Passione

Aforismi

Ricordi

A che serve passare dei giorni se non si ricordano?
A conti fatti, della vita è più quello che non si ricorda di quello che si ricorda.
A spese di chi la gente vive nei ricordi degli altri?
Abbi cura dei tuoi ricordi, perchè non puoi viverli di nuovo.
Accanto all'arte della mnemonica (ricordare) occorrerebbe un'arte del dimenticare.
Accumulare bei ricordi, non è forse la sola cosa che possiamo fare nella vita?
Agisci in modo che ogni tuo atto sia degno di diventare un ricordo.
Ai ricordi sono sempre fedele, agli uomini mai.
Alla fine del nostro viaggio le sole cose di valore che avremo con noi saranno i ricordi dei sogni che abbiamo realizzato e di quel che abbiamo fatto per rendere questo mondo un posto migliore.
Alla fine ricorderemo non le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici.
Alla fine, ricorderemo non le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici.
Alle spalle dobbiamo avere solo la chitarra e i ricordi.
Allora si viveva di ricordi come al giorno d'oggi si vive della capacità di dimenticare in fretta e con determinazione.
Ama la solitudine. Siccome tra il silenzio dei boschi puoi nel crepuscolo intendere il suono soavissimo delle campanelle lontane, così nella pace del cuore potrai sorridere all'armonia dilungantesi de' tuoi ricordi.
Anche avere ricordi non basta. Si deve poterli dimenticare, quando sono molti, e si deve avere la grande pazienza di aspettare che ritornino.
Anche i dolori sono, dopo lungo tempo, una gioia, per chi ricorda tutto ciò che ha passato e sopportato.
Andare a caccia di ricordi non è mai un bell'affare,quelli belli non li puoi più catturare e quelli brutti non li puoi uccidere.
Andavo di fantasia, e di ricordi, è quello che ti rimane da fare, alle volte, per salvarti, non c'è più nient'altro. Un trucco da poveri, ma funziona sempre.
Basta sfiorare il filo teso di un profumo che i ricordi risuonano immediatamente.
Certe persone si sfiorano per un attimo ma torneranno a cercarsi per sempre nel vento. Certe persone non si cercano ma non si perdono. Anche se perderai questo foglio un giorno capirai, quando la voce non servirà e il silenzio da rimpianto diventerà ricordo.
Certi ricordi sono come amici di vecchia data, sanno fare pace.
Che cos'è un ricordo? Niente, non puoi vederlo, non puoi toccarlo, eppure è così grande da non poterlo distruggere.
Che cosa fanno i bambini tutto il giorno? Fabbricano ricordi.
Che cosa sono i ricordi? Troppe volte la tisi dell'anima.
Che stoltezza deplorare e lamentare di avere in passato lasciato senza sfruttarla l'occasione offertaci per questa o quella felicità, questo o quel piacere! Che guadagno se ne avrebbe, ora? La secca mummia di un ricordo.
Chi s'avvelena di ricordi, muore nel passato.
Chi vive di ricordi, non ha futuro. La sua mente imprigionata nella sua stessa prigione.
Ci dimentichiamo le cose che vorremmo ricordare e ricordiamo quelle che vorremmo dimenticare.
Ci sono ben poche cose più inutili, dal punto di vista pratico, dei ricordi felici.
Ci vuole più coraggio per dimenticare che per ricordare.
Ciascuno di noi è dotato della propria personale macchina del tempo. I "ricordi" che ci riportano nel passato ed i "sogni" per proiettarci nel futuro. La macchina del tempo è sempre in funzione. Perché il presente è il tempo che meno amiamo vivere.
Ciò che conta sono le esperienze, i ricordi, l’immensa gioia di vivere a fondo, che dischiude il significato vero dell’esistenza.
Ciò che finisci per ricordare non è sempre la stessa cosa di cui sei stato testimone.
Ciò che non resta non merita di essere ricordato.
Ciò che è più amaro, nel dolore di oggi, è il ricordo della gioia di ieri.
Come costruisci un ponte tra l'età dei 12 anni e l'età dei 40? Col ricordo.
Come tutti i grandi viaggiatori ho visto più di quanto ricordi e ricordo più di quanto ho visto.
Cos'è un ricordo? Qualcosa che hai o qualcosa che hai perso per sempre?
