Passione

Aforismi

Accettare

Accetta ciò che la vita ti offre e sforzati di bere dalle coppe che ti vengono presentate. Si devono assaporare tutti i vini: di alcuni, solo qualche sorso; di altri, l'intera bottiglia.
Accetta di buon grado le cose nell'aspetto e nel gusto in cui ti si presentano, giorno per giorno, il rimanente è fuori della tua conoscenza.
Accetta i consigli dell'ignorante come del sapiente.
Accetta la natura com'è: assurda.
Accetta senza accettare, e rifiuta senza rifiutare.
Accettando una regola generale, ci sembra di far torto alla nostra intelligenza.
Accettare non è amare. Ami una persona perché lui o lei ha dei tratti amabili, ma accetti chiunque per il solo fatto che è vivo e umano.
Accettare se stessi è saggezza; accettare gli altri può anche essere menefreghismo.
Accettare un beneficio equivale a vendere la libertà.
Accettare un rischio significa sempre aprirsi a nuove possibilità ed esperienze.
Accettare un vuoto in se stessi è un fatto soprannaturale.
Accettare, non è la stessa cosa che adattarsi alla meno peggio.
Accettate le cose che non potete cambiare.
Capire è il primo passo per accettare, e solo accettando si può guarire.
Ci sono due scelte fondamentali nella vita: accettare le cose come sono o accettare la responsabilità di cambiarle.
Ciò a cui opponi resistenza persiste. Ciò che accetti può essere cambiato.
Coerenza non è cecità, testardaggine, limitatezza, ma consapevolezza delle proprie scelte e accettazione delle responsabilità che ne derivano. È chiarezza di intenti e fermezza di carattere.
Coloro i quali accettano di vivere il proprio male, come parte integrante della totalità, sono scomodi per il collettivo, perché l’aspetto oscuro va sempre contro le cosiddette ‘leggi morali’ del tempo.
Come il dare è qualità ambiziosa e di privilegio, così l'accettare è qualità di sottomissione.
Devi accettare tutto ciò che ti capita e l'unica cosa importante è che tu l'affronti con coraggio e con tutto il meglio che hai da offrire.
Dovete sapere quando accettare il rifiuto e rifiutare l'accettazione.
Esiste un solo potere reale che valga la pena di possedere e non è il potere di prendere, ma quello che ti rende capace di accettare.
Essere accettati dagli altri nonostante si creda di essere fondamentalmente ripugnanti, inaccettabili o sgradevoli è una potente forza risanatrice.
Essere capaci di essere genitori vuol dire essere capaci di capire, di accettare, di perdonare, di confortare, di aiutare.
Essere normali significa accettare le rughe del tempo senza perdere la gioia della vita.
Essere responsabili verso se stessi significa non accettare soluzioni facili e superficiali e rifiutarsi di svendere i propri talenti e le proprie aspirazioni.
Forse è in questa accettazione di una sorte comune, in questa capacità di essere Ognuno, che consiste la grandezza umana.
Ho imparato che bisogna accettare il primo lavoro che capita nel settore in cui si vuole lavorare. Non importa il mestiere in sé, l'importante è entrare nel circuito.
I bambini riescono ad accettare gli adulti come adulti, gli adulti non riescono mai ad accettare i bambini se non come adulti anche loro.
I fanciulli accettano subito, familiarmente, la gioia e la felicità, poiché sono essi stessi felicità e gioia.
I forti fanno ciò che devono fare, e i deboli accettano ciò che devono accettare.
Il nemico dell'amore è la critica rivolta all'altro. Se qualcuno ti critica è perché non ti ama. Bisogna accettare l’altro così com’è.
Il perdono è una cosa seria. È fatto della stessa sostanza del dolore e si nutre di accettazione e di memoria, non di ipocrisie e rimozioni forzate.
Il primo passo verso il cambiamento è la consapevolezza. Il secondo passo è l'accettazione. Il terzo passo è l'azione.
Il vero rivoluzionario parte dall’accettazione della realtà per cambiarla con l’esempio.
Imparare ad accettare il dolore e la morte come necessità del tutto naturali, senza consolatorie illusioni, significherebbe imparare ad accettare la vita.
