Passione

Aforismi

Scultura

Ciò che le gemme della pittura o della scultura sono per il mondo dell'arte, o ciò che i fiori sono per il mondo della natura, sono le gemme del pensiero per i colti e i pensatori.
Il blocco non parteggia per lo scultore, è contro di lui.
Il fulcro della crisi attuale del pensiero critico sta nella confusione semantica, nella difficoltà di sapere che cosa siano oggi la scultura, la pittura, la fotografia e le installazioni, il teatro o le performance. Diventa necessario ridare un significato alle parole che usiamo.
Il meno che si possa chiedere a una scultura è che stia ferma.
Io intendo scultura, quella che si fa per forza di levare: quella che si fa per via di porre, è simile alla pittura: basta, che venendo l'una e l'altra da una medesima intelligenza, cioè scultura e pittura, si può far fare loro una buona pace insieme, e lasciar tante dispute; perché vi va più tempo, che a far le figure.
L'architettura non deve essere come la scultura. Deve essere scultura.
L'aspetto della scultura è squallido e triste come quello di un seme posato sul marmo, cioè fuori di ogni possibilità di vita.
La pittura agisce su due dimensioni, anche se può suggerirne tre o quattro. La scultura agisce su tre dimensioni, ma l'uomo ne resta all'esterno, separato, guarda da fuori le tre dimensioni. L'architettura invece è come una grande scultura scavata nel cui interno l'uomo penetra e cammina.
La scultura resta quello che è: lingua morta che non ha volgare, né potrà mai essere parola spontanea fra gli uomini.
La scultura è il commento migliore che un pittore può fare sulla pittura.
La scultura è l'arte dell'intelligenza.
La scultura è sempre vissuta di vita parassitaria; aderendo come un rampicante alla superficie di un 'immagine e assumendone la forma, ha finito per credere quella forma la sua propria essenza.
La vita regge lo specchio all'arte, e riproduce o qualche tipo strano immaginato da un pittore o da uno scultore, o concreta nel fatto ciò che è stato sognato nella finzione.
Lo scultore non cerca di tradurre in marmo il proprio pensiero: egli pensa direttamente come se già tutto fosse di marmo, egli pensa in marmo.
Lo scultore produce la bellissima statua col togliere le parti del blocco di marmo che non sono necessarie, è un processo di eliminazione.
Nessuno ha mai scritto, dipinto, scolpito, modellato, costruito o inventato se non per uscire letteralmente dall'inferno.
Non c'è scultore, in verità, che non faccia pensare alla morte.
Oggi gli scultori non fanno che tentare qualche variazione su temi ai quali, uno per uno, gli antichi hanno già dato scacco matto.
Perché la scultura che può fare una venere, non può fare un pomo?
Scelgo un blocco di marmo e tolgo tutto quello che non mi serve.
Scultura è quella roba cui vai a sbattere in un museo quando fai due passi indietro per guardare meglio un quadro.
Se dunque la musica ha un maggior numero di amatori che non la poesia, o l'architettura, o la scultura, questo non si deve al fatto che essa è 'più spirituale', come suol dirsi, bensì al fatto inverso: che è più sensuale.
Tutte le opere della scultura, i capolavori di Fidia e di Michelangelo non esisterebbero se il neonato non avesse formato con gli intestini e con l'ano i suoi stronzi, per poi lavorarli con le manine in immagini della sua fantasia ancora vicino al cielo.