Cos'è un ricordo? Qualcosa che hai o qualcosa che hai perso per sempre?
Crescere è un assassinio, non esistono altre parole, ti ritrovi a camminare sullo scheletro dei tuoi ricordi, la tua vita diventa un cimitero, e tu la bara di tutto.
Dal momento che ci ricordiamo sempre meglio i momenti belli, si può sapere a che servono quelli brutti?
Dopo una disgrazia il ricordo è un'altra disgrazia.
Due dei fattori principali che davano luogo ai ricordi erano l’associazione e l’enfasi.
E mi chiesi se un ricordo sia qualcosa che hai o qualcosa che hai perduto.
E se fossimo soltanto il ricordo di qualcuno?
Era un uomo pel quale i ricordi erano un ingombro, e le aspettazioni una superfluità.
Essere ricordati dopo morti, è una povera ricompensa per essere trattati con disprezzo mentre stiamo vivendo.
Evito di guardarmi indietro. Preferisco un buon ricordo ai rimpianti.
Fai sempre qualcosa che valga la pena ricordare.
Fate allora che ciascuna stagione racchiuda tutte le altre, e il presente abbracci il passato con il ricordo ed il futuro con l'attesa.
Forse i sogni sono i ricordi che l'anima ha del corpo.
Giova il ricordo dei bei tempi.
Ho scritto migliaia e migliaia di poesie. Ma non ne ho conservata nessuna. Le regalo. Per me conservo i sentimenti che le hanno animate. Quelli sono i miei ricordi. Nelle poesie c'è solo l'effetto di quei sentimenti, c'è quello che rimane in superficie, ma l'uomo è rimasto mio.
I brutti ricordi ti inseguono senza bisogno di portarli con te.
I dettagli hanno grande importanza. In un certo senso fungono da adesivo, fissano la materia essenziale dei ricordi.
I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
I giovani hanno aspirazioni che non si realizzano mai, i vecchi hanno ricordi di quello che non si è mai realizzato.
I migliori giocatori sono sempre quelli che ricordano le sconfitte, perché in questo modo ricordano il dolore e lo odiano.
I nostri ricordi sono indici d'archivio che vengono consultati e poi rimessi a posto in disordine da autorità che noi non controlliamo.
I primi ricordi della vita sono ricordi visivi. La vita, nel ricordo, diventa un film muto.
I ricordi che abbiamo gli uni degli altri, anche nell'amore, non coincidono mai.
I ricordi degli uomini sono incerti, e ciò che è stato nel passato non è molto diverso da ciò che non è stato.
I ricordi di quando si è bambini li hanno quelli che allora erano già adulti.
I ricordi dolorosi non si possono eliminare. Quello che si può eliminare è il dolore associato ai ricordi.
I ricordi hanno bisogno di molto tempo per sparire. Ma gli basta un nulla per riaffiorare. Una voce, un suono, un’immagine, un profumo, un odore.
I ricordi non devono mai essere confrontati, solo custoditi e messi via senza lasciare che interferiscano nel delicatissimo meccanismo dello stupirsi.
I ricordi non sono tesori di vetro da tenere conservati dentro una cassa. Sono nastri colorati da appendere al vento.
I ricordi non vanno mai cancellati, la memoria ne custodisce la chiave gelosamente.
I ricordi si appiccicano al petto, alla schiena, a tutta la pelle, e formano pian piano una crosta invisibile che separa dal mondo.
I ricordi sono capaci di ucciderti lentamente se ti fai comandare da loro.
I ricordi sono capelli bianchi dell’anima.
I ricordi sono ciò che non vuoi più ricordare.
I ricordi sono come i sogni: si interpretano.
I ricordi sono inaffidabili e quanto al futuro possiamo solo fare speculazioni.
I ricordi sono la nostra fortuna: in loro c'è tutta la bellezza del mondo.
I ricordi sono profumi di malinconia, e se siamo fortunati odorano di felicità.
I ricordi ti scaldano il corpo dall'interno. Ma allo stesso tempo ti lacerano dentro.
I ricordi tristi sonnecchiano per tanto tempo in una delle innumerevoli caverne del ricordo, stanno li anche per anni. Per decenni, per tutta una vita. Poi, un bel giorno, tornano in superficie, il dolore che li aveva accompagnati è di nuovo presente, intenso e pungente come lo era quel giorno di tanti anni fa.
