Passione

Aforismi

Scienza

A perenne vanto della scienza sta il fatto che essa, agendo sulla mente umana, ha vinto l'insicurezza dell'uomo di fronte a se stesso e alla natura.
A volte, se consideriamo l'attuale ritmo delle scoperte scientifiche, ho perfino paura di non morire mai.
Agli uomini incanta meravigliarsi. Questo è il seme della scienza.
Ai giovani auguro la stessa fortuna che mi ha condotto a disinteressarmi della mia persona, ma di avere sempre una grande attenzione nei confronti di tutto ciò che mi circonda, a tutto quanto il mondo della scienza, senza trascurare i valori della società.
Al mondo ci sono varie categorie di scienziati; gente di secondo e terzo rango, che fanno del loro meglio ma non vanno lontano. C'è anche gente di primo rango, che arriva a scoperte di grande importanza, fondamentale per lo sviluppo della scienza. Ma poi ci sono i geni come Galileo e Newton.
Alla scienza è imputabile una sola vera e grande colpa. Avere per troppo tempo permesso a scienziati finti o falliti di parlare come se fossero loro i veri rappresentanti della Scienza. É questa la ragione per cui l'immagine della scienza è così distorta.
Anche la scienza, a differenza della filosofia, cerca la verità ultima, non maneggiando idee, concetti, parole, ma usando numeri, formule, equazioni, potenze.
Anche se può sembrare un paradosso, tutte le scienze esatte sono dominate dall'idea di approssimazione.
Benché il mondo non sia stato creato da scienziati, ingegneri, avvocati o burocrati vari, da questi sarà certamente distrutto.
Bisogna chiamare scienza soltanto l'insieme delle ricette che riescono sempre. Tutto il resto è letteratura.
C'è bisogno di Scienza nella vita di tutti i giorni, anche se nessuno se ne rende conto.
C'è solo una categoria che possa stabilire i limiti alla scienza: gli scienziati. Che non sono affatto delle persone irresponsabili.
C'è un concetto di base nella scienza: ogni scoperta, ogni invenzione è sempre il frutto di ricerche precedenti che hanno preparato il terreno.
Che si tratti di scienza, di religione o di politica, la libertà d’opinione va difesa anche a costo di violare la legge.
Chi acquista la scienza, acquista travaglio e tormento.
Chi biasima la somma certezza delle matematiche si pasce di confusione, e mai porrà silenzio alle contraddizioni delle sofistiche scienzie, colle quali s'impara uno etterno gridore.
Chi non ammette l'insondabile mistero non può essere neanche uno scienziato.
Chi studia le applicazioni tecnologiche delle scoperte scientifiche a scopi bellici e di distruzione planetaria è come colui che invece di leggere il libro della Natura cerca di bruciarne le pagine.
Chi vuol far del bene ad un’altra persona deve farlo fin nei minimi particolari: il bene generale è la vocazione del furfante, dell'ipocrita e dell'adulatore. Per l'arte e la scienza non può esistere, se non in particolari minutamente organizzati.
Chiamo estetica trascendentale la scienza di tutti i princìpi a priori della sensibilità.
Chiunque abbia esperienza di un lavoro scientifico sa che coloro che si rifiutano di andare oltre i fatti raramente pervengono ai fatti stessi.
Ci piaccia o no, siamo legati alla scienza. Dobbiamo dunque cercare di cavarne il meglio. Quando finalmente veniamo a patti con essa e ne riconosciamo pienamente la bellezza e il potere, troviamo di aver fatto un baratto decisamente a nostro favore.
Ci sono nei fatti due cose: scienza ed opinione; la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza.
Ciò che è sacro nella scienza è la verità.
Coloro che scoprono a poco a poco la verità nelle scienze, sono quasi come quelli che cominciano a divenire ricchi: durano minor fatica ad acquistare grandi ricchezze, di quanta ne dovevano durare prima, quando erano poveri, per acquistarne di assai minore consistenza.
Com'è difficile riuscire a dare uno sguardo alle carte di Dio, ma non credo per un solo istante che Egli giochi a dadi.
Con il sempre maggiore impatto della scienza sulle nostre vite, la religione e la spiritualità hanno il ruolo più grande di ricordarci della nostra umanità. Non c'è contraddizione tra le due cose.
Conoscere è un atto. La scienza appartiene dunque all'ambito della morale. Agire è seguire un pensiero. La morale appartiene dunque al campo della scienza.
Credo che il destino della scienza sia sterminare il genere umano.
Credo che scienza e fede operino su due piani completamente diversi: la scienza si basa sull'esperimento, sull'osservazione e sull'interpretazione dei fatti tramite le conoscenze della fisica, quindi si basa sulla ragione. La fede è invece, per l'appunto, un atto di fede: la fede uno ce l'ha o non ce l'ha.
Da quando la Scienza ha cominciato a sondare e a saperne di più sull'insondabile, i miracoli di Lourdes sono notevolmente diminuiti.
Dal progresso delle scienze dipende in modo diretto il progresso complessivo del genere umano. Chi frena il primo frena anche il secondo.
Dalle scie di sangue, io non posso rifiutarmi di deviare per raccogliere alcuni fiori della scienza e della virtù.
Di tutte le scienze che l'uomo deve e può apprendere, la principale è la scienza di vivere, in modo da fare il minor male e il maggior bene possibili.
Di tutte le scienze, la più assurda, la più capace di soffocare ogni specie di genio, è la geometria.
Difficilmente troverete uno spirito profondo nell'indagine scientifica senza una sua caratteristica religiosità.
Dio, architetto dell'universo, interdisse all'uomo di assaggiare i frutti dell'albero della scienza, come se la scienza fosse veleno per la felicità.
Esistono soltanto due cose: scienza ed opinione, la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza.
Fanno più disastri gli scienziati di quanti ne abbiano combinati gli ignoranti.
Finalità della scienza è dubitare dei suoi risultati.
Fine ultimo della scienza è la verità; al contrario, fine ultimo delle arti è il piacere.
Fondare le scienze sul desiderio, non più sulla memoria.
Forse sarebbe meglio per la scienza se tutte le critiche fossero palesi.
Fra la religione e la vera scienza non esiste parentela, né amicizia e neanche inimicizia; esse vivono su pianeti diversi. Ogni filosofia che fa brillare nel buio delle sue vedute ultime una coda di cometa religiosa, rende di per sé sospetto tutto ciò che essa presenta come scienza: tutto ciò è presumibilmente ancora religione, sebbene agghindata da scienza.
Gli affari dovrebbero essere come la religione e la scienza; non dovrebbero conoscere né amore né odio.
Gli antichi credevano, che la scienza dovesse condurre a conoscere le cose fino nella essenza e nelle cause loro. Lo insegnava espressamente anche il grande filosofo, che Dante ha chiamato "il maestro di color che sanno" A noi non è più possibile una tale illusione; poiché sappiamo, che lo sforzo di risalire oltre i fenomeni è vano affatto; e che il compito della scienza non può essere altro, che di rilevarne la consistenza, la successione e le somiglianze.
