Passione

Aforismi

Pentimento

A pentirsi c'è sempre tempo, a peccare no!
Abbi cura di non iniziare qualcosa di cui poi ti possa pentire.
Chi si pente punisce sé stesso.
Ci si consola oggigiorno non con la penitenza, ma col divertimento. Il pentimento non è più di moda.
Ci si pente raramente di parlare poco; spessissimo di parlare troppo: massima trita e popolare, che tutti conoscono e di cui nessuno tiene conto.
Ci sono uomini i quali, in ciascun giorno, si pentono di ciò che fecero il giorno innanzi; e così consumano la vita: e sono i più inutili, se non i più dannosi, degli uomini.
Ciò che ci consola al giorno d'oggi non è il pentimento, ma il piacere. Il pentimento è completamente fuori moda.
Dispiaceri, rimorsi, pentimenti, sono le gioie di un tempo; viste da dietro.
Dopo il danno non vale pentirsi.
Errare è umano, pentirsi è divino, perseverare nel pentirsi è cattolico.
Finchè dura il pentimento, dura la colpa.
Finirò per pentirmi di aver dato confidenza a qualcuno. Bisogna vivere e crepare da soli.
Fortunata è quella casa che non deve le sue ricchezze all’ingiustizia, che le conserva saggiamente e che le spende senza doversene poi pentire.
I malvagi sono colmi di pentimento.
I ragazzi che vogliono fare di loro capriccio e a modo loro, prima o poi se ne pentono.
Il cielo gioisce più per il pentimento di un peccatore che per cento giusti che non hanno mai peccato.
Il nostro pentimento non è tanto un rimpianto del male che abbiamo fatto, quanto la paura del male che ce ne può venire.
Il passato può angosciare solo in quanto si ripresenta come futuro, cioè come una possibilità di ripetizione. Cosi una colpa passata genera angoscia, solo se non è veramente passata, giacché se fosse tale potrebbe generare pentimento e non angoscia.
Il pentimento non è una virtù, cioè non proviene dalla ragione. Chi si pente di una sua azione è due volte miserevole, cioè impotente.
Il pentimento è il fermo proposito di non lasciare tracce la prossima volta.
Il pentimento è l'innocenza dei peccatori.
Il pentimento è una possibilità in più offerta ai ricchi dalla religione, infatti i poveri di cosa dovrebbero pentirsi.
Il rimorso non si lava. Non si lava nemmeno se ci pentiamo sinceramente, nemmeno se ci perdona la persona che abbiamo danneggiato. Ci sono delle anime buone che perdonano con facilità. Ma noi, vedendo la loro bontà, ci sentiamo ancora più colpevoli.
Impara almeno, impara. Che chi felice amor fugge e non cura, tardo pentir, non libertà procura.
In questa generazione ci pentiremo non solo per le parole e per le azioni delle persone cattive, ma per lo spaventoso silenzio delle persone buone.
In vecchiaia ci si pente soprattutto dei peccati non commessi.
L'inizio del pentimento è l'inizio di una nuova vita.
L'innocenza è veneranda, ma quanto lo è pure il pentimento!
L'ira è irragionevole nelle sue cause e dannosissima ne' suoi effetti, pel furore a cui si abbandona, per gli eccessi a' quali trascorre, per l'avversione altrui, per rimorso, per pentimento. Essa non può esser temperata che dalla pazienza o tolleranza, dal freno dell'orgoglio e del proprio temperamento.
L'unico rimedio per salvarsi dai pentimenti nel matrimonio è di aprir gli occhi prima di contrarlo, e chiuderli dopo.
L'unico vizio che non può essere perdonato è l'ipocrisia. Il pentimento di un ipocrita è esso stesso ipocrisia.
L'uomo non si vergogna di peccare, ma si vergogna di pentirsi.
La cosa più inutile di questo mondo è il pentimento, in genere chi si dichiara pentito vuol solo conquistare perdono e oblio, in fondo, ciascuno di noi continua a stimare le proprie colpe.
La gente raramente fa quello in cui crede. Fa quello che è conveniente, poi si pente.
La nostra generazione dovrà pentirsi non solo per le parole e le azioni cariche d’odio dei malvagi, ma anche per lo spaventoso silenzio dei buoni.
La sentenza più giusta e ponderata che sia stata pronunciata intorno alla questione del celibato e del matrimonio è questa: 'Qualunque decisione tu prenda, te ne pentirai sempre'.
Le persone raramente fanno quello in cui credono. Fanno ciò che conviene, e poi se ne pentono.
Malinconia del passato, gioia del presente, pentimento del futuro... questa è la vita.
Mi sono spesso pentito di aver parlato, mai di aver taciuto.
Molti vedono la virtù più nel pentimento dei falli commessi che nel fatto di evitarli.
