Passione

Aforismi

Rinunciare

A questo mondo non si diventa ricchi per quello che si guadagna, ma per quello a cui si rinuncia.
Bisogna aver rinunciato al buon senso per non convenire che non conosciamo nulla se non attraverso l'esperienza.
Bisogna essere disciplinati, soprattutto quando la disciplina costa sacrificio e rinunzia.
Bisogna rinunciare alle idee preconcette, a certi modi di dire e proverbi che vanno nel senso della generalizzazione e per conseguenza del razzismo.
Certe volte ti senti stanco, ti senti debole...quando ti senti debole, vorresti solo rinunciare.
Chi non rinuncerebbe all'intelligenza per il potere e la bellezza?
Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza.
Chi è pronto a rinunciare alle proprie libertà fondamentali per il conseguimento di una piccola sicurezza temporanea, non merita né la libertà né la sicurezza.
Cominciare è tutto. Perfino per chi rinuncia.
Devi osare. Rinunciare non è mai un'alternativa.
Esistono due tipi di idioti: quelli che rinunciano a fare qualcosa perché hanno ricevuto una minaccia e quelli che pensano che faranno qualcosa perché li stanno minacciando.
Fare voto d’obbedienza vuol dire rinunciare alla prerogativa inalienabile dell’uomo, la libertà.
Felice colui che ha rinunciato al mondo prima che il mondo abbia rinunciato a lui.
Giudica il tuo successo da ciò cui hai rinunciato per raggiungerlo.
Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui hai dovuto rinunciare per ottenerlo.
Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui hai dovuto rinunciare per ottenerlo.
Ho sempre creduto che non si debba mai, mai rinunciare e si debba sempre continuare a lottare anche se c'è soltanto una piccola possibilità.
I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui.
I mostri del cuore si alimentano con l'inazione. Non sono le sconfitte a ingrandirli, ma le rinunce.
Il bello è insegnare a volare a un passerotto, perché nella sua libertà è già implicita la tua rinuncia.
Il modo più diffuso col quale la gente rinuncia al proprio potere è col pensare di non averne alcuno.
Il timore di perdere la persona a cui tieni di più non dovrebbe indurti a rinunciare all'amore. Perché guardi a destra e a sinistra prima di attraversare la strada? Per paura di essere investita. Eppure, continui ad attraversare la strada!
Il vero amore comporta sempre la rinuncia alla propria comodità personale.
Il volersi bene si costruisce. Ma l'amore quello vero, no. L'amore lo senti immediato, non ha tempo. È dire "ti sento". Un contatto di pelle, un abbraccio, un bacio. Mantenersi, il mio verbo preferito, tenersi per mano. Ti può bastare per la vita intera, un attimo, un incontro. Rinunciarvi è folle, sempre e comunque.
L'amore significa rinunciare alla forza.
L'integrazione è un’operazione che si fa in due. Non ci si integra da soli. Integrarsi non significa rinunciare alle componenti della propria identità di origine ma adattarle a una nuova vita in cui si dà e si riceve.
L'opera d'arte nasce dalla rinuncia dell'intelligenza a ragionare il concreto.
L'uomo che rinuncia non ottiene nulla ed è solo un ostacolo. L'uomo che non si arrende può muovere le montagne.
L'uomo deve rinunciare a tutto ciò a cui potrebbe affezionarsi, perché la perdita e la delusione sono inevitabili. Dobbiamo rinunciare all'amore, per non perderlo. Dobbiamo distruggere il nostro amore, perché non lo distruggano altri. Dobbiamo rinunciare ad ogni legame, per evitare il possibile rimpianto.
La natura umana non si separerà mai dal potere. Cerca un esempio di rinuncia volontaria del potere da una parte all’altra del globo, non ne troverai nessuno.
La rinuncia: l'eroismo della mediocrità.
La rinunzia è sempre una pena, anche se una pena sopportata volentieri.
La saggezza, questa camomilla avvelenata che l'abitudine di vivere versa lentamente nel nostro gargarozzo, col suo gusto dolciastro d'umiltà, di rinuncia e di accettazione.
La serietà è apprezzabile soltanto nei fanciulli. Negli uomini saggi è il riflesso della rinuncia.
La vita umana si riduce tutta a errori e rinunzie. Finché siamo giovani gli errori sono più numerosi delle rinunzie; nella vecchiaia aumentano le rinunzie ma non per questo diminuiscono gli errori.
Le vittorie spesso arrivano dopo che non si vede alcun modo di riuscire, ma ci si rifiuta comunque di rinunciare.
Lo scetticismo è la castità dell'intelletto e non vi si deve rinunciare per il primo venuto.
Meglio rimanere fuori al freddo che al tepore della rinuncia.
Mi passa per la testa questo orrendo pensiero: che ho rinunciato al paradiso e sono qui a pesticciare impaziente alle porte dell'inferno.
Molte persone rinunciano giusto quando stanno per avere successo. Esse smettono sulla linea dei cento metri. Abbandonano all’ultimo minuto di gioco, a un piede dall’arrivo alla base vincente.