Gli scienziati conoscono tuttora meno riguardo a ciò che attrae gli uomini di quanto sappiano su ciò che attrae le zanzare.
Gli scienziati odierni hanno sostituito gli esperimenti con la matematica e vagano smarriti equazione dopo equazione e alla fine costruiscono una struttura che non ha relazione con la realtà.
Gli scienziati prima inventano le loro teorie e poi vanno a caccia, in modo altamente selettivo, di fatti nuovi che si adattino a queste fantasie.
Gli scienziati si allineano con la struttura di potere dominante. Lo devono fare, perché la struttura di potere paga i conti.
Gli scienziati sognano di fare grandi cose. Gli ingegneri le fanno.
Gli uomini non soltanto hanno cominciato con la scienza, ma con una scienza diversa dalla nostra e ad essa superiore, perché partiva da un punto più alto, il che la rendeva anche molto pericolosa. E questo vi spiega come mai la scienza, al suo inizio, fu sempre misteriosa e restò chiusa nell'ambito dei templi, dove infine si spense quando questa fiamma non poté servire ad altro che a bruciare.
Gli uomini, che non sanno il vero delle cose, procurano d'attenersi al certo; perchè non potendo soddisfare l'intelletto con la scienza, almeno la volontà riposi sulla coscienza.
Ha posseduto la scienza, ma non l'ha resa gravida.
I filosofi, gli scrittori, gli artisti, persino gli scienziati, non hanno solo bisogno di incoraggiamento e di un pubblico: hanno anche bisogno del costante stimolo degli altri.
I libri sono i soldi della letteratura, ma solo i gettoni della scienza.
I libri sono vettori di civiltà. Senza i libri, la storia è muta, la letteratura ottusa, la scienza zoppa, il pensiero e la speculazione a un punto morto.
I migliori scienziati non sono quelli che conoscono la maggior parte delle informazioni; ma coloro che sanno ciò che stanno cercando.
I più grandi filosofi hanno sentito la necessità sia della scienza sia del misticismo: il tentativo di armonizzare le due cose ha riempito la loro vita; ed è ciò che, in tutta la sua ardua incertezza, fa sì che tanti considerino la filosofia qualcosa di superiore sia alla scienza sia alla religione.
I più grandi scienziati sono sempre anche degli artisti.
I primi passi di una scoperta scientifica e delle sue misurazioni sono quelli che aumentano di più la conoscenza umana esistente.
I saggi sono sempre stati poco pazienti, perché chi accresce la propria scienza aumenta anche la propria insofferenza.
Idee che oggi formano la base stessa della scienza esistono solo perché ci furono cose come il pregiudizio, l'opinione, la passione; perché queste cose si opposero alla ragione; e perché fu loro permesso di operare a modo loro.
Il bello di un procedimento scientifico è che esso non fa mai perdere tempo agli altri: anche lavorare sulla scia di una ipotesi scientifica per scoprire poi che bisogna confutarla significa avere fatto qualcosa di utile sotto l'impulso di una proposta precedente.
Il bisogno innalzò i troni, le scienze e le arti li hanno consolidati.
Il cervello arcaico ha salvato l'australopiteco ma porterà l'homo sapiens all'estinzione. La scienza ha messo in mano all'uomo potenti armi di distruzione. La fine è già alla portata.
Il divertimento della ricerca scientifica è anche trovare sempre altre frontiere da superare, costruire mezzi più potenti d'indagine, teorie più complesse, cercare sempre di progredire pur sapendo che probabilmente ci si avvicinerà sempre di più a comprendere la realtà, senza arrivare mai a capirla completamente.
Il dubbio parziale e accidentale limita la scienza: il dubbio universale e necessario la nega.
Il dubbio, che da una parte è la tortura dell'intelletto, dall'altra è il padre della scienza e del diritto.
Il fine ultimo della scienza è quello di fornire una singola teoria in grado di descrivere l'intero universo.
Il genio scientifico è la capacità di restare sorpresi.
Il grandioso scopo della scienza è di abbracciare la massima quantità di fatti empirici attraverso deduzioni logiche fatte a partire dalla minima quantità di ipotesi o di assiomi.
Il massimo trionfo della scienza sembra consistere nella velocità crescente con cui lo stupido può trasferire la sua stupidità da un luogo a un altro.
Il metodo della scienza è razionale: è il migliore che abbiamo. Perciò è razionale accettare i suoi risultati, ma non nel senso di confidare ciecamente in essi: non sappiamo mai in anticipo dove potremmo essere piantati in asso.
Il mistero è l’emozione fondamentale che sta alle sorgenti della vera arte e della vera scienza.
Il prete conosce soltanto un unico grande pericolo: questo è la scienza, la sana nozione di causa ed effetto.
Il primo dovere di un uomo di scienza è di proclamare la verità così come viene scoperta, e di lasciare che il mondo si adatti da solo come meglio può a questa nuova conoscenza.
Il principio cardine della scienza, quasi la sua definizione, è che la verifica di tutta la conoscenza è l'esperimento. L'esperimento è il solo giudice della verità scientifica.
Il principio di autorità permane anche nelle nostre società, non solo per gli ignoranti, non solo per le materie di religione e di morale, ma anche riguardo alle scienze, per i rami di queste che un individuo non ha studiato specialmente.
Il processo di una scoperta scientifica è, in effetti, un continuo conflitto di meraviglie.
Il progresso della scienza è disseminato, come un antico sentiero nel deserto, di scheletri disfatti di teorie abbandonate che un tempo sembravano possedere vita eterna.
Il progresso etico è l'unica terapia per il danno prodotto dal progresso scientifico.
Il punto non è di insegnare a un bambino le scienze, ma di dargli il gusto per amarle.
Il sentimento religioso degli scienziati prende la forma di un entusiastico stupore di fronte all'armonia della legge naturale, che rivela una intelligenza di tale superiorità che, comparati con essa, tutto il sistematico pensiero e l'azione del genere umano non ne sono che un riflesso completamente insignificante.
Il vero scopo del metodo scientifico è quello di accertare che la natura non ti abbia indotto a credere di sapere quello che non sai.
In fatto di musica il sentimento è il mio forte. Riserbo la scienza per la vita.
In primo luogo il paziente, in secondo luogo il paziente, in terzo luogo il paziente, in quarto luogo il paziente, in quinto luogo il paziente, e poi forse viene la ricerca scientifica.
In questioni di scienza, l'autorità di un migliaio di persone non vale tanto quanto l'umile ragionamento di un singolo individuo.
Insegnami la dolcezza ispirandomi la carità, insegnami la disciplina dandomi la pazienza e insegnami la scienza illuminandomi la mente.
Io credo che il progresso della scienza debba assolutamente andare di pari passo con la crescita dell'umanità.
Io credo che tutti gli scienziati autentici abbiano considerato se stessi come Newton: sapevano che non sappiamo nulla, a anche che nel campo già coltivato della scienza tutto è incerto.
Io non penso che la scienza possa crescere da sola, senza avere dietro di sé una cultura 'umanistica' nel senso più ampio del termine.
