istante, la sensazione autentica di vivere. Raggiungiamo la consapevolezza che la qualità del vivere non si trova in valori misurabili in voti, numeri e gradi, ma è insita nell’azione stessa, vi scorre dentro.
Puoi vivere realmente soltanto il presente.
Può capitare di vivere senza "esistere".
Può darsi che tu viva in un mondo imperfetto ma non ci sono solo frontiere chiuse e porte sbarrate.
Quale sarà mai il vantaggio materiale di mandare un uomo sulla luna, quando noi non riusciamo a vivere sulla Terra?
Quando a un uomo è negato il diritto di vivere la vita in cui crede, questi non ha altra scelta che diventare un fuorilegge.
Quando abbiamo imparato a vivere, moriamo.
Quando arriverà il tempo in cui avremo vissuto tanto a lungo da superare le illusioni della giovinezza, ci accorgeremo che il nostro mondo è fatto di tante piccole foglie, simbolo dei nostri ricordi.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro. Ora vivo di più nel momento presente, in cui tutto ha un luogo. È la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo "perfezione".
Quando il nostro cuore ha fatto la sua vendemmia, vivere non è che male.
Quando io crederò imparare a vivere, e io imparerò a morire.
Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange.
Quando sei triste e vuoi morire, pensa a tutte le persone che devono morire e che invece vorrebbero vivere.
Quando si comincia ad amare si comincia a vivere.
Quando si vive coltivando speranze impossibili si è già un perdente.
Quando si vive troppo a lungo, si perde il diritto di essere compatiti al momento della morte.
Quando si è rispettati si vale di più, quando si rispetta si vive meglio.
Quando ti alzi il mattino, pensa quale prezioso privilegio è essere vivi: respirare, pensare, provare gioia e amare.
Quando una persona è abbastanza fortunata da vivere all’interno di una storia, da vivere in un mondo immaginario, i dolori di questo mondo svaniscono. Perché fino a quando la storia continua, la realtà non esiste piú.
Quando uno inizia a vivere di abitudine e di citazioni, ha iniziato a smettere di vivere.
Quando uno vive, vive e non si vede. Conoscersi è morire.
Quando vivi in un luogo a lungo, diventi cieco perché non osservi più nulla. Io viaggio per non diventare cieco.
Quando vivi, e capisci come funziona la vita, allora ti prende un senso di fatalismo, o forse di menefreghismo, che se ti comporti come credi, come ti viene, senza maschere o formalismi, sei una persona migliore.
Quando viviamo felicemente viviamo in scala crescente, una cosa porta ad un'altra in una serie infinita.
Quanti motivi di pentimento si incontrano vivendo a lungo.
Quanto a me, voglio continuare a vivere fino all'ultimo respiro non con la certezza o l'obbligo di individuare altrove un buon posto, ma perché la mia sola gioia consiste nel restare con i miei nel cammino che sale. L'innocente piacere di vivere per vivere.
Quanto più s'impara a non vivere più in istanti, bensì in anni, tanto più nobili si diventa. L'irrequietezza affannosa, il meschino affaccendarsi dello spirito diventano attività grande, tranquilla, semplice e vasta, e subentra la magnifica pazienza.
Quanto vano è il mettersi seduti a scrivere quando non ci si è posti eretti a vivere.
Quasi tutti gli uomini vivono fisicamente, intellettualmente o moralmente entro il cerchio d’una parte assai ristretta del loro essere potenziale. Fanno uso d’una piccolissima porzione della loro coscienza possibile e in generale delle loro risorse spirituali, più o meno come un uomo che contraesse l’abitudine di usare e muovere, del suo intero organismo, soltanto il dito mignolo. Situazioni d’emergenza e crisi ci dimostrano che possediamo risorse vitali assai superiori a quanto supponessimo.
Quelli che soffrono per amore, amano ancor di più; morire d'amore è vivere.
Quelli che vivono per il futuro sembrano sempre egoisti a quelli che vivono per il presente.
Quello che mi interessa è solo vivere, capito cosa voglio dire? Pensare positivamente, puro e chiaro. E potrò camminare sempre a testa alta e fare le cose liberamente.
Quello in cui viviamo è il migliore dei mondi possibili.
Questi i cinque pericoli del combattente: essere troppo pronto a morire, troppo preoccupato di vivere, troppo portato dall’ira, troppo attaccato all’onore, troppo emotivo.
Questi i precetti del diritto: vivere onestamente, non offendere alcuno, dare a ciascuno il suo.
Raccontarsi e raccontare è un po' come vivere. Anzi è vivere due volte: la prima vivendo, appunto; la seconda raccontando.
Rendere il migliore possibile ogni istante della vita, da qualsiasi mano del destino ci sia inviato: in ciò consiste l’arte del vivere.
Respingo la morte a furia di vivere, soffrire, sbagliare, rischiare, dare e perdere.
Riempiti gli occhi di meraviglie, vivi come se dovessi cadere morto fra dieci secondi! Guarda il mondo: è più fantastico di qualunque sogno studiato e prodotto dalle più grandi fabbriche.
Rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire.
Sa, la gente vive tanti anni, ma in realtà è davvero viva solo quando riesce a fare quello per cui è nata. Prima e dopo non fa che aspettare e ricordare. Ma non è triste quando aspetta o ricorda. Sembra triste. Ma è solo un po' lontana.
Saggio è chi riesce a vivere inventandosi le proprie illusioni.
Saper dire di no alle persone è bellissimo, fa parte del risveglio. Fa parte del risveglio vivere la propria vita come si ritiene opportuno.
Saper essere misericordiosi significa vivere senza pericolo.
Scegli il modo migliore di vivere; l'abitudine te lo renderà piacevole.
Scegliere di vivere in attesa o nel rimpianto è un alibi per non affrontare la paura più grande che abbiamo: perdere, dunque soffrire.
Scrivere bene una vita è difficile quanto viverla.
Se ci manca quella disciplina interiore che produce la tranquillità mentale, i mezzi o le condizioni esterni, quali che essi siano, non ci daranno mai la sensazione di gioia e felicità che desideriamo. Se invece possediamo quella qualità interiore che è la tranquillità d'animo, la stabilità interna, pur in assenza di molti dei mezzi esterni che di norma tendiamo a considerare necessari alla felicità, ci sarà sempre possibile vivere una vita lieta e gioiosa.
