Passione

Aforismi

Abitudine

A nulla ci si abitua tanto presto che le cattive abitudini.
A tutto ci si abitua, persino all'idea della sofferenza.
Abbiamo l'abitudine di parlare come se le tragedie si svolgessero nel vuoto: ma chi le condiziona è lo sfondo.
Abitudine. All'inizio il filo di una ragnatela, poi un cavo.
Abitudine. Il surrogato della felicità
Alcune cose saranno sempre più forti del tempo e della distanza, più profonde del linguaggio e delle abitudini: seguire i propri sogni e imparare a essere se stessi, condividendo con gli altri la magia di quella scoperta.
Amica solitudine, divenuta abitudine.
Amore è l'eccitazione sessuale dei giovani, l'abitudine degli adulti e la reciproca dipendenza dei vecchi.
Anche l'abitudine contribuisce a far diventare vecchi; il processo mortale di fare la stessa cosa allo stesso modo alla stessa ora giorno dopo giorno, prima per trascuratezza, poi per inclinazione, e infine per codardia o inerzia.
Avendo pochi bisogni, gli animali contraggono solo un piccolo numero di abitudini, facendo sempre le stesse cose, le fanno meglio.
Avere una vita fitta di abitudini è come lucidare troppo il parquet del salotto, il tempo ci scivola sopra. E va via più veloce.
C'è una grande consolazione nella monotonia. Le abitudini servono a cullare gli animi che non hanno nessun altro abbraccio che li riscaldi. Il mondo si ripresenta sempre uguale, non è troppo doloroso, non aggiunge sofferenze inattese, non pungola con inspiegabili desideri.
Cacciamo completamente da noi le nostre cattive abitudini, come se fossero uomini malvagi che ci abbiano per lungo tempo recato danni.
Certe abitudini sono dure da perdere. Il corpo a volte ci tradisce non solo dimenticando, ma anche conservando intatte le sue memorie.
Che il termine "abitudinario" sia oggi un insulto la dice lunga sulla nostra ignoranza nell'arte di vivere.
Ci dovrebbe essere un pizzico di dilettantismo nella critica. Perché il dilettante è un entusiasta che non si è ancora sistemato e non è legato alle abitudini.
Ci si abitua a tutto, al peggio come al meglio.
Ci si abitua ad avere ostinazione nelle proprie abitudini, a trovarsi isolati per motivi giusti, a sopportare il disagio che ne deriva, a trovare la linea giusta per mantenere posizioni che non sono condivise dai più.
Ci si rammarica della perdita delle peggiori abitudini, forse più di ogni altra cosa. Sono in effetti una parte così essenziale della nostra personalità.
Ci si sbaglierà raramente attribuendo le azioni estreme alla vanità, quelle mediocri all'abitudine e quelle meschine alla paura.
Ciò che accade in ogni lotta tra le nostre aspirazioni superiori e le nostre tendenze mondane è che l’abitudine si schiera dalla parte di quest’ultime. È quindi necessario sostituire le nostre cattive abitudini con abitudini buone.
Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendo.
Ciò che l'arte tenta di distruggere è la monotonia del tipo, la schiavitù della moda, la tirannia delle abitudini, e l’abbassamento dell’uomo al livello della macchina.
Ciò che è naturale è ciò che viene dall'istinto; e quello che, non essendo istinto, assomiglia in tutto e per tutto all’istinto è l’abitudine.
Coltivate solo quelle abitudini da cui siete disposti a farvi dominare.
Come i serpenti, per lo meno una volta l'anno dovremmo disfarci della pelle delle nostre più trite abitudine.
Con i propri principi si mira a tiranneggiare o a giustificare o onorare o vituperare o nascondere le proprie abitudini: due esseri umani con identici principi, probabilmente, vogliono malgrado ciò qualcosa di fondamentalmente diverso.
Cosa curiosa, le abitudini. Le persone stesse non sanno mai di averle.
Curati dei tuoi pensieri; diventeranno parole. Curati delle tue parole; diventeranno azioni. Curati delle tue azioni; diventeranno abitudini. Curati delle tue abitudini; diventeranno il carattere. Curati del tuo carattere; diventerà il tuo destino.
Da giovani la felicità ci attende nell'imprevisto, da vecchi nelle abitudini. Nel resto della vita saremo felici non per quello che prenderemo, ma per quello che sapremo dare. La felicità infatti è l'unica ricchezza che tanto aumenta quanto più ne doniamo agli altri.
Dal caos nasce spesso la vita, mentre dall'ordine nasce l'abitudine.
Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.
Differenze di abitudini e linguaggi non contano se i nostri intenti sono identici e i nostri cuori aperti.
Due cose assolutamente opposte ci condizionano ugualmente: l'abitudine e la novità.
Ecco una delle cause dei nostri mali: viviamo imitando il prossimo e non ci facciamo regolare dalla ragione, ma trascinare dall'abitudine.
Esistono abitudini che è più onorevole trasgredire che seguire.
Essere depressi è un'abitudine; essere felici è un'abitudine; e la scelta spetta a te.
Fate in modo che diventi un'abitudine discutere i problemi basandosi sui dati e rispettando i fatti che essi dimostrano.
Finché non hai imparato ad essere tollerante con coloro che non sempre sono d'accordo con te; fino a che non hai coltivato l'abitudine di dire qualche parola gentile a coloro che ammiri; fino a che non hai preso l'abitudine di guardare al bene invece che al male negli altri, non avrai successo né sarai felice.
Forme pietrificate e ormai irriconoscibili della nostra prima felicità, del nostro primo orrore, queste sono le abitudini.
Gli umani dedicano la loro vita a ripetere cose, gesti e comportamenti che chiamano abitudini.
Gli uomini si abituano a tutto con una spaventevole rapidità.
Gran parte di quello che noi diciamo coraggio è l'esperienza e l'abitudine del pericolo.
Guardare in faccia le cose non è una buona abitudine; è motivo di inutile sofferenza.
Hanno pianto un poco, poi si sono abituati. A tutto si abitua quel vigliacco che è l'uomo!
I bei pensieri di ogni tipo si cristallizzano in abitudini di grazia e gentilezza, le quali si solidificano in circostanze geniali e solari; i puri pensieri si cristallizzano in abitudini di temperanza e auto-controllo.
I dittatori possono cambiare le leggi, ma non le abitudini.
I fallimenti ci rendono migliori a livello sociale, mentre i successi rafforzano le nostre abitudini.
I libri non servono per sapere ma per pensare, e pensare significa sottrarsi all'adesione acritica per aprirsi alla domanda, significa interrogare le cose al di là del loro significato abituale reso stabile dalla pigrizia dell'abitudine.
I metodi sono le abitudini della mente e i risparmi della memoria.
I pensieri sono cose; hanno un tremendo potere. Pensieri di dubbio o paura sono strade che portano verso il fallimento. Quando sottomettete l’atteggiamento negativo di dubbio e di paura sottomettete il fallimento. I pensieri si cristallizzano in abitudini e le abitudini si solidificano in circostanze.
I piccoli risparmi formano le grandi ricchezze: questo è valido sia per i denari che per le abitudini.
I vizi sono spesso delle abitudini piuttosto che delle passioni.
Il capriccio è dannoso come la routine. L'abitudine è necessaria; è l'abitudine di avere delle abitudini, di fare di una traccia un solco, che è necessario combattere, se si vuole rimanere vivi.
Il coraggio non è che l'attitudine o l'abitudine di chiudere gli occhi all'occorrenza.
Il divino è ovunque, basta togliere di mezzo l'abitudine.
Il giovane cerca la felicità nell'imprevisto; il vecchio nell'abitudine.
Il lusso è un'abitudine che si contrae facilmente.
Il matrimonio deve continuamente combattere contro un mostro che tutto divora: l'abitudine.
Il mondo ha l'abitudine di fare spazio alla persona le cui parole ed azioni mostrano che sa dove sta andando.
Il normale non è altro che l'anormale a cui si fa l'abitudine.
Il pensiero si manifesta tramite la parola; la parola si manifesta col proposito; il proposito si sviluppa nell’abitudine; e l’abitudine si consolida nel carattere. Allora osserva il pensiero e le sue vie con attenzione, e lascialo sorgere dall’amore; nato dalla considerazione per tutti gli esseri.
Il piacere non esiste, è solo un sinonimo di abitudine.
Il saggio si abitua ai mali futuri e, mentre per gli altri diventano sopportabili dopo una lunga sofferenza, egli li rende tali con una lunga meditazione.
Il segreto per sconfiggere qualunque cattiva abitudine fissa è smettere di lottare con se stessi e trovare dentro di sé un luogo pacifico.
Il solo alchimista capace di cambiare tutto in oro è l'amore. L'unico sortilegio contro la morte, la vecchiaia, la vita abitudinaria, è l'amore.
Il tempo delle abitudini appare eterno, ma nel ricordo ha la durata di un attimo.