L'ambizione ultima della scienza consiste nel chiarire la relazione tra l'uomo e l'universo.
L'amore è fede e non scienza.
L'arte deve turbare, la scienza deve rassicurare.
L'arte e la scienza hanno il loro punto d'incontro nel metodo.
L'arte e la scienza sono come le donne. Vogliono essere conquistate.
L'arte è fatta per disturbare, la scienza per rassicurare.
L'eresia è il frutto di un po' di scienza e d'ozio.
L'esperienza dell'arte costituisce, insieme all'esperienza della filosofia, il più pressante ammonimento rivolto alla coscienza scientifica perché essa ammetta e riconosca i proprio limiti.
L'ignoranza afferma o nega rotondamente; la scienza dubita.
L'ignoranza essendo assai volte altezzosa e caparbia, bisogna che la scienza sappia essere mansueta e modesta.
L'ignoranza non sarebbe l'ignoranza, se non si riputasse da più che la scienza.
L'ignoranza umana non viene lasciata indietro dalla scienza, bensì cresce altrettanto rapidamente con essa.
L'incremento che la scienza porta al nostro potere è troppe volte annullato dall'aumento concomitante della nostra presunzione.
L'inizio della ricerca scientifica è costituito dai problemi. Il proseguimento consiste nel fare un passo avanti.
L'intera storia della scienza è stata una graduale presa di coscienza del fatto che gli eventi non accadono in un modo arbitrario, ma che riflettono un certo ordine sottostante, che potrebbe essere o non essere divinamente ispirato.
L'interesse per la scienza e le sue applicazioni dovrebbe essere inculcato nei bambini già dalle prime classi elementari.
L'umanità non può sapere ciò che la scienza non può scoprire.
L'umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui.
L'unica cosa certa che si possa dire di una teoria scientifica è che essa prima o poi sarà dimostrato che è falsa.
L'unico modo possibile per la scienza di stabilire un rapporto serio con la fede, è quello di studiarla.
L'unico vero modo per conciliare scienza e religione è di istituire qualcosa che non sia scienza e qualcosa che non sia religione.
L'uomo di scienza non è niente altro che un misero filosofo.
L'uomo domina la natura non per mezzo della forza ma per mezzo dell'intelligenza. E' per questo che la scienza ha avuto successo dove la magia ha fallito: perché non è andata alla ricerca di incantesimi da gettare sulla natura.
L'uomo incontra Dio dietro ogni porta che la scienza riesce ad aprire.
L'uomo saggio regola la sua condotta ricorrendo alle teorie sia della religione sia della scienza.
L'uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici.
L'uomo è un animale con primari istinti di sopravvivenza. Di conseguenza, la sua inventiva si è sviluppata prima e la sua anima dopo. Così il progresso della scienza è molto più avanti del comportamento etico dell'uomo.
L'uso della Scienza ha bisogno di valori. La più grande e genuina sorgente di valori è la Fede.
La chiave del successo in tutti gli ambiti, affari, scienza e tecnologia, è di andare controcorrente.
La colpa di Eva è stata quella di voler conoscere, sperimentare, indagare con le proprie forze le leggi che regolano l'universo, la terra, il proprio corpo, di rifiutare l'insegnamento calato dall'alto, in una parola Eva rappresenta la curiosità della scienza contro la passiva accettazione della fede.
La conoscenza di scienza ha dissolto favole e miti.
La conoscenza scientifica non gode di un accesso immediato alla realtà di cui parla, non è come aprire gli occhi e constatare che si è fatto giorno.
La crisi di una scienza comporta nientemeno che la sua peculiare scientificità, il modo in cui si è proposta i suoi compiti e perciò in cui ha elaborato la propria metodica, siano diventati dubbi.
La critica è la disposizione preliminare e necessaria alla promozione di una approfondita metafisica come scienza.
La differenza tra l'uomo della strada e lo scienziato è dunque questa, che se l'uno riprova lo fa per una immediata necessità, curiosità accidentale, diletto, mentre l'altro lo fa di mestiere.
La differenza tra la scienza e le discipline confuse è che la scienza richiede il ragionamento, mentre le altre discipline richiedono soltanto erudizione.
La fantascienza non è scritta per gli scienziati più di quanto le storie di fantasmi siano scritte per i fantasmi.
La filosofia della scienza è utile agli scienziati più o meno quanto l'ornitologia lo è agli uccelli.
La grande importanza dei problemi definiti per il progresso della matematica e della scienza in generale è innegabile. Finché un ramo della conoscenza riesce a supplire a un surplus di questi problemi, essa mantiene la sua vitalità.
La grande tragedia della scienza: il massacro di una bella ipotesi da parte di un brutto dato di fatto.
La grande tragedia della scienza: il massacro di una bella ipotesi da parte di un brutto dato di fatto.
La libertà dalla superstizione è una condizione necessaria ma non sufficiente per la crescita della scienza. Si deve avere anche l'idea di interrogare la natura, di compiere osservazioni ed esperimenti.
La libertà è per la scienza ciò che l'aria è per l'animale.
La logica matematica non ha mai scoperto un teorema che negasse l’esistenza di Dio. E non c’è una sola scoperta scientifica che possa portare alla negazione di Dio.
La luna degli innamorati è piena di luce; quella degli scienziati, piena di ciottoli.
La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà. La scienza ci ha trasformato in cinici, l'avidità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari, ci serve umanità. Più che abilità, ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità, la vita è violenza e tutto è perduto.
La maggior parte delle idee fondamentali della scienza sono essenzialmente semplici e di solito possono essere espresse in un linguaggio comprensibile a tutti.
La malattia è il medico più ascoltato: alla bontà, alla scienza si fanno solo promesse; alla sofferenza si obbedisce.
La matematica è base indispensabile di ogni verace educazione scientifica.
La matematica è la scienza che trae conclusioni necessarie.
La nascita della scienza è stata la morte della superstizione.
La necessità di isolarsi per dedicarsi al proprio lavoro scientifico è la prima di tutte le necessità di un uomo di scienza.
La nostra ingnoranza e' Dio, quello che conosciamo e' scienza.
La nostra scienza insegna su come fare rilevamenti su un paese o condurre una nave, e non come governare la vita.
La nostra scienza è costituita di alcuni buoni aneddoti insieme ad alcuni maestosi fatti sulla distanza e le dimensioni e di poco o niente sulle stelle nella loro relazione con l’uomo.
La nuova letteratura non può che essere umoristica. La scienza dubita, e così l’umorismo.
La paura della scienza è ormai un dato culturale spontaneo, insito in certe nostre classi dominanti.
La peggiore ignoranza è quella che viene da un po' di scienza.
La peggiore ignoranza è quella che viene da un po' di scienza.
La principale fonte dei conflitti odierni tra le sfere della religione e della scienza sta tutta in questa idea di un Dio personale. Nella lotta per il bene morale, i maestri della religione debbono avere la capacità di rinunciare alla dottrina d'un Dio personale, vale a dire rinunciare alla fonte della paura e della speranza, che nel passato ha garantito ai preti un potere così ampio.
