Passione

Aforismi

Distinzione

Bere senza sete e far l'amore in ogni tempo, sono le uniche cose che ci distinguono dagli altri animali.
Bisogna distinguere fra donne colpose e donne dolose.
Bisogna saper distinguere l’apparenza dalla sostanza: quando si muore di sete, è inutile cercare un calice d’oro.
Ciò che distingue il genere umano dal regno animale è che in quest'ultimo è sconosciuta la malvagità fine a sé stessa.
Ciò che distingue il savio dal pazzo è che questi si fa guidare dalle passioni, mentre il primo ha per guida la ragione.
Ciò che distingue l'uomo dal bambino è il saper dominare una donna. Ciò che distingue la donna dalla bambina è il saper sfruttare un uomo.
Ciò che distingue l'uomo immaturo è che vuole morire nobilmente per una causa, mentre ciò che distingue l’uomo maturo è che vuole umilmente vivere per essa.
Ciò che distingue una persona che ha studiato da un'autodidatta non è la quantità di conoscenza, ma il grado di vitalità e di coscienza di sé.
Colui che vuole distinguere il vero dal falso deve avere un'idea adeguata di ciò che è vero e di ciò che è falso.
Devi amare ciò che è degno di essere amato e odiare ciò che è odioso, ma manca un buon criterio per distinguere tra l'uno o l'altro.
Distinguere il bene dal male non è facile poiché i confini tra questo e quello siamo noi a tracciarli.
Distinguersi nelle scelte è meglio che omologarsi nel mare di un consumismo spersonalizzante.
Dove c'è l'educazione non c'è distinzione di classe.
E se anche noi facessimo parte della gran massa di persone che pensano di distinguersi dalla massa?
Esercita i tuoi talenti, e distingui te stesso, e non pensare di ritirarti dal mondo, fino a quando il mondo non sia dispiaciuto del tuo ritiro.
Esiste, sia pure in tante forme diverse, una cultura universalmente umana basata sulla ricerca della verità, sul rispetto della libertà, sulla correttezza logica del ragionamento, sulla distinzione tra ciò che è oggetto di fede e ciò che è oggetto di ragione, tra ciò che compete alla razionalità e ciò che appartiene al sentimento, tra ciò che si può dimostrare e ciò in cui si può credere, tra l'accertamento dei fatti e il giudizio di valore.
Finalmente so cosa distingue l'uomo dagli animali; le preoccupazioni finanziarie.
Gli uomini si distinguono da ciò che mostrano e si assomigliano in ciò che nascondono.
I miracoli sono sempre in attesa, senza far distinzione per nessuno.
Il desiderio di prendere medicine è forse il tratto caratteristico che distingue l'uomo dagli altri animali.
Il rispetto per il passato, ecco il tratto che distingue l'istruzione dalla barbarie; le tribù nomadi non hanno né storia né nobiltà.
Il subconscio non fa distinzione tra impulsi costruttivi e distruttivi. Essa lavora col materiale che gli passiamo, attraverso gli impulsi del nostro pensiero. La mente subcosciente tradurrà in realtà un pensiero guidato dalla paura, così come tradurrà in realtà un pensiero guidato dal coraggio o dalla fede.
Invece di suddividere le persone per sesso avrebbero dovuto distinguere fra due classi: quelli statici e quelli dinamici.
L'amore non fa distinzioni e travolge tutti allo stesso modo perché, grazie a Dio, è un flagello molto democratico.
L'innovazione distingue tra un leader e un seguace.
L'umanità si distingue per atteggiamenti mentali così diversi che una sola religione, per quanto profonda possa essere, non può soddisfare ogni uomo.
L'uomo possiede la capacità di distinguere tra bene e male e la facoltà di non tenerne conto.
L'uomo si distingue dagli animali da parecchi tratti notevoli. Paga le tasse, ascolta rock and roll, si rade i peli del viso e cucina buona parte del suo cibo.
La benevolenza inopportuna non si distingue per nulla dall'ostilità.
La consapevolezza, o se volete, l'autocoscienza, è una qualità che distingue le persone.
La distinzione tra banchiere e usuraio è puramente nominale.
La distinzione tra talento e capacità è uno dei concetti più fraintesi dalle persone che stanno cercando di avere successo. Il talento è una dote innata, le capacità si sviluppano attraverso ore ed ore di duro lavoro.
La nonviolenza distingue l'uomo dalla bestia.