Il tempo di cui disponiamo ogni giorno è elastico; le passioni che proviamo lo dilatano, quelle che ispiriamo lo restringono, e l'abitudine lo riempie.
Imparare una nuova abitudine è tutto, perché significa raggiungere la sostanza della vita. La vita non è altro che un tessuto di abitudini.
In amore è più facile rinunciare a un sentimento che perdere un'abitudine.
In fondo non c'è idea cui non si finisca per fare l'abitudine.
In genere le catene dell'abitudine sono troppo leggere per essere avvertite finchè non diventano troppo pesanti per essere spezzate.
In ogni cosa la sua misura, questa è un'ottima abitudine.
Invecchiare è una cattiva abitudine che un uomo molto occupato non ha il tempo di prendere.
Io credo che le persone dovrebbero studiare un poco ogni giorno. Dovrebbe diventare un'abitudine, come spazzolarsi i denti, pettinarsi i capelli, farsi una doccia o vestirsi. Studiare la mente, le leggi dell'universo e i paradigmi. C'è abbastanza informazione su queste materie per fare sì che una persona studi per sempre.
Io non ho paura dell'eccesso; l'eccesso è a volte esaltante. Previene la moderazione dall'acquisire l'effetto mortale di un'abitudine.
L'abitudine a cui non poniamo resistenza diventa necessità.
L'abitudine alla disperazione è peggiore della disperazione stessa.
L'abitudine ci nasconde il vero aspetto delle cose.
L'abitudine converte i piaceri sontuosi in necessità quotidiane.
L'abitudine di riflettere profondamente è, sono costretto a dirlo, la più perniciosa fra tutte le abitudini prese dall'uomo civile.
L'abitudine di veder sempre una faccia di donna ha per effetto di farla trovar bella.
L'abitudine e il timore del nuovo sono ostacoli alla nostra crescita e ci fanno rimanere quelli di sempre con una vita piatta, insignificante e sempre uguale.
L'abitudine e la fissità degli atteggiamenti mentali ottundono i sensi e nascondono la vera natura delle cose.
L'abitudine e la routine hanno un incredibile potere di sprecare e distruggere.
L'abitudine genera rassegnazione. La rassegnazione genera apatia. L’apatia genera inerzia. L’inerzia genera indifferenza.
L'abitudine inibisce la nostra capacità di percepire la straordinarietà del mondo.
L'abitudine può cambiare lo stampo della natura, e domare il diavolo o cacciarlo del tutto, con forza meravigliosa.
L'abitudine può sostituire l'amore, non l’innamoramento.
L'abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose.
L'abitudine si vince con l'abitudine.
L'abitudine spesso prevale sulla ragione, e serve solo per ingannare la ragione.
L'abitudine viene spesso scambiata per amore.
L'abitudine è anche una forma di esorcismo, e poi la si sente come un piacere.
L'abitudine è davvero una maestra prepotente e sorniona: insinua in noi a poco a poco, di nascosto, la sua autorità; ma poi che con tale dolce e umile inizio l’ha, con l’aiuto del tempo, introdotta e rassodata, ecco che improvvisamente ci scopre il suo visaccio furibondo e tirannico contro il quale noi non osiamo più neppure alzar lo sguardo, e ci tocca ad assistere in silenzio alle violenze, con cui storce a ogni occasione le leggi di natura.
L'abitudine è il nostro peggior nemico o il nostro miglior alleato.
L'abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d'averla addosso ogni fibra di noi s'è adeguata, ogni gesto s'è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
L'abitudine è in qualche modo simile alla natura, giacché "spesso" e "sempre" sono vicini; la natura è di ciò che è sempre, l'abitudine di ciò che è spesso.
L'abitudine è in tutte le cose il miglior maestro.
L'abitudine è l'abitudine, e nessun uomo può buttarla dalla finestra; se mai la si può sospingere giù per le scale, un gradino alla volta.
L'abitudine è l'animale in noi.
L'abitudine è la grande guida della vita umana.
L'abitudine è la più infame delle malattie perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.
L'abitudine è l’anima del potere.
L'abitudine è più forte della natura.
L'abitudine è sosia della morte.
L'abitudine è un abito che, indossato da giovani, ci rifiutiamo di togliere vita natural durante.
L'abitudine è un mostro che consuma e distrugge tutti i sentimenti, tutte le inclinazioni. Allo stesso modo è un angelo in tutto ciò che dà inaspettatamente alle azioni buone e virtuose una facilità, una sembianza naturale, che le fa credere innate nell'uomo.
