Passione

Aforismi

Rugby

A rugby si gioca con le mani e con i piedi, ma in particolare con la testa e con il cuore.
Amo il rugby non perché è violento, ma perché è intelligente.
Il pallone da rugby è imprevedibile come una donna.
Il rugby è come l'amore. Devi dare prima di prendere. Quando hai la palla è come fare l'amore. Devi pensare al piacere dell'altro prima che al tuo.
Il rugby è il gioco di squadra per eccellenza, tant'è che si gioca in quindici: undici non bastano.
Il rugby è l'assoluto ordine nell'apparente disordine.
Il rugby è la poesia del sacrificio.
Il rugby è nato per un ingiurioso sberleffo alla virtù pedatoria dei plebei.
Il rugby è sempre una storia di vita, perché è lo sport più aderente all’esigenza di ogni giorno: lavoro, impegno, sofferenze, gioie, timori, esaltazioni. Non è uno sport da protagonisti, ma una somma di sacrifici.
Il rugby è un gioco primario: portare una palla nel cuore del territorio nemico. Ma è fondato su un principio assurdo, e meravigliosamente perverso: la palla la puoi passare solo all'indietro.
Il rugby è una buona occasione per tenere lontani trenta energumeni dal centro della città.
Il rugby è uno sport bestiale giocato da gentiluomini.
Nel rugby la fortuna non conta. Contano il fisico, il cuore, l'intelligenza e la voglia di lottare.
Non c’è molto da capire nel rugby: o hai la palla o devi fare di tutto per averla.
Non esistono ex rugbisti. Chi ha giocato a rugby, è rugbista tutta la vita.
Otto giocatori forti e attivi, due leggeri e furbi, quattro rapidi e un ultimo modello di flemma e di sangue freddo. Una squadra di rugby è la proporzione ideale fra gli uomini.
Qualsiasi partita di rugby è una partita di calcio che va fuori di testa. Con ordinata, e feroce, follia.
Rugby, gioco da psiche cubista, deliberatamente si scelsero un pallone ovale, cioè imprevedibile.
Se la vita è un gioco, il rugby è una gran bella maniera di viverla.
Una volta che i giocatori di rugby riescono a infilarsi le scarpe nel piede giusto, la sfida intellettuale proposta da questo gioco può dirsi abbondantemente conclusa.