I ricordi vanno messi sotto teca, appesi a una parete e guardati. Senza tentare di rinnovarli. Mai.
I ricordi veramente belli continuano a vivere e a splendere per sempre, pulsando dolorosamente insieme al tempo che passa.
I ricordi, la musica, restano nell'anima, nessun temporale cancellerà.
I ricordi, queste ombre troppo lunghe del nostro breve corpo, questo strascico di morte che noi lasciamo vivendo.
I sogni molto frequentemente esprimono ricordi e conoscenze che il soggetto da sveglio è ignaro di possedere.
I tentativi per tenere in vita il ricordo degli uomini, anziché gli uomini stessi, continuano ad essere pur sempre la cosa più grande che l'umanità abbia compiuto fino ad oggi.
Il bar non porta i ricordi ma i ricordi portano inevitabilmente al bar.
Il mio cuore, ogni tanto, si ammala: è la malattia dei ricordi. È una terapia lunga e difficile... Si cura vivendo.
Il mistero è anzitutto l'al di qua, la giornata terrestre con le attese, i ricordi, gli amori, le piccole pene e le piccole gioie, intrise di fragile argilla e di eternità.
Il mondo è una sintesi delle nostre sensazioni, delle nostre percezioni e dei nostri ricordi. È comodo pensare che esista obiettivamente, di per sé. Ma la sua semplice esistenza non basterebbe, comunque, a spiegare il fatto che esso ci appare.
Il paradiso risiede nei ricordi della nostra infanzia. In quei giorni eravamo protetti dai nostri genitori ed eravamo innocentemente incoscienti dei tanti problemi che ci circondavano.
Il passato, i ricordi e le realtà stanno alla base della nostra vita attuale e ci vengono improvvisamente restituiti alla memoria da un odore, dalla forma di una collina, da una vecchia canzone... da qualche inezia che, d’un tratto, ci fa dire «mi ricordo» con uno strano e inspiegabile senso di piacere.
Il potere funziona al meglio quando non è connesso ad alcun ricordo.
Il progresso, lungi dal consentire il cambiamento, dipende dalla capacità di ricordare. Coloro che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo.
Il ricordo della felicità non è più felicità; il ricordo del dolore è ancora dolore.
Il ricordo della felicità non é più felicità, il ricordo del dolore é ancora dolore.
Il ricordo di un bene fatto è una ricompensa sufficientemente grande.
Il ricordo nasce col pensiero e il pensiero spesso dal ricordo.
Il ricordo non esiste se non in rapporto ad altri ricordi.
Il ricordo più bello che una donna conserva di una relazione è quello della sua infedeltà.
Il ricordo sbiadisce, il ricordo si adatta, il ricordo si adegua a ciò che pensiamo di ricordare.
Il ricordo è il tessuto dell'identità.
Il ricordo è l'unico paradiso dal quale non possiamo essere cacciati.
Il ricordo è la reliquia secolarizzata.
Il ricordo è un compromesso: gli uomini si difendono con quello.
Il ricordo è un consolatore molesto.
Il ricordo è un modo d'incontrarsi.
Il ricordo è un poco di eternità.
Il ricordo è un traditore che ferisce alle spalle.
Il ricordo è un'ombra che non si può vendere, anche nel caso in cui qualcuno volesse comprarla!
Il sorriso di un bambino, cancella i ricordi intrappolati nell'anima di chi non sa perdonare.
Il tempo delle abitudini appare eterno, ma nel ricordo ha la durata di un attimo.
Il tempo tiranno passa in fretta, resta tutto un magico ricordo.
Il tempo è un fiume, che trascina via i ricordi leggeri, ma non ha la forza di spostare quelli pesanti. È giudice del futile e dell'importante.
Importante è ricordare, ma più importante è dimenticare.
Io ascolto e io dimentico. Io vedo e io ricordo. Io faccio e io capisco.
Io divido tutti i lettori in due classi: coloro che leggono per ricordare e coloro che leggono per dimenticare.
Io penso che sono meglio i rimpianti, perché su quelli ci puoi lavorare, perché puoi immaginarti il finale che più ti fa comodo, mentre i brutti ricordi il loro finale ce l'hanno già.
L'anima si sbigottisce a ricordare.
L'animo umano desidera i beni perduti, e tutto si volge ai ricordi del passato.
L'illusione più grande sono i ricordi.
