Passione

Aforismi

Artista

Anche l'artista è in germe un introverso, non molto distante dalla nevrosi. Incalzato da fortissimi bisogni pulsionali, vorrebbe conquistare onore, potenza, ricchezza, gloria e amore da parte delle donne; gli mancano però i mezzi per raggiungere queste soddisfazioni. Perciò, come un qualsiasi altro insoddisfatto, egli si distacca dalla realtà e trasferisce tutto il suo interesse, nonché la sua libido, sulle formazioni di desiderio della vita fantastica, dalle quali potrebbe essere condotto alla nevrosi.
Appena un artista ha trovato il vivo centro della sua attività, nulla per lui è così importante come mantenervisi: il suo posto non è mai, neanche per un attimo, accanto allo spettatore e al critico.
Artista è colui che dà alla sua immagine interna sempre la prevalenza sulla realtà esteriore.
Artista è soltanto chi sa fare della soluzione un enigma.
Artista. Un uomo che non prostituirà mai la sua arte, eccetto che per denaro.
Bisogna essere un uomo vivo e un artista postumo.
Bisogna, nelle arti, accontentarsi, anche nelle opere migliori, di qualche barlume: sono i momenti in cui l'artista è stato ispirato.
Chi non desidera nulla, spera nel nulla ed ha paura del nulla, non può essere un artista.
Chiamiamo artisti non solamente i creatori, ma anche coloro che godono dell’arte, che sono cioè capaci di rivivere e valutare con i propri sensi ricettivi le creazioni artistiche.
Ci sono due tipi di artisti: quelli che vogliono passare alla storia e quelli che si accontentano di passare alla cassa.
Ci sono solo due tipi di libertà nel mondo: la libertà dei ricchi e dei potenti e la libertà dell’artista e del monaco che rinuncia ai suoi possedimenti.
Ciò che fa artista l'artista non è lo sperimentare in sé i problemi come tali, ma il risolverli artisticamente.
Come artista, un uomo non ha altra patria in Europa che Parigi.
Credo che sia un artista chiunque sappia fare bene una cosa; cucinare, per esempio.
Critici si nasce, artisti si diventa, pubblico si muore.
Critici si nasce, artisti si diventa.
Essere artista ha sempre significato possedere ragione e sogni.
Fate attenzione all'artista che è anche un intellettuale: è l'artista che è di troppo.
Fra tutti i tipi dell'essere umano, soltanto l'artista si assume la responsabilità di dire che non può lavorare.
Fu un artista sfortunato: la donna di cui era follemente innamorato lo corrispose.
Gli artisti che cercano la perfezione in tutto sono quelli che non possono raggiungerla da nessuna parte.
Gli artisti d'eccezione non ci sono più, c'è soltanto in via d'eccezione, qualche volta, un artista.
Gli artisti e le donne sono esseri che meglio si adattano ad essere sfruttati.
Gli artisti hanno il diritto di essere modesti e il dovere di essere vanitosi.
Gli artisti mentono per rivelare, la gente comune per dissimulare.
Gli artisti sono le antenne della razza.
Gli artisti sono pochi, passano inosservati o derisi; gli uomini impongono loro una corona di spine, il cielo prepara ad essi una corona di stelle.
Gli artisti, per definizione innocenti, non rubano. Ma prendono in prestito senza mai restituire.
Gli unici artisti che io abbia mai conosciuto a essere personalmente deliziosi sono i cattivi artisti. I bravi artisti esistono soltanto in ciò che fanno, e quindi sono assolutamente insignificanti.
I cattivi artisti copiano, i geni rubano.
I filosofi, gli scrittori, gli artisti, persino gli scienziati, non hanno solo bisogno di incoraggiamento e di un pubblico: hanno anche bisogno del costante stimolo degli altri.
I grandi artisti hanno probabilità nel loro talento e del talento nella loro probabilità.
I grandi artisti non hanno patria.