L'abitudine è una brutta bestia, solo apparentemente mansueta: è una bestia che ti tira sempre nella stessa direzione e che spesso ti fa compiere scelte sbagliate o non ti fa vedere soluzioni a un problema che invece, magari, sarebbero a portata di mano. Perché l’abitudine cristallizza i nostri comportamenti e ci fa credere che un minimo scarto dal solco profondo che ha tracciato sia una cosa fuori dal mondo, perché il mondo diventa, per colpa dell’abitudine, soltanto quel solco dentro il quale ci fa camminare.
L'abitudine è una gran brutta bestia, e quando ci si abitua alla stupidità è finita!
L'abitudine è una grande maestra, ma non si insegna niente di buono se non agisce insieme alla ragione.
L'abitudine è una grande sordina.
L'abitudine è una massima vivente diventata istinto e carne.
L'abitudine è una seconda natura che ci impedisce di conoscere la prima di cui non ha né le crudezze né gli incanti.
L'abitudine è una seconda natura che distrugge la prima.
L'abitudine è una violenta e ingannevole maestra di scuola.
L'abitudine è, fra tutte le piante umane, quella che ha meno bisogno di un suolo nutritivo per vivere e la prima a spuntare sulla roccia apparentemente più desolata.
L'abitudine! Ordinatrice abile ma assai lenta, che comincia col lasciar soffrire il nostro spirito per settimane in un’installazione provvisoria, ma che, nonostante tutto, esso è ben fortunato d’incontrare, giacché senza l’abitudine e limitato ai suoi soli mezzi sarebbe impotente a renderci abitabile una stanza.
L'abitudine, che fa della vita un proverbio.
L'abitudine, che in ogni campo esercita un enorme potere su di noi, non ha in nessun altro campo una forza così grande come nell’insegnarci la servitù.
L'abitudine, il conformismo, la convenienza fanno sì che la maggior parte di noi tenda a conformarsi ai costumi vigenti e che a forza di seguire le regole, queste finiscano per apparire immutabili, imprescindibili, come se, invece di essere una creazione umana, fossero dettate dalla natura.
L'amore non sopravvive nel labirinto delle abitudini.
L'eccellenza morale è il risultato dell'abitudine. Noi diventiamo giusti col compiere azioni giuste, temperati col compiere azioni temperate, coraggiosi, col compiere azioni coraggiose.
L'enorme carico di tradizioni, abitudini e costumi che occupa la maggior parte del nostro cervello zavorra impietosamente le idee più brillanti e innovative.
L'immagine che abbiamo di noi stessi e le nostre abitudini tendono ad andare insieme. Cambia una e vedrai automaticamente cambiare anche l'altra.
L'insoddisfazione e la critica finiscono per ritorcere le forze equilibratrici contro di voi. Occorre sostituire l’abitudine di reagire negativamente con quella di trasmettere energia positiva.
L'unico comportamento degno di un uomo superiore è la persistenza tenace di un’attività che si riconosce inutile, l’abitudine a una disciplina sterile, l’uso fisso di norme del pensiero filosofico e metafisico che comprendiamo non essere di alcuna importanza.
L'uomo ama di scorrere in un circolo di varie abitudini piuttosto di gettarsi in una serie nuova d'idee.
L'uomo che non coltiva l'abitudine di pensare perde il più grande piacere della vita.
L'uomo s'abitua al proprio stato, buono o cattivo che sia; lo zoppo non si accorge di avere più la stampella, né il ricco d’avere cavalli e carrozze.
L'uomo è un animale che vive d'abitudini. Si affeziona ai luoghi, detesta i cambiamenti.
La certezza, l'abitudine, la prevedibilità uccidono non solo la passione (per mancanza di ostacoli) ma anche il godimento, che è parente della sorpresa.
La chiave del successo è far diventare un'abitudine di tutta la vita l'affrontare le cose di cui hai paura.
La consuetudine ci condanna a molte follie, la più grande delle quali è quella di rendersene schiavi.
La cosa spiacevole di questo mondo è che le buone abitudini sono molto più facili da abbandonare che quelle cattive.
La costanza di un'abitudine è di solito proporzionale alla sua assurdità.
La critica spesso non è una scienza; è un mestiere, dove occorrono più salute che spirito, più lavoro che capacità, più abitudine che genio.
La libertà non è semplicemente un privilegio che si consente; è un'abitudine che si deve acquisire.