Se desideri vivere, devi prima partecipare al tuo stesso funerale.
Se devi vivere tutta la vita strisciando come un verme, alzati e muori!
Se dovessi vivere di nuovo la mia vita, adotterei come regola quella di leggere della poesia e di ascoltare della musica almeno una volta alla settimana, poiché, forse le parti del mio cervello ora atrofizzate sarebbero mantenute attive dall'uso.
Se esiste una cosa come il peccato, questa è certamente la propensione degli adulti di dire ai giovani come si deve vivere: un impulso innaturale e assurdo che mostra che gli stessi adulti non sanno come si vive.
Se fare il ragazzo significa imparare a vivere allora fare l'adulto significa imparare a morire.
Se hai paura di morire, non sarai in grado di vivere.
Se invece si guidasse la vita con giusto criterio, la grande ricchezza dell'uomo sarebbe vivere sobriamente e con animo quieto; infatti non v'è mai scarsezza del poco.
Se io potrò impedire a un cuore di spezzarsi non avrò vissuto invano, se allevierò il dolore di una vita o guarirò una pena o aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido non avrò vissuto invano.
Se la gente parla male di te, vivi in modo tale che nessuno possa crederle.
Se la persona media si rendesse conto del potere che esercita sulla sua vita e il suo destino, vivrebbe in un perpetuo stato di meraviglia e di ringraziamento.
Se lavorerete per il presente, il vostro lavoro resterà insignificante; bisogna lavorare pensando solamente al futuro. Forse solo in paradiso l'umanità vivrà per il presente; finora essa è sempre vissuta d'avvenire.
Se noi rimandiamo la felicità a quando avremo risolto i nostri problemi o realizzato i nostri obiettivi, il meglio che ci può capitare è che rinunciamo a vivere.
Se non capiamo le immagini dell'inconscio, o rifiutiamo la responsabilità morale che abbiamo nei loro confronti, vivremo una vita dolorosa.
Se non crediamo con fede che c'è una ragione per tutte le cose che accadono, allora cominciamo veramente a distruggere la nostra capacità di vivere.
Se non hai ragione per vivere non trovarne una per morire.
Se non posso fumare, a che serve vivere a lungo?
Se non si vive al momento giusto, non si può nemmeno morire al momento giusto.
Se non siamo capaci di vivere globalmente come persone, almeno facciamo di tutto per non vivere globalmente come animali.
Se nulla mi appartiene, allora non devo assolutamente sprecare il tempo preoccupandomi di cose che non sono mie. Meglio vivere come se oggi fosse il primo (o l’ultimo) giorno della vita.
Se ognuno vivesse col sudore della fronte, la terra diventerebbe un paradiso.
Se per te è impossibile vivere solo, sei nato schiavo.
Se qualcuno si accorgesse che potrebbe vivere più a suo agio infisso in croce che a tavola, sarebbe il più stolto degli uomini se non si facesse crocifiggere.
Se riesci a trascorrere un pomeriggio perfettamente inutile in modo perfettamente inutile, hai imparato come vivere.
Se segui la tua felicità metti te stesso in una specie di percorso che è sempre stato li, aspettandoti, e la vita che dovresti vivere è quella che stai vivendo. Quando riesci a capirlo, inizi a incontrare gente che è nell’ambito della tua felicità e questi ti aprono le loro porte.
Se sei contento, hai abbastanza per vivere bene.
Se sei tanto fortunato da trovare un modo di vita che ami, devi anche trovare il coraggio di viverlo.
Se si cambia interiormente, non si deve continuare a vivere con gli stessi oggetti.
Se si sappia vivere da vinti, lo si è un po' meno.
Se stai vivendo sentendoti in obbligo sei uno schiavo.
Se tu viverai secondo la natura, mai sarai povero; se viverai secondo la opinione, mai sarai ricco: perché la natura di poco si contenta, ma la opinione mai si sazia.
Se un uomo non ha scoperto nulla per cui vorrebbe morire, non è adatto a vivere.
Se vivi abbastanza a lungo, vedrai che ogni vittoria si muta in sconfitta.
Se vivi sulla norma della natura, non sarai mai povero; su quella delle opinioni, non sarai mai ricco.
Se viviamo secondo la logica del bene e della giustizia, compiamo il divino che è in noi, e questo ci apre scenari d’essere inaspettati.
Se vivrai secondo natura, non sarai mai povero; se vivrai secondo le opinioni, non sarai mai ricco.
Se vogliamo, possiamo vivere in un mondo di illusioni confortanti.
Se vuoi correre un miglio, corri un miglio. Se vuoi vivere un'altra vita, corri una maratona.
Se vuoi vivere in innocenza, cerca la solitudine.
Se vuoi vivere, vuoi anche morire; oppure non capisci che cos'è la vita.
Se è il caso vivo anche a metà. Bene è sentire ciò che non esiste.
Sebbene abbiamo le prove che dobbiamo vivere costantemente nell'oscurità e nelle tenebre, senza oggetto e senza scopo, dobbiamo avere speranza.
Sei quel che sei, vivi come vuoi... se farlo non sai non disperare, imparerai.
Sei stato condannato alla pena di vivere. La domanda di grazia, respinta.
Senza amici nessuno sceglierebbe di vivere, anche se avesse tutti gli altri beni.
Sforziamoci di vivere con decenza e lasciamo che gli sciocchi dicano quello che vogliono.
Si comincia veramente a vivere quando si concepisce la vita come una tragedia.
Si dovrebbe morire soltanto quando lo si desidera e continuare a vivere finché ne vale la pena.
Si dovrebbe stupirsi se fosse diverso: si accumula rabbie, umiliazioni, ferocie, angosce, pianti, frenesie e alla fine ci si trova un cancro, una nefrite, un diabete, una sclerosi che ci annienta. E voilà.
Si fallisce ovunque nel mondo cercando di tenere insieme persone diverse, ma si deve perseverare. Questo è il modo per continuare a credere che la vita valga la pena di essere vissuta.
