Passione

Aforismi

Calunnia

Abbastanza spesso il criminale non è all'altezza della sua azione: egli la immeschinisce e la calunnia.
Alle calunnie si risponde meglio con il silenzio.
Ascolta ciò che dicono i calunniatori, apprenderai così la verità su di te.
Calunniate, calunniate; ne resterà sempre qualcosa.
Chi sa adulare sa anche calunniare.
Chi è casta? Colei, di cui le voci si guardano dal calunniare.
Ci vogliono il tuo nemico e il tuo amico insieme per colpirti al cuore: il primo per calunniarti, il secondo per venirtelo a dire.
I calunniatori sono anche di solito vigliacchi.
Il calunniatore non è il solo a trarre profitto dalla calunnia; essa serve altrettanto, se non di più, al calunniato, sempre a patto che questi ne soffra profondamente, perché gli dà un vigore insospettato, giovevole alle sue idee quanto ai suoi muscoli: perché lo incita a odiare.
Il calunniatore è simile all'uomo che getta polvere contro un altro quando il vento è contrario; la polvere non fa che ricadere addosso a colui che l'ha gettata. L'uomo virtuoso non può essere leso e il dolore che l'altro vorrebbe infliggere, ricade su lui stesso.
In fatto di calunnie, tutto quello che non nuoce serve a chi è calunniato.
La calunnia disdegna i mediocri e si afferra ai grandi.
La calunnia lascia sempre peggio il calunniatore, giammai il calunniato.
La calunnia non può essere una forza se non quando corrisponde a un bisogno storico.
La calunnia quando si tenta di spiegarla diviene ancora più perfida.
La calunnia è come la moneta contraffatta: molti che non l'avrebbero mai emessa la fanno circolare senza scrupoli.
La calunnia è come la vespa che vi disturba, e contro la quale non si deve fare il minimo movimento a meno che non siate certi di ucciderla: altrimenti quella torna alla carica più incattivita che mai