La ragione e la fantasia sono religione, la ragione e l'intelletto sono scienza.
La religione senza la scienza è cieca, la scienza senza la religione è zoppa.
La scienza aumenta la nostra forza in proporzione di quanto diminuisce il nostro orgoglio.
La scienza che esita a dimenticare i suoi fondatori è perduta.
La scienza che si diparte dalla giustizia è da chiamarsi inganno, piuttosto che sapienza.
La scienza ci accorcia le esperienze dell'effimera vita.
La scienza classifica in modo sistematico l'esperienza.
La scienza compie un suicidio quando adotta un credo.
La scienza consiste nel sostituire un sapere che sembrava ormai certo, con una teoria, ovvero con qualcosa di problematico.
La scienza crea il proprio universo.
La scienza da sola è incapace di dare risposta a tutte le domande.
La scienza dei numeri dovrebbe essere preferita nell'acquisizione rispetto a tutte le altre, a causa della sua necessità e dei grandi segreti e gli altri misteri che sono presenti nelle proprietà dei numeri. Tutte le scienze attingono da essa, ed essa non ha bisogno di nessuna di loro.
La scienza dei numeri dovrebbe essere preferita nell'acquisizione rispetto a tutte le altre, a causa della sua necessità e dei grandi segreti e gli altri misteri che sono presenti nelle proprietà dei numeri. Tutte le scienze attingono da essa, ed essa non ha bisogno di nessuna di loro.
La scienza deve essere compresa nel suo significato più ampio, come un metodo per capire tutta la realtà osservabile, e non semplicemente come uno strumento per acquisire conoscenze specialistiche.
La scienza di oggi è la tecnologia di domani.
La scienza dovrebbe smettere di fare dichiarazioni: il fine della conoscenza è sempre una continua contraddizione.
La scienza e la tecnologia si moltiplicano attorno a noi. A un punto tale che esse dettano il linguaggio col quale noi parliamo e pensiamo. O utilizziamo questi linguaggi o rimaniamo muti.
La scienza esige umiltà intellettuale esattamente come la verità di fede.
La scienza fa che i cuori battano più a lungo ma li ha avviliti. Paghiamola, senza ringraziarla.
La scienza fornisce risultati sensazionali per mezzo di un processo orribilmente noioso.
La scienza gonfia, mentre la carità edifica.
La scienza ha come obiettivo di capire ciò che Iddio ha scritto, usando il rigore della matematica.
La scienza ha dimostrato che l'uomo è di sua natura poligamo, e il matrimonio non sussiste che come contratto o come solenne corbelleria.
La scienza ha indirettamente una grande funzione morale, perché insegna a distinguere i fatti dai valori, a non confondere le diverse sfere di competenza. Questa chiarezza, questa corretta grammatica e sintassi del pensiero sono la premessa per non imbrogliare e non essere imbrogliati.
La scienza ha questo in comune con la religione: induce l'uomo a credere che essa lavori in suo favore.
La scienza ha stabilito che nulla può sparire senza una traccia. La natura non conosce distruzione, solo cambiamento.
La scienza intera non è altro che un modo più sofisticato del pensare quotidiano.
La scienza intimorisce solo chi non la conosce. Colpa anche delle distorsioni dei mass media. Ma in realtà la scienza è l'unica cosa che distingue l'homo sapiens dal resto delle creature viventi. Va coltivata, non certo bloccata.
La scienza la fanno gli scienziati a furia di sbagliare. Quella di ieri non è più questa di oggi; e quella di domani sarà un'altra cosa.
La scienza libera soltanto un esiguo numero di spiriti fatti per essa, predestinati. Asservisce gli altri.
La scienza moderna ha come scopo: meno dolore possibile, vita più lunga possibile, cioè una specie di eterna beatitudine, in verità molto modesta in confronto con le promesse delle religioni.
La scienza moderna va convertendo in cognizioni accertate i concepimenti problematici dell’antichità. Ma queste cognizioni, accertandosi, fanno già concepire dei problemi nuovi, pei quali rivive la ricerca filosofica propriamente detta: che non verrà meno, sciolti anche questi, perché le soluzioni stesse faranno sorgere altri problemi.
La scienza naturale non descrive semplicemente e interpreta la natura, è una parte dell'interfaccia fra la natura e noi stessi.
La scienza non ci ha ancora insegnato se la pazzia sia o no più sublime dell'intelligenza.
La scienza non fa veri progressi se non quando una verità nuova trova un ambiente pronto ad accoglierla.
La scienza non ha che un imperativo: contribuire alla scienza.
La scienza non ha fatto progressi che dopo aver eliminato Dio.
La scienza non ha patria, perché la conoscenza è patrimonio dell'umanità, la fiaccola che illumina il mondo.
La scienza non ha promesso la felicità, ma la verità. La questione è sapere se con la verità si farà mai la felicità.
La scienza non ha una dimensione morale. È come una lama. Se tu la dai a un chirurgo o ad un assassino, ciascuno la userà in modo diverso.
La scienza non può aiutarci a decidere cosa fare del mondo, o come vivere.
La scienza non può mai afferrare l'irrazionale, perciò essa non ha futuro dinanzi a sé in questo mondo.
La scienza non può nulla contro i pregiudizi.
La scienza non può stabilire dei fini e tanto meno inculcarli negli esseri umani; la scienza, al più, può fornire i mezzi con i quali raggiungere certi fini. Ma i fini stessi sono concepiti da persone con alti ideali etici.
La scienza non può svelare il mistero fondamentale della natura. E questo perché, in ultima analisi, noi stessi siamo parte dell'enigma che stiamo cercando di risolvere.
La scienza non serve che a darci un'idea di quanto sia vasta la nostra ignoranza.
La scienza non serve che a darci un'idea di quanto sia vasta la nostra ignoranza.
La scienza non serve che a verificare le scoperte dell'istinto.
La scienza non si fa come il sapone. Niente tagli.
La scienza non è altro che buon senso addestrato e organizzato.
La scienza non è altro che la percezione sviluppata, intento interpretato, buonsenso arrotondato e minutamente articolato.
La scienza non è altro che percezione.
La scienza non è altro che percezione.
La scienza non è che la spiegazione di un miracolo che non riusciamo mai a spiegare e l'arte è un'interpretazione di quel miracolo.
La scienza non è che una conoscenza immaginaria della verità assoluta.
La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità.
La scienza non è null'altro che la ricerca dell'unità nella selvaggia varietà della natura o, più precisamente, nella varietà della nostra esperienza.
La scienza non è un insieme di asserzioni certe, o stabilite una volta per tutte, e non è neppure un sistema che avanzi costantemente verso uno stato definitivo. La nostra scienza non è conoscenza: non può mai pretendere di aver raggiunto la verità, e neppure un sostituto della verità, come la probabilità.
La scienza non è un soggetto di studio: è un imperativo morale il cui scopo è dare prospettiva, equilibrio e umiltà all’apprendimento.
La scienza non è un'illusione. Ma sarebbe illusione credere di poter trovare altrove quello che essa non può darci.