Si impara a vivere quando si impara a morire.
Si impara con la pratica. Che si tratti di imparare a danzare facendo esperienza di ballo, oppure imparare a vivere facendo esperienze di vita, il principio non cambia. In alcuni campi si diventa atleti di Dio.
Si impara, dunque, a vivere? Sì, se è un vivere senza felicità. La beatitudine non insegna niente. Vivere senza felicità, e non perdere per questo la propria forza, è un'occupazione, quasi una professione.
Si pensa come si vive.
Si può esistere senza arte, ma senza di essa non si può vivere.
Si può far finta di filosofare, ma non si può far finta di vivere.
Si può imparare a vivere? Evita qualsiasi frenesia, lascia che i tuoi giudizi smascherino la stupidità. Ridi, ma senza fretta.
Si può vivere nel paese più democratico della terra, ma se si è interiormente pigri, ottusi, servili, non si è liberi.
Si può vivere senza gioia, senza musica, senza amicizia e senza amore. Ma non tanto bene.
Si può, volendo, riportare l'intera arte del vivere a un buon uso del linguaggio.
Si sopravvive di ciò che si riceve, ma si vive di ciò che si dona.
Si vive ciò che è insopportabile, e lo si sopporta. Tutto qui.
Si vive come si sogna: perfettamente soli.
Si vive con la speranza di arrivare ad essere un ricordo.
Si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio, e io vivo nel terrore di non essere frainteso.
Si vive nei propri desideri e nei propri sogni più di quanto si viva realmente.
Si vive nel falso fino a che non si è sofferto. Ma quando si comincia a soffrire, si entra nel vero soltanto per rimpiangere il falso.
Si vive più intensamente con una forte passione che con mille pensieri acuti.
Si vive sempre troppo.
Si vive solo il tempo in cui si ama.
Si vive solo una volta, ma se lo si fa bene è sufficiente.
Si vive una sola volta e quest'unica volta si vive nel provvisorio, nella vana attesa del giorno in cui dovrebbe cominciare la vera vita. Così passa l'esistenza.
Si vive una sola volta. E qualcuno neppure una.
Si vive una volta sola. Si sopravvive tutti i giorni.
Si è condannati prima a vivere rivolti in avanti e poi a riflettere rivolti all’indietro.
Si è più rispettati quando si dà scandalo che non quando si cerca di vivere la propria vita discretamente appartati.
Si è vissuto abbastanza quando si ha avuto il tempo di conquistare l'amore delle donne e la stima degli uomini.
Siamo condannati a improvvisare: siamo come attori che vengono mandati in scena senza avere un ruolo, un copione e un suggeritore che possa sussurrarci in un orecchio quello che dobbiamo fare. Noi stessi dobbiamo scegliere come vogliamo vivere.
Siamo sempre lo straniero di qualcun altro. Imparare a vivere insieme è lottare contro il razzismo.
Smetti di startene seduto con le braccia conserte, fissando il vuoto, senza far nulla. Mettiti in moto e vivi questa vita gloriosa e piena ORA. Devi farlo.
Soffrire e piangere significa vivere.
Sogna come se dovessi vivere per sempre. Vivi come se dovessi morire oggi.
Sogna come se dovessi vivere per sempre; vivi come se dovessi morire oggi.
Sogna in silenzio, ma vivi ad alta voce.
Solo di tanto in tanto ci capita di avere la certezza di vivere a lungo, molto a lungo, forse addirittura per sempre. Succede, a volte, quando ci alziamo all’alba, e usciamo in quell’ora tenera e solenne, da soli.
Solo diventando consapevoli del nostro ruolo nella vita, per quanto piccolo, saremo felici. Solo allora potremo vivere in pace e morire in pace, perché soltanto questo dà senso alla vita e alla morte.
Solo quando non siamo più paurosi iniziamo a vivere.
Soltanto da giovani si vive nel presente. Da vecchi si sopravvive appena nel proprio futuro.
Soltanto quando abbiamo imparato a valutare la dimenticanza, abbiamo imparato l'arte di vivere.
Soltanto una vita vissuta per gli altri è una vita che vale la pena vivere.
Sono in ribellione totale contro la mia stessa mente, quando vivo, vivo per impulso, per emozione, per incandescenza.
Sono quelle notti che ho una voglia incredibile di vivere. Vorrei vedere due o tre film, scrivere, leggere, disegnare, o anche semplicemente guardare fuori dalla finestra. Dormire mi sembra una perdita di tempo. Mi viene voglia di imparare. Qualsiasi cosa, ma imparare.
Sono tempi cattivi, dicono gli uomini. Vivano bene ed i tempi saranno buoni. Noi siamo i tempi.
Sono vivo, anche se vivere non è la mia specialità.
Sopravvivere a questo mondo è un successo, ma viverci, questo è il successo.
Sorridi e fatti degli amici; ostenta un cipiglio e fatti venire le rughe: che viviamo a fare, se non per renderci la vita meno complicata a vicenda?
Spesso ci innamoriamo delle illusioni e non di quel che viviamo.
Spesso il vivere a lungo non è un lungo vivere ma un lungo morire.
Spesso il vivere bene consiste proprio nel non vivere a lungo.
Spesso le cose si uccidono per la paura di viverle.
Spesso si vive come se fosse per sempre e ci si dimentica degli attimi.
Spesso siamo convinti di conoscere tutto dalla vita, che smettiamo di viverla.
Spesso vivere assomiglia molto a suonare un pianoforte. Ti accorgi subito di uno sbaglio come d'una nota stonata. I grandi musicisti sono quelli che sanno evitare gli stessi errori.
Spesso è da forte, più che il morire, il vivere.
Spesso, vivendo, commettiamo un altro errore: camminiamo troppo in fretta, senza gustare né vedere le piccole grandi cose dell'esistenza. Non bisogna essere ansiosi di arrivare: non sappiamo, e mai sapremo, che cosa ci riserva il destino.
Spetta a ogni individuo il compito di costruire la propria scala di valori e cercare di attenersi a quella, non al fine di ottenere un compenso in terra o in cielo, ma con l’obiettivo di godere ora per ora, giorno per giorno, della straordinaria esperienza di vivere.
