Passione

Aforismi

Misantropia

Bada a non avere mai nei confronti del misantropo i sentimenti che il misantropo nutre nei confronti degli altri uomini.
C'è l'infelice che possiamo definire astratto. Egli è infelice e basta. C'è il più infelice che odia se stesso. Infine c'è l'infelice assoluto che odia immediatamente se stesso e mediatamente l'altro. Costui è il misantropo.
Chi comunica dopo cogli uomini, rade volte è misantropo. Veri misantropi non si trovano nella solitudine, ma nel mondo: perché l’uso pratico della vita, e non già la filosofia, è quello che fa odiare gli uomini. E se uno che sia tale, si ritira dalla società, perde nel ritiro la misantropia.
Chi pratica poco cogli uomini, difficilmente è misantropo. I veri misantropi non si trovano nella solitudine, si trovano nel mondo. Lodan quella, sì bene; ma vivono in questo. E se un che sia tale si ritira dal mondo, perde la misantropia nella solitudine.
Fra tutte le persone, le meno insopportabili sono quelle che odiano gli uomini. Non bisogna mai fuggire un misantropo.
Guardati dal provare mai nei riguardi dei misantropi quello che essi provano nei confronti degli altri uomini.
I misantropi sono onesti; per questo sono misantropi.
I misantropi sono uomini dotati di buona memoria.
I più alti spiriti, se così dobbiamo chiamarli, sono stati misantropi e misologi.
Il misantropo non odia gli altri quanto sé stesso.
Il misantropo è colui che rimprovera agli uomini di essere ciò che egli è.
Il misantropo è sicuro di non avere nulla da spartire col prossimo, salvo l'odio.
L'idea è raggiungibile solo in uno stato di misantropia. Il misantropo non vede più l'uomo, la cui carne detesta, ma l'Idea dell'uomo.
L'osservazione troppo minuziosa degli uomini può diventare misantropia.
La differenza tra il misantropo e il misogino è che il primo non ama gli uomini, e il secondo conosce le donne.
La misantropia nasce quando si è riposta eccessiva fiducia in qualcuno, senza conoscerlo bene, ritenendolo amico leale, sincero, fedele, mentre poi, a poco a poco, si scopre che è malvagio e infido, un essere del tutto diverso. Quando questa esperienza si ripete più volte, specie con quelli che stimavamo più fidati e più amici, si finisce, dopo tante delusioni, con l’odiare tutti e col credere che in nessun uomo vi sia qualcosa di buono.
La misantropia, specie di vanità nascosta sotto una pelle di porcospino.
La natura umana è misera, e chi la vede a nudo non può che sentirsi misantropo.
Nel vedere quel che succede nel mondo, il più misantropo finirebbe col rallegrarsi, e Eraclito col morire dal ridere.
Nessuno è più misantropo di un giovane deluso.
Non c'è essere più infelice su questa terra di un misantropo costretto a vivere in un condominio.
Qualsiasi uomo notevole, chiunque cioè non appartenga a quei 5/6 dell'umanità dotati tanto miseramente dalla natura, rimarrà dopo i quarant'anni difficilmente esente da una certa traccia di misantropia.
Se a volte un edificio seducente ci mette di buon umore, ci sono invece momenti in cui nemmeno il luogo più ameno sarà in grado di sfrattare la nostra tristezza o la nostra misantropia.
Un misantropo non si riconosce tanto dalla sua tendenza a evitare gli altri, quanto dal non riuscire a rassegnarsi all’idea di dover condividere lo stesso pianeta per tutta la vita col resto dell’umanità.