Io accetto il caos, ma non son sicuro che lui accetti me.
L'accettazione da parte degli altri e l'accettazione di sé sono interdipendenti.
L'amore vero è fatto di tolleranza, accettazione, perdono, compassione e dedizione.
L'arte dell'accettazione è l'arte del far desiderare a qualcuno che ti ha appena fatto un piccolo favore, di avertene potuto fare uno più grande.
L'assennato accetta i comandi, il linguacciuto va in rovina.
L'uomo che insiste nel vedere con perfetta chiarezza prima di decidere, non decide mai. Accetta la vita, e dovrai accettare i rimpianti.
La distanza che separa l'ammettere dall'accettare è la depressione.
La felicità non è vivere una vita senza imbrogli, senza fare errori, senza muoversi. La felicità è accettare la lotta, lo sforzo, il dubbio, e andare avanti, andare avanti superando tutti gli ostacoli, uno per volta.
La felicità è la funzione dell'accettare ciò che è così.
La libertà, prima di accettarla, va pianificata e, infine, goduta.
La maggior parte della gente non si preoccupa di scoprire la verità, ma trova molto più facile accettare la prima storia che sente.
La più alta espressione dell'empatia è nell'accettare e non giudicare.
La saggezza, questa camomilla avvelenata che l'abitudine di vivere versa lentamente nel nostro gargarozzo, col suo gusto dolciastro d'umiltà, di rinuncia e di accettazione.
La verità passa per tre gradini: viene ridicolizzata, viene contrastata, viene accettata come ovvia.
La vita ha questo di strano: che se non vuoi accettare altro che il meglio, molto spesso riesci a procurartelo.
La vita è strana, se ti rifiuti di accettare qualsiasi cosa tranne il meglio, spesso lo ottieni.
Lavora e combatti e non accettare mai un male che puoi cambiare.
Le sensazioni sono instabili, si trasformano in ricordi, mutano e ballano, possono prevalere su quanto è stato detto e udito, sul rifiuto o sull'accettazione. A volte le sensazioni inducono a desistere, a volte infondono il coraggio per ritentare.
Lo sguardo è una scelta. Chi guarda decide di soffermarsi su una determinata cosa e di escludere dunque dall'attenzione il resto del proprio campo visivo. In questo senso lo sguardo, che è l'essenza della vita, è prima di tutto un rifiuto. Vivere vuol dire rifiutare. Chi accetta ogni cosa non è più vivo dell'orifizio di un lavandino.
Molti non capiscono che chiedere un piacere è un atto di fiducia incondizionato. Non significa assumere qualcuno alle proprie dipendenze che si deve comportare come faremmo noi, ma accettare, con umiltà, che, per aiutarci, agisca a modo suo.
Negli affari del mondo, l'uomo saggio non ha un atteggiamento rigido di rifiuto o di accettazione. Il Giusto è la sua regola.
Niente è più difficile che accettare sé stessi.
Noi non siamo liberi per rifiutare di accettare nulla che sia superiore a noi, ma per accettare ciò che davvero è sopra di noi.
Noi saremo sicuri dei nostri amici non accettando i favori da questi ma facendoli.
Non accettare quello che non puoi restituire, poiché l'equilibrio della vita è basato sulla reciprocità.
Non c'è pace esente da grida di dolore, non c’è perdono senza sangue sparso sul terreno, non c’è accettazione che non nasca da una perdita.
Non puoi avere successo se non accetti il fallimento.
Non puoi volere una zebra e non accettare le sue strisce.
Non si deve confondere destino con fatalità. Se è bello armonizzare con il proprio destino, non bisogna che l'anima diventi lo strumento della fatalità. Nel primo caso si ha l'accettazione attiva: ed è bene; nel secondo caso si ha la rassegnazione passiva: ed è male.
Non è l'assenza di difetti che conta, ma la passione, la generosità, la comprensione e simpatia del prossimo, e l’accettazione di noi stessi con i nostri errori, le nostre debolezze, le nostre tare e virtù, così simili a quelle dei nostri ascendenti e discendenti.
Ognuno di noi accetta l’amore che pensa di meritare.
