Passione

Aforismi

Poeta

A costituire il poeta vale infinitamente più il suo sentimento e la sua visione, che il modo col quale agli altri trasmette l'uno e l'altra.
A mio parere il poeta dovrebbe esprimere l'emozione di tutte le età e il pensiero per suo conto.
Ah, ci sono tante cose fra cielo e terra, di cui soltanto i poeti hanno sognato qualcosa.
Ai pittori e ai poeti è sempre stata concessa la giusta libertà di osare in ogni cosa.
Ai pittori ed ai poeti sempre fu concesso di osare qualche cosa nel limite dovuto.
Alcuni calci sono probabilmente utili al poeta, ma non è stato provato che egli ne debba ricevere una costante fiumana dalla culla al monumento funebre.
Amanti e pazzi han sì ardenti cervelli a sì inventive fantasie, ch'essi crean più che la fredda ragion possa intendere. L'amante, il pazzo e il poeta hanno la stessa fantasia.
Buoni poeti si diventa, oltreché si nasce.
Cambiar pelle non si può: occorre una volontà riservata a pochi. Solo i santi vi riescono, e qualche volta i poeti. Coloro, cioè, che credono veramente in qualcosa di eterno.
Certi poeti moderni fanno pensare a ragni ubriacati con LSD.
Chi mai potrà misurare il fervore e la violenza del cuore di un poeta quando rimane preso e intrappolato in un corpo di donna?
Chi sente bisogno di farsi dire dagli altri se egli è poeta, o non è, potrebbe risparmiarsi la fatica del chiedere: certissimamente non è.
Ci sono certe cose nelle quali la mediocrità è intollerabile: poesia, musica, pittura, pubblica eloquenza. Quale tortura è ascoltare uno sterile discorso mentre viene pomposamente declamato, o un verso di scarsa qualità recitato con tutta la pessima magniloquenza di un poeta.
Ci sono dei poeti, per solito da nulla, i quali ogni volta che riescono a pubblicare una poesia, mettono in alto a destra e in corsivo una dedica. E mai a sconosciuti, ma sempre ai maggiori critici e poeti.
Ci sono tante cose tra cielo e terra che solo i poeti si sono sognate e hanno cantato.
Ci vuole più coraggio a concludere, che a fare un verso nuovo: tutti i medici e i poeti lo sanno.
Compito del poeta è sia dar voce a coloro che non hanno voce, sia pretendere che escano dal silenzio coloro che rimangono silenziosi, e così insiste nella poesia.
Con un grande poeta il senso della Bellezza va oltre ogni altra considerazione, o piuttosto convalida tutte le considerazioni.
E tuttavia quello che resta, sono i poeti che lo creano.
Era un poeta e odiava l'approssimazione.
Esistono solo tre esseri rispettabili: il prete, il guerriero, il poeta. Sapere, uccidere e creare.
Essere poeta non è una mia ambizione. È la mia maniera di stare solo.
Essere poeta è faticoso. C'è qualcosa di profondamente masochistico nell'applicarsi delle maschere.
Fino a diciotto anni tutti scrivono poesie; dopo, possono continuare a farlo solo due categorie di persone: i poeti e i cretini.
Forse nessuno può essere poeta, e forse neppure godere la poesia, senza un pizzico di follia.
I camaleonti vivono di luce e di aria: Il cibo dei poeti è l'amore e la fama.
I cattivi poeti generalmente soffrono come animali da laboratorio, soprattutto durante la loro prolungata gioventù.
I filosofi dimostrano che i filosofi esistono. I poeti semplicemente si godono la vita.
I giovani poeti compiangono il passaggio dell'amore; i vecchi poeti, il passaggio del tempo. C'è una differenza sorprendentemente piccola.
I poeti cercano l'ispirazione lontano, mentre essa è nel cuore.
I poeti danno molta importanza alla morte e alle afflizioni esteriori, ma le sole tragedie sono le sconfitte dell'anima e l'unica epopea è l'ascesa trionfante dell'uomo verso la divinità.