I grandi artisti non sono mai puritani, e di rado anche rispettabili nel senso normale della parola. Nessun uomo virtuoso vale a dire, nel senso cattolico del termine, ha mai dipinto un quadro degno di essere visto, o scritto una sinfonia degna di essere ascoltata, o un libro degno di essere letto.
I grandi artisti prendon coraggio alla vista delle grandi opere, e si disanimano a quella delle cattive e pessime. I mediocri e i pessimi, il contrario.
I grandi artisti sono quelli che impongono all'umanità la loro particolare illusione.
I migliori artisti dipingono la società.
I più grandi scienziati sono sempre anche degli artisti.
I soli artisti che io abbia conosciuto come piacevoli personalità erano i cattivi artisti. I buoni artisti esistono semplicemente per ciò che essi fanno, per conseguenza non interessa affatto ciò che essi sono.
Il bisogno più urgente e più forte dell'uomo perfetto e artista è di comunicare se stesso in tutta la pienezza della sua natura all'intera comunità. E non può arrivare a tanto se non nel dramma.
Il colore ha un’influenza diretta sull’anima; il colore è la tastiera, gli occhi sono i martelletti, l’anima è il piano con molte corde. L’artista è la mano che suona, toccando un tasto dopo l’altro intenzionalmente, per provocare vibrazioni nell’anima.
Il compito dell'artista è far piacere di più la vita alla gente.
Il critico deve educare il pubblico, l'artista deve educare il critico.
Il critico pretende d'insegnare all'artista quel che lui non imparerà mai.
Il filisteo vive in un presente costituito da attrattive turistiche; mentre l'artista tende verso un passato dotato di tutti i comfort dell'epoca moderna.
Il genio può anticipare la stagione della maturità, ma nell'istruzione di un popolo, come in quello di un individuo, si deve esercitare la memoria prima si possano espandere i poteri della ragione e della fantasia: né l'artista può sperare di eguagliare o superare, fino a che non ha imparato ad imitare, le opere dei suoi predecessori.
Il mondo ha molti re e un sol Michelangelo.
Il mondo non è stato creato una volta, ma tutte le volte che è sopravvenuto un artista originale.
Il moralista deve rinascere ogni volta. L'artista, una volta per tutte.
Il pensiero e il linguaggio sono per l’artista gli strumenti della sua arte.
Il processo spirituale della creazione è identico per l'artista e per il poeta: ma il campo di realtà che interessa l'uno non interessa l'altro.
Il progresso di un artista è un continuo sacrificio di sé, una continua estinzione della personalità.
Il sentimento dell'unità e il potere di realizzarlo nell'opera fanno il grande scrittore e il grande artista.
Il sogno dell'artista è comunque quello di arrivare al Museo, mentre il sogno del designer è quello di arrivare ai mercati rionali.
Il tocco supremo dell'artista, sapere quando fermarsi.
Il valore di un'opera d'arte si misura dalla quantità di lavoro fornita dall'artista.
Il vero artista crea, copiando.
Il vero artista non ha nessuna superbia: purtroppo egli vede che l'arte non ha confini.
Il vero artista non si preoccupa menomamente del pubblico. Per lui il pubblico non esiste.
Il vero artista è uno che crede profondamente in sé stesso, perché è profondamente sé stesso.
Il vero artista, e a maggior ragione il genio, appaiono schiavi del dono che distribuiscono. Essi sono legati da questo dono agli uomini, al cui nutrimento spirituale e al cui servizio sono stati scelti.
Il vizio e la virtù non sono per l'artista che la materia prima della sua arte.
In ogni bambino c'è un artista. Il problema è capire come rimanere artisti diventando grandi.
L'arte deve stare fuori dalla politica e ancor di più l’artista.
L'arte largisce le sue consolazioni soprattutto agli artisti falliti.
L'arte trae la sua bontà dall'ardore dell'artista.
L'arte è la sola cosa seria al mondo. E l’artista è la sola persona che non è mai seria.
