Passione

Aforismi

Mangiare

A un pranzo di gala uno dovrebbe mangiare con saggezza ma non troppo bene, e parlare bene ma non troppo saggiamente.
Amare al buio, dormire al sole, mangiare in silenzio: tre sciocchezze.
Amici per mangiare e bere ce ne sono tanti; meno, molti meno, invece, per le faccende serie.
Avvezzatevi a mangiare d'ogni cosa se non volete divenire incresciosi alla famiglia. Chi fa delle esclusioni parecchie offende gli altri e il capo di casa, costretti a seguirlo per non raddoppiar le pietanze.
Buona cucina e buon vino, è il paradiso sulla terra.
C'è molta verità nel detto che l'uomo diventa ciò che mangia. Più grossolano è il cibo, più grossolano sarà il corpo.
Che si mangi troppo o non abbastanza, in entrambi i casi si finisce per ammalarsi. Nella nostra vita quotidiana dobbiamo evitare tutti gli estremi.
Chi mangia a gusto d'altri non mangia mai cosa gli faccia pro.
Chi mangia dimentica la fame altrui.
Chi mangia troppo è infelice sia mentre sta mangiando che dopo aver finito.
Chi vuol mangiare la noce ne deve rompere il guscio.
Ci sono molti galantuomini che darebbero fuoco a una casa se non avessero altro modo per cuocersi la cena.
Coloro per i quali l'unica gioia consiste nel mangiare possono dare soltanto quell'unico, bestiale significato alla propria esistenza.
Colui che non si preoccupa di quello che mangia non saprà preoccuparsi di nient'altro.
Conosco un uomo che ha smesso di fumare, di bere, di fare sesso e di mangiare pesante. È rimasto in salute fino a che non si è suicidato.
Così come l'appetito vien mangiando, così il lavoro porta ispirazione, se l'ispirazione non è discernibile all'inizio.
Da piccolo facevo la fame. Ora faccio la dieta. Sono cinquant'anni che non mangio.
Detesto l'uomo che manda giù il suo cibo affettando di non sapere che cosa mangia. Dubito del suo gusto in cose più importanti.
Devi mangiare per vivere, non vivere per mangiare.
Di tutti gli animali della creazione l'uomo è l'unico che beve senza avere sete, mangia senza avere fame e parla senza avere nulla da dire.
Di tutto ciò che, nel vestire e nel mangiare, supera il necessario, tu sei debitore.
Dimmi quel che mangi e ti dirò chi sei.
Do da mangiare a un povero, tutti mi chiamano santo; quando chiedo perché il povero non ha cibo, tutti mi chiamano comunista.
Dobbiamo trovare qualcuno con cui mangiare e bere prima di cercare qualcosa da mangiare e da bere, perché mangiare da solo significa fare la vita di un leone o di un lupo.
Dovevamo mangiare. E mangiare e rimangiare. Eravamo tutti disgustosi, condannati ai nostri compitini sporchi. Mangiare, scoreggiare, grattarci, sorridere e santificare le feste.
Ecco un piccolo, bel modo per fare qualcosa contro la violenza: decidere di non mangiare più altri esseri viventi.
Fa un cattivo servigio al mendicante chi gli dà da bere e da mangiare.
Finché gli uomini si ciberanno come le tigri essi manterranno la natura della tigre.
Gli affanni sono minori, allorché vi è pan da mangiare.
Gli animali si nutrono; l'uomo mangia: solo l'uomo di spirito sa mangiare.
Gli uomini malvagi vivono per poter mangiare e bere; i buoni mangiano e bevono per vivere.
Gli uomini sono, di regola, parecchio schifiltosi per quelle cose che introducono nel proprio stomaco, e pochissimo, punto, per quelle che introducono nel proprio spirito.
I cattivi vivono per mangiare e bere, mentre i buoni mangiano e bevono per vivere.
Il creatore, obbligando l'uomo a mangiare per vivere, lo invita con l'appetito, e lo ricompensa con il piacere.
Il destino delle nazioni dipende dal modo in cui si nutrono.
Il dolore dell'animale che viene ucciso per essere mangiato, è molto più intenso del piacere che prova chi lo mangia.
Il mondo ipocrita non vuoi dare importanza al mangiare; ma poi non si fa festa, civile o religiosa, che non si distenda la tovaglia e non si cerchi di pappare del meglio.
Il pesce va mangiato quando è fresco.
Il piacere della tavola è di tutte le età, di tutte le condizioni sociali, di tutti i paesi e di tutti i giorni; può associarsi a tutti gli altri piaceri, e resta ultimo a consolarci della loro perdita.
Il segreto per rimanere giovani consiste nel vivere onestamente, mangiare lentamente, e mentire riguardo alla tua età.
Il solo modo per mantenerti in buona salute è mangiare quello che non vuoi, bere quello che non ti piace, e fare quello che preferiresti non fare.
In generale credono di lavorare per mangiare. Invece si mangia per lavorare. Il gusto dell'uomo non è di rimpinzirsi, ma di fare. Sentirsi nel mondo una forza efficiente.
Investo in quello che mangio.
Io mangio solo per nutrire il dolore.
L'appetito vien mangiando, la sete se ne va bevendo.
L'ora perfetta per mangiare è per il ricco quando ha fame, e per il povero quando ha qualcosa da mettere sotto i denti.
L'unica vera soluzione è il rimuovere i motivi che ci portano a fumare o mangiare eccessivamente.
L'unico modo di restare in salute è mangiare quello che non si vuole, bere quel che non piace, e fare quello che si preferirebbe evitare.
L'uomo saggio mangia senza ingozzarsi e vive senza grandi comodità. Egli è diligente in ciò che fa, prudente in ciò che dice e si sforza di correggersi tenendo a modello coloro che possiedono la via. Così è l'uomo mosso da un vero desiderio di istruzione.