L'importante è pensare meno, ricordare e immaginare e aspettare meno. Prendere subito quello che c'è e basta.
L'oggi non è che il ricordo di ieri, e il domani il sogno di oggi.
L'ossessione di un ricordo è l'inizio preciso di una mente malata.
L'unica cosa veramente reale è il momento presente, che cambia continuamente trasformandosi da immaginazione a ricordo.
L'uomo che si annoia, che fatica, che soffre, si consola andando col pensiero ad altri momenti della sua vita: tira fuori dal passato ricordi cari, anticipa le dolci aspettative dell'avvenire.
L'uomo di buona memoria nulla ricorda, perché nulla dimentica.
L'uomo ha abbastanza memoria per ricordare centinaia di aneddoti, ma non ha abbastanza memoria per ricordare a chi li ha già raccontati.
La bugia è un'attitudine che dagli altri impari a ricordare.
La capacità dell'uomo di pensare, ricordare e comunicare sta alla base dell'evoluzione della civiltà.
La conservazione del ricordo è un dato al tempo stesso statico e regressivo che, in modo assolutamente certo, viene travolto.
La coscienza del godimento è sempre solo nel ricordo.
La differenza tra i falsi ricordi e quelli veri è la stessa che per i gioielli: sono sempre quelli falsi che sembrano i più reali, i più brillanti.
La distanza che vi è tra voi e il vicino che non vi è amico è in verità più grande di quella che è tra voi e la persona che amate e che vive al di là delle sette terre e dei sette mari. Giacché nel ricordo non vi sono lontananze; e nell'oblio vi è un abisso che né la voce né l'occhio potranno mai accorciare.
La fantasia è senz'altro inferiore alla realtà concreta, ma è meglio del ricordo.
La felicità non è qualcosa che si prova, ma qualcosa che si ricorda.
La fotografia e la scrittura costituiscono un tentativo di cogliere quegli istanti prima che svaniscano, di fissare i ricordi per dare un senso alla vita.
La gente non legge. Se legge non capisce. Se capisce, non ricorda. Se ricorda, non impara.
La maggior parte degli uomini, a seconda dell'età, sopporta la propria esistenza, o indugiando nei ricordi del passato, o aggrappandosi al futuro. Pochi esseri superiori riescono a vivere immergendosi nel presente.
La maggior parte della nostra vita la passiamo ad aspettare o a ricordare e mentre lo facciamo non siamo né tristi né felici; sembriamo tristi, ma semplicemente siamo lontani.
La malinconia non è altro che un ricordo inconsapevole.
La memoria del cuore elimina i brutti ricordi e magnifica quelli belli, e grazie a tale artificio riusciamo a tollerare il passato.
La memoria non è ciò che ricordiamo, ma ciò che ci ricorda. La memoria è un presente che non finisce mai di passare.
La memoria è più potente del ricordo. La memoria rimarrà nelle pagine dei libri, il ricordo no.
La morte è terribile non per il non esserci più ma, al contrario, per l’esserci ancora e in balìa dei mutevoli ricordi, dei mutevoli sentimenti, dei mutevoli pensieri di coloro che restavano.
La nostalgia non intensifica l'attività della memoria, non risveglia ricordi, basta a se stessa, alla propria emozione, assorbita com'è dalla sofferenza.
La nostra felicità non dipende soltanto dalle gioie attuali ma anche dalle nostre speranze e dai nostri ricordi. Il presente si arricchisce del passato e del futuro.
La nostra vita appartiene soltanto a noi, e i ricordi... quelli non possiamo cederli a nessuno. Accumulatene, che siano soltanto vostri, e straordinari, grandi, tanti, irripetibili, di quelli che lasciano a bocca aperta, e che fanno entrare nella tomba con il sorriso sulle labbra!
La notte ci piace perché, come il ricordo, sopprime i particolari oziosi.
La paura di morire dà fiato ai ricordi.
La poesia dovrebbe sorprendere per un piacevole eccesso e non per singolarità, dovrebbe colpire il lettore come se fossero parole dei suoi stessi pensieri più elevati, ed apparire quasi come un ricordo.
La ricchezza della vita è fatta di ricordi, dimenticati.
La televisione crea l'oblio, il cinema ha sempre creato dei ricordi.
La tristezza è causata dal ricordo della felicità.