La scienza oggi ha molto da dire, molti baracconi da sbaraccare.
La scienza per se stessa è una forma di potere.
La scienza più necessaria è quella di non dimenticare ciò che si è appreso.
La scienza progredisce attraverso la confutazione delle proposizioni e delle teorie correnti, e non attraverso la caparbia difesa di esse.
La scienza può aver trovato la cura per molti mali; ma non ha trovato rimedio per il peggiore di tutti, l'apatia degli esseri umani.
La scienza può porre limiti alla conoscenza, ma non dovrebbe porre limiti all'immaginazione.
La scienza può solo accertare ciò che è, ma non ciò che dovrebbe essere, e al di fuori del suo ambito restano necessari i giudizi di valore di ogni genere.
La scienza rifarà anche la morale e le leggi sociali, e saprà impedire che l'umanità perisca.
La scienza sa, ma non sa il senso del suo sapere.
La scienza senza coscienza non è che la rovina dell'anima.
La scienza senza la filosofia, i fatti senza la prospettiva e la valutazione non possono salvarsi dalla rovina e dalla disperazione. La scienza ci dà conoscenza, ma soltanto la filosofia ci dà la saggezza.
La scienza si presenta oggi, alla cultura del nostro tempo, come il baluardo più potente per corroborare di verità quella fede galileiana nella natura, quale portatrice delle impronte del creatore.
La scienza è amore verso il Creato. Essa rappresenta il desiderio intimo dell’intelletto umano di decifrare la logica scelta da Colui che ha fatto il mondo. C’è quindi uno stretto legame tra amore e scienza: più forte di quello che c’è tra amore e arte.
La scienza è analisi spettrale, l'arte è fotosintesi.
La scienza è ciò che gli scienziati fanno, e ci sono tanti metodi scientifici quanti sono i singoli scienziati.
La scienza è conoscenza organizzata.
La scienza è conoscenza organizzata. La saggezza è vita organizzata.
La scienza è dono di Dio: chi ce l’ha è scienziato. Se non ha avuto il dono della fede sarà uno scienziato ateo, se ha avuto il dono della Scienza e quello della fede sarà uno scienziato credente. Dio non ha voluto dare a tutti il dono della fede, esattamente come non a tutti ha dato gli altri doni.
La scienza è dopotutto un'arte, una questione di consumata abilità nel condurre la ricerca.
La scienza è esperienza concentrata.
La scienza è fatta di dati come una casa di pietre. Ma un ammasso di dati non è scienza più di quanto un mucchio di pietre sia una casa.
La scienza è fatta di dati, come una casa di pietre. Ma un ammasso di dati non è scienza più di quanto un mucchio di pietre sia una casa.
La scienza è fatta di errori, ma di errori che è bene commettere perché a poco a poco conducono alla verità.
La scienza è fuori dalla portata della morale, poiché i suoi occhi sono fissi su verità eterne. L’arte è fuori dalla portata della morale, poiché i suoi occhi sono fissi su cose belle, immortali e in continuo mutamento. Alla morale appartengono le sfere più basse e meno intellettuali.
La scienza è il capitano, e la pratica sono i soldati.
La scienza è il desiderio di conoscere le cause.
La scienza è il grande antidoto al veleno dell'entusiasmo e della superstizione.
La scienza è il linguaggio del mondo temporale; l'amore quello del mondo spirituale. L'uomo, davvero, descrive più di quanto egli spieghi; mentre lo spirito angelico vede e comprende. La scienza intristisce l'uomo; l'amore inebria l'angelo; la scienza sta ancora cercando; l'amore ha trovato.
La scienza è il rifiuto di credere sulle basi della speranza.
La scienza è l'arte di investigare le opere di Dio.
La scienza è l'asintoto della verità, si avvicina incessantemente senza mai toccarla.
La scienza è l'esperienza, e l'esperienza è un manto che si trama a fila di secoli; e più il manto si distende e più la scienza è completa e sicura.
La scienza è la conoscenza delle conseguenze e della dipendenza di un fatto da un altro.
La scienza è la letteratura della verità.
La scienza è la raccolta di ricette di successo.
La scienza è la ricerca della verità e non un gioco in cui si cerca di battere la concorrenza o di fare male agli altri.
La scienza è la ricerca disinteressata della verità oggettiva sul mondo materiale.
La scienza è la somma totale di una grande moltitudine di misteri. È un argomento senza fine tra una grande moltitudine di voci.
La scienza è luce, l'ignoranza è tenebra!
La scienza è l’unico strumento che l’uomo possiede per dimostrare, con i fatti, che la natura è un libro scritto seguendo un preciso disegno. È un traguardo cui né la poesia né la filosofia avrebbero mai saputo, né potuto, arrivare.
La scienza è nata da un atto di fede.
La scienza è nemica e dev’essere emarginata. E questo si può ottenere con molti mezzi, non solo assegnando meno fondi alla ricerca scientifica.
La scienza è o dovrebbe cercare di essere avalutativa, dare delle analisi più che dei giudizi di valore; il suo compito è quello di impostare correttamente l'equazione, che poi ognuno è chiamato a risolvere secondo i propri dei, i propri principi e i propri valori.
La scienza è qualcosa di più di un corpus di conoscenze: è un modo di pensare.
La scienza è quel che sappiamo e la filosofia è quel che non sappiamo. È una definizione semplice e per questa ragione le domande si trasferiscono dalla filosofia alla scienza, man mano che il sapere progredisce.
La scienza è ricerca della verità. Ma la verità non è verità certa.
La scienza è scoperta e rivelazione e questo non è arte.
La scienza è sempre imperfetta. Ogni volta che risolve un problema, ne crea almeno dieci nuovi.
La scienza è sempre imperfetta. Ogni volta che risolve un problema, ne crea almeno dieci nuovi.
La scienza è solo il progressivo accostamento al mondo reale.
La scienza è un cerchio chiuso su se stesso, un cerchio di cerchi.
La scienza è un cimitero di idee morte, anche se ne può uscire la vita.
La scienza è un gran tesoro, e chi la possiede non muore mai di fame.
La scienza è un modo per denunciare i bluff di coloro che avanzano pretese infondate di sapere. È un baluardo contro l'esoterismo, contro la superstizione, contro la religione applicata a sproposito. Se siamo fedeli ai suoi valori, può aiutarci a smascherare la menzogna.
La scienza è un valore tra altri valori di pari diritto.
La scienza è un'equazione differenziale, e la religione è una condizione al contorno.
La scienza è un'impresa essenzialmente anarchica: l'anarchismo teorico e umanitario è più aperto a incoraggiare il progresso che non le sue alternative fondate sulla legge e sull'ordine.
La scienza è una cosa, la saggezza è un'altra. La scienza è uno strumento affilato, col quale gli uomini giocano come bambini e si tagliano le loro stesse dita.
La scienza è uno strumento di conoscenza tutt'altro che perfetto; essa è solo il migliore che abbiamo.
La scienza, come la poesia, si sa che sta ad un passo dalla follia.
