Passione

Aforismi

Adozione

Adottare un figlio è un'esperienza decisiva per la propria vita, esattamente come metterne uno al mondo.
Con l'immaginazione si può sempre adorare una donna, non è altrettanto facile amarla.
Da un punto di vista etico, l'adozione di un bambino che non ha genitori, o che è stato abbandonato, è un atto molto nobile: chi educa e fa crescere un orfano in casa sua è come se l'avesse procreato.
L'adozione mette bene in luce che i legami di sangue non sono i soli in grado di stabilire delle relazioni di amore materno, paterno e filiale.
L'atto di adottare solitamente ripara due dolori: quello dei genitori di non aver potuto avere figli, e quello del bambino di non aver avuto una famiglia.
La decisione di adottare un figlio rientra negli avvenimenti non banali, ancora relativamente privi di modelli di riferimento, ma è caratterizzata dal fatto di essere un evento previsto, scelto. In questo senso può essere definita un "rischio ben calcolato".
La nascita è un evento straordinario, di grande portata, ma anche il primo incontro col bambino adottato può toccare vette inusitate di intensità emozionale e dare inizio ad una indimenticabile esperienza emotiva.
Lo studio dell'origine etimologica del verbo adottare ci richiama al bisogno di uscire dalle categorie di 'genitori', 'figli', 'nazionale', 'internazionale', ecc. per meglio comprendere il gesto di due persone che decidono di condividere un orizzonte di prossimità.
Un bambino è felice quando è desiderato e accettato e questo vale sia per quelli naturali che per quelli adottati.