Non c'è età più adatta alla saggezza di quella che è arrivata al dominio di sé attraverso svariate esperienze, dopo lunghi e frequenti pentimenti.
Non ci si pente mai dell'attenzione che diamo agli altri. Se uno si comporta così, da vecchio non dovrà rimproverarsi di non essere stato sufficientemente buono con qualcuno.
Non dar retta ai consigli dei cattivi compagni: se no, te ne pentirai!
Non ho mai vissuto per pentirmi delle cose che ho detto.
Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto, porto su di me le cicatrici come fossero medaglie, so che la libertà ha un prezzo alto, alto quanto quello della schiavitù.
Non mi pento dei problemi che mi sono creato, perché mi hanno portato fin dove desideravo arrivare.
Non mi pento di avere inimicizie mortali e amicizie eterne.
Non mi pento di nulla nella mia vita, eccetto di quello che non ho fatto.
Non pentirsi di nulla è il principio d'ogni saggezza.
Non pentirti di qualcosa che hai fatto, se quando l'hai fatta eri felice.
Non pentitevi troppo delle scelte che avete fatto in passato. Semplicemente, fate quelle giuste in futuro. Siamo sempre capaci di cambiare e di dare il meglio di noi stessi.
Non tarda a pentirsi chi giudica in fretta.
Non vendicarti, perché dopo la vendetta viene il pentimento.
Non vi pentirete mai di aver aspettato, potreste pentirvi cento volte di aver fatto troppo presto.
Non è mai troppo tardi per il pentimento e la riparazione.
Nulla rovina la confessione come il pentimento.
Pecca per imprudenza chi dopo l'errore si pente.
Pentimenti sul passato, noia del presente, e timor del futuro; ecco la vita. La sola morte, a cui è commesso il sacro cangiamento delle cose, promette pace.
Pentimento. Un sentimento che di rado turba la gente, almeno finché le cose non cominciano ad andare male.
Pentiti sensatamente. Non mi pento di nulla nella mia vita, eccetto di quello che non ho fatto.
Prendetemi in parola, se siete in una gran fretta, vivrete certamente fino a pentirvene.
Proprio e naturale della virtù è godere e gioire: adirarsi non è conforme alla sua dignità, non più che essere triste; eppure la tristezza è compagna dell’iracondia, e ogni forma d’ira si risolve in essa, sia dopo il pentimento sia dopo l’insuccesso.
Quando le cose sono ormai successe è inutile pentirsi.
Quanti motivi di pentimento si incontrano vivendo a lungo.
Quanto a matrimonio o celibato, lascia che un uomo prenda la strada che desidera, egli si pentirà sicuramente.
Ritengo che si debba e si possa perdonare solo chi si pente, solo chi chiede perdono.
Sa che si può essere ossessionati dal rimorso tutta la vita, non per aver scelto l'errore, di cui almeno ci si può pentire, ma per essersi trovati nell'impossibilità di provare a sé stessi che non si sarebbe scelto l'errore.
Se ho fatto una sola cosa buona nella mia vita, me ne pento dal profondo del mio cuore.
Se una donna si pente veramente, le tocca andare da un cattivo sarto, altrimenti nessuno le crederà.
Si può essere ossessionati dal rimorso tutta la vita, non per aver scelto l'errore, di cui almeno ci si può pentire, ma per essersi trovati nell'impossibilità di provare a sé stessi che non si sarebbe scelto l'errore.
Solo il debole si pente!
Sopra ogni dolore d'ogni sventura si può riposare, fuorché sopra il pentimento. Nel pentimento non c'è riposo né pace, e perciò è la maggiore e la più acerba di tutte le disgrazie.
Sposarsi o non sposarsi non è importante. In ogni caso ti pentirai.
Su una testa pentita non si cala la spada.
Tardi si pente del duello chi ha già l'elmo.
Tutti si pentono quando non serve più.
Un vecchio amico è un buon amico: non dobbiamo abbandonarlo. Chi senza motivo lascia un vecchio amico per uno nuovo, dopo poco se ne pentirà.
Vi sono persone, e molte, che si pentono sinceramente solo delle loro buone azioni.
Vince male chi si pente della vittoria.
È meglio che un'azione da non compiersi non venga compiuta: in seguito ci si pente del male fatto. Ciò che si deve fare è meglio che sia fatto per bene; una volta che è stato fatto non ci si pente.
È meglio fare e pentere che starsi e pentirsi.
È molto più facile pentirsi dei peccati commessi che dei peccati che intendiamo commettere.
È più facile pentirsi di pochi errori che di molti, perché a pentirsi di molti, bisogna condannare e rinnegare troppa parte di sé.
È più facile preparare e prevenire che riparare e pentirsi.
È umano perdonare se quello a cui si perdona è pentito.