I poeti hanno abbellito agli occhi, alla memoria, al pensiero degli uomini, la terra, il mare, il cielo, l'amore, il dolore, la virtù; e gli uomini non sanno il loro nome.
I poeti hanno dentro di sé un riflettore, l’osservazione; e un condensatore, la commozione. Di qui derivano quei grandi fasci luminosi che escono dal loro cervello e fiammeggiano sulla tenebrosa muraglia umana.
I poeti hanno ragione, nulla è sì piccola e poca cosa, di cui non ci possiamo entusiasmare.
I poeti immaturi imitano; i maturi rubano.
I poeti intingono la penna nel nostro cuore e pensano d'essere ispirati!
I poeti non hanno pudore verso le loro esperienze intime: le sfruttano.
I poeti non si redimono, vanno lasciati volare tra gli alberi come usignoli pronti a morire.
I poeti parlano una sola lingua, ma non si comprendono ugualmente fra di loro.
I poeti sono come i bambini: quando siedono a una scrivania, non toccano terra coi piedi.
I poeti sono i non riconosciuti legislatori del mondo.
I poeti sono imbottigliatori di nuvole.
I poeti: gli ultimi custodi delle solitudini.
Il buon naso è come l’oratore: si fa. Il buon orecchio è come il poeta: nasce.
Il diritto è la più efficace scuola della fantasia. Mai poeta ha interpretato la natura così liberamente come un giurista la realtà.
Il dolore del poeta è di così mirabile natura che anche quando il suono ne è triste, l’eco ne è dolce.
Il dolore fa il poeta; ma la gioia fa il pittore.
Il grande poeta, mentre scrive se stesso, scrive il suo tempo.
Il musicista compone un’aria mettendo insieme delle note in certe date relazioni; il poeta compone una poesia mettendo insieme in bell’ordine pensieri e parole; e il pittore in un quadro mettendo in bell’ordine pensieri, forme e colori.
Il pittore dà un'anima ad una forma, il poeta invece dà una forma ad un sentimento e ad un’idea.
Il poeta cerca solo di mettere la testa in cielo. E' il logico che cerca di mettere il cielo dentro la propria testa. Ed è la sua testa che si spacca.
Il poeta che sia casto nella vita lo è anche nei versi; la penna è la lingua dell'anima e fisserà nei suoi scritti i concetti generati da questa.
Il poeta ci tende la mano per condurci oltre l'ultimo orizzonte, oltre la cima della piramide, in quella terra che si estende oltre il vero e il falso, oltre la vita e la morte, oltre lo spazio e il tempo, oltre la ragione e la fantasia, oltre lo spirito e la materia.
Il poeta comincia dove finisce l'uomo. Il destino dell'uomo è di vivere la sua vita umana, quello del poeta d'inventare ciò che non è esistente.
Il poeta conduce solennemente i suoi pensieri sul cocchio del ritmo: di solito perché non sanno andare a piedi.
Il poeta deve avere l'orecchio di un arabo selvaggio che ascolta il silenzio del deserto, l'occhio di un indiano mentre segue le orme del nemico sulle foglie nei sentieri della foresta, e il tatto di un cieco che tocca il viso di un bambino amato.
Il poeta fa di un niente un fare che aspira a tornare al nulla di cui è figlio.
Il poeta guarda il mondo come un uomo guarda una donna.
Il poeta ha bisogno di elogi. Senza elogi intristisci e muore. Come qualunque altro uomo.
Il poeta intende la natura meglio dello scienziato.
Il poeta non deve edificare, deve soltanto allineare.
Il poeta non deve mai curarsi delle leggi e delle opinioni attuali, bensì risalire a quelle verità generali e trascendentali che rimarranno sempre le stesse.
Il poeta non dorme mai ma in compenso muore spesso.
Il poeta non rigetta mai le proprie ombre.
Il poeta non vede profondamente ma ampiamente.
Il poeta prende le cose migliori della sua vita e le mette nel suo lavoro. Così il suo lavoro è bellissimo, e la sua vita brutta.
Il poeta può solo scrivere poesie; ci vuole il lettore per completare il significato.