L'arte è un'azione privata che l'artista fa per se stesso.
L'arte è visione o intuizione. L'artista produce un'immagine o fantasma: e colui che gusta l'arte volge l'occhio al punto che l'artista gli ha additato, guarda per lo spiraglio che colui gli ha aperto e riproduce in sé quell'immagine.
L'artista che mira alla perfezione in tutto, in nulla la raggiungerà.
L'artista che si copia riduce la sua opera a una specie di commercio personale, redditizio perché a serie, ma infinitamente monotono e triste.
L'artista deve amare la vita e mostrarci quanto è bella. Senza di lui potremmo dubitarne.
L'artista deve creare cose belle, ma senza infondere in loro nulla della sua vita. Viviamo in un'epoca in cui gli uomini trattano l'arte come se dovesse essere una forma di autobiografia. Abbiamo perduto il senso della bellezza astratta.
L'artista deve creare una scintilla prima di poter fare un fuoco e quindi nasce l'arte, l'artista deve essere pronto a consumarsi al fuoco della sua stessa creazione.
L'artista deve dirlo senza dirlo.
L'artista deve fare in modo che la posterità creda ch'egli non abbia vissuto.
L'artista ha bisogno di pace e di quiete. Come volete che conservi quel distacco di spirito che è indispensabile all'attività creativa, se non è possibile ottenere l'assoluta tranquillità?
L'artista ignora le simpatie etiche. Per un artista una predilezione etica costituisce un imperdonabile peccato di stile.
L'artista implicitamente si propone di rovesciare i valori costituiti, fare del caos che lo circonda un suo ordine, seminare lotta e fermento.
L'artista moderno, mi pare, lavora per esprimere un mondo interiore; in altri termini: esprime il movimento, l'energia e altre forze interiori.
L'artista non desidera mai dimostrare una qualsiasi cosa.
L'artista non procede affatto come un ricercatore, egli non agisce empiricamente in nessuna maniera. L'artista dà una testimonianza sulla verità, sulla sua verità del mondo. L'artista deve essere certo che egli e la sua creazione rispondono alla verità.
L'artista non scrive una frase perché è bella, ma perché è vera. E non è un artista chi sacrifica la propria verità per amore di una bella frase o una bella parola.
L'artista non è mai morboso. L'artista può esprimere tutto.
L'artista è bugiardo, ma l'arte è verità!
L'artista è colui che crea cose belle.
L'artista è colui che ha una costante percezione alterata della realtà.
L'artista è figlio del suo tempo; ma guai a lui se è anche il suo discepolo o peggio ancora il suo favorito.
L'artista è l'agente di cambio della materia. Il critico il suo cambiavalute.
L'artista è l'amante della Natura, perciò è il suo schiavo e il suo padrone.
L'artista è l'ultimo a farsi illusioni a proposito della sua influenza sul destino degli uomini.
L'artista è l’unico che racconta le cose senza strumentalizzarle, perché non ne ha bisogno.
L'artista è niente senza il dono, e il dono è niente senza il lavoro.
L'artista è un'eccezione: il suo ozio è un lavoro e il suo lavoro un riposo.
L'artista è un'eccezione: il suo ozio è un lavoro, e il suo lavoro un riposo: è sia elegante che trascurato; indossa, per scelta, la blusa da contadino e impone il frac indossato dall'uomo alla moda; non subisce le leggi: le detta.
L'artista è, in primo luogo, uno che ha fiducia in sé stesso.
L'artista é sempre un persecutore della bellezza.
L'autore nella sua opera dovrebbe essere come Dio nell'universo, presente ovunque e visibile da nessuna parte.
L'erudito generalizza, l'artista individualizza.
L'espressione di un artista è la sua anima resa manifesta.
L'incarnazione più alta di un artista si fonda egualmente sul rinnegamento dei suoi maestri e sull'annientamento di tutto ciò che lui stesso era stato un tempo.