La vecchiaia è un posto dove vivi di ricordi. Per questo, quando sei giovane, vivi creandotene di belli.
La vita dei morti è riposta nel ricordo dei vivi.
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
La vita vera si svolge quando siamo soli, quando pensiamo, percepiamo, persi nei ricordi, trasognati eppure presenti a noi stessi, gli istanti submicroscopici.
Lacrime scendono come frammenti di stelle. Il ricordo di te e di tante cose belle.
Le cose che furono dure da sopportare sono dolci da ricordare.
Le cose si scoprono attraverso i ricordi che se ne hanno. Ricordare una cosa significa vederla ora soltanto per la prima volta.
Le donne ricordano solo gli uomini che le hanno fatte ridere. Gli uomini le donne che li hanno fatti piangere.
Le fotografie sono la nostra memoria nel tempo, quando i nostri ricordi iniziano a perdersi nel tempo che passa.
Le memorie più felici sono di momenti che si sono conclusi quando avrebbero dovuto.
Le sensazioni sono instabili, si trasformano in ricordi, mutano e ballano, possono prevalere su quanto è stato detto e udito, sul rifiuto o sull'accettazione. A volte le sensazioni inducono a desistere, a volte infondono il coraggio per ritentare.
Le storie che ascoltiamo da bambini sono quelle che ricordiamo per tutta la vita.
Ma non fui mai così eroicamente appassionato e sconfitto, mai desiderai una donna con tanto tormento, niente mi è più caro e crudele di quel ricordo.
Maledico i ricordi felici perché fanno più male di quelli feriti.
Mi piacerebbe sotterrare qualcosa di prezioso in ogni posto dove sono stato felice e poi, una volta diventato vecchio brutto e povero, potrei sempre tornare a estrarlo e ricordare.
Mi ricordo di quanto non vorrei: non posso dimenticare quello che vorrei.
Molti dobbiamo rendere a noi obbligati e pochi offendere: infatti la memoria è labile nel ricordare i benefici ma tenace nel ricordare i torti.
Nei ricordi di ogni uomo ci sono certe cose che egli non svela a tutti, ma forse soltanto agli amici. Ce ne sono altre che non svelerà neppure agli amici, ma forse solo a sé stesso, e comunque in gran segreto. Ma ve ne sono infine, di quelle che l'uomo ha paura di svelare perfino a sé stesso, e ogni uomo perbene accumula parecchie cose del genere.
Nella ricerca della saggezza il primo stadio è il silenzio, il secondo l'ascolto, il terzo il ricordo, il quarto la pratica, il quinto l'insegnamento.
Nella stagione autunnale, sono le foglie che muoiono. Nell'autunno della vita, sono i nostri ricordi.
Nella vita conoscerai la gioia e il dolore. Cerca di ricordarti i momenti di gioia che ti aiuteranno ad affrontare il futuro e quelli di dolore perché ti renderanno forte.
Nella vita le cose che contano sono le persone che ami, i ricordi che lasci e quelli che ti porti dietro.
Niente è più triste dell'avere come ricordo più caro il dolore più grande.
Noi diventiamo saggi non col ricordare il nostro passato, ma con la responsabilità per il nostro futuro.
Noi nutriamo sentimenti su tutto ciò che facciamo, pensiamo, immaginiamo e ricordiamo. Il pensiero e i sentimenti sono inestricabilmente intrecciati fra loro.
Non c'è niente che ostacola la felicità quanto il ricordo della felicità.
Non c'è peggior dolore che ricordarsi dei tempi felici quando non si ha più memoria.
Non esiste separazione definitiva fino a quando c'è il ricordo.
Non esiste una gomma per cancellare i ricordi. Però esiste qualcosa che può ripulirli da tutto il dolore che contengono. Il sapone del perdono.
Non ho brutti ricordi di quando non ero ancora nato.
Non sei forse l'avvenire di tutti i ricordi che sono in te?
Non serve ridurre in cenere i ricordi se poi te li porti dentro.
Non si può ricordare qualche cosa a cui non si è pensato e di cui non si è parlato con se stessi.
Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi.
Non siamo noi a stabilire le nostre traiettorie, sono i ricordi che tracciano i confini.
Non so vedere niente di quello che vedo; vedo bene solo ciò che ricordo e ho intelligenza solo nei ricordi.