Il poeta può sopportare tutto, tranne un errore di stampa.
Il poeta ribelle, l'eroe solitario, è un individuo senza seguaci: non trascina le masse in piazza, non provoca le rivoluzioni. Però le prepara.
Il poeta sente la sofferenza degli altri dentro di sé, guarda sempre lontano. Ha le braccia quanto il mondo per abbracciare tutti gli uomini che soffrono. Il poeta è nato per aiutare gli uomini a crescere e ad andare avanti.
Il poeta vale quello che vale la sua migliore poesia.
Il poeta vede quello che il filosofo pensa.
Il poeta vive di esagerazioni e si fa conoscere per mezzo di fraintendimenti.
Il poeta è ben più un evocatore di sentimenti e d'immagini che un arrangiatore di rime e di parole.
Il poeta è colui che con le parole incanta l'animo e fa battere il proprio cuore e quello altrui.
Il poeta è colui che esprime la parola che tutti avevano sulle labbra e che nessuno avrebbe detta.
Il poeta è il genio della rimembranza.
Il poeta è sempre lontano dall'impossibile.
Il poeta è sempre un veggente, il quale vede più con gli occhi dell'anima che con quelli del corpo.
Il poeta è simile a un colombo viaggiatore: porta sotto l’ala un messaggio che ignora.
Il poeta è simile al principe delle nubi che sfida la tempesta e ride dell'arciere; esiliato sulla terra in mezzo agli schiamazzi, le sue ali di gigante gli impediscono di camminare.
Il poeta è un abisso che vede in tutte le direzioni.
Il poeta è un bugiardo che dice sempre la verità.
Il poeta è un fingitore. Finge così completamente che arriva a fingere che è dolore il dolore che davvero sente.
Il poeta è un gigante che passa senza sforzo per la cruna di un ago e, insieme, un nano che riempie l'universo.
Il poeta è un imitatore, come il pittore o qualunque altro artista che produca delle immagini. Perciò egli deve necessariamente seguire una delle tre maniere di imitare: deve rappresentare le cose o come furono o sono realmente, o come si dice e si crede che siano, o come dovrebbero essere.
Il poeta è un seminatore. Quando si semina, e il poeta semina sempre, lo si fa per oggi e per domani. Anche quando il poeta semina fra le pietre, una pianta di frumento, due, tre, quattro, nascono sempre.
Il poeta è una fabbrica di immagini.
Il poeta è uno che abusivamente occupa spazi interiori per allargarli, che cattura l'istante per renderlo eterno.
Il poeta è, prima di tutto, una persona che è passionalmente innamorata del linguaggio.
Il poeta, quando è rapito dall'ispirazione, intuisce Dio.
Il poeta, se è e quando è veramente poeta, cioè tale che significhi solo ciò che il fanciullo detta dentro, riesce perciò ispiratore di buoni e civili costumi, d'amor patrio e familiare e umano.
Il primo studio dell'uomo che vuole essere poeta è la conoscenza di se stesso.
Il primo uomo che disse a una donna sei bella come una rosa fu un poeta. Il secondo, un cretino.
Il primo uomo che paragonò le guance di una giovane donna a una rosa era ovviamente un poeta, Il primo che lo ha ripetuto, probabilmente era un idiota.
Il processo spirituale della creazione è identico per l'artista e per il poeta: ma il campo di realtà che interessa l'uno non interessa l'altro.
Il sacro poeta deve essere casto, i versi non è necessario che lo siano.
Il solo modo di trovare una cosa è non cercarla. Occorre che quella cosa cerchi voi e vi trovi. Dunque il poeta è essenzialmente passivo, riceve, ringrazia, poi fa del suo meglio per ridurre tutto questo in parole.
Il vero poeta crea, poi comprende qualche volta.
Il vero poeta moderno dovrebbe scrivere sui muri, per le vie, le proprie sensazioni e impressioni, fra l'indifferenza o l'attenzione dei passanti.
Il vero poeta non deve avere parenti.
Il vero poeta è onnisciente: è realmente un microcosmo.