La prima grande regola della vita è sopportare con pazienza ciò che ci accade. La seconda è rifiutarsi di sopportare con pazienza. La terza e la più difficile, essere capaci di distinguere fra le prime due.
La vera distinzione è tra quelli che adattano i loro scopi alla realtà e quelli che cercano di modellare la realtà alla luce dei loro scopi.
Le differenze che ci distinguono l'uno dall'altro sono questioni superficiali: gli abiti, l'educazione, il tono della voce, le opinioni religiose, l'apparenza personale, gli usi, e altre cose simili.
Le malattie distinguono l'uomo dalle bestie e dalle piante. L'uomo è nato per soffrire.
Le persone taciturne andrebbero distinte da quelle loquaci non tanto dal fatto di parlare meno, quanto dal fatto di trovare assai più agevole parlare con sé stesse piuttosto che con gli altri.
Nel mangiare, dormire e nell'espletare altre funzioni fisiche, l'uomo non è diverso dalla bestia. Ciò che lo distingue da essa è il suo sforzo incessante di sollevarsene al di sopra sul piano morale.
Nella produzioni della mente, come in quella del suolo, i doni della natura sono distinti per settore e abilità.
Noi distinguiamo l'uomo eccellente dall'uomo comune nel dire che il primo è quello che richiede molto a se stesso, ed il secondo è quello che non pretende nulla da se stesso.
Non è facile distinguere l’uomo dagli animali, non esiste un criterio sicuro per distinguere l’uomo dagli animali. La vita umana scorre con la stessa intima incoscienza della vita animale. Le stesse leggi profonde che regolano dall’esterno gli istinti degli animali, governano dall’esterno anche l’intelligenza dell’uomo.
Oggi è importante distinguersi, non conformarsi; inventare, non copiare.
Per distinguersi dalla massa occorrono tempo, denaro e fiducia in se stessi.
Per distinguersi, è necessario che l'ambizione non sia più piccola dei propri meriti.
Per la mia filosofia è essenziale la distinzione dalla religione, ma distinzione non significa negazione, opposizione o disprezzo, ma significa incontro tra filosofia e religione, perché quest’ultima esprime quella realtà delle origini che non può essere indifferente al filosofare.
Procurati momenti di calma interiore e in questi momenti impara a distinguere l’essenziale dal non essenziale.
Quello che distingue le persone le une dalle altre è la forza di farcela, o di lasciare che sia il destino a farla a noi.
Quello che passa per stupidità è assai più spesso mancanza di interesse e di un motivo sufficiente per stare attenti, e applicarsi con disciplina agli aridi e insignificanti scopi dello studio scolastico. Le migliori capacità sono molto al di sopra di questa schiavitù, così come le peggiori stanno al di sotto. I nostri uomini di più grande ingegno non si sono particolarmente distinti né a scuola né all'università.
Sai distinguere la notte dal giorno? No, io considero tutte queste distinzioni come logicamente impossibili.
Scegliete con precauzione le persone che volete per amici; abbiate per essi un'eguale affetto, ma distinguete il loro merito.
Se sai distinguere un cattivo consiglio da uno buono, non hai bisogno di consigli.
Siamo sempre più ansiosi di distinguerci per un talento che non possediamo, che essere apprezzati per i quindici talenti che possediamo.
Un saggio si distingue dagli altri uomini, non per una minor follia, ma per una maggior ragione.
Un'invincibile determinazione può realizzare qualsiasi cosa e in questo sta la grande distinzione tra i grandi uomini e quelli piccoli.
Uno stolto che non dice verbo non si distingue da un savio che tace.
È impossibile distinguere un uomo pazzo da uno normale mentre camminano per strada.
È la capacità di innovare che distingue un leader da un epigono.
È questo che distingue sul serio le persone: la differenza non è tra chi ha segreti e chi non ne ha, ma tra chi vuol sapere e chi no. A mio giudizio, voler sapere è segno d’amore.
È ridicolo per qualsiasi uomo criticare i lavori di un altro se non si è distinto egli stesso per le sue proprie attività.
È un errore doloroso e crasso la distinzione che i rivoluzionari stabiliscono tra borghesi e popolo, o nobili e popolo, o governanti e governati. La distinzione è tra adattati e disadattati: il resto è letteratura e cattiva letteratura.