Passione

Aforismi

Autosufficienza

Chi non è in grado di entrare nella comunità o per la sua autosufficienza non ne sente il bisogno, non è parte dello Stato, e di conseguenza è o bestia o dio.
Il maggior frutto dell'autosufficienza è la libertà.
Il saggio che si è adattato alle necessità sa meglio spartire con gli altri che prendere tutto per se; nell'autosufficienza ha trovato un tesoro così grande.
Il supremo frutto dell'autosufficienza è la libertà.
L'attrattiva del bambino poggia in buona parte sul suo narcisismo, sulla sua autosufficienza e inaccessibilità, al pari del fascino di alcune bestie che sembrano non occuparsi di noi, come i gatti e i grandi animali da preda.
La cosa più importante al mondo è saper essere autosufficienti.
La costanza, lungi dall'essere una virtù, sembra spesso essere il minaccioso peccato della razza umana, figlia della pigrizia e dell'autosufficienza, sorella del sonno, la causa di molte guerre e di praticamente tutte le persecuzioni.
La felicità appartiene a coloro che sono autosufficienti. Dato che tutte le fonti esterne di felicità e di piacere sono, per loro stessa natura, altamente incerte, precarie, effimere e soggette alla sorte.
La libertà per i cinici, intesa come bene supremo dell'anima, è raggiungibile solo attraverso l'autosufficienza.
Le dimostrazioni di autosufficienza provocano quasi sempre in me un rispetto sbalordito.
Non essere troppo schiavo delle opinioni che gli altri hanno di te! Sii autosufficiente! Come potrebbe, alla fine, crearti problemi l'opinione che il mondo intero ha di te, se fai quello che dovresti?
Quando le persone hanno tutte le cose materiali di cui necessitano, sembrano non avere bisogno l'una dell'altra. Sono autosufficienti. Non c'è interdipendenza. Non c'è amore.
Solo chi è autosufficiente può stare solo, la maggior parte delle persone segue la folla e procede per imitazioni.
Solo i geni e gli stupidi sono intellettualmente autosufficienti.
Un certo sentimento di totale autosufficienza è ciò che trattiene gli individui di valore e di ricchezza interiore dall'offrire sacrifici notevoli alla vita in comune con altri sacrifici che tale comunità esige, e ancora di più li trattiene dal cercarli, con un sensibile rinnegamento di se stessi. Il sentimento contrario rende invece la gente volgare così socievole e accomodante: per costoro infatti è più facile sopportare gli altri che se stessi.