In presenza d'un grande poeta si ha la sensazione come se le cose, che sono rimaste nascoste nel caos, emergano.
Io non credo in quei poeti dalle cui menti, si dice, i versi prorompono già compiuti, come dee corazzate. Io so quanta vita interiore e quanto sangue rosso vivo ogni singolo verso genuino deve aver bevuto, prima di poter alzarsi in piedi e camminare da solo.
L'amante, il pazzo ed il poeta hanno la stessa fantasia.
L'aria è la stessa: il poeta inspira, l'aforista espira.
L'infinito, la patria dei poeti.
L'ispirazione è una farsa che i poeti hanno inventato per darsi importanza.
L'unione del matematico col poeta, del fervore con la misura, della passione con la correttezza, questo è sicuramente l'ideale.
L'uomo che non dà importanza al suo cambiamento non è un vero poeta.
La donna sarà anch'essa poeta quando cesserà la sua schiavitù senza fine, quando avrà riconquistato per sé la propria esistenza.
La fantasia dei poeti non conosce limiti e le loro invenzioni non rispettano nessuna verità.
La massa può amare un poeta solo per malinteso.
La parola di un poeta è essenza del suo essere.
La poesia è come l'acqua nelle profondità della terra. Il poeta è simile a un rabdomante, trova l'acqua anche nei luoghi più aridi e la fa zampillare.
La poesia è l'operazione più artificiale che si possa immaginare. I poeti scrivono e riscrivono. Non improvvisano.
La poesia è la rivelazione di un sentimento che il poeta crede che sia personale e interiore, che il lettore riconosce come proprio.
La poesia è lo specchio appannato della nostra società. E ciascun poeta soffia sullo specchio: il suo alito lo appanna in modo diverso.
La prova di un poeta è che il suo paese lo assorba con lo stesso affetto con cui lui lo ha assorbito.
La separazione di poeta e pensatore è solo apparente e a danno di entrambi: è un segno di malattia e di costituzione malata.
La tragedia peggiore per un poeta è essere ammirato attraverso una scorretta interpretazione.
Le ali degli angeli raffreddano i poeti.
Le belle parole dei saggi e dei poeti di tutto il mondo mi aiutano spesso a dire quello che non so esprimere.
Le corde della lira dei poeti moderni sono interminabili pellicole di celluloide.
Le opere dei grandi poeti non sono ancor mai state lette dall'umanità, perché solo grandi poeti le sanno leggere.
Le parole sono come “vecchie prostitute che tutti usano, spesso male”: e al poeta tocca restituire loro la verginità.
Ma che cosa può “creare” un uomo se non gli è toccato di essere un poeta? Se non hai proprio nulla da creare, allora forse crei te stesso.
Molti grandi poeti scrivono per cambiare sé stessi e finiscono per cambiare il resto del mondo.
Molti si sono occupati a combattere la frase e il luogo comune o a farne risaltare il ridicolo. Credo che compito del poeta sia quello di far nuove le parole o di sfuggire le insidie del luogo comune.
Moltissimi sono i verseggiatori, pochi i poeti.
Muoiono i poeti ma non muore la poesia, perché la poesia è infinita come la vita.
Nessun poeta o romanziere desidera essere l'unico che sia mai vissuto, ma molti di loro desiderano essere gli unici viventi, e parecchi ritengono appassionatamente che il loro desiderio sia stato esaudito.
Nessun poeta onesto può sentirsi mai davvero sicuro del valore permanente di ciò che ha scritto: può aver sprecato il suo tempo e sconvolto la sua vita per niente.
Nessuno fu mai un gran poeta che non fosse nello stesso tempo un profondo filosofo.
Niente può essere inutile a un poeta.
Noi poeti nella nostra gioventù iniziamo in letizia; Ma infine arriviamo poi allo sconforto e alla follia.
Non appena la guerra è dichiarata, è impossibile tener fermi i poeti. La rima è ancora il miglior tamburo.
Non c'è bisogno di soffrire per essere un poeta; l'adolescenza è una sofferenza bastante per chiunque.