Non è affatto vero che la storia è fatta delle menzogne dei vincitori. È fatta piú dei ricordi dei sopravvissuti, la maggior parte dei quali non appartiene né alla schiera dei vincitori né a quella dei vinti.
Non è ciò che leggiamo, ma ciò che ricordiamo che ci rende istruiti. Non è ciò che intendevamo ma ciò che facciamo che ci rende utili. E, non sono pochi effimeri desideri ma una vita intera di battaglie che ci rende valorosi.
Nostalgia: il ricordo delle cose passate.
Nulla sveglia un ricordo quanto un odore.
Nulla è più nero dell'alba luminosa del ricordo.
Oggi come ieri, il ricordo presente. Ha segnato la tua vita per sempre.
Ogni felicità si compone di due sentimenti dolorosi: il ricordo della privazione nel passato e il timore della perdita nell'avvenire.
Ogni istante della vita è di per sé così strano che non sarebbe affatto sopportabile, se fossimo in grado di avvertire tale stranezza nel presente con la stessa chiarezza con cui è solita apparirci nel ricordo e nell'attesa.
Ogni percezione è già ricordo.
Ogni piacere si arricchisce del ricordo di piaceri trascorsi.
Ogni uomo ha dei ricordi che racconterebbe solo agli amici. Ha anche cose nella mente che non rivelerebbe neanche agli amici, ma solo a se stesso, e in segreto. Ma ci sono altre cose che un uomo ha paura di rivelare persino a se stesso, e ogni uomo perbene ha un certo numero di cose del genere accantonate nella mente.
Ogni uomo senza saperlo, cerca nella donna soprattutto il ricordo del tempo in cui lo abbracciava sua madre.
Ogni uomo, in quanto alle donne, ne ha una che più delle altre ricorda, e ama, quando le ore di solitudine richiamano il passato.
Ognuno ha bisogno delle proprie memorie. Tengono il lupo dell’insignificante lontano dalla porta.
Orribile questo camminare nel passato dove il posto di ogni sorpresa, ogni possibile emozione, ogni curiosità e ogni scoperta è già occupato dai ricordi.
Osservare attentamente, vuol dire ricordarsi distintamente.
Paradossalmente, c'è chi odia la persona alla quale ha fatto un torto. Credo che sia perché la vittima rappresenta il ricordo perenne di un comportamento vergognoso.
Passa la bellezza, come profumo all'aria, e il suo ricordo sarà un rimpianto. Dura invece la bontà, come l'incenso nel chiuso tabernacolo, la carità fatta non invecchia mai, ed è sempre sorella alla carità da farsi.
Pensiamo ci faccia male solo ciò che sappiamo che ci fa male, ma c’è una moltitudine di ricordi e di immagini che provocano una grande malinconia perché non ne capiamo il senso.
Per creare qualcosa, bisogna basarsi sui ricordi.
Per la prima volta sento di essere in pace con i miei ricordi, tanto da poterli dimenticare.
Per me non è un problema seguire il corso del destino. Qualunque sarà il luogo dove mi condurrà, sono sicura che riuscirò a trasformarlo in un bel posto, e continuerò a crearmi dei ricordi.
Per sopportare i ricordi d'infanzia di un altro, bisogna esserne innamorato.
Per un fiore appassito nel libro dei ricordi rugiada è una lacrima di dolore.
Persino il ricordo non è necessario all'amore. C'è una terra per i vivi e una terra per i morti il cui ponte è, appunto, l'amore, l'unico sopravvissuto, l'unico significato.
Più del presente contava il passato, più del possesso il ricordarsene. Di fronte alla memoria, ogni possesso non può apparire che delusivo, banale, insufficiente.
Poiché i ricordi di per se stessi ancora non sono. Solo quando divengono in noi sangue, sguardo e gesto, senza nome e non più scindibili da noi, solo allora può darsi che in una rarissima ora sorga nel loro centro e ne esca la prima parola di un verso.
Poiché ricordo, dispero. Poiché ricordo, ho il dovere di respingere la disperazione.
Possiamo ancora vedere la luce di stelle che non esistono più da secoli. Così ancora ti riempie e folgora il ricordo di qualcuno che hai amato per poi vederlo andar via.
Preferirei essere ricordato per mezzo di una canzone piuttosto che da una vittoria.
Prima o poi, l'oceano del tempo ci restituisce i ricordi che vi seppelliamo.