Stare al mondo può essere caro, ma è incluso nel prezzo un viaggio intorno al sole gratis ogni anno!
Sto solo tentando di meritarmi d'essere vivo: ma più procedo, più dubito di riuscirci.
Studia come se dovessi vivere per sempre; vivi come se dovessi morire domani.
Tale è la forza dell'abitudine che ci si abitua perfino a vivere.
Taluni individui vivono con il cervello i loro sentimenti e pensano col cuore.
Talvolta ci vuole coraggio anche a vivere.
Talvolta si può vivere per anni senza vivere affatto, e poi tutta la vita si affolla in un'ora soltanto.
Talvolta, bisognerebbe vivere facendo finta di non esistere.
Tante volte uno deve lottare così duramente per la vita che non ha tempo di viverla.
Tanti sono gli uomini, tante sono le opinioni: ognuno ha il suo modo di pensare e di vivere.
Tecniche e tempo. Le tecnologie hanno allungato i tempi della vita e ne hanno accorciato la durata. Al dunque, si vive meno oggi che in passato.
Ti auguro di vivere tutti i giorni della tua vita!
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere cosi come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un'opera di teatro, ma non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l'opera finisca priva di applausi.
Tra uccidere e morire c'è una terza via: vivere sereni.
Trascorrere una vita intera senza dolore significa non aver mai realmente vissuto.
Trovati uno scopo nella vita e perseguilo. Ma talvolta è solo dopo aver vissuto che si riconosce che la vita aveva uno scopo, e probabilmente uno scopo architettato dal caso. E ora che avevo assolto il mio, mi sentivo senza una meta, alla deriva.
Tu non sei qui semplicemente per vivere. Tu sei qui per poter permettere al mondo di vivere più ampiamente, con una visione più grande, con uno spirito più elevato di speranza e risultati. Tu sei qui per arricchire il mondo, e impoverisci te stesso se dimentichi questo compito.
Tu puoi scegliere. Vivere o morire. Ogni respiro è una scelta. Ogni minuto è una scelta. Essere o non essere.
Tutta l'umanità vuole vivere, ma non vuole pagarne il prezzo e il prezzo è quello della morte.
Tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte: quella di vivere.
Tutti gli uomini vogliono vivere, ma nessuno sa perché vive.
Tutti hanno lo stesso difetto: aspettano di vivere, giacché non hanno il coraggio di ogni istante.
Tutti i tuoi sotterfugi, tutte queste assurdità non fanno altro che impedirti di vivere la tua vita, di andare avanti.
Tutti noi conosciamo una varietà di modi per guadagnarci da vivere. Quello che è ancor più affascinante è trovare dei modi per fare una fortuna.
Tutti siamo estranei a noi stessi, e se abbiamo nozione di chi siamo è solo perché viviamo negli occhi degli altri.
Tutti vogliamo che le cose restino uguali, accettiamo di vivere nell’infelicità perché abbiamo paura dei cambiamenti, delle cose che vanno in frantumi, ma io ho guardato questo posto, il caos che ha sopportato, il modo in cui è stato adoperato, bruciato, saccheggiato, tornando poi a essere se stesso e mi sono sentita rassicurata. Forse la mia vita non è stata così caotica, è il mondo che lo è, e la sola vera trappola è restare attaccati ad ogni cosa. Le rovine sono un dono. La distruzione è la via per la trasformazione.
Tutti vogliono vivere felici, ma quando si tratta di veder chiaro cos’è che rende felice la vita, sono avvolti dall’oscurità. Ed è così difficile raggiungere una vita felice che più la si ricerca con affanno più ci se ne allontana.
Tutti vogliono vivere in cima alla montagna ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.
Tutti vorrebbero vivere a lungo, ma nessuno vorrebbe essere vecchio.
Tutto ciò che vive deve morire, passando dalla natura all'eternità.
Tutto quello che deve avvenire è incerto: vivi senza indugio.
Tutto è pericoloso. Ma se così non fosse, non varrebbe la pena di vivere.
Uccidere è il coraggio di un momento... vivere il coraggio di sempre.
Un cane vivo sta meglio di un leone morto.
Un giornalista, e lo stesso vale per un fotografo, ha il dovere di vivere in mezzo alle formiche, di vedere il mondo dal loro punto di vista.
Un punto importante dell'umana saggezza sta nella giusta proporzione in cui dedichiamo la nostra attenzione, parte al presente, parte al futuro, affinché l'uno non ci guasti l'altro. Molti vivono troppo nel presente: le persone leggere; altri troppo nell'avvenire: i pavidi e gli ansiosi. Raramente uno saprà tenere il giusto mezzo.
Una delle peggiori tragedie dell'umanità è quella di rimandare il momento di cominciare a vivere. Sogniamo tutti giardini incantati al di là dell’orizzonte, invece di goderci la vista delle aiuole in fiore sotto le nostre finestre.
Una moralità a tutta prova non ti dà né la salute né la gioia di vivere.
Una persona inizia a vivere quando può vivere al di fuori di se stessa.
Una persona onesta vive in pace e non si avventa sulle cose. Una persona di poco valore non trova pace, ma ovunque vada crea problemi ed è in conflitto con tutto.
Una quantità di uomini ottimi sono stati dei falliti perché i loro particolari talenti non si adattavano all'epoca e al luogo in cui gli è toccato vivere.
Una società regredisce quando si schiaccia sul presente, quando vive attimo per attimo, quando l’amore per sé diviene talmente forte ed esclusivo da annullare l’amore per gli altri riducendo a puro egoismo ogni atto della propria vita.
Una vita non si misura dagli anni vissuti, ma dalla sua utilità. Se sei generoso, amorevole, servizievole, se aiuti, incoraggi e aggiungi valore agli altri, allora stai vivendo una vita che ha significato!
Una volta che accetti la tua propria morte, tutto d'un tratto sei libero di vivere. Non ti preoccupi più della tua reputazione. Non ti preoccupi più poiché a quel punto la tua vita può essere usata strategicamente per promuovere una causa nella quale credi.
Una volta che siamo condannati a vivere nella nostra prigione mentale, il nostro unico dovere è quello di ammobiliarla bene.