Non c'è forse sentimento al mondo, nemmeno l'avidità del guadagno, che sia tanto contrario all'ingenuità del poeta, quanto questa gola di gloria, che si risolve in un desiderio di sopraffazione!
Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita.
Non occorre scrivere per essere poeti, non occorre creare qualcosa per essere artisti.
Non so scrivere in modo poetico: non sono un poeta. Non so distribuire le frasi con tanta arte da far loro gettare ombra e luce: non sono un pittore. Non so neppure esprimere i miei sentimenti e i miei pensieri con i gesti e con la pantomima: non sono un ballerino. Ma posso farlo con i suoni: sono un musicista.
Non è poeta chi non è buono a rifare perpetuamente dentro di sé le illusioni.
Non è un poeta colui di cui nessuno legge le poesie.
Ogni buon poeta è anche un critico, ma il contrario non è possibile.
Ogni poeta ha tremato sull’orlo della scienza.
Ogni poeta vende i suoi guai migliori.
Ogni poeta, per quanto innamorato, ama più che altro la poesia d'amore che va scrivendo.
Per avere grandi poeti ci vuole anche un grande pubblico.
Per essere poeti, bisogna avere molto tempo.
Perché ci siano grandi poeti ci devono essere grandi pubblici.
Pittori e poeti hanno sempre goduto di un'eguale libertà di tutto osare.
Poeta si diventa, ma vedova di guerra si nasce.
Poeta si nasce, oratore si diventa.
Poeta è colui che sa dire ciò che molti sentono, ma non sanno dire.
Poeta è l'uomo il cui componimento, una volta letto, lascia intuire che i suoi versi migliori devono ancora essere scritti.
Poeta è non solo colui che sa comunicare profonde emozioni, ma anche chi è in grado di riceverle.
Poeta è qualcosa che si può soltanto essere, ma non diventare.
Poeta. Sinonimo di scemo; sognatore.
Qualunque cosa un poeta scriva con entusiasmo e ispirazione divina è bello.
Quando la Scienza avrà messo tutto in ordine, toccherà ai poeti mischiare daccapo le carte.
Scrittori e poeti parlano al nostro cuore perché non trovano il loro.
Se i politici si occupassero un po' più di poesia e i poeti un po' più di politica, forse si vivrebbe in un mondo migliore.
Se le donne avessero nel loro corpo le stesse attrattive che hanno nel loro spirito, vedremmo al mondo più uomini saggi e meno innamorati e poeti.
Se vostro figlio vuole fare lo scrittore o il poeta sconsigliatelo fermamente. Se continua minacciatelo di diseredarlo. Oltre queste prove, se resiste, cominciate a ringraziare Dio di avervi dato un figlio ispirato, diverso dagli altri.
Sembra che gli artisti, musicisti, pittori, scrittori, poeti abbiano sempre avuto un'accurata percezione del mondo che li circonda, ben diversa da quella popolare.
Si dice che il poeta nasce; anche il critico nasce; anche nel critico ci è una parte geniale, che gli dee dar la natura.
Si parlava di poeti come modelli di vita, come miti, come piedi di porco per scardinare la mediocrità della vita di tutti i giorni.
Solo i poeti riescono a farsi pagare i propri sogni, il resto dell’umanità sogna senza ricompensa.
Sono stati sempre poeti, uomini innamorati della gloria, a cantarne la vanità.
Sovente è nell’ora in cui l’artista e il poeta sembrano meno occupati nella loro opera che vi sono immersi più in profondità.
Tra tutti gli uomini sulla terra i poeti hanno una parte di onore e riverenza, perché la musa ha insegnato loro le canzoni e ama la gara dei poeti.
Tutti al mondo sono poeti, perfino i poeti.
Tutti al mondo sono poeti, perfino i poeti.
Tutti i grandi poeti diventano naturalmente, fatalmente, critici.
Tutti i poeti sono mistici, perché hanno a disposizione la terra e il cielo con cui giocare e una religione da officiare: quella, appunto, della poesia.
Tutti i poeti sono pazzi.
