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Aforismi

Socialismo

Al pari del buddhismo, il socialismo è stato un movimento di massa "religioso", il quale, pur parlando in termini secolari e atei, mirava alla liberazione dell'umanità dall'egoismo e dalla brama di possesso.
Anche il socialismo dopo anni di revisionismo si è trasformato in capitalismo.
Chiunque giustifichi la propria abiezione dichiarandosi «vittima delle circostanze» è un teorico del socialismo. Il socialismo è la filosofia della colpa altrui.
I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri.
Il motivo sottinteso di molti socialisti, credo, è semplicemente un senso ipertrofico dell'ordine. L'attuale stato di cose li offende non perché causi miseria ma perché è disordinato; ciò che essi fondamentalmente desiderano, è ridurre il mondo a qualche cosa che assomiglia una scacchiera.
Il socialismo avrà valore solo in quanto condurrà all'individualismo.
Il socialismo nacque direttamente dal capitalismo: esso è calcolo, sorveglianza, controllo. Il comunismo deve nascere dal socialismo: gli è superiore.
Il socialismo non si decreta dall'alto, ma si costruisce tutti i giorni dal basso, nelle coscienze, nei sindacati, nella cultura.
Il socialismo porta necessariamente alla subordinazione dei diritti e della dignità dei singoli allo stato o a qualsiasi collettivo simile allo stato.
Il socialismo può solo arrivare in bicicletta.
Il socialismo sarebbe bellissimo se non ci fossero i socialisti.
Il socialismo è il partito dei milionari; bisogna poter disporre di una grossa rendita annuale per farvi buona figura, se no si ha l'aria di praticar l'invidia.
Il socialismo è il sole dell'avvenire.
Il socialismo è in primo luogo rivoluzione morale, e in secondo luogo trasformazione materiale.
Il socialismo è la distribuzione degli utili senza alcuna responsabilità per le perdite.
Il socialismo è lirico, il comunismo epico; la differenza è tutta qui.
Il socialismo è portare avanti tutti quelli che sono nati indietro.
Il socialismo, al nostro tempo, non è una conquista dei socialisti; il socialismo moderno è il figlio degenere del capitalismo. E così sarà negli anni a venire.
Il vizio inerente al capitalismo è la divisione ineguale dei beni, la virtù inerente al socialismo è l'eguale condivisione della miseria.
L'antisemitismo è il socialismo degli imbecilli.
La dottrina del socialismo non è una scienza ma un'utopia.
La libertà senza socialismo è privilegio, ingiustizia; il socialismo senza libertà è schiavitù, barbarie.
La lotta alla miseria deve essere condotta dal Governo, mentre la ricerca della felicità deve essere lasciata all'iniziativa privata. In altre parole bisogna essere socialisti al vertice e liberi imprenditori alla base.
La maggior parte dei socialisti si limita a evidenziare che una volta instaurato il socialismo saremo più felici in senso materiale e presuppone che ogni problema venga a cadere quando si ha la pancia piena. Invece è vero il contrario: quando si ha la pancia vuota non ci si pone altro problema che quello della pancia vuota. È quando ci lasciamo alle spalle lo sfruttamento e la dura fatica che cominciamo davvero a farci domande sul destino dell'uomo e sulle ragioni della sua esistenza.
Ora speriamo che il capitalismo dopo anni di rampantismo si trasformi in socialismo, viceversa ci rimarrà solo l'umorismo.
Per fare bene il socialista bisogna essere milionario.
Se non ci fossero i socialisti, il socialismo governerebbe il mondo intero.
Tra socialismo e marxismo non v'è parentela necessaria.
È impazienza. Impazienza. Ecco cos'è il socialismo. Una furia dell'adesso.
È un'idea socialista che realizzare profitti sia un vizio, io ritengo che il vero vizio sia realizzare perdite.