Passione

Aforismi

Condanna

A condannare un uomo alla solitudine non sono i suoi nemici ma i suoi amici.
Certo non è cosa ragionevole l’opporre la compassione alla giustizia, la quale deve punire anche quando è costretta a compiangere, e non sarebbe giustizia se volesse condonar le pene dei colpevoli al dolore degli innocenti.
Dentro il nostro mondo, essere condannato significa condannarsi, e non c’è nessun altro boia, se non se stessi.
Essere accusato è già una condanna.
Ho imparato a rispettare le idee altrui, a capire prima di discutere, a discutere prima di condannare.
Il boia sogna eternamente i complimenti del condannato per la qualità dell'esecuzione.
Il condannato non è mai all’altezza della forca.
Il mezzo sicuro di assolvere i robusti scellerati è di condannare i deboli innocenti.
Il peggior criminale che abbia mai camminato su questa terra è moralmente superiore al giudice che lo condanna alla forca.
Il tempo è la nostra condanna. Trasforma le migliori idee in freddi princìpi, i sentimenti più alti si raffreddano, l’amore che ci ha animato diventa possesso.
L'assoluzione del colpevole condanna il giudice.
L'ignoranza che si conosce, si giudica e si condanna non è un'intera ignoranza: perché lo sia, bisogna che ignori se stessa.
L'umorismo dei condannati a morte non è un segno di forza: a chi è debole e spaventato, la paura fa meno orrore se riesce a riderne.
La liberazione non è la libertà; si esce dal carcere, ma non dalla condanna.
La lingua del condannato ha voce ma non ha forza.
La paura dell'innocente è la condanna del giudice.
La punizione per un bacio rubato è molto spesso una condanna a vita.
La questione non è se la prigione può aiutare, né se la sua condanna possa servire da deterrente per qualcun altro. Il punto fondamentale è quello di proteggere la società.
La solitudine può essere una tremenda condanna o una meravigliosa conquista.
Le menti mediocri condannano abitualmente tutto ciò che è oltre la loro portata.
Lodiamo o condanniamo a seconda di quale delle due cose offre alla nostra capacità di giudizio l'occasione migliore di brillare.
Menzogna è la giustizia che condanna il povero, colpevole di aver rubata una gallina, e fa senatore il ricco, ladro di milioni.
Nessun peccato può venire cancellato se è condannato solo a parole.
Nessuno può giustamente censurare o condannare un altro, perché veramente nessuno conosce perfettamente un altro.
Non ho mai visto un avvocato così onesto da chiedere la condanna del suo cliente.
Non meritare il titolo di calunniatore e non tendere insidie con la lingua, poiché la vergogna è per il ladro e una condanna severa per l'uomo falso.
Non si dovrebbe mai condannare ciò che non si comprende.
Non si impicca un uomo perché ha rubato dei cavalli, ma perché i cavalli non vengano più rubati.
Ogni malvagio condannato è una salvaguardia per i buoni.
Per condannare gli innocenti, quelli che hanno il potere trovano sempre qualche legge. Sono essi che le fanno, le leggi.
Qualcuno ha detto che ci vuole meno sforzo mentale a condannare che a pensare.
Qualsiasi stupido può criticare, condannare e lamentarsi, e quasi tutti gli stupidi lo fanno. Ci vuole invece carattere ed auto-controllo per ascoltare, comprendere e perdonare.
Rifiutati di criticare, condannare o lamentarti. Invece pensa e parla solo delle cose che davvero vuoi.
Se la giustizia obiettiva esistesse davvero, allora non ci sarebbe bisogno di processi e gli stessi condannati esigerebbero la condanna; in realtà non vi sarebbero delitti.
Stiamo tutti scontando una condanna a vita nella segreta dell'io.
Una forma molto insidiosa di paura è quella che si maschera come buon senso o addirittura saggezza, condannando come sciocchi, inconsulti, insignificanti o velleitari i piccoli atti di coraggio quotidiani che contribuiscono a salvaguardare la stima per se stessi e la dignità umana.
Una volta in Inghilterra la condanna ai lavori forzati veniva applicata appendendo il condannato al disopra di una ruota azionata a forza d'acqua, obbligando così la vittima a muovere in un certo ritmo le gambe che altrimenti gli sarebbero state sfracellate. Quando si lavora si ha sempre il senso di una costrizione di quel genere.
Voi angeli potete farvi forti delle teorie: noi umani invece siamo condannati alle storie.
È meglio correre il rischio di salvare un colpevole piuttosto che condannare un innocente.
È più facile pentirsi di pochi errori che di molti, perché a pentirsi di molti, bisogna condannare e rinnegare troppa parte di sé.