Passione

Aforismi

Razzismo

Bisogna rinunciare alle idee preconcette, a certi modi di dire e proverbi che vanno nel senso della generalizzazione e per conseguenza del razzismo.
C'è un solo sacrosanto diritto dell'uomo, che è nello stesso tempo un sacrosanto dovere, quello di provvedere perché il sangue resti puro, affinché la conservazione della migliore umanità renda possibile un più nobile sviluppo dell'umanità stessa.
Dicono ai bambini che Gesù era bianco, così come gli apostoli e gli angeli. Il posto in cui vive il presidente si chiama Casa Bianca. Perfino Tarzan è bianco. Ma come? Bianco uno nato e cresciuto nella giungla?
Dopo tutto c'è soltanto una razza: l'umanità.
Finché il colore della pelle di un uomo sarà più importante di quello dei suoi occhi sarà sempre guerra.
Fino a quando il colore della pelle non sarà considerato come il colore degli occhi noi continueremo a lottare.
Fino a quando la giustizia non sarà cieca al colore, fino a quando l'istruzione non sarà inconsapevole della razza, fino a quando l'opportunità non sarà indifferente al colore della pelle degli uomini, l'emancipazione sarà un proclama ma non un fatto.
I problemi della razza sono essenzialmente problemi di relazioni umane, e i problemi della razza non sono che una delle tante prove del nostro fallimento nelle relazioni umane.
Il complessivo lavoro d'istruzione e d'educazione dello Stato nazionale deve trovare il suo coronamento nell'infondere, nel cuore e nel cervello della gioventù a lui affidata, il senso e il sentimento di razza, conforme all'istinto e alla ragione. Nessun ragazzo, nessuna ragazza deve lasciare la scuola senza essere giunta a conoscere alla perfezione l'essenza e la necessità della purezza del sangue.
Il mio sogno è che i miei quattro bambini possano vivere un giorno in una nazione dove non saranno giudicati dal colore della loro pelle ma dal contenuto del loro carattere.
Il pregiudizio razziale troverà sempre un fertile terreno in quella piccola e debole cosa che è il cervello umano.
Il razzismo approfitta delle faglie e delle brecce per infiltrarsi e stabilirsi nella mentalità e ciò può avvenire sia per difesa, sia per coprire una fragilità di ragionamento e di percezione.
Il razzismo finirà quando si potrà dare dello stronzo a un negro.
Il razzismo è ciò che trasforma le differenze in disuguaglianze.
Il razzismo è l'espressione del cervello umano ridotta ai minimi termini.
Il razzismo è un modo di delegare ad altri il disgusto che abbiamo di noi stessi.
Il razzismo è una malattia. È un cattivo funzionamento della mente che compromette le relazioni umane, è una malattia psichicamente contagiosa conseguente al fatto che una mente predisposta viene infettata da idee false, patologiche, che producono ostilità verso altri gruppi e verso i loro membri.
Il razzismo é una strana malattia che colpisce i bianchi ma fa fuori i neri.
Il razzista è colui che pensa che tutto ciò che è troppo differente da lui lo minacci nella sua tranquillità.
Io non ho pregiudizi razziali, e penso di non avere pregiudizi di colore, né pregiudizi di casta, né pregiudizi, credo. Anzi, lo so. Posso sopportare qualsiasi società. Tutto ciò che m'importa sapere di un uomo è che sia un essere umano, ciò è abbastanza per me; non potrebbe essere niente di peggio.
La concezione nazionale, razzista, riconosce il valore dell'umanità nei suoi primordiali elementi di razza. In conformità coi suoi pricipii, essa ravvisa nello Stato soltanto un mezzo per raggiungere un fine, il fine della conservazione dell'esistenza razzista degli uomini. Con ciò, non erede affatto ad un'eguaglianza delle razze, ma riconosce che sono diverse e quindi hanno un valore maggiore o minore; e da questo riconoscimento si sente obbligata ad esigere, in conformità con l'eterna Volontà che domina l'Universo, la vittoria del migliore e del più forte, la subordinazione del peggiore e del più debole.
La così detta razza bianca è in realtà rosa-grigio.
La cura migliore per il razzismo è trovarti di fronte a qualcuno che ti spara addosso. Non importa il colore della pelle di chi viene a salvare la tua... bianco o nero, sei disposto ad abbracciarlo.
La lotta contro il razzismo comincia con un lavoro sul linguaggio.
La persona razzista non prova il bisogno di giustificare le sue opinioni e i suoi giudizi. Ha delle certezze, si costruisce delle evidenze indiscutibili, delle verità non contestabili.
La purezza della razza non esiste. L'Europa è un continente di meticci.
Lo Stato non rappresenta un fine ma un mezzo. Esso è la premessa della formazione d'una superiore civiltà umana, ma non è la causa di questa. La causa è riposta solo nella presenza d'una razza idonea alla civiltà.
Lo scopo supremo dello Stato nazionale è quello di conservare quei primordiali elementi di razza che, quali donatori di civiltà, creano la bellezza e la dignità d'un'umanità superiore.
Nello Stato nazionale la concezione razzista deve riuscire ad affrettare quella nobile epoca in cui gli uomini non si occuperanno più nell'allevare cani, cavalli e gatti, ma nell'elevare la condizione dell'uomo stesso; epoca che sarà per gli uni di silenziosa e saggia rinunzia, per altri di doni e sacrifici gioiosi.
Non esistono le razze, il cervello degli uomini è lo stesso. Esistono i razzisti. Bisogna vincerli con le armi della sapienza.
Patriottismo, nazionalismo e razzismo stanno fra di loro come la salute, la nevrosi e la pazzia.
Per me quello che conta, in una persona, non è che sia ebrea o cattolica, ma che sia degna di rispetto. E sono convinta che non esistano le razze, ma i razzisti.
Quando la proverbiale mancanza di elasticità del burocrate si combina con la meschinità del razzismo il risultato può fare vacillare la mente.
Questo deprecabile razzismo da stadio sta rovinando l'immagine di milioni di razzisti per bene.
Razzismo. Materialismo zoologico.
Senza una chiara, definitiva, onnipresente coscienza di razza, non si tengono gli imperi.
Siamo sempre lo straniero di qualcun altro. Imparare a vivere insieme è lottare contro il razzismo.
Un mondo imbastardito e «negrizzato» sarebbero perduti per sempre i concetti dell'umanamente bello e del sublime, nonché ogni nozione d'un avvenire idealizzato del genere umano.
Un uomo dovrebbe, qualunque cosa accada, tenere per la propria casta, razza e discendenza. I bianchi vadano con i bianchi, i negri con i negri.
Vivere nel mondo di oggi ed essere contro l'uguaglianza per motivi di razza o colore è come vivere in Alaska ed essere contro la neve.