Più duro ad accettare del riconoscimento della propria mediocrità è solo quello della propria bassezza d'animo: il primo ci suggerisce una certa pietà, l'altro ci forza al disprezzo di noi stessi.
Poiché accettare le apparenze come verità è il problema fondamentale, l'antidoto è arrivare a capire la falsità delle apparenze attraverso la logica.
Possedere non sempre significa capire, accettare e sapere. Spesso è colui che meno ha a capire maggiormente l'importanza e il reale peso di ciò che possiede.
Quando qualcuno esprime un'opinione, bisogna saperla accettare con gratitudine anche se non sembra utile. Solo a questa condizione costui vi farà partecipi di ciò che ha sentito di voi. E' bene fare e accettare critiche in modo amichevole.
Quando uno è stato colpito da una grave ingiustizia, ne accetta una più piccola come un favore.
Quel ch'è più arduo ad accettarsi, riguardo al passare del tempo, è che le persone che un tempo contavano tanto per noi siano adesso chiuse fra due parentesi.
Quel che importa non è vincere o perdere, ma accettare serenamente la sconfitta.
Sai quando le persone diventano forti? Quando imparano ad accettare il dolore.
Se accetti i sogni devi anche accettare gli incubi.
Se accetto l'altra persona come qualcosa di rigido, di già diagnosticato e classificato, di già formato dal suo passato, contribuisco a confermare questa ipotesi limitata. Se l'accetto come un processo di divenire, contribuisco, invece, al limite delle mie possibilità, a confermare e a rendere reali le sue potenzialità.
Se non accetti di perdere, non puoi vincere.
Se non accettiamo gli insegnamenti che l'amore ci ispira, continueremo felici a ripetere indefinitamente gli stessi errori, come mosche che ritornano dementi a picchiare contro i vetri delle finestre, incapaci di capire che il vetro, per quanto trasparente, non può essere attraversato.
Se non sei disposto ad accettare la tua stessa disciplina, non arriverai a fare il due per cento di quello che potresti, e andrai a perdere il 98 per cento delle cose buone che potresti avere.
Se qualcuno giunge al punto di accettare acriticamente tutte le assurdità che le dottrine religiose gli trasmettono, e perfino di ignorarne le contraddizioni vicendevoli, la sua debolezza intellettuale non deve stupirci oltremodo.
Se ti fai dar ragione da un altro, devi anche accettare che ti possa dar torto; se la giustificazione e la lode devono venirti da lui, aspetta anche la sua accusa e la sua punizione.
Se voglio dominare me stesso devo prima accettare me stesso procedendo in accordo e non contro la mia natura.
Se vuoi che altri accetti, senza dubbiezze né indugi, la verità che tu gli proponi, fagli vedere il tornaconto che ci avrà.
Si lascia andare la disperazione, e si crea lo spazio necessario alla capacità di accettare. Non dobbiamo mai arrenderci ma solo accogliere. Accettiamo e riconosciamo la nostra paura, ma agiamo sempre e comunque, altrimenti non impareremo mai a nuotare.
Solo se amiamo, accettiamo e approviamo realmente noi stessi, così come siamo, tutto andrà bene nella nostra vita. L'approvazione e l'accettazione di se stessi, qui e ora, sono le chiavi per arrivare a cambiamenti positivi in ogni aspetto della nostra vita.
Sorridere è vivere come un'onda o una foglia, accettando la sorte. È morire a una forma e rinascere a un'altra. È accettare, accettare, se stesse e il destino.
Tu sei completo nella tua interezza e il tuo successo nella vita sarà in diretta proporzione alla tua capacità di accettare questa verità su di te.
Tutto rientra nel gioco della vita e in questo gioco sopravvivi se comprendi e accetti la tua più intima natura.
È certamente una gran dote quella di accettare serenamente di non possederne alcuna.
È difficile per le persone accettare di essere contraddittorie.
È inutile cercare la vita nel passato. Occorre accettare quello che ci propone il presente, giorno dopo giorno, senza speranze e senza disperazione, partendo ogni mattina da quello che resta.
È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo.
È una frode accettare ciò che non puoi restituire.