Una volta nati, vogliono vivere e avere un destino di morte, o piuttosto aver requie, e lasciare figli che generino altri destini di morte.
Uno vive nella speranza di diventare una memoria.
Vecchio è chi più non desidera che, comunque, vivere. Di questi vecchi alcuni hanno solo vent'anni.
Venire al mondo significa scoprire di essere per la morte; essere per la morte significa vivere giorno per giorno la delusione della vita.
Veramente saggio è chi vive ogni giorno come se fosse l'ultimo della sua vita.
Vero, noi amiamo la vita, non perché siamo abituati a vivere, ma perché siamo abituati ad amare.
Vi sono momenti in cui uno si trova nella necessità di scegliere tra il vivere la propria vita piena, intera, completa, o trascinare una falsa, vergognosa, degradante esistenza quale il mondo, nella sua grande ipocrisia gli domanda.
Viene un momento in cui qualcosa si spezza dentro, e non si ha più né energia né volontà. Dicono che bisogna vivere, ma vivere è un problema che alla lunga conduce al suicidio.
Visto com’è vissuto, non valeva neppure la pena che morisse.
Vive a lungo chi ha vissuto bene; e il tempo sprecato non è vissuto ma perduto.
Vive eterno colui che vive nel presente.
Vive felicemente la propria vita chi la trascorre con semplicità tra le persone care, senza il peso di troppe cose, di troppe idee. Chi vive senza inutili fardelli nella propria umile casa, senza conoscere il peso dell'ipocrisia, della paura e dell'invidia. Senza ambizioni per tutto ciò che è inutile. Vive felicemente chi si gode l'essenziale ed ama il silenzio, la luce, la natura e l'armonia con se stesso e con gli altri.
Vive veramente solo chi vive il proprio destino come un mistero.
Vivendo per proprio conto capita più spesso di vedere l’altra faccia della gente, quella per cui bisogna tener sempre la mano alla guardia della spada.
Vivendo soli siamo al sicuro. Coloro che appartengono soltanto a se stessi non possono essere abbandonati.
Vivere al di sopra dei propri mezzi, lo fanno in tanti. Morire, nessuno.
Vivere bene e vivere onestamente è tutt'uno.
Vivere bene è la miglior vendetta.
Vivere bene è meglio che vivere.
Vivere bene è un'arte che va imparata. Imparare quest'arte richiede fatica e dedizione, comprensione e pazienza, ma costituisce tuttavia la cosa più importante da apprendere.
Vivere con immensa e superba imperturbabilità, sempre al di là.
Vivere con leggerezza, ma non sconsideratamente; essere gioiosi senza essere chiassosi, essere coraggiosi senza essere temerari; mostrare fiducia e allegra rassegnazione senza fatalismo, questa è l'arte di vivere.
Vivere con lucidità una vita semplice, silenziosa, discreta, tra libri intelligenti, amando poche persone.
Vivere con qualcuno non significa solo soddisfare i propri bisogni.
Vivere consiste nel costruire ricordi futuri; proprio adesso, qui di fronte al mare, so di elaborare dettagliati ricordi, che forse mi porteranno malinconia e disperazione.
Vivere da cicala e trovarsi un marito formica che lavori per te.
Vivere da soli rende più difficile trovare qualcuno a cui dare la colpa.
Vivere del proprio lavoro, una necessità; vivere del lavoro altrui, un'aspirazione.
Vivere di emozioni: questo penso sia fondamentale per sentirsi veramente vivi. Vivere di emozioni è stupirsi dell’imprevisto, è gioire del bello e accettare il brutto, è guardare un semplice tramonto e commuoversi.
Vivere e ridere nonostante tutto, assaporare in fondo ogni istante per se stesso.
Vivere in contraddizione con la propria ragione è la morale più intollerabile.
Vivere in incognito, come Dio.
Vivere in modo tale che tu abbia bisogno di desiderare di rivivere, questo è il tuo dovere.
Vivere in pace è rispettare le opinioni altrui e dare molto, molto più di quanto si prende. È la volontà di condividere ciò che si possiede.
Vivere in piena coscienza, rallentare il proprio passo e gustare ogni secondo ed ogni respirazione, questo è sufficiente.
Vivere insieme nel mondo significa essenzialmente che esiste un mondo di cose tra coloro che lo hanno in comune, come un tavolo è posto tra quelli che vi siedono intorno.
Vivere intuitivamente è vivere nella quarta dimensione.
Vivere la vita sbagliata è molto peggio che morire della morte sbagliata.
Vivere nel mondo senza avere consapevolezza del suo significato è come vagabondare in una immensa biblioteca senza neppure toccare un libro.
Vivere nel passato è quasi come vivere in una bara è totalmente limitante, e finisce con l'essere un coperchio sulla tua crescita.
Vivere nel tempo futuro significava alimentare, in contrasto con il presente, una vita ideale che ci avrebbe preservato dalla necessità di lasciarci coinvolgere dalla situazione che ci circondava.
Vivere nella povertà senza nessun risentimento, ecco ciò che è difficile; al confronto, essere ricchi senza arroganza non costa niente.
Vivere non è abbastanza, uno deve avere il Sole, la libertà e un piccolo fiore.
Vivere non è concepire ciò che bisogna fare, è farlo.
Vivere non è difficile potendo poi rinascere cambierei molte cose, un po' di leggerezza e di stupidità.
Vivere ogni giorno come se dovessi morire all'alba del giorno dopo. E poi affrontare ogni nuova alba come se fosse una creazione nuova, e vivere per essa gioiosamente.
Vivere oltre i quarant'anni è di cattivo gusto.
Vivere per gli altri, non è soltanto la legge del dovere, è anche la legge della felicità.
Vivere per l'amore della vita: Devi realizzare il fatto che tu semplicemente vivi e non vivi per.
Vivere saggiamente consiste forse meno nell'acquistare buone abitudini che nell'acquistare meno abitudini possibili.
Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi.
Vivere senza tentare, significa rimanere con il dubbio che ce l'avresti fatta.
Vivere senza uno scopo è come navigare senza bussola.
Vivere significa cambiare, acquisire le parole di una storia, e questa è l’unica celebrazione che noi mortali conosciamo davvero.