La moda non è altro che l'abitudine passeggera di persone ricche ed indolenti che hanno fatto dello studio dell'apparenza la loro occupazione principale.
La natura degli uomini è sempre la stessa; sono le loro abitudini che li separano.
La necessità insegna a soffrire fortemente, e l'abitudine facilmente.
La nostra felicità dipende dalle abitudini mentali che coltiviamo. Quindi esercitati nei pensieri felici ogni giorno. Sviluppa l’abitudine della felicità, e la vita diventerà una festa continua.
La paura è la madre della fede e l'abitudine la sua balia.
La pigrizia porta ad adagiarsi nell’abitudine, che vuol dire intorpidimento della curiosità critica e sclerosi della umana sensibilità.
La più grande scoperta della mia generazione è che gli esseri umani possono cambiare le loro vite cambiando le abitudini mentali.
La più triste delle cose che posso immaginare è essere abituati al lusso.
La prontezza non è solo un compito, ma è anche parte delle buone maniere; favorisce la fortuna, la reputazione, l'influenza, e l'utilità; un po' di attenzione ed energia formerà l'abitudine, in modo da renderla facile e deliziosa.
La ripetizione dello stesso pensiero od azione fisica si sviluppa in un'abitudine che, ripetuta con la necessaria frequenza, diventa un riflesso automatico.
La seconda metà della vita di un uomo è fatta di nient'altro che le abitudini che egli ha acquisito durante la prima metà.
La sicurezza della società sta nell’abitudine e nell’istinto incosciente, e la base della stabilità della società, in quanto organismo sano, è l’assenza completa di qualsiasi tipo di intelligenza tra i suoi membri.
La società ha un'unica legge, ed è l'abitudine.
La sola abitudine che si deve lasciar prendere al fanciullo è quella di non contrarne nessuna.
La verità ha l'abitudine di rivelare sé stessa.
La verità è che i nostri momenti più belli è facile che capitino quando ci sentiamo profondamente scontenti, infelici, o mancanti di qualcosa. Perché è solo in questi momenti che, spinti dal nostro sconforto, che siamo proni a staccarci dalle nostre abitudini e ad iniziare a cercare dei modi diversi o delle vere risposte.
La verità è che tu non interrompi una cattiva abitudine; la sostituisci con una buona.
Le abitudini cominciano come osservazioni, idee ed immagini improvvisate. E poi, strato su strato, attraverso la pratica, da ragnatele diventano cavi che assicurano e rafforzano le nostre vite.
Le abitudini del pensiero persistono attraverso i secoli; e mentre un cervello sano può rifiutare la dottrina in cui non crede più, può continuare a provare gli stessi sentimenti precedentemente associati a quella dottrina.
Le abitudini sono come comodi giacigli. È facile entrarvi, ma difficile uscirne.
Le abitudini sono come sottomarini. Viaggiano silenziosi e in profondità.
Le abitudini sono come una fune. Ne intrecciamo un trefolo ogni giorno e ben presto non riusciamo più a spezzarla.
Le buone abitudini sono assuefacenti come quelle cattive, e un sacco più gratificanti.
Le cattive abitudini sono come catene troppo leggere per essere sentite fino a quando non sono troppo pesanti da portare.
Le cattive abitudini sono come i denti guasti: vanno tolte.
Le cose nella vita muoiono da sé, come sono nate, per noia, per indifferenza o anche per abitudine.
Le idee oltraggiose sono vecchi slogan che passano inosservati, nascondendosi sotto le abitudini.
Le persone hanno una capacità davvero sorprendente di abituarsi alle cose, anche alle cose che non capiscono.
Le qualità dell'animo non si possono acquistare con l’abitudine, si possono solo perfezionare.
Le sciocche e laide abitudini sono le corruzioni della nostra natura.
Le vecchie abitudini, anche se cattive, turbano meno delle cose nuove e inconsuete. Tuttavia, talvolta è necessario cambiare, passando gradualmente alle cose inconsuete.
Le viziose abitudini sono altrettante catene che ritengono l'uomo in una misera schiavitù. Guardisi dal contrarne veruna chi vuol conservare intera la sua libertà.
Le vostre abitudini mostrano chi siete.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Mi stavo abituando a mettere mia moglie sotto un piedistallo.
Molte cose indifferenti, fatte dagli uomini per un qualche motivo, continuano a farsi per abitudine.
Molte persone non hanno la minima intenzione di chiudere con le cattive abitudini. Hanno un sacco di scuse e parlano come vittime.
Molti affetti sono abitudini o doveri che non troviamo il coraggio di interrompere.