La scommessa della scienza è di scoprire la chiave capace di aprire tutte le porte, fino all'ultima che custodisce il numero d'oro, la formula finale, la legge che chiarisce e svela l'ultima incognita.
La sensazione più bella che noi possiamo provare è il mistero. Costituisce l’emozione fondamentale che sta alla base della vera arte e della vera scienza.
La statistica è la grammatica della scienza.
La superstizione della scienza si fa beffa della superstizione della fede.
La suprema saggezza ha soltanto una scienza: la scienza del tutto, la scienza che spiega l'intera creazione e il posto dell'uomo in essa.
La tendenza della scienza moderna è ridurre le prove ad assurdità, riducendo continuamente l'assurdità a prova.
La vanità della scienza comune può essere veduta da una scienza superiore; non mai dall'ignoranza.
La vera cosa importante nella scienza non è tanto scoprire nuovi fatti, ma piuttosto nuovi modi di pensarli.
La vera scienza soprattutto insegna a dubitare e ad essere ignoranti.
La vita sulla Terra non s'è mai composta in qualcosa di veramente onesto e nobile. La scienza è corsa troppo innanzi agli uomini, e troppo presto, e gli uomini si sono smarriti in un deserto meccanizzato.
Lasciateci migliorare la vita attraverso la scienza e l'arte.
Le leggi della scienza dovrebbero essere le stesse per tutti gli osservatori che si muovono liberamente, a prescindere dalla loro velocità.
Le leggi della scienza non distinguono tra passato e futuro.
Le mere scienze di fatti creano meri uomini di fatto.
Le nostre anime si sono corrotte nella misura in cui le nostre scienze, le nostre arti hanno progredito verso la perfezione.
Le religioni muoiono appena se ne dimostra la verità. La scienza è l'inventario delle religioni morte.
Le scienze naturali, come pure le scienze sociali, partono sempre da problemi, da ciò che in qualche modo suscita la nostra meraviglia, come dicevano i filosofi greci.
Le scienze sono degli occhiali per ingrandire i problemi.
Le stupidaggini di una data epoca per la scienza delle epoche successive sono importanti quanto le sue saggezze.
Le verità scientifiche non si decidono a maggioranza.
Lo scienziato nel suo laboratorio non è solo un tecnico, è anche un bambino davanti a fenomeni della natura che lo affascinano come un racconto di fate.
Lo scienziato sembra essere la sola persona che ha qualcosa da dire, e il solo uomo che non sa come dirla.
Lo scienziato trova la sua ricompensa in ciò che Henri Poincaré chiama la gioia della comprensione, e non nelle possibilità applicative delle sue scoperte.
Lo scienziato è libero, e deve essere libero di porre qualsiasi domanda, di dubitare di qualsiasi asserzione, di cercare ogni prova, di correggere ogni errore.
Lo scienziato, nel momento stesso in cui le rende note, perde il controllo sull'utilizzazione pratica delle sue scoperte.
Lo scopo della scienza non è la credenza, ma l'investigazione.
Là dove la scienza si è spinta più innanzi e più lontano, la mente ha soltanto recuperato dalla natura ciò che la mente stessa vi aveva messo.
Magia' è il vero nome della scienza.
Man mano che si invecchia si scende un po' dal podio, anche come scienziati.
Moltissimi 'scienziati' sono solo tipi che lavano bottiglie e dividono bottoni.
Nata con un atto di fede nel Creato, la scienza non ha mai tradito il Padre Suo. Essa ha scoperto nell’Immanente nuove leggi, nuovi fenomeni, inaspettate regolarità, senza però mai scalfire, anche in minima parte, il trascendente.
Nella ricerca scientifica né il grado di intelligenza né la capacità di eseguire e portare a termine il compito intrapreso sono fattori essenziali per la riuscita e per la soddisfazione personale. Nell'uno e nell'altro contano maggiormente la totale dedizione e il chiudere gli occhi davanti alle difficoltà.
Nella scienza abbiamo soprattutto bisogno di immaginazione. Non tutto è matematica, non tutto è logica, ma è piuttosto poesia e bellezza.
Nella scienza hai bisogno di capire il mondo; negli affari hai bisogno che altri non lo capiscano.
Nella scienza leggi le opere più recenti, nella letteratura, le più antiche.
Nella scienza niente è più ripugnante di un miracolo.
Nella scienza nulla vi è di certo: né le asserzioni generali né le asserzioni di osservazione. Ogni teoria scientifica resta sempre sotto assedio. Tutto il nostro sapere scientifico è e resta ipotetico, congetturale.
Nella storia delle idee, del pensiero e delle scienze, una medesima mutazione ha provocato un effetto inverso.
Nelle mie scoperte scientifiche ho appreso più col concorso della divina grazia che con i telescopi.
Nelle scienze tutto è sempre diverso da quello che sembrerebbe secondo il buonsenso.
Nelle società democratiche l'interesse degli individui, così come la sicurezza dello Stato, esigono che l’educazione della maggioranza sia scientifica, commerciale e industriale, piuttosto che letteraria.
Nessuna certezza delle scienze è dove non si pò applicare una delle scienze matematiche, ovver che non sono unite con esse matematiche.
Nessuna scienza è immune dalle infezioni della politica e dalla corruzione del potere.
Noi scienziati crediamo che ciò che noi e i nostri simili faremo o non faremo entro i prossimi pochi anni determinerà il destino della nostra civiltà. Consideriamo perciò nostro dovere spiegare infaticabilmente questa verità, aiutare la gente a rendersi conto di tutto ciò che è in giuoco, e lavorare, non per mettere in pace la coscienza, ma per la comprensione e per un accordo finale fra popoli e nazioni che sono su posizioni divergenti.
Non ci può essere morale scientifica, ma non ci può nemmeno essere scienza immorale.
Non credo che la scienza possa prefiggersi altro scopo che quello di alleviare la fatica dell'esistenza umana.
Non esiste fantascienza senza scienza, come non esiste scienza senza fantascienza.
Non esiste una visione scientifica unica come non esiste una visione poetica unica. La scienza è un mosaico di visioni parziali e conflittuali. In tutte queste visioni c'è però un elemento comune: la ribellione contro le restrizioni imposte dalla cultura localmente dominante.
Non il possesso della conoscenza, della verità irrefutabile, fa l'uomo di scienza, ma la ricerca critica, persistente e inquieta, della verità.
Non sai che ci vuole scienza, ci vuol costanza, ad invecchiare senza maturità.
Non si conosce a fondo una scienza finché non se ne conosce la storia.
Non si impara mai pienamente una scienza difficile, per esempio la matematica, dai soli libri.
Non si può designare nessuno dei grandi scienziati come scientista. Tutti i grandi scienziati furono critici nei confronti della scienza. Furono ben consapevoli di quanto poco noi conosciamo.
Non sono i frutti della ricerca scientifica che elevano un uomo ed arricchiscono la sua natura, ma la necessità di capire e il lavoro intellettuale.
Non vi è maggior impedimento al progresso nelle scienze del desiderio di vederlo avere luogo troppo velocemente.