L'individuo, il grande artista, quando viene, adopera tutto ciò che si è scoperto o conosciuto nella sua arte fino a quel momento e poi va oltre ciò che è stato fatto e conosciuto e crea qualcosa di suo.
L'opera d'arte non tollera la invadenza dell'autore.
L'unica cosa che l’artista non riesce a vedere è ciò che è ovvio. L'unica cosa che il pubblico riesce a vedere è ciò che è ovvio. Il risultato è la critica giornalistica.
L'unico modo per giudicare un artista è attraverso le sue opere.
La dignità dell'artista sta nel suo dovere di tener vivo il senso di meraviglia nel mondo.
La distinzione principale dell'artista è che deve coltivare attivamente lo stato che molti uomini, necessariamente, devono evitare: lo stato di essere soli.
La fiducia, l’abilità di creare contatti e la capacità di sorprendere sono i tre elementi fondamentali per il lavoro di un artista vincente.
La fine degli ideali classici ha reso tutti dei possibili artisti e, dunque, cattivi artisti.
La frequentazione quotidiana dei musei, delle biblioteche e delle accademie è, per gli artisti, altrettanto dannosa che la tutela prolungata dei parenti per certi giovani ebbri del loro ingegno e della loro volontà ambiziosa.
La funzione dell’artista creativo consiste nel creare delle leggi, non nel seguire quelle già formulate.
La mira dell’artista deve essere superiore a quella dell’arciere poiché punta all’infinito.
La moralità degli artisti è sostituita dall'estetica.
La povertà è la grande realtà: ecco perché gli artisti ne vanno in cerca.
La prima prerogativa di un artista in qualsiasi medium è quella di rendersi ridicolo.
La suggestione di essere artisti spesso lo fa diventare.
La vita morale dell'uomo fa parte della materia dell'artista, ma la moralità dell'arte consiste nell'uso perfetto di un mezzo imperfetto. Nessun artista desidera dimostrare alcunché.
La vita è un'arte e tu ne sei l'artista.
Le arti, comprese la poesia e la letteratura, dovrebbero essere insegnate dagli artisti che le praticano, non da sterili professori.
Le circostanze avverse rigenerano l'artista.
Le regole sono ciò che gli artisti rompono; ciò che è memorabile non è mai nato da una formula.
Lo schizzo mette l'anima dell'artista molto più a nudo che l'opera d'arte.
Lo strano impulso dell'artista consiste nel sovrapporre ai brulicanti aspetti del mondo reale una folla di figurazioni nate dal suo spirito, dal suo occhio e dalle sue mani.
Ma la vera tragedia che affligge il maggior numero degli artisti è che essi rendono il loro ideale con troppa fedeltà, e quando un ideale è reso, non ha più né meraviglia né mistero, diventa soltanto un nuovo punto di partenza per un ideale diverso.
Mentre non tutti gli artisti sono giocatori di scacchi, tutti i giocatori di scacchi sono artisti.
Nel caso dell'artista come in quello dell'artigiano, si vede in modo chiarissimo che l'uomo meno di tutto riesce a possedere ciò che gli appartiene più strettamente. Le sue opere lo lasciano, come gli uccelli il nido in cui furono covati.
Nel nostro tempo ci sono molti artisti che fanno qualcosa perché è nuovo. Vedono il loro valore e la loro giustificazione in questa novità. Tuttavia ingannano loro stessi: la novità è raramente l'essenziale.
Nella vita tutto consiste nel poter digerire bene. Così l’artista trova l’ispirazione, i giovanotti la voglia d’amare, i pensatori le idee luminose e tutti quanti la gioia di stare al mondo.
Nessun artista ha intenti morali. In un artista un intento morale è un imperdonabile manierismo stilistico.
Nessun artista può sentirsi appagato solo dall’arte. C’è il naturale desiderio di rendere nota la propria maestria.
Nessun artista è mai morboso. L'artista può esprimere qualsiasi cosa.