Nell'amore come nell'attività creativa, la rinuncia è meglio di una cattiva realizzazione.
Non c'è destino, ma soltanto dei limiti. La sorte peggiore è subirli. Bisogna invece rinunciare.
Non dobbiamo mai giudicare la vita degli altri, perché ciascuno conosce il proprio dolore e la propria rinuncia.
Non puoi rinunciare a decidere per te stessa neppure quando pensi che l’altra persona sappia che cosa è meglio.
Non rinunciare a cogliere una rosa per timore che una spina ti punga.
Non rinunciare mai. Hai tante cose dentro di te e la più nobile di tutte, il senso della felicità. Ma non aspettarti la vita da un uomo. Per questo tante donne s'ingannano. Aspettala da te stessa.
Non è necessario rinunciare al passato per entrare nel futuro. Quando si cambiano le cose non è necessario perderle.
Non è prendendo in giro la vita che si ottiene la felicità. È solo attraverso la rinuncia spontanea e la rassegnazione alla perdita che ci prepariamo alla morte e che otteniamo un minimo di felicità.
Ogni rinuncia accumula odio: così, la si fa pagare a se stessi e agli altri.
Ogni scelta implica una rinuncia.
Ogni volta che si rinuncia a qualcosa, si rimane legati per sempre all'oggetto della rinuncia.
Pagavo la felicità con la rinuncia a comprendere quello che vivevo.
Per nascere aquila bisogna abituarsi alle altitudini, per nascere scrittore bisogna imparare ad amare la rinuncia, le sofferenze, le umiliazioni. Soprattutto bisogna imparare a vivere appartato. Come la talpa, lo scrittore si aggrappa al suo limbo, mentre sopra di lui la vita in rigoglio continua, persistente, tumultuosa.
Per non soffrire delusioni nei riguardi della natura umana, dobbiamo cominciare col rinunciare alle nostre illusioni rispetto ad essa.
Per un difetto solo non si rinuncia a un uomo.
Perché nella vita capita di rinunciare alle persone migliori a favore di altre che non ci interessano, che non ci fanno del bene, semplicemente ci capitano tra i passi, ci corrompono con le loro menzogne, ci abituano a diventare conigli?
Posso accettare la sconfitta, ma non posso accettare di rinunciare a provarci.
Quando dai la colpa agli altri, rinunci al tuo potere di cambiare.
Quando gli uomini rinunciano a dire che cosa può essere affascinante, rinunciano anche a pensarlo.
Quando una donna insiste per l'uguaglianza tra i sessi, sta rinunciando alla propria superiorità.
Quelli che rinunciano a tutto e quelli che desiderano tutto sono fatti per capirsi.
Quelli che rinunciano sono più numerosi di quelli che falliscono.
Responsabilità significa pagare il prezzo e la rinuncia che ogni azione richiede, non pretendere moglie ubriaca e cantina piena.
Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io rinuncerò alla mia volontà di seguirti.
Rinuncia all'idea di un altro mondo, che non esiste, ma non rinunciare al piacere di essere felice, e di godertela in questo!
Rinunciando al mondo e alla fortuna, ho trovato la felicità, la quiete, la salute, persino la ricchezza; e a dispetto del proverbio, mi accorgo che chi abbandona la partita la vince.
Rinunciare ad amare è un suicidio cosciente.
Rinunciare al compito di cambiare la società significa rinunciare alla propria responsabilità di uomo libero.
Rinunciare al denaro a tempo debito costituisce a volte il maggior guadagno.
Rinunciare alla lotta significa rinunciare alla vita.
Rinunciare alla propria libertà significa rinunciare alla propria qualità di uomo.
Rinunciare non è mai un'opzione.
Rinunciate all'intenzione di ricevere, sostituitela con l'intenzione di dare e otterrete quello cui avevate rinunciato.
Se il tuo fine è la rinuncia, fatti mendicante.
Se noi rimandiamo la felicità a quando avremo risolto i nostri problemi o realizzato i nostri obiettivi, il meglio che ci può capitare è che rinunciamo a vivere.
Stolto è chi rinuncia ai beni che già ha, nella speranza di ottenerne di maggiori.
Un'adolescenza troppo casta porta a una vecchiaia dissoluta. È più facile rinunciare a una cosa conosciuta che a una soltanto immaginata.
Una delle ragioni più comuni dei fallimenti personali è il difetto di rinunciare davanti alle sconfitte temporanee. Ognuno di noi commette, prima o poi, questo errore.
È assai facile vivere con il dolore, è una droga potente, presente nel nostro quotidiano, nella sofferenza nascosta, nelle rinunce che facciamo, quando diamo la colpa all’amore per la sconfitta dei nostri sogni.
È la nostra propria mediocrità che ci fa innamorare e che ci fa rinunciare. Il vero amore non conosce il significato della rinuncia, non è nemmeno preoccupato di questo problema; non rinuncia l'amore stesso, la rinuncia è per la gente sconfitta, e come un sentimento di sconfitta si adatta solo agli sconfitti.
È più difficile rinunciare all'amore che alla vita.
È un baratto: tu vuoi che la vita smetta di spaventarti e così cedi una parte di te. Rinunci al tuo orgoglio, alla tua dignità o al tuo coraggio.