Passione

Aforismi

Fedro

Anche chi sta molto in alto deve temere chi è in basso.
Chi ha perduto l'autorità che aveva prima diventa nella disgrazia bersaglio anche dei vili.
Chi ha relazione di affari con i furfanti o i malvagi può solo aspettarsi dei tiri birboni.
Chi non si adatta alla gentilezza, per lo più paga il fio della propria superbia.
Chi si rivolge ad un uomo improbo per avere un aiuto, nel cercare soccorso trova la sua rovina.
Chi è stato trovato bugiardo una volta, non è creduto anche se dice il vero.
Ciò che si disprezza spesso si scopre che vale più di ciò che si esalta.
Di tanto in tanto bisogna dar riposo all'animo, affinché poi sia più sveglio nel pensare.
Essere vessati da un prepotente è certo una gran brutta cosa ma averne più di uno è cosa di gran lunga peggiore.
Giove ci impose due bisacce: ci mise dietro quella piena dei nostri difetti e davanti, sul petto, quella con i difetti degli altri. Perciò non possiamo scorgere i nostri difetti e, non appena gli altri sbagliano, siamo pronti a biasimarli.
Gli umili soffrono quando i potenti si combattono.
Ha quel che merita chi perde il proprio per arraffare l'altrui.
I pericoli degli altri sono utili a chi è prudente.
Il debole, quando vuole imitare il potente, va in rovina.
Il nome 'amico' è comune, ma raro è un rapporto di fiducia.
Il padrone ha la vista particolarmente acuta nei propri affari.
L'aspetto esteriore trae molti in inganno.
L'esperto è più degno di fede dell'indovino.
L'uomo colto ha sempre con sé la sua ricchezza.
La mente dovrebbe ogni tanto trovare qualche distrazione, perché con ciò possa meglio rivolgersi al pensiero.
La povertà è al riparo da ogni rischio, le grandi ricchezze sono sempre esposte ai pericoli.
La troppa audacia è di vantaggio a pochi e nuoce invece a molti.
Loda ciò che fummo se non ti piace ciò che siamo.
Molti sono indaffarati a non fare nulla.
Molto spesso, col cambiare del governo, per i poveri cambia solo il nome del padrone.
Nei mutamenti di governo i poveri spesso non cambiano che il nome del padrone.
Nelle liti tra criminali chi è chiamato a decidere, se ha fiuto, sa già che la ragione non potrà mai trovarsi né dall'una né dall'altra parte.
Nessuno è abbastanza difeso contro i potenti.
Non aspirare a ciò che non ti è stato dato, affinché la tua speranza delusa non abbia motivo di lamentarsi.
Non bisogna farsi beffe degli infelici perché non sempre si è certi di non cadere prima o poi nella stessa infelicità o, addirittura, in una peggiore.
Non bisogna mai fare società con i più forti e i più furbi perché il debole o l'ingenuo ne uscirà sempre con le ossa rotte.
Non c'è mai alleanza con chi è potente.
Non provvedere a sé e dar consigli agli altri è cosa stolta.
Non sempre le cose sono come sembrano, il loro primo aspetto inganna molti: di rado la mente scopre che cosa è nascosto nel loro intimo.
Non vi è cosa più utile all'uomo che la franchezza nel parlare, ma la sincerità suole finire con il danno.
Quando i potenti litigano ai poveri toccano solo dei guai.
Quelli che danno cattivi consigli a uomini prudenti perdono il tempo e sono oggetto di derisione.
Sopporta che ti siano pari nella dignità quelli che sono inferiori a te per valore.
Spesso c'è più buon senso in uno solo che in tutta una folla.
Un bel volto senza cervello non vale nulla.
Un pastore che pascolava un asinello, atterrito dalle grida dei ladri sopravvenienti, consigliò al paziente animale di fuggire.- Forse - domandò l'asino - mi metteranno due basti? - Oh, no! - E allora che m'importa di cambiar padrone?
Un'aggressione incontrastata è un'aggressione scatenata.
È pericoloso credere e pericoloso non credere.
È stupido dar consigli agli altri e non badare a sé stessi.