Nessun grande artista vede mai le cose come sono veramente. Se lo facesse, smetterebbe di essere un artista.
Nessuno giunge all'apice della propria arte, nessun artista attinge alla perfezione.
Niente rende amabile come piacere il successo genera il successo, è per questo che i grandi artisti che dubitano sempre di sé stessi hanno bisogno d'essere adulati. Le donne senza tregua contornate di complimenti e mai dubbiose del loro successo devono un gran fascino e una grande potenza a questa convinzione.
Noi scrittori e artisti lavoriamo nelle tenebre, e come ciechi soppesiamo l'oscurità.
Non bisogna chiedere all'artista più di quanto possa dare, né al critico più di quanto possa vedere.
Non c'è bisogno che un artista sia un prete o un fabbriciere, ma certo egli deve avere un cuore affettuoso per gli altri uomini.
Non c'è nulla di più accattivante e convincente della spontaneità, sia che la si trovi nel bambino, o nell'artista, sia che la si trovi in quegli individui che non rientrano per età o professione in questi due gruppi.
Non conta l'esperienza per un artista, conta l'esperienza interiore.
Non credo che possa esistere un artista senza la timidezza, la timidezza è una sorgente di ricchezza straordinaria: un artista è fatto di complessi.
Non occorre scrivere per essere poeti, non occorre creare qualcosa per essere artisti.
Non riesco a immaginare come un artista serio possa mai considerarsi soddisfatto del proprio lavoro.
Non si nasce artisti, lo si diventa coltivando i propri talenti, spingendosi oltre i propri limiti.
Non solo come condottieri si conquista il mondo sottomettendolo, ma anche come filosofi, compenetrandolo, e come artisti, assumendolo in sé e ricreandolo.
Non è vero artista colui che per piacere altrui sostenga di dispiacere a se stesso.
Nonostante una lunga vita piena di difficoltà di tutti i generi, alla fine mi considero un privilegiato per il fatto di essere un artista.
Oggigiorno gli industriali hanno imparato a parlare come gli economisti, gli artisti come i critici e i pazienti come i medici.
Ogni artista intinge il pennello nella propria anima, e dipinge la sua stessa natura nei suoi quadri.
Ogni artista non ha a disposizione soltanto la propria intelligenza, ma anche quella dei suoi amici.
Ogni artista scrive la propria autobiografia.
Ogni artista è stato prima un dilettante.
Ogni grande artista è un vampiro. Ti succhierà il sangue fino all’ultima goccia.
Ogni produzione di un artista potrebbe essere l’espressione di una avventura della sua anima.
Ogni ritratto dipinto con passione è il ritratto dell'artista, e non del modello.
Ogni vero artista, per creare efficacemente, ha bisogno di credersi più grande di tutti i suoi compagni viventi. Ma non deve dirlo. Neanche a se stesso.
Parole note volumi non sono che materiali, mezzi che l'artista di volta in volta tramuta in valori essenziali.
Pensa come un eroe, lavora come un artista, rifiuta di essere banale e festeggia per i risultati.
Per un artista la regola è trasgredire le regole. Ma lo deve fare rispettandole!
Persino nel momento della più grande felicità o del più grande dolore, abbiamo bisogno dell'artista.
Più di un artista deve il proprio talento al fatto di aver avuto dei cattivi genitori.
Più la critica è ostile, più l'artista dovrebbe essere incoraggiato.
Praticando i dotti e gli artisti ci si sbaglia facilmente in direzione opposta: non di rado dietro un dotto degno di nota si trova un uomo mediocre, e dietro un mediocre artista si trova spesso addirittura, un uomo rilevantissimo.
Prima di tutto, gli artisti sono uomini che vogliono essere inumani.
Può essere artista solo colui che ha una intuizione dell'infinito.
Quando i critici dissentono tra loro, l'artista è d'accordo con sé stesso.