Molti affetti sono abitudini o doveri che non troviamo il coraggio di interrompere.
Nessun filosofo ha mai cambiato le abitudini della via dove abita.
Nessuno osa dire addio alle proprie abitudini. Più di un suicida s'è fermato sulle soglie della morte pensando al caffè dove andava a giocare tutte le sere la sua partita a domino.
Niente ha bisogno d'esser modificato quanto le abitudini degli altri.
Niente è più forte dell'abitudine.
Noi ci sforziamo di acquistare sicurezza e di diventare insensibili alla fondamentale drammaticità del nostro destino, versando su di esso l'abitudine, l'uso, il luogo comune, tutti i cloroformi.
Noi siamo abituati a scendere a patti con la realtà per acquistare un ruolo. Svendiamo i nostri sensi per trovare un gesto. Rinunciamo alla capacità di sentire e in cambio otteniamo una maschera.
Noi siamo quello che facciamo costantemente. L'eccellenza quindi non è un atto ma un'abitudine.
Non avrei mai potuto fare quello che ho fatto senza le abitudini di puntualità, ordine e diligenza, senza la decisione di concentrarmi su di un solo oggetto alla volta.
Non c'è tiranno come l'abitudine, e nessuna libertà dove i suoi editti non trovano opposizione.
Non cambierò di certo le mie abitudini o i miei comportamenti per paura. Neppure se il senso comune e l'opinione pubblica li condannassero.
Non già l'altitudine bensì la ripidezza è terribile.
Non migliora affatto il proprio stato chi cambia solamente luogo e non vita e abitudini.
Non nella novità, ma nell'abitudine troviamo i piaceri più grandi.
Non sono le nostre brutte abitudini a spaventarci veramente; a loro ci abituiamo, preoccupano solo gli altri.
Non vi è nulla di così assurdo che l'abitudine non renda accettabile.
Non è possibile o non è facile mutare col ragionamento ciò che da molto tempo si è impresso nel carattere.
Non è vero che ci si abitua, si è sempre più stanchi, semplicemente.
Nulla di ciò che è per natura può assumere abitudini ad essa contrarie: per esempio, la pietra che per natura si porta verso il basso non può abituarsi a portarsi verso l’alto, neppure se si volesse abituarla gettandola in alto infinite volte.
Occorre esercitarsi e ci vuole tempo per cambiare le vecchie abitudini mentali.
Ogni abitudine rende la nostra mano più ingegnosa e meno agile il nostro ingegno.
Partire è vincere una lite contro l'abitudine.
Penso di aver scoperto il segreto della vita: semplicemente ci giri attorno finché non ci fai l'abitudine.
Per cambiare un'abitudine, prendi una decisione consapevole e poi impersonifica il nuovo comportamento.
Per quanto una situazione sia disperata, c'è sempre una possibilità di soluzione. Quando tutto attorno è buio non c'è altro da fare che aspettare tranquilli che gli occhi si abituino all'oscurità.
Per scrivere un bel libro sono necessarie tre cosa: il talento, l'arte e il mestiere; cioè la natura, l'operosità e l'abitudine.
Per un uomo abituato a vivere di illusioni, la ragione è l'avvoltoio di Prometeo.
Perciò gli uomini si immergono nelle passioni e, una volta che ne hanno fatto un’abitudine, non possono più farne a meno, e sono veramente infelici, poiché giungono a sentire come necessarie le cose prima superflue. Non godono dei piaceri, ma ne rimangono schiavi e, quella che è la peggiore disgrazia, amano anche il proprio male. Si raggiunge il colmo dell’infelicità quando le cose turpi non solo sono gradite, ma procurano un intimo compiacimento, e non c’è rimedio quando quelli che erano sentiti come vizi diventano abitudine quotidiana.
Perseguire un obiettivo che cambia continuamente e che non è mai raggiunto è forse l'unico rimedio all'abitudine, all'indifferenza, alla sazietà. È tipico della condizione umana ed è elogio della fuga, non per indietreggiare ma per avanzare.
Possiamo fissarci in molti modi. Uno di questi può essere l'abitudine, i vecchi schemi di pensiero, simili a rivoletti nella sabbia attraverso i quali scorrono ostinatamente i nostri pensieri. Le buone abitudini possono essere tanto limitanti quanto quelle cattive.
Potrebbe essere la brutta abitudine dei talenti creativi quella di investire se stessi in estremi patologici, che consentono di raggiungere profonda conoscenza ma non vita lunga a chi non riesce a tradurre le proprie ferite psichiche in arte o pensiero significativi.