Non è facile stabilire se siano più pericolose le superstizioni dell'ignoranza o le superstizioni della scienza.
Non è il possesso, ma la ricerca della verità che rende tale l'uomo di scienza.
Normalmente il progresso scientifico deriva dalla cura con cui si studia la banale eccezione a una regola. Nella cosiddetta filosofia della storia, il filosofo considera le eccezioni alle sue «leggi» come meri sgarbi della provvidenza.
Obiezione contro la scienza: questo mondo non merita di essere conosciuto.
Ogni arte e ogni scienza, e così ogni attività e progetto, sembrano mirare a qualche bene; perciò a ragione definirono il bene: ciò a cui ogni cosa tende.
Ogni cosa concreta è costituita da una somma infinita di relazioni. Le scienze procedono discorsivamente, cercano ad una ad una queste relazioni, e, pertanto, avranno bisogno di un tempo infinito per esaurirle tutte. È questa la vera tragedia della scienza: lavorare per un risultato che non raggiungerà mai pienamente.
Ogni epoca, per quanto priva di scienza e virtù, abbonda sufficientemente di atti di sangue e di gloria militare.
Ogni grande progresso scientifico è scaturito da una nuova audace immaginazione.
Ogni persona seriamente risoluta nella ricerca della scienza diventa convinta che nelle leggi dell'Universo si manifesta uno spirito, uno spirito di gran lunga superiore a quello dell'uomo, e uno di fronte al quale noi, con i nostri modesti poteri, dobbiamo sentirci umili.
Ogni scienza chiude in fondo a sé il dubbio.
Ogni scienza naturale è nei suoi punti di partenza ingenua. Per essa la natura che intende ricercare c'è semplicemente.
Per chi ama e sente la scienza, una scoperta scientifica, un’equazione parlano come un capolavoro d’arte.
Per tutte le vere donne la scienza va contro il pudore. Hanno la sensazione come se si volesse sbirciar loro sotto la pelle, peggio ancora! Sotto le vesti e l'acconciatura.
Più che un sistema di credenze, la scienza può essere considerata un sistema di problemi.
Poca scienza allontana da Dio, molta scienza avvicina a Dio.
Preferisco una scimmia che mi diverte a uno scienziato che mi annoia.
Prendere coscienza della nostra piccolezza può aiutarci a riscattarci dall'arroganza, che è il peccato in cui cade più spesso lo scienziato.
Può darsi che tutte le scienze, o la maggior parte di esse, comincino con la sofferenza o con la pietà. Ma una volta che la scienza ha preso avvio, non c’è più posto per queste emozioni.
Quando la Scienza avrà messo tutto in ordine, toccherà ai poeti mischiare daccapo le carte.
Quando la scienza e la ragione non ci possono aiutare, solo una cosa può salvarci: la nostra coscienza. Perciò abbiamo bisogno di un'ecologia dell'anima.
Quando si ha voglia di bere sembra che si berrebbe un mare intero: questa è fede; e quando si comincia a bere non si bevono più di due bicchieri: questa è scienza.
Quando ti poni tante domande è filosofia, quando cerchi tante soluzioni è scienza, quando hai una risposta per tutto è religione.
Quanto più regole e quanto più soggette ad eccezioni ha una scienza, tanto è più lontana dalla sua perfezione: le regole primitive sono formate di tutti i dati e perciò contengono in se tutte le combinazioni e le differenze dei rapporti.
Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l'emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.
Quello che spinse gli uomini alla scienza è lo stupore.
Questa è l'essenza della scienza: fate una domanda impertinente e preparatevi a ricevere una risposta pertinente.
Rispetto alla realtà tutta la nostra scienza è primitiva e infantile, eppure è la cosa più preziosa che abbiamo.
Sarebbe un errore pensare che la scienza renda artisti, piuttosto fornisce loro la più valida assistenza.
Scienza confonde ogni cosa, dà ai fiori un appetito animale, e toglie anche alle piante la loro castità.
Scienza e fede non sono rivali. La fede cerca, la religione interpreta. La scienza dà all'uomo una conoscenza che è potenza: la religione gli dà una sapienza che è controllo. La scienza si occupa soprattutto dei fatti; la religione si occupa soprattutto dei valori.
Scienza e religione non sono in contrasto, ma hanno bisogno l'una dell'altra per completarsi nella mente di ogni uomo che seriamente rifletta. Non è certo un caso che proprio i massimi pensatori di tutti i tempi siano stati anche nature profondamente religiose, benché non svelassero volentieri il sacrario del loro animo.
Scienza senza coscienza è vanità.
Scienza vuol dire studio della logica del Creato. Ha inizio con un atto di fede e continua attraverso l’uso della ragione applicata alla sfera dell’immanente.
Scienza è quel che interessa tutti in generale e nessuno in particolare. Letteratura è quel che interessa solo in particolare.
Scienza, dunque predizione; predizione, dunque azione.
Scienziato non é colui che sa dare le vere risposte, ma colui che sa porre le giuste domande.
Scopo della civiltà, non è il progresso della scienza e delle macchine, ma dell'uomo.
Scopo della scienza non è tanto quello di aprire una porta all'infinito sapere, quanto quello di porre una barriera all'infinita ignoranza.
Scoprire una legge fondamentale della natura vuol dire essere riusciti a decifrare una frase scritta dal Creatore del mondo nel libro che è dinanzi agli occhi di tutti: il Creato. La vera grande Scienza non può avere problemi di natura etica in quanto essa nasce dalla volontà creativa di Colui che ha fatto il mondo.
Scoprire una verità scientifica è come mettersi a colloquio con il Creatore.
Se c'è amore per l'uomo, ci sarà anche amore per la scienza.
Se confrontiamo i rapidi progressi di questa scoperta maligna ( la polvere da sparo ) con i progressi lenti e laboriosi della ragione, della scienza e delle arti della pace, un filosofo, secondo il suo temperamento, potrà ridere o piangere per la follia del genere umano.
Se dovessimo contare sull'imparzialità degli scienziati, la scienza, perfino la scienza naturale, sarebbe impossibile.
Se gli scienziati spaziali sono così intelligenti, perché contano sempre all’indietro?
Se i valori morali fossero elevati a scienza, il paradiso in Terra non sarebbe molto distante.
Se l'umanità non progredisce nella stessa misura in tutte le parti del mondo la responsabilità non è della scienza, ma dell'ignoranza dei benefici che se ne possono trarre e delle cattive scelte politiche.
Se la narrativa scientifica è la mitologia della moderna tecnologia, allora il mito è tragedia.
Se la scienza dovrà mai acquistare sulla politica quel tipo d'influenza ovviamente necessaria a salvare il genere umano, potrà farlo solo educando il pubblico indipendentemente dalle dottrine politiche accettate.
Se lo scientismo è qualcosa, esso è la fede cieca e dogmatica nella scienza. Ma questa fede cieca nella scienza è estranea allo scienziato autentico.
Se non può essere espresso in cifre, non è scienza; è opinione.
Se qualcosa non può essere espresso in numeri non è scienza: è opinione.
Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.
