Passione

Aforismi

Pubblico

Alcuni parlano bene ma non scrivono bene. Il fatto è che il luogo e il pubblico li scaldano e sollecitano dalla loro anima più di quanto, senza questo calore, vi troverebbero.
Anche se girassi un film su Cenerentola, il pubblico cercherebbe qualche cadavere nella carrozza.
Chi corre dietro al pubblico, vuol dire che dentro di sé non ha niente.
Ci vuole saggezza per comprendere la saggezza. La musica non è nulla se il pubblico è sordo.
Ciò che il pubblico ti rimprovera, coltivalo: sei tu stesso.
Critici si nasce, artisti si diventa, pubblico si muore.
Di rado il pubblico perdona due volte.
Essere timido col pubblico è anche più stupido che esserlo con una donna. Ma educato hai da essere con l'uno e con l'altra, anche per dar loro fiducia.
Il bello ha l'aria facile, ed è proprio la cosa che il pubblico disprezza.
Il critico deve educare il pubblico, l'artista deve educare il critico.
Il miglior pubblico che io abbia mai avuto non faceva il minimo rumore alla fine del mio spettacolo.
Il primo mostro con cui devi far paura al pubblico sei te stesso.
Il problema con il pubblico è che ce ne sia troppo, quello che ci serve del pubblico è meno quantità e più qualità.
Il pubblico esige di essere trattato come le donne, alle quali soprattutto non bisogna dir nulla che a loro non piaccia sentire.
Il pubblico ha un'insaziabile curiosità di conoscere ogni cosa eccetto quelle che meritano di essere conosciute.
Il pubblico non deve comandare, perché il pubblico vuol dire abitudine; tuttavia sia permesso al pubblico di fischiare perché fra i fischi nascono i capolavori.
Il pubblico non ha l'obbligo di essere grato alle persone senza talento della fatica che fanno a scrivere.
Il pubblico non ha vergogna né gratitudine.
Il pubblico non sa mai quello che vuole, ma solo ciò che non vuole.
Il pubblico prima vuol capire, poi sentire.
Il pubblico rispetto al genio è un orologio che ritarda.
Il pubblico è così stupido, che preferisce leggere le cose nuove che non le buone.
Il pubblico è il più vigliacco dei vigliacchi, perché ha paura di se stesso.
Il pubblico è il solo critico la cui opinione valga davvero qualcosa.
Il pubblico è meravigliosamente tollerante. Perdona tutto fuorché il genio.
Il pubblico è una bestia feroce: bisogna incatenarlo oppure fuggire.
Il pubblico è una vecchia. Lasciatela borbottare.
Il pubblico, anche se ritiene vero ciò che è falso, ha il senso del vero e risponde sempre quando glielo si presenta. Oggi però non è più sulla scena che dobbiamo cercare il vero, ma per strada.
Il pubblico, con la sua massa ansiosa di essere istruita, edificata e tirata per il naso, chiede certezze; gli deve venir detto definitivamente e un pò aspramente che questo è vero e che quello è falso. Ma che non ci sono certezze.
Il teatro è un mezzo efficacissimo per educare il pubblico; però chi fa un teatro educativo si ritrova sempre senza pubblico da poter educare.
Il vero artista non si preoccupa menomamente del pubblico. Per lui il pubblico non esiste.
Io ho sempre avuto solo un padrone: il pubblico.
Io mi ristoro quando sono da sola. Una carriera nasce nel pubblico; il talento nel privato.
Io non ho mai cercato di provare niente, ho solo voluto dare un buon spettacolo. La mia vita è sempre stata la mia musica, è sempre venuta prima, ma la musica non vale nulla se non puoi riversarla sul pubblico. La cosa principale è di vivere per quel pubblico, perché tu sei lì per compiacere la gente.
Io non ho scritto per gli imbecilli. Per questo il mio pubblico è ristretto.
L'arte di non leggere è assai importante. Essa consiste nel non prendere in mano quello che in ogni momento occupa immediatamente la maggior parte del pubblico.
L'arte non deve mai tentare di farsi popolare. Il pubblico deve cercare di diventare artistico.
L'isteria è impossibile senza un pubblico. Farsi prendere dal panico da soli è come ridere da soli in una stanza vuota. Uno si sente veramente stupido.
L'unica cosa che l’artista non riesce a vedere è ciò che è ovvio. L'unica cosa che il pubblico riesce a vedere è ciò che è ovvio. Il risultato è la critica giornalistica.
La conservazione dei mezzi di conoscenza tra i ranghi più bassi è di maggiore importanza per il pubblico che tutte le proprietà dei ricchi del paese.
La costituzione del pubblico, che teoricamente e di fatto favorisce il sistema dell'industria culturale, fa parte del sistema, e non lo scusa punto.
La gente onesta ci rispetterà per i nostri meriti: il pubblico per la nostra fortuna.
La marea del pubblico trascina fino i giganti.
La moda e la pubblicità producono uniformità, mentre pretendono di soddisfare la passione del pubblico per la diversità.
Lo scrittore di mezza taglia piaggia e seconda il pubblico; lo scrittore grande lo scrolla e se lo trascina dietro.
Meglio scrivere per sé stessi e non aver pubblico, che scrivere per il pubblico e non aver sé stessi.
Non c'è eroe senza pubblico.
Non esiste animale più meschino, stupido, codardo, miserabile, egoista, malevolo, invidioso, ingrato del Pubblico. È il più vigliacco dei vigliacchi, perché ha paura di sé stesso.
Non esiste un'arte per il pubblico, ma bensì un pubblico per l'arte.
Non ho mai mancato di convincere un pubblico che la cosa migliore che potevano fare era andarsene.
Non sempre il pubblico sbaglia, anche se sbaglia quasi sempre.
Ormai il pubblico a teatro applaude soltanto per pietà, nella giusta convinzione che, con un po' di prove, quelli in platea farebbero meglio di quelli in scena.
Ottenere e sostenere un pubblico è difficile…esige coerenza di pensiero, di scopo e di azione.
Per avere grandi poeti ci vuole anche un grande pubblico.
Perché ci siano grandi poeti ci devono essere grandi pubblici.
Quanto è insensato l'oratore che si allontana felice per gli applausi di un pubblico ignorante!
Quel che il pubblico ti rimprovera, coltivalo, è il tuo io.
Quella che viene chiamata l'opinione pubblica non è sempre l'opinione del medesimo tipo di pubblico.
Un libro sceglie i suoi lettori come un commedia sceglie il suo pubblico.
Una grande quantità di cattivi scrittori vive unicamente della stoltezza del pubblico, che non vuol leggere se non ciò che è stato stampato il giorno stesso: sono i giornalisti.
È un comune errore popolare supporre che quelli che si lamentano per il pubblico a voce più alta siano i più preoccupati per il suo benessere.