Quando il criterio dell’arte era la solida costruzione, l’attenta osservanza delle regole pochi potevano tentare di essere artisti, e la maggior parte di costoro sono molto buoni. Ma quando si è iniziato a considerare l’arte da espressione di creazione a espressione di sentimenti, ognuno poteva essere artista, perché tutti hanno dei sentimenti.
Quando si arriva al punto di imbrogliare per la bellezza, si è diventati artisti.
Quando un artista o un autore si vanta di fare soldi, ci informa senza accorgersene che ha cambiato mestiere.
Requisito essenziale per la grandezza di un artista è la sua morte.
Riconosco l'artista classico dalla sua sincerità, il romantico dalla sua laboriosa insincerità.
Rivelare l'arte e nascondere l'artista è il fine dell'arte.
Se percepiamo più facilmente l'idea nell'opera d'arte che nella contemplazione diretta della natura e della realtà, ciò si deve al fatto che l'artista, il quale non si fissa che nell'idea e non volge più l'occhio alla realtà, riproduce anche nell'opera d'arte l'idea pura, distaccata dalla realtà e libera da tutte le contingenze che potrebbero turbarla.
Se prendo il verde non vuol dire che intendo dipingere l’erba, e se prendo il blu non significa che dipingerò il cielo. Il colore esprime lo stato d’animo dell’artista.
Se si potesse far uso in questioni strettamente letterarie del brutto vocabolo di plagiario, tutti gli scrittori, gli artisti, i pensatori sarebbero plagiari; perché tutti si riattaccano all'arte e al pensiero precedente, svolgendolo e variandolo.
Se siete artisti, risentite del peculiare accrescimento della volontà di vivere tipico della vostra vocazione, un desiderio di riconoscimento che, all'inizio e in un ultima istanza, aspira all'immortalità.
Se un mecenate acquista da un artista che ha bisogno di soldi (bisogno di soldi per comprare gli strumenti, il tempo, il cibo), il mecenate allora si mette alla pari dell'artista, sta costruendo dell'arte nel mondo; egli crea.
Sembra che gli artisti, musicisti, pittori, scrittori, poeti abbiano sempre avuto un'accurata percezione del mondo che li circonda, ben diversa da quella popolare.
Si dice che la tragedia della vita dell'artista è l'impossibilità per lui di rendere il suo ideale.
Si è detto sovente che un artista deve lavorare per se stesso, per l'amore dell'arte e fregarsene del successo; è falso. Un artista ha bisogno del successo. E non soltanto per vivere, ma, soprattutto per realizzare la sua opera.
Soltanto un artista può indovinare il senso della vita.
Sovente è nell’ora in cui l’artista e il poeta sembrano meno occupati nella loro opera che vi sono immersi più in profondità.
Spesso l'arte si confonde con la pazzia dell'autore e la stupidità dello spettatore.
Sull'autorità, le tradizioni, gli esempi dei maestri. Non sono meno pericolosi di quanto non siano utili. Fanno traviare o rendono timidi gli artisti, armano i critici di argomenti terribili contro ogni originalità.
Tutti i bambini sono degli artisti nati, il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi.
Tutti lavorano per non lavorare, a eccezione del vero artista.
Tutto il percorso degli artisti moderni è in questa volontà di afferrare, di possedere qualcosa che sfugge continuamente.
Un artista deve imparare... che lavora per il lavoro stesso, non per l'approvazione.
Un artista dovrebbe sapere tutto sull'amore e imparare a viverne senza.
Un artista ha la morte sempre con sé, come un bravo prete il suo breviario.
Un artista nasce in ginocchio e lotta per alzarsi in piedi, mentre un critico nasce seduto, per la natura implicita nell'atto del giudizio.
Un artista non può parlare della sua arte più di quanto una pianta possa discutere di orticoltura.
Un artista originale non può copiare. Per essere originale non ha, dunque, che da copiare.
Un artista vero oggi non può che rassegnarsi alla più disperata rassegnazione e presentare il conto alla posterità.
Un artista vive come vuole, o ... come può.