Se una cosa non è una scienza, non necessariamente è un male. Per esempio, l'amore non è una scienza. Quindi, se diciamo che qualcosa non è una scienza, non vuoi dire che, in essa, c 'è qualcosa che non va: vuoi dire solo che non è una scienza.
Si può misurare l'importanza di un lavoro scientifico in base al numero di pubblicazioni precedenti reso superfluo da esso.
Sia l'uomo di scienza che l'uomo di azione vivono sempre al margine del mistero, circondati da esso.
Strano come la scienza che ai vecchi tempi sembrava inoffensiva si sia trasformata in un incubo che fa tremare tutti.
Studia prima la scienzia, e poi seguita la pratica nata da essa scienzia.
Torna a eterno merito della scienza l'aver liberato l'uomo dalle insicurezze su se stesso e sulla natura agendo sulla sua mente.
Trovo difficile capire uno scienziato che non riconosca la presenza di una razionalità superiore dietro l'esistenza dell'universo, così come il comprendere un teologo che voglia negare i progressi della scienza.
Tu puoi costantemente osservare che la fede e la scienza si mantengono come i due piattelli di una bilancia: quanto più l'uno s'innalza, tanto più l'altro si abbassa.
Tutta la conoscenza prescientifica, sia essa animale o umana, è dogmatica; e con la scoperta del metodo non dogmatico, cioè del metodo critico, comincia la scienza.
Tutta la nostra conoscenza rimane fallibile, congetturale. La scienza è fallibile perché la scienza è umana.
Tutta la scienza non è altro che un raffinamento del pensiero comune.
Tutta la scienza o è Fisica o è collezione di francobolli.
Tutta la scienza è interessata dalla relazione tra causa ed effetto. Ogni scoperta scientifica aumenta la capacità dell’uomo di predire le conseguenze delle sue azioni e quindi la sua capacità di controllare gli eventi futuri.
Tutte le altre scienze saranno più necessarie della filosofia, ma nessuna superiore.
Tutte le scienze esatte sono dominate dall'approssimazione.
Tutti i grandi scienziati sono stati, in un certo senso, grandi artisti; l'uomo che non ha immaginazione può mettere in fila dei fatti, ma non può fare grandi scoperte.
Tutti i metodi gradevoli per insegnare ai bambini le scienze sono falsi e assurdi, perché non è questione di imparare la geografia o la geometria, ma di abituarsi al lavoro, perciò alla noia.
Tutti i nostri ideali scientifici e filosofici sono altari sconosciuti agli dèi.
Un buon scienziato è una persona con idee originali. Un buon ingegnere è una persona che fa un progetto che funziona con il minor numero possibile di idee originali.
Un giorno tutti gli uomini saranno scienziati. Non in quanto tutti faranno esperimenti alle frontiere delle nostre conoscenze bensì in quanto tutti saranno in grado di leggere e di capire i lavori scientifici, così come oggi leggono e capiscono un giornale o un romanzo.
Un tempo si pensava che le leggi scientifiche fossero ben stabilite e irrevocabili. Lo scienziato scopre fatti e leggi e aumenta costantemente la quantità delle conoscenze sicure e indubitabili.
Un vero scienziato non crea caste. Sono gli scienziati falliti che, arrivati per vie traverse in qualche stanza dove si esercita il potere, non scientifico ma politico, lo usano a fini di nepotismo. Accade per esempio in strutture accademiche che di scientifico hanno poco o niente.
Un vero scienziato, uno che lavora nel suo laboratorio, non scrive scienza con la S maiuscola.
Una delle nostre bandiere è la Scienza senza segreti e senza frontiere.
Una disciplina scientifica è vitale soltanto fin quando offre una moltitudine di problemi; la scarsità di problemi prefigura l'estinzione, o la fine di uno sviluppo indipendente.
Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e al loro posto si forma una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari.
Una veloce scorsa alla storia della scienza mostra che quasi tutte le idee nuove che sono poi state provate sembravano follie quando sono state proposte per la prima volta.
Uno dei grandi comandamenti della scienza è: «Diffida dei ragionamenti fondati sull'autorità»,
Uno scienziato è una mammola quando ha sbagliato lui e un leone ruggente quando scopre l'errore di un altro.
Vana e folle è la pretesa di certi uomini che affermano la propria fede essere più scientifica di quella di altri. Fede e scienza non hanno nulla di comune, ed in quella non può esservi più o meno di questa.
Vi sono due grandi classi di scienze: quelle che, come la fisica, la chimica, la meccanica, possono avere ricorso all'esperienza, e quelle che, come la meteorologia, l'astronomia, l'economia politica, non possono, o difficilmente possono, avere ricorso all'esperienza, e che si debbono contentare dell'osservazione.
Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell'uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente ancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l'esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo, agendo sullo spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima.
Vi sono scorciatoie por giungere alla scienza; non vi sono per giungere alla sapienza.
Vi è un solo mezzo per far progredire la scienza: dar torto alla scienza già costituita.
Vivere è di tutti, viver bene di pochi; viver con scienza e conoscenza di pochissimi.
Viviamo in una società profondamente dipendente dalla scienza e dalla tecnologia e in cui nessuno sa nulla in merito a tali questioni. Si tratta di una formula sicura per il disastro.
Viviamo si dice, l’era della Scienza. Purtroppo non è vero. Imperversa la cultura del linguaggio e la società civile si guarda bene dall’aprire le sue porte alla Logica e alla Scienza.
È compito del futuro essere pericoloso; ed è tra i meriti della scienza l'equipaggiare il futuro per i suoi compiti.
È difficile che la scienza e la tecnologia, nelle loro linee generali, superino la fantascienza. Ma in molti, piccoli e inattesi particolari vi saranno sempre delle sorprese assolute a cui, gli scrittori di fantascienza, non hanno mai pensato.
È inammissibile che gli scienziati torturino gli animali; che facciano i loro esperimenti con i giornalisti e i politici.
È l'amore e soltanto l'amore per il Creato la sorgente da cui nascono le grandi scoperte scientifiche.
È più facile escogitare spiegazioni pseudoscientifiche che scientifiche, in quanto le prime evitano più facilmente i confronti con la realtà, che impongono un controllo sui risultati.
È possibile il caso, e non punto infrequente, che una superstizione sia più giovevole che la verità scientifica che la condanna.
È soltanto nelle relazioni che l'obiettività dev'essere cercata: sarebbe vano cercarla negli enti considerati isolatamente gli uni dagli altri. Dire che la scienza non può aver valore obbiettivo perché essa ci fa conoscere solo rapporti, è ragionare alla rovescia, perché precisamente solo i rapporti possono essere considerati obiettivi.
È un classico errore scientifico il cosiddetto trionfo del pensiero razionale su quello irrazionale.
È una cosa preziosa la salute, e la sola che meriti in verità che uno vi dedichi non solo il tempo, il sudore, la fatica, i beni, ma anche la vita per ottenerla; poiché senza di essa la vita viene ad esserci penosa e fastidiosa. Il piacere, la saggezza, la scienza e la virtù, senza di essa, si offuscano e svaniscono.