Un attributo dell'ignoranza, l'autoinganno, potrebbe essere necessario al poeta per sopravvivere.
Un buon poeta non sa mai chi e che cosa è, è a un passo dall'orlo dell'abisso, ma non c'è niente di sacro in quello che fa, è un mestiere. Come lavare i pavimenti di un bar.
Un creatore di versi che ha lasciato la sua parte di pazzia nel mondo, è questa la grande differenza che c’è tra i poeti e i matti, il destino della pazzia che li ha colti.
Un grande poeta è un uomo che non ha vergogna.
Un musicista deve fare musica, un artista deve dipingere, un poeta deve scrivere, se vuol essere alla fine in pace con se stesso. Ciò che un uomo può essere, egli deve essere.
Un poeta ama gli anemometri e non gli oroscopi.
Un poeta ammogliato è già una strana cosa. Felice in famiglia, è poi davvero un fenomeno degno di studio.
Un poeta che ha più di trent'anni è semplicemente un bambino troppo cresciuto.
Un poeta che legge i suoi versi in pubblico può avere altre abitudini infami.
Un poeta che si rispetti si uccide in un verso, resuscita nel successivo.
Un poeta deve lasciare tracce del suo passaggio, non prove.
Un poeta dovrebbe avere una buona memoria.
Un poeta dovrebbe leggere solo un vocabolario. È l'unico libro degno di essere letto da un poeta.
Un poeta ha sempre troppe parole nel suo vocabolario, un pittore troppi colori sulla sua tavolozza, un musicista troppe note sulla sua tastiera.
Un poeta non deve mai fare una dichiarazione semplicemente perché essa suona poeticamente eccitante; egli deve anche credere che sia vera.
Un poeta non sceglie il suo soggetto, viene scelto da lui.
Un poeta può sopportare di tutto. Siamo cresciuti con questa convinzione.
Un poeta rivela segreti senza darli via.
Un poeta è un uccello di eccellenza ultraterrena, che sfugge dal suo regno celestiale, arriva in questo mondo gorgheggiando. Se non lo teniamo caro, egli dispiega le sue ali e torna a volare nel suo mondo.
Un poeta è un uomo che guarda il mondo con gli occhi di un bambino.
Un poeta è un uomo che mette una scala su una stella e vi sale mentre suona un violino.
Un poeta è un uomo che riesce, in un'intera vita passata sotto la tempesta, a farsi colpire dal fulmine cinque o sei volte.
Un poeta è uno a cui non interessano le storie, si concentra sulle visioni e lavora sul linguaggio.
Un poeta è, prima di ogni altra cosa, una persona che è appassionatamente innamorata del linguaggio.
Un sognatore è sempre un cattivo poeta.
Un tempo il calzolaio aveva un rapporto personale con i suoi stivali; oggi il poeta non ne ha nessuno con le sue esperienze.
Un vero poeta non si cura di essere poetico. E nemmeno un giardiniere annusa le sue rose.
Uno dei segni distintivi di un grande poeta è che egli crea la sua propria famiglia di parole e insegna loro a vivere insieme in armonia e ad aiutarsi l’un l’altra.
Vi sono tante cose tra cielo e terra, di cui solo i poeti hanno potuto sognare!
Viviamo in un'epoca in cui quasi tutti siamo dei poeti, ma solo qualcuno sa scrivere poesie.
È assai sbagliato confrontare fra loro uomini grandi della stessa specie, per esempio, grandi poeti, grandi musicisti, filosofi, artisti, perché è quasi inevitabile che nel far ciò, almeno per un momento, si sia ingiusti. Proprio questo confronto fa sì che l'occhio colga i pregi peculiari dell'uno e trovi subito che mancano all'altro; motivo per cui quest'ultimo viene sminuito. Se poi si parte dai pregi peculiari e di tutt'altro genere che distinguono l'altro, inutilmente li si cercherà nel primo, sicché ora anche questi subisce una diminuzione parimenti immeritata.
È il ruolo del poeta guardare cosa accade nel mondo e sapere che altre cose accadono a sufficienza.