L'uomo è ciò che mangia.
L'uomo è ciò che mangia.
La gente ha sempre bisogno di mangiare, di bere e di divertirsi. Perciò si va a colpo sicuro quando si impiega il proprio denaro in ciò che il pubblico ritiene indispensabile.
La maggior parte del cibo che mangiate non è il risultato di una scelta, bensì di un condizionamento.
La passione ti fa smettere di mangiare, di dormire, di lavorare, di vivere in pace. Molti si spaventano perché, quando compare, distrugge tutto ciò che di vecchio incontra.
La povertà dell'uomo è la sua schiavitù; per mangiare, accetta di fare un lavoro senza ricavarne piacere.
Lasciatemi ridere con i saggi e mangiare con i ricchi.
Lavorare, mangiare, bere, dormire, amare: tutto deve essere misurato.
Le persone che vanno in malora in grande stile non saltano mai i pasti. È il povero diavolo che deve tirare la cinghia.
Mangia da uomo ciò che ti è posto innanzi; non masticare con voracità per non renderti odioso. Sii il primo a smettere per educazione, non essere ingordo per non incorrere nel disprezzo.
Mangia e bei per ben vivere, ma non vivere per bene mangiare.
Mangia per il tuo piacere, ma vesti per piacere agli altri.
Mangia poco a pranzo e meno ancora a cena, che la salute di tutto il corpo si costruisce nel laboratorio dello stomaco.
Mangiare carne è digerire le agonie di altri esseri viventi.
Mangiare, abitudine obbligatoria ma stupida.
Mangiate solo quando avete fame. Il cibo ha un buon odore e un buon sapore solo se avete fame.
Meglio chi mangia carne seicento volte l'anno di chi la mangia, tanto per consentire, una volta la settimana: nel carnivorismo cieco, totale, tigresco, c'è una specie di innocenza, è materia che divora se stessa; in quello sporadico c'è l'uomo e la sua colpa.
Nascendo, l'uomo ha ricevuto dal suo stomaco l'ordine di mangiare tre volte al giorno, per recuperare le forze che gli tolgono il lavoro e più spesso ancora la pigrizia.
Noi ingrassiamo ogni sorta di bestie per ingrassarci e ci ingrassiamo per i vermi. Un re grasso e un pezzente magro sono due pietanze di uno stesso desco; finisce tutto lì.
Non c'è uomo che non possa bere o mangiare, ma sono in pochi in grado di capire che cosa abbia sapore.
Non essere impaziente: cammina quanto è il tempo di camminare e mangia quanto è il tempo di mangiare.
Non fumate troppo, bevete troppo. Mangiate troppo o lavorate troppo. Siamo tutti sulla strada per il cimitero, ma non c’è bisogno di stare sulla corsia di sorpasso.
Non ho dubbio che appartenga al destino della razza umana, nel suo graduale miglioramento, smettere di mangiare animali, allo stesso modo che le tribù selvagge hanno smesso di mangiarsi l'un l'altra quando vennero in contatto con le più civili.
Non mangiare carne è un'etica assoluta: per chi sia cosciente di quel che significa allevare-macellare-trafficare carni, e non è disposto ad approvare tutto, e tuttavia non si astenga, non ci sarà perdono.
Non predicare agli altri ciò che dovrebbero mangiare, ma mangia come ti capita, e stai zitto.
Non quel che mangi, ma quel che non mangi fa bene alla tua salute, l'uria e l'altra.
Non vivo per mangiare, ma mangio per vivere.
Non è il mangiare o il bere che devono essere biasimati, ma il loro eccesso.
Ogni ragazza che sa cucinare può trovare un uomo che sa mangiare.
Ogni uomo in buona salute può fare a meno di mangiare per due giorni; della poesia, mai.
Ognuno dovrebbe vedersi mentre mangia.
Pensa al mattino. Agisci nel pomeriggio. Mangia alla sera. Dormi di notte.
Per allungare la tua vita, diminuisci i tuoi pasti.
Per chi sta in alto discorrere di mangiare è cosa bassa. Si capisce: hanno già mangiato, loro.
Più che mangiare, siamo mangiati dal cibo che ci impongono.
Qual è il momento migliore per la cena? "Se uno è ricco, quando vuole, se uno è povero, quando può".
Quando c'è la guerra, a due cose bisogna pensare prima di tutto: in primo luogo alle scarpe, in secondo alla roba da mangiare; e non viceversa, come ritiene il volgo: perché chi ha le scarpe può andare in giro a trovar da mangiare, mentre non vale l'inverso.
Quando fai uno spuntino con un amico, non mangiare così tanto da restare incastrato nella porta quando cerchi di uscire.
Se fossero più numerosi tra noi coloro che preferiscono il mangiare, il ridere e il cantare all’accumulare oro, questo mondo sarebbe più lieto.
Se non mangi in compagnia di una persona che mangia con gusto, allora il tuo piacere di mangiare è come offuscato.
Si dice che l'appetito vien mangiando, ma in realtà viene a star digiuni.
Soffrire significa non poter mangiare né dormire, altrimenti è letteratura.
Un anonimo del '500 soleva sempre dire: Ci sono tante cose importanti nella vita, la prima è mangiare, le altre non le conosco." Evidentemente l'isotopia alimentare e sessuale mi sembra chiaramente scontata, ma forse poi nemmeno tanto.
Una buona cena porta alla luce tutti i lati più teneri di un individuo.
Una crosta mangiata in pace è meglio di un banchetto a cui si partecipa con ansietà.
Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene.
È uno che parla come mangia: tanto.