Procediamo a casaccio, prendiamo la vita come viene, ci costruiamo a poco a poco una riserva di ricordi. Ecco il problema dell’accumulo.
Procura un piacere il ricordo sereno di un dolore passato.
Quando arriverà il tempo in cui avremo vissuto tanto a lungo da superare le illusioni della giovinezza, ci accorgeremo che il nostro mondo è fatto di tante piccole foglie, simbolo dei nostri ricordi.
Quando il giardino della memoria inizia a inaridire, si accudiscono le ultime piante e le ultime rose rimaste con un affetto ancora maggiore. Per non farle avvizzire, le bagno e le accarezzo dalla mattina alla sera: ricordo, ricordo, in modo da non dimenticare.
Quando l'età raffredda il sangue e i piaceri sono una cosa del passato, il ricordo più caro resta sempre l'ultimo, e la nostra memoria più dolce, quella del primo bacio.
Quando la gente mi chiede cosa vuol dire amare, abbasso gli occhi per paura di ricordare.
Quando muore una persona cara, alla donna si addice piangere, agli uomini il ricordare.
Quando non c'è speranza si vive di ricordi. Meglio che niente.
Quando un vero amore stanco decide, alla sua parola fine, si raccolgono solo i cocci. I ricordi sono taglienti come schegge di diamante. Rivivono nel presente. Battono come un martello.
Quanto più ci ricorderemo delle persone perdute, e ci affliggeremo per esse, tanto più impareremo a imitare le lor buone qualità e ad amarle quantunque perdute.
Quel piacere dello spostamento che, in definitiva, consiste solo nel ricordo e mai nel presente.
Ricorda che tu ricordi le cose a cui presti attenzione e che impari le cose a cui presti attenzione, a condizione che l’attenzione sia costante e sufficientemente concentrata per realizzare la necessaria impressione cerebrale.
Ricordando giorni di tristezza, le memorie mi inseguono. Ricordando giorni di gioia, io inseguo le mie memorie.
Ricordando il passato, i pensieri si confondono.
Ricordare l'amore è come evocare un profumo di rose in una cantina. Si può richiamare l'immagine di una rosa, ma non il suo profumo.
Ricordare un avvenimento significa riattivare un gruppo di neuroni che sono associati ai suoni, agli odori, alle immagini di un particolare momento.
Ricordare è sapere ciò che vediamo. Sapere è ricordare quello che vediamo. Vedere è sapere senza ricordare.
Ricordare, ovvero riportare al cuore... Ci sono alcuni ricordi che saranno per sempre associati alla sofferenza. Magari smorzata dal tempo, Oppure appena velata di malinconia. Ma sempre lì, dolorosamente presente, reale.
Ricordi cos'è andato ormai perso, e dimentichi cosa c’è proprio davanti a te.
Ricordo: distorsione del passato.
Sa, la gente vive tanti anni, ma in realtà è davvero viva solo quando riesce a fare quello per cui è nata. Prima e dopo non fa che aspettare e ricordare. Ma non è triste quando aspetta o ricorda. Sembra triste. Ma è solo un po' lontana.
Saggezza ricorda. Felicità dimentica.
Scrivere è profanare, e i ricordi scritti sono ricordi persi.
Se le persone che amiamo muoiono, sono perdute solo per i nostri sensi ordinari. Se ricordiamo, possiamo ritrovarli in ogni momento con i nostri cento sensi segreti.
Se non ricordiamo non possiamo comprendere.
Se nostalgia significa il ricordo potente di un’emozione forte, e il rimpianto di non ritrovare piú sensazioni del genere nella vita, allora mi dichiaro colpevole.
Se riesci a ricordare gli anni Sessanta vuol dire che non li hai vissuti veramente.
Se riuscire a dimenticare è segno di sanità mentale, il ricordare senza posa è ossessione e follia.
Se ti ricordi di me, allora non mi importa se tutti gli altri si dimenticano.
Sei vecchio solo quando le tue memorie sono più importanti dei tuoi obiettivi.
Si insegna alle persone come ricordare, non s'insegna mai loro come svilupparsi.
Si inventa soltanto con il ricordo.
Si possono seppellire i ricordi ma non si può cambiare il corso della storia.
Si può chiudere un occhio sulla realtà, ma non sui ricordi.
Si vive con la speranza di arrivare ad essere un ricordo.