Un artista vive sempre in fuga, ma non in fuga da se stesso o dalla realtà, vive in fuga dai posti di blocco del conservatorismo, dall’omologazione, dall’ipocrisia.
Un artista è come una donna, che non può far altro che amare e che casca nelle braccia di ogni somaro di sesso maschile che le si presenta.
Un artista è un sognatore che acconsente di sognare il mondo reale.
Un artista è un uomo d'azione, sia che crei un personaggio, inventi un espediente o trovi la via d'uscita da una situazione complicata.
Un artista è uno che produce cose di cui la gente non ha alcun bisogno ma che lui per qualche ragione, pensa sia una buona idea darle.
Un artista è uno che è riuscito a trasformare dei difetti caratteriali in qualità professionali.
Un artista, nel suo intimo, è sempre un avventuriero.
Un bravo artista é destinato ad essere infelice nella vita: ogni volta che ha fame e apre il suo sacco, vi trova dentro solo perle.
Un grande artista è come un fico le cui radici si protendano sottoterra per una trentina di metri alla ricerca di fogliuzze di tè, cenere e vecchi stivali. L’arte prodotta appositamente per la Comunità non potrà mai possedere la qualità intima dell’arte, che è frutto della solitudine dell’artista.
Un individuo individuale, l'artista in sé, è un essere senza protesi, senza stampelle, senza certezze, senza credi neppure sulla sua stessa identità.
Un intellettuale è un individuo che dice una cosa semplice in modo difficile; un artista è un individuo che dice una cosa difficile in modo semplice.
Un soggetto che sia bello in se stesso non offre nessuna suggestione all'artista. Manca di imperfezione.
Una comunità che non sostiene i propri artisti sacrifica l’immaginazione sull’altare della cruda realtà, rischiando di coltivare sogni senza valore.
Uno fa il critico se non può fare l'artista, proprio come un uomo diventa una spia quando non riesce a essere un soldato.
Valore disgiuntivo della congiunzione e: vi sono uomini e artisti.
l'artista ha il diritto e il dovere di tradurre nella forma estetica tutti i contenuti dello spirito, che ne sono la vera 'ispirazione', che il bello non è che rivelazione degli altri valori ideali, che l'arte è l'interprete dei bisogni più profondi della vita, e che non è arte se non diventa poesia.
È assai sbagliato confrontare fra loro uomini grandi della stessa specie, per esempio, grandi poeti, grandi musicisti, filosofi, artisti, perché è quasi inevitabile che nel far ciò, almeno per un momento, si sia ingiusti. Proprio questo confronto fa sì che l'occhio colga i pregi peculiari dell'uno e trovi subito che mancano all'altro; motivo per cui quest'ultimo viene sminuito. Se poi si parte dai pregi peculiari e di tutt'altro genere che distinguono l'altro, inutilmente li si cercherà nel primo, sicché ora anche questi subisce una diminuzione parimenti immeritata.
È così piacevole occuparsi di qualcosa che si conosce solo a metà, che non si dovrebbe biasimare il dilettante alle prese con un'arte che non imparerà mai, né dovrebbe essere lecito criticare l'artista che abbia voglia di sconfinare dalla sua arte in un terreno contiguo.
È facile sentirsi grandi artisti. Basta non avere autocritica.
È il lavoro dell'artista creare tramonti quando non ce ne sono.
È l'esperienza che rende artisti.
È più difficile vedere che esprimersi. Tutto il valore dell'arte riposa nella capacità dell'artista di vedere bene in quello che è davanti a lui.
È solo perché il mondo guarda al suo talento con una tale indifferenza impressionante che l'artista si sente spinto a rendere importante il suo talento.
È un artista solo colui che sa creare un enigma da una soluzione.
È un grande artista colui che ha incorporato nel suo lavoro il maggior numero delle più grandi idee.
È un soffio di vento l’artista a cui gli si chiudono molte porte in faccia e che spesso muore prima di esser tempesta.