Vivere significa nascere ad ogni istante. La morte subentra quando il processo della nascita cessa.
Vivere significa pensare continuamente e ricordare di averlo fatto.
Vivere significa scegliere.
Vivere significa sempre lanciarsi in avanti, verso qualcosa di superiore, verso la perfezione, lanciarsi e cercare di arrivarci.
Vivere significa sporcarsi le mani. Vivere significa buttarsi con coraggio. Vivere significa cadere e sbattere il muso. Vivere significa andare al di là di voi stessi tra le stelle. Noi possiamo trasformare la disperazione in speranza, e questa è una magia. Possiamo asciugare le lacrime e sostituirle con sorrisi. Molti di noi cercano se stessi qui, alla luce. Non troverete quello che cercate. Dovete mettervi carponi dentro, dove qualche volta c'è un buio spaventoso, e scoprire cose meravigliose su voi stessi.
Vivere significa stare per il novanta per cento insieme a delle persone che non si possono soffrire.
Vivere significa, fin dall'inizio, essere costretti ad interpretare la nostra vita.
Vivere soltanto in funzione di una meta futura è sciocco. È sui fianchi delle montagne, e non sulla cima, che si sviluppa la vita.
Vivere vuol dire acchiappare l'istante giusto con la giusta disposizione d'animo, restando dappertutto uno straniero.
Vivere vuol dire essere partigiani.
Vivere vuol dire portare una cicatrice.
Vivere è agli antipodi dell'interrogarsi, vivere è prendere atto di ciò che accade.
Vivere è allenarsi. Allenandoci, ci prepariamo per affrontare tutto quello da cui siamo attesi. A quel punto, la vita e la morte perdono ogni significato: esistono solo le sfide che accogliamo con gioia e superiamo con serenità.
Vivere è come amare: tutte le ragioni sono contro, tutti i sani istinti sono a favore.
Vivere è come scalare le montagne: non devi guardarti alle spalle, altrimenti rischi le vertigini. Devi andare avanti, avanti, avanti... Senza rimpiangere quello che ti sei lasciato dietro, perché, se è rimasto indietro, significa che non voleva accompagnarti nel tuo viaggio.
Vivere è come scolpire, occorre togliere, tirare via il di più, per vedere dentro.
Vivere è di tutti, viver bene di pochi; viver con scienza e conoscenza di pochissimi.
Vivere è diventato un esercizio burocratico.
Vivere è essere se stessi!
Vivere è far vivere l'assurdo.
Vivere è l'arte di diventare quello che si è già.
Vivere è l'arte di trarre giuste conclusioni da presupposti sbagliati.
Vivere è l'unico valore della modernità. Perfino l'eroe moderno muore esclusivamente in nome della vita.
Vivere è la cosa più rara del mondo: i più, esistono solamente.
Vivere è la lotta, il rischio, la tenacia.
Vivere è la maniera che la maggior parte dei viventi hanno di non accorgersi che essi vivono.
Vivere è morire, perché non abbiamo un giorno in più nella nostra vita senza avere, al contempo, un giorno in meno.
Vivere è nascere lentamente. Sarebbe troppo facile prendere in prestito delle anime già fatte!
Vivere è non fare niente tramite l’azione. Vivere è fare tutto tramite l’essere.
Vivere è non pensare.
Vivere è passeggiare su di un colle: prima giungi alla cima, poi ti resta solo da scegliere se ridiscendere attraverso lo stesso sentiero o percorrerne uno nuovo. Resta il declino dopo la salita.
Vivere è perdere terreno.
Vivere è ricordarsi.
Vivere è sperimentare, non restare immobili a meditare sul senso della vita.
Vivere è un'arte che assomiglia più alla lotta che alla danza, perché bisogna sempre tenersi pronti e saldi contro i colpi che ci arrivano imprevisti.
Vivere è una cosa troppo importante per poterne parlare seriamente.
Vivere è una malattia a cui il sonno viene una volta al giorno a recare un po' di sollievo. Questo però è solo un palliativo: il rimedio è la morte.
Vivere è una preghiera che solo l'amore di una donna può esaudire.
Vivere è una serie illimitata di errori, ognuno dei quali sostiene il precedente e si appoggia al seguente. Finiti gli errori, finito tutto.
Vivere è verificare.
Vivere è volere instancabilmente restaurare quotidianamente la propria volontà.
Vivere, in generale, vuol dire essere in pericolo.
Vivere, nutrirsi, riprodursi, portare a termine il compito per il quale siamo nati e morire: non ha alcun senso, è vero, ma è così che stanno le cose.
Vivere, soffrire, morire: tre cose che non s'insegnano nelle nostre università e che tuttavia racchiudono in sé tutta la sapienza necessaria all'uomo.
Vivere, è ricominciare... sino alla fine.
Vivere: la tua più grande azione e al contempo la sorgente di tutte le tue azioni.
Vivere: nel vivere non c'è alcuna felicità. Vivere: portare il proprio io dolente per il mondo. Ma essere, essere è felicità. Essere: trasformarsi in una fontana, in una vasca di pietra, nella quale l'universo cade come una tiepida pioggia.
Vivere: un modo assai complicato di morire.
Vivere: una cattiva abitudine che si prende da piccoli.
Vivete al meglio che possiate esprimere: vivete vite nobili, come tutti potete, in qualsiasi condizione possiate trovarvi.
Vivete come se fosse per sempre, e, tuttavia, tenete sempre i bagagli pronti e i vostri affari in ordine, pronti a partire in tutta fretta.
Vivete ora, vivete nel momento. Il futuro non esiste. Siatene coscienti. Persino la morte non conta... ancora.
Vivete sempre come se foste all'ultimo istante dei vostri giorni, e, insieme, come se doveste rimanere lungo tempo in vita.
Vivete soltanto nel presente, non nel futuro. Fate del vostro meglio oggi; non aspettate il domani.
Vivete una vita in cui potete riconoscervi!
Vivevo in una stanza piena di specchi, tutto quello che riuscivo a vedere era me stesso.
Vivi a lungo quanto vuoi, tanto non cancellerai nulla del tempo che dovrai spendere da morto.