Siccome non abbiamo ricordo dei momenti prima di nascere, allora non c’è bisogno di preoccuparsi di cosa succederà dopo la morte.
Solo le cose della fantasia sono belle, ed è fantasia anche il ricordo.
Sono le piccole cose che ti ricordano la tua famiglia quando sei in vacanza.
Spesso i ricordi si impastavano con le cose scritte e con i sogni, e anche quelli di cui era certa, con il tempo, si stingevano come acquerelli in un bicchiere d’acqua.
Talvolta ci si smarrisce nei ricordi a tal punto da perdersi nei rimpianti.
Tanto più rimpiangiamo la gioventù quanto più vago ne serbiamo il ricordo.
Tendo a ritornare sui ricordi che conservo, e in questo modo li rafforzo.
Tra il passato, dove si trovano i nostri ricordi e il futuro dove si trovano le nostre speranze, esiste il presente, dove ci sono i nostri doveri.
Tutti gli esseri umani si raccontano la storia della propria vita scegliendo, scegliendo e rafforzando alcuni ricordi, relegandone altri nell’oblio.
Tutti noi abbiamo i nostri ricordi, li coltiviamo e diamo loro la forma più consona alle nostre esigenze.
Tutti quanti abbiamo provato, ritrovando degli amici, l’incanto dei brutti ricordi.
Tutti sono convinti che l'obiettivo dell'esistenza sia quello di portare a compimento un piano. Nessuno si domanda se quel progetto sia il proprio, o se sia stato pensato da altri. Le persone accumulano esperienze, ricordi, cose e idee altrui, più di quanto possano sostenere. E così dimenticano i propri sogni.
Un bel ricordo si serve anche di qualche lieve dimenticanza.
Un ricordo, un dolore, sono mobili. Ci sono giorni in cui fuggono così lontano che a stento li scorgiamo, e li crediamo andati via per sempre.
Un sorriso non dura che un istante, ma nel ricordo può essere eterno.
Un uomo senza ricordi potrebbe arrivare a cent’anni con l’impressione di avere vissuto una vita brevissima.
Un viaggio non inizia nel momento in cui partiamo né finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. In realtà comincia molto prima e non finisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati. È il virus del viaggio, malattia sostanzialmente incurabile.
Un viaggio, per quanto terribile possa essere, nel ricordo si trasforma in qualcosa di meraviglioso.
Una cattiva azione non ci tormenta appena compiuta, ma a distanza di molto tempo, quando la si ricorda, perché il ricordo non si spegne.
Una donna non dovrebbe avere ricordi. I ricordi in una donna sono l'inizio della sua decadenza. Si può sempre capire dal cappello di una donna se vive o no di ricordi.
Verrà presto il giorno in cui, smarrito anche l'ultimo ricordo dell'anima, non potremo più versare sulla vita che lacrime finte.
Verrà un giorno in cui i nostri ricordi saranno la nostra ricchezza.
Viaggiare vuol dire allungarsi la vita, riempiendo il passato di ricordi e il futuro di progetti.
Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato.
Viene un'epoca in cui ci si rende conto che tutto ciò che facciamo diventerà a suo tempo ricordo. È la maturità. Per arrivarci bisogna appunto già avere dei ricordi.
Vile, veramente vile è solo chi ha paura dei suoi ricordi.
Vivere consiste nel costruire ricordi futuri; proprio adesso, qui di fronte al mare, so di elaborare dettagliati ricordi, che forse mi porteranno malinconia e disperazione.
Vorrei pregarti di essere più clemente con il mio ricordo di quanto lo sia stata la storia.
È facile scrivere i propri ricordi quando si ha una cattiva memoria.
È meglio un giorno solo da ricordare, che ricadere in una nuova realtà sempre identica.
È nel ricordo che le cose prendono il loro vero posto.
È più difficile concludere un amore che iniziarlo. Smaltire i resti di un amore finito, affinché il ricordo non ci ferisca più, è assai più complesso che smantellare le scorie di una centrale nucleare in disuso.
È sempre tempo perso quando non ti resta niente da ricordare.
È sempre un qualche meraviglioso silenzio che porge alla vita il minuscolo o enorme boato di ciò che poi diventerà inamovibile ricordo.
È un gioco tinto, quello dei ricordi, nel quale finisci sempre col perdere.
È un triste piacere ricordare un pericolo.