Potrebbe essere proficuo staccarsi dall'abitudine di star ad ascoltare soltanto quello che risulta subito chiaro.
Prendere un'abitudine è cominciare a cessare di essere.
Prendi la direzione opposta all'abitudine e quasi sempre farai bene.
Prima di tutto dimentica l'ispirazione. L'abitudine è più affidabile. L'abitudine ti sosterrà sia che tu sia ispirato o no. L'abitudine ti aiuterà a rifinire e lucidare le tue storie, l'ispirazione no. L'abitudine è la costanza messa in pratica.
Prima noi creiamo le nostre abitudini, poi le nostre abitudini creano noi.
Qualsiasi atto ripetuto spesso dà presto vita a un’abitudine e un’abitudine accolta, guadagna stabilmente forza. All’inizio può essere come una ragnatela, fragilissima, ma se non si cerca di resisterle, ben presto ci lega con catene d’acciaio.
Qualunque sia la tua attuale situazione, ti assicuro che tu non sei le tue abitudini. Tu puoi sostituire i vecchi modelli di comportamento autolesionista con nuovi modelli, nuove abitudini di efficacia, felicità e relazioni basate sulla fiducia.
Quando con attenzione considero le curiose abitudini dei cani, sono costretto a concludere che l'uomo è animale superiore. Ma quando considero le curiose abitudini dell'uomo, ti confesso, amico, che rimango incerto.
Quando fai la cosa sbagliata, sapendo che è sbagliata, lo fai perché non hai sviluppato l'abitudine di controllare o neutralizzare efficacemente i forti impulsi interni che ti tentano, o perché hai stabilito delle abitudini errate e non sai come eliminarle efficacemente.
Quando l'amante è lontano, più caldo si fa il desiderio; l'abitudine rende fastidioso l'amato.
Quando qualcosa arriva a diventare un’abitudine, riesce anche a arrivare parecchio lontano dai fatti e dalla verità.
Quando si guardano troppo le stelle, anche le stelle finiscono per essere insignificanti.
Quando uno inizia a vivere di abitudine e di citazioni, ha iniziato a smettere di vivere.
Quanto vi è di più contrario alla salvezza, non è il peccato, ma l'abitudine.
Rigido, lo scheletro dell'abitudine sostiene da solo la struttura umana.
Scacciamo per sempre da noi le cattive abitudini come se fossero uomini malvagi che ci hanno nuociuto per molto tempo.
Scegli il modo migliore di vivere; l'abitudine te lo renderà piacevole.
Scegli la vita che è più utile, e l'abitudine la renderà la più gradevole.
Scegli sempre il cammino che sembra il migliore anche se sembra il più difficile: l’abitudine lo renderà presto piacevole.
Se diventi schiavo dell’abitudine, lentamente ti spegni.
Se il successo è un'abitudine, è un'abitudine difficile da acquisire.
Se l'abitudine è una seconda natura, ci impedisce di conoscere la prima, della quale non ha né la crudeltà, né gli incanti.
Se non ci fosse l'abitudine, la vita dovrebbe apparire deliziosa a esseri che vivono nella continua minaccia della morte, cioè a tutti gli uomini.
Se non desideri essere facile alla rabbia, non alimentare l'abitudine; non darle nulla che possa aiutarla ad aumentare.
Se si rifletta alla potenza delle prime impressioni dell'infanzia, e delle rimembranze che vi si associano; se si calcoli l'influenza che le prime abitudini esercitano sulle disposizioni dell'anima, e sulla direzione della vita, si comprenderà facilmente che l'educazione de' primi anni, o la mancanza di questa, decide spesso di tutta l'esistenza.
Se si tollera qualcosa, diventa sopportabile e poco tempo dopo anche normale.
Se vogliamo dirigere la nostra vita, dobbiamo prendere il controllo delle nostre abitudini. Non è ciò che facciamo di tanto in tanto che plasma la nostra vita, ma ciò che facciamo quotidianamente.
Se è vero che ci si abitua al dolore, come mai con l'andare degli anni si soffre sempre di più?
Semina un pensiero e raccoglierai un'azione; semina un'azione e raccoglierai un'abitudine; semina un'abitudine e raccoglierai un carattere; semina un carattere e raccoglierai un destino.
Semina un'azione e raccogli un'abitudine. Semina un'abitudine e raccogli un carattere. Semina un carattere e raccogli il destino.
Senza l'aiuto del pregiudizio e dell'abitudine io non sarei in grado di attraversare la stanza.
Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, se possibile, dire qualche parola ragionevole.
Si fa l'abitudine a tutto, anche al continuo peggioramento di ciò che già era ai limiti della sopportazione.
Si sbaglierà di rado se si ricondurranno le azioni estreme alla vanità, quelle mediocri all'abitudine e quelle meschine alla paura.
Si scorge sempre il cammino migliore da seguire, ma si sceglie di percorrere solo quello a cui si è abituati.
Si suppone che chi è ricco non abbia bisogno di rubare. Ma non è facile cambiare le proprie abitudini.
Siamo noi che creiamo le nostre abitudini e poi le nostre abitudini creano noi.
Siamo quello che facciamo ripetutamente. L'eccellenza non è dunque un atto, ma un'abitudine.
Siamo schiavi delle abitudini. Lavoriamo per raggiungere uno scopo, e una volta che l’abbiamo raggiunto ci accorgiamo di sentire la mancanza delle nostre vecchie occupazioni.
Sono fuggito milioni di volte, non ho mai avuto care abitudini, così da non doverle rimpiangere.
Sono sempre le abitudini oziose quelle che si rimpiangono.
Spesso nuoce anche abituarsi a ciò che è buono.
Sì, dalla volontà perversa si genera la passione, e l’ubbidienza alla passione genera l’abitudine, e l’acquiescenza all’abitudine genera la necessità.
Tagliar via le cattive abitudini è molto più efficace che tagliar via gli organi.
Tale è la forza dell'abitudine che ci si abitua perfino a vivere.
Trovo inaccettabile che la violenza costituisca la base di alcune delle nostre abitudini alimentari.
Tutte le abitudini diventano una seconda natura, quando si tengono a lungo le finestre tappate si finisce per amare il puzzo più dell'aria fresca.
Un bruciante desiderio è la più grande motivazione di ogni azione umana. Il desiderio del successo instilla la consapevolezza del successo che, a sua volta, crea una vigorosa e sempre crescente abitudine al successo.
Un essere che si abitua a tutto. Ecco, credo, la migliore definizione dell’uomo.
Un'abitudine è qualcosa che puoi fare senza pensare, il che spiega perché molti di noi ne hanno così tante.
Un'abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità.
Un'educazione perfetta è data dall'esercizio dell’intelletto, mirato a fortificare il corpo e a temprare il cuore: in altre parole, mettere l’individuo in grado di acquisire un’abitudine alla virtù, tale da renderlo autonomo.
Una lunga abitudine di non pensare una cosa sbagliata dà un'impressione superficiale di avere ragione.
Unico risultato dei costumi e dell'educazione è ciò che si chiama un'abitudine.
Vi sono due cose a cui si deve fare l'abitudine, se non si vuole trovare insopportabile l'esistenza: mi riferisco alle ingiurie del tempo e alle ingiurie degli uomini.
Vi sono tre modi di credere: la ragione, l'abitudine, l'ispirazione.
Vincere e perdere sono entrambi abitudini acquisite.
Vincere non è un episodio sporadico, è una cosa di sempre. Non vinci una volta ogni tanto, non fai bene le cose una volta ogni tanto, le fai bene sempre. Vincere è un'abitudine. Sfortunatamente lo è anche perdere.
Vita, quant'è curiosa quell'abitudine che ci fa pensare che non sia qui, ma altrove.
Vivere saggiamente consiste forse meno nell'acquistare buone abitudini che nell'acquistare meno abitudini possibili.
Viviamo di solito nell’abitudine, con il nostro essere ridotto al minimo. Le nostre facoltà restano addormentate, riposando sui guanciali dell’abitudine: essa sa quello che c’è da fare e non ha bisogno di loro.
Và dalla formica, o pigro, guarda le sue abitudini e diventa saggio.
È assai più l’abitudine e l’esempio a persuaderci di qualche cosa anziché una conoscenza certa.
È difficile censurare ciò che si permette diventi un'abitudine.
È difficile sbarazzarsi delle cattive abitudini.
È facile compiere una buona azione, ma non è facile acquisire un'abitudine consolidata nell'eseguire tali azioni.
È il nostro notarli che mette degli oggetti in una stanza, la nostra abitudine che li toglie di nuovo e libera spazio per noi.
È nobile essere timido, illustre non saper agire, grande non avere attitudine alla vita.
È più facile rinunciare ad un sentimento che perdere un’abitudine.
È un'abitudine ridicola degli esseri umani il correre più veloci quando hanno perso la strada.