Vivi al centro del tuo essere. Per fare bisogna essere.
Vivi apprezzandoti e fai silenzio, vedrai che ritroverai la calma e la serenità. In mezzo al rumore non si avvertono né i respiri né i sospiri delle persone che ti vogliono bene.
Vivi come in punto di morte vorresti aver vissuto.
Vivi come se dovessi morire domani e pensa come se non dovessi morire mai.
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
Vivi con gli dei. Perché infatti vive con gli dei chi costantemente mostra loro di essere intimamente soddisfatto di ciò che gli hanno assegnato.
Vivi con gli uomini come se Dio ti vedesse, parla con Dio come se gli uomini ti udissero.
Vivi con te stesso; impara a conoscere quanto sei poveramente arredato.
Vivi con un uomo per qualche giorno e lo conosci per tutta la vita. Una donna, invece, puoi passarci una vita e un giorno ti sorprenderà, e forse sorprenderà anche se stessa.
Vivi così da non doverti mai vergognare se qualsiasi cosa tu abbia fatto o detto viene pubblicata in tutto il mondo anche se ciò che si pubblica non è vero.
Vivi e impara. Altrimenti, non vivrai molto a lungo.
Vivi e lavora, ma non dimenticarti di giocare di divertirti.
Vivi e sii felice ma non morire per aver smesso di sorridere... C'è sempre qualcuno in grado di ridonarti gioia, solo bisogna imparare ad aspettare, se anche lo si dovesse fare piangendo varrà la pena penare.
Vivi felice, se felice in terra visse nato mortal.
Vivi il presente, e lascia il passato all'avvenire.
Vivi il presente, sogna per l'avvenire.
Vivi in modo da non avere segreti nemmeno per i tuoi nemici.
Vivi in modo tale da non doverti vergognare di vendere il tuo pappagallo ai pettegoli della città.
Vivi in verità con tutte le persone sotto ogni circostanza.
Vivi intensamente ogni piccola cosa della tua vita, perchè un giorno, queste piccole cose, sembreranno grandissime.
Vivi la tua vita e dimentica la tua età.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l’unico che sorride e ognuno intorno a te piange.
Vivi la tua vita in ogni modo per guadagnare e mantenere il rispetto delle persone che rispetti.
Vivi la vita attimo per attimo perché ogni attimo potrebbe essere l'ultimo.
Vivi la vita così come puoi, perché come vuoi non puoi.
Vivi la vita per quanto ti da, per quanto bella sia, sempre ovunque dovunque, vivi.
Vivi nascosto.
Vivi nel presente, ricorda il passato, e non temere il futuro, perché il futuro non esiste e mai esisterà. C’è soltanto il momento presente.
Vivi nell'atarassia, nella apatia, e troverai la tua felicità. Non preoccuparti mai; non volere gli entusiasmi, le forti emozioni. Siamo in un'epoca di egoismi senza individualità, e forse appunto per questo non si è inneggiato mai così forte al collettivismo.
Vivi notoriamente nascosto.
Vivi ogni attimo e questo non sarà mai l'ultimo.
Vivi ogni attimo e questo non sarà mai l'ultimo.
Vivi ogni giorno come se avessi vissuto tutta la vita per quel giorno.
Vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo, non nel futuro, non nel passato. Potrai non ottenere ciò che vuoi, ma, a lungo andare, otterrai ciò che ti aspetti.
Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l'ultimo perché il giorno che lo sarà non avrai voglia di crederlo.
Vivi ora ciò che gli altri sognano di vivere nel futuro.
Vivi per essere la meraviglia e l'ammirazione del tuo tempo.
Vivi per te stesso e vivrai invano; vivi per gli altri, e ritornerai a vivere.
Vivi qui e ora: nel presente sono inclusi sia il passato che il futuro!
Vivi ricordando la morte.
Vivi tutta la vita che puoi; è un errore non farlo.
Vivi un giorno alla volta, apprezza il momento presente e accetta le difficoltà come pietre sul sentiero della pace.
Vivi una buona, onorevole vita, di modo che, quando ci ripenserai da vecchio, potrai godertela una seconda volta.
Vivi una vita ritirata, ma nascondila agli altri.
Viviamo di apparenze, non ci sforziamo di guardare dentro... forse siamo presi troppo dal nostro io.
Viviamo di stimoli e moriamo senza di essi, lentamente, con rabbia e tristezza.
Viviamo dunque felici, noi che non possediamo nulla: nutrendoci della gioia come i risplendenti dèi.
Viviamo e moriamo delle nostre immagini, non della realtà. La realtà non può niente contro di noi. La realtà non ha potere contro di noi. Solo la rappresentazione che ne abbiamo ci uccide o ci fa vivere.
Viviamo in questo mondo per imparare e per illuminarci l'un l'altro.
Viviamo in un mondo che considera normale trattare gli animali come pezzi di legno e considera estremistico trattare gli animali come animali.
Viviamo in un mondo di cose e il nostro unico legame con loro è che sappiamo come manipolarle o consumarle.
Viviamo in un mondo di ombre e la fantasia è un bene raro.
Viviamo in un mondo magico, ma abbiamo perso la capacità di vederlo.
Viviamo in un mondo malvagio, e quando un individuo intelligente decide di dedicarsi al crimine, è davvero la cosa peggiore.
Viviamo in un secolo di urlatori, in cui anche la crociata contro l'urlo non si può fare che urlando.
Viviamo in un'epoca in cui lo spazio ci si offre sotto forma di relazioni di dislocazione.
Viviamo in una rete di idee, una struttura di nostra stessa creazione.
Viviamo in una società profondamente dipendente dalla scienza e dalla tecnologia e in cui nessuno sa nulla in merito a tali questioni. Si tratta di una formula sicura per il disastro.
Viviamo intrappolati tra un tumultuoso ed elaborato passato e un futuro che attende il nostro lavoro.
Viviamo nella mente, nelle idee, nei frammenti. Non assorbiamo più la selvaggia musica esterna delle strade, ricordiamo soltanto.
Viviamo nella paura, ed è così che non viviamo.
Viviamo per desiderare.
