Passione

Aforismi

Elemosina

Abbondanza. Condizione che permette di rifiutare, grazie alla Provvidenza, l'elemosina al povero.
Bisogna fare soltanto elemosine anonime. Hanno il grande vantaggio di sopprimere l'ingratitudine.
Certi uomini di cattivo cuore credono di riconciliarsi con il cielo quando danno una elemosina.
Devi diventare bravo in una di queste due cose: seminare in primavera o chiedere l'elemosina in autunno.
Dio aiuti i ricchi, i poveri possono chiedere l'elemosina.
Fare l'elemosina a un uomo nudo, per strada, non esaurisce gli obblighi dello Stato, che deve assicurare a tutti i cittadini la sopravvivenza, il nutrimento, un vestire dignitoso, e un modo di vivere che non contrasti con la sua salute.
I mendicanti sono dei provocatori capaci di mettere alla prova il nostro presunto altruismo; fare loro l’elemosina significa accettarne la provocazione e, al contempo, vendicarsene con l’offerta di qualche spicciolo.
I poveri amano l'elemosina dei ragazzi perché non li umilia, e perché i ragazzi che han bisogno di tutti, somigliano a loro... L'elemosina d'un uomo è un atto di carità: ma quella d'un fanciullo è insieme una carità e una carezza.
Il futuro è dietro l'angolo che chiede l'elemosina.
Il piacere dell'elemosina è un piacere altezzoso e immorale, il piacere del ricco che si compiace della propria ricchezza, del potere, e del confronto tra la propria importanza e quella del mendico.
In materia d'elemosina, bisogna chiudere la bocca e aprire il cuore.
In ogni tempo e in tutti i paesi, la grande maggioranza degli uomini trova assai più facile elemosinare il cielo con le preghiere che guadagnarselo col proprio operare.
L'elemosina avvilisce tanto chi la riceve quanto chi la fa.
L'elemosina deprava sia colui che dà, e sia colui che prende, e per di più non raggiunge lo scopo, perché non fa che rafforzare la mendicità.
L'elemosina incoraggia l'assuefazione invece che l'autostima e la capacità di cavarsela da soli.
L'elemosina individuale stabilisce legami preziosi tra il ricco e il povero.
L'elemosina è sorella della preghiera.
La elemosina anziché sollevare dalle necessità gli accattoni li mantiene nel vizio.
La felicità della vita è fatta di frazioni infinitesimali: di piccole elemosine, presto dimenticate, di un bacio, di un sorriso, di uno sguardo gentile, di un complimento fatto col cuore.
La felicità è come l'elemosina gettata al mendico. Gli permette di vivere oggi per prolungare il suo dolore l'indomani.
La legge, nella sua solenne equità, proibisce così al ricco come al povero di dormire sotto i ponti, di elemosinare nelle strade e di rubare pane.
La migliore elemosina è quella che quando la mano destra dà, la sinistra non lo sa.
La più grande dispensatrice di elemosine è la vigliaccheria.
Ogni appagamento dei nostri desideri strappato al mondo è appena simile all'elemosina, che oggi tiene in vita il mendico perché domani ancor soffra la fame.
Prendere in prestito non è molto meglio di chiedere l'elemosina.
Qualche libro lo si legge col sentimento di fare un'elemosina all'autore.
Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Se tutte le elemosine venissero date solo per compassione, i mendicanti sarebbero tutti quanti morti di fame.
Si fa l'elemosina, per levarsi d'innanzi il miserabile che la chiede.
Si farebbero molte elemosine se si avessero occhi per vedere che bella figura fa una mano che riceve.