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Aforismi

Censura

Censura e giornale, come potrei non decidermi a favore della prima? La censura può sopprimere la verità per un certo tempo, togliendole la parola. Il giornale sopprime costantemente la verità, in quanto le dà delle parole. La censura non danneggia né la verità né la parola; il giornale entrambe.
Censurare la critica vuol dire mettere a tacere la libertà.
Chi censura un autore satirico, censura le sue opinioni. Un tempo si chiamava fascismo.
Di tutti i dispetti, il maggiore credo che sia quello di un uomo il quale sappia fare squisitamente l'arte sua e venga censurato e caratato da coloro che non la sanno né punto né poco.
Essere lodati dai galantuomini ed essere censurati dai malvagi sono due cose che ci fanno egualmente onore.
I cattivi scrittori sono solitamente i più severi censori.
Il censurare e il lodare sono operazioni sentimentali che nulla hanno a che vedere con la critica.
Il potere censura solo le battute che riesce a capire.
Il primo compito di un uomo dovrebbe essere quello di evitare i rimproveri del proprio cuore, il suo secondo compito quello di fuggire le censure del mondo.
In un paese in cui regni apertamente il dogma della sovranità del popolo la censura è non solo un pericolo ma anche una grande assurdità.
Io considero la lotta contro la censura, di ogni natura e qualsiasi potere la sostenga, come un dovere dello scrittore allo stesso titolo degli appelli alla libertà di stampa. Io sono un feroce partigiano di questa libertà e dichiaro che uno scrittore che possa farne a meno somiglia ad un pesce che dichiara pubblicamente di poter fare a meno dell'acqua.
L'assassinio è la forma estrema di censura.
La censura è una buona cosa, poiché in tal modo a ogni libro è garantito almeno un lettore attento.
La censura, come la carità, dovrebbe iniziare a casa, ma a differenza della carità, dovrebbe fermarsi lì.
Le leggi da sole non possono garantire la libertà di espressione; perché ogni uomo possa esprimere il suo punto di vista senza censura ci deve essere spirito di tolleranza nell’intera popolazione.
Le satire che il censore capisce vengono giustamente proibite.
Nessuno può giustamente censurare o condannare un altro, perché veramente nessuno conosce perfettamente un altro.
Non si censurano le balle, ma la verità.
Non vi ha niente di più sciocco e noioso dei discorsi che si fanno, si son sempre fatti e sempre si faranno col censurare l'andamento delle pubbliche amministrazioni e notare negligenze, oziosità, falsità, imbrogli, ruberie, viltà, per conchiudere che le cose vanno male, e anzi che il mondo peggiora e corre alla rovina.
Sono sempre stato per la censura. Ma a condizione che questa censura sia affidata a delle persone qualificate sia per la loro sicurezza di giudizio che per il loro tatto morale e resa efficiente nel concreto. Non parlo qui che della censura etica.
È difficile censurare ciò che si permette diventi un'abitudine.
È folle per una persona eminente pensare di voler eludere la censura, e una debolezza l'esserne da essa afflitti. Tutte le persone illustri del passato, e davvero in ogni epoca del mondo, sono passate attraverso questa fiera persecuzione.
È la caratteristica delle censure più rigide quella di dare credibilità alle opinioni che attacca.