Viviamo per qualcosa che non esiste: quel "domani" non c'è, e quando arriverà, anche allora non lo degneremo di uno sguardo.
Viviamo poco, vediamo poco e sappiamo poco; quindi, se non altro, sogniamo un po'.
Viviamo sempre meno, e impariamo sempre di più. La sensibilità si arrende all'intelligenza.
Viviamo solo per scoprire nuova bellezza. Tutto il resto è una forma d'attesa.
Viviamo tutti coll'intento di diventare felici.
Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo il medesimo orizzonte.
Viviamo una volta sola. Ma possiamo vivere quest'unica vita in modo tale che alla fine del viaggio sentiamo di aver vissuto migliaia di vite.
Viviamo, nell'imbrunire della coscienza, mai certi di cosa siamo o di cosa supponiamo essere.
Vivo la mia vita un drink alla volta.
Vivo nel terrore di ammalarmi di ipocondria.
Vivrò per sempre o morirò cercando di riuscirci.
Voglio continuare a essere folle, vivendo la vita nel modo in cui la sogno e non come desiderano gli altri.
Vorrei vivere per sempre, almeno per vedere come tra cento anni le persone commettono i miei stessi errori.
Vorrei vivere per studiare, non studiare per vivere.
Vuoi vivere felice? Viaggia con due borse, una per dare, l'altra per ricevere.
È assai facile vivere con il dolore, è una droga potente, presente nel nostro quotidiano, nella sofferenza nascosta, nelle rinunce che facciamo, quando diamo la colpa all’amore per la sconfitta dei nostri sogni.
È bene cominciare a vivere poveri, è bene cominciare a vivere ricchi: tutti e due i modi sono salutari. Ma cominciare poveri con la prospettiva di diventare ricchi! Chi non l’ha provata non può immaginare quale maledizione essa sia.
È cosa ben triste essere contemporaneamente troppo giovani per morire e troppo vecchi per vivere.
È così bello vivere, e la vita è così dolce che non può essere cattiva!
È debole e vile chi si dà la morte per paura del dolore, e insensato chi vive per soffrire.
È dell'uomo desiderare che anche gli altri gioiscano del bene di cui noi godiamo, non di costringere gli altri a vivere secondo il nostro modo di pensare.
È essenziale per la felicità che il nostro modo di vivere sia determinato dai nostri impulsi profondi e non dai gusti e dai desideri accidentali di coloro che il caso ha voluto fossero nostri vicini, o persino nostri parenti.
È facile essere ritenuti saggi, basta vivere a lungo, parlare poco e fare ancora meno.
È facile, nel mondo, vivere secondo l'opinione del mondo; è facile, in solitudine, vivere secondo noi stessi; ma l'uomo grande è colui che in mezzo alla folla conserva con perfetta serenità l'indipendenza della solitudine.
È già molto non essere corrotti dal contatto con la ricchezza; è grande chi ci vive in mezzo da povero.
È già qualcosa aver vissuto, pensato e disputato con se stessi, quand'anche nessuno ne venisse mai a conoscenza.
È il pensiero della morte che aiuta a vivere.
È impossibile vivere piacevolmente se non si vive saggiamente, bene e con giustizia; ed è impossibile vivere saggiamente, bene e con giustizia se non si vive piacevolmente.
È impossibile vivere senza la consapevolezza di essere necessari a qualcuno, senza la certezza che al mondo c’è una persona che ha assoluto bisogno di te.
È impossibile vivere senza sbagliare nulla, a meno di scegliere di vivere in maniera talmente prudente che la vostra non possa essere considerata affatto una vita.
È l'amore per le piccole cose a trattenerci nel mondo, a farci gustare la vita. L'amore per le cose grandi o supposte tali, ci stacca dal mondo e finisce per farci perdere il gusto del vivere.
È la negazione della morte che è parzialmente responsabile delle vite vuote e senza significato che la gente conduce; perché quando vivi come se dovessi vivere per sempre, diventa troppo facile posporre le cose che sai di dover fare.
È la preoccupazione per ciò che si possiede, più di ogni altra cosa, che impedisce agli uomini di vivere liberamente e nobilmente.
È la tua vita. Vivila con le persone che sono vive. Tende ad essere contagiosa.
È meglio sognare la propria vita che viverla, benché viverla sia ancora sognarla.
È meglio vivere la propria vita in modo imperfetto piuttosto che vivere in modo perfetto l’imitazione di quella di un altro.
È meglio vivere un giorno da beone che cent'anni da astemio.
È necessario che tu viva per un’altra persona se vuoi vivere per te stesso.
È necessario navigare, non è necessario vivere.
È per mezzo degli atti e non delle idee che la gente vive.
È più che un castigo per un infelice vivere nella povertà.
È più malvagio togliere la vita a chi vuole vivere, o negare la morte a chi vuole morire.
È più vile chi ha paura di vivere o chi ha paura di morire?
È possibile vivere di illusioni se la realtà ti consente di guadagnarti da vivere.
È preferibile morire in piedi che vivere in ginocchio.
È privilegio della prima gioventù vivere d’anticipo sul tempo a venire, in un flusso ininterrotto di belle speranze che non conosce soste o attimi di riflessione.
È proprio di ogni morale considerare la vita umana come una partita che si può o vincere o perdere, e insegnare all’uomo il modo di vivere.
È quel che siamo tutti: dilettanti. Non viviamo abbastanza per diventare di più.
È questa la chiave di tutto: rendersi conto di essere vivi. Ricordarsi che non è mai troppo tardi per voltarsi a guardare il sole. Ancora una volta.
È sempre egoismo, il voler vivere come il voler morire.
È solo la consapevolezza delle nostre risorse a renderci calmi, capaci di vivere serenamente.
È tempo di vivere la vita che ti sei immaginata.
È un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente.
È un mondo della morte, un tempo si nasceva vivi e a poco a poco si moriva. Ora si nasce morti, alcuni riescono a diventare a poco a poco vivi.
È un uomo molto triste colui che vive isolato e che non riesce a stare in mezzo agli altri.
È veramente bello battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando...perchè il mondo appartiene a chi osa. La vita è troppo bella per essere insignificante.
È vissuto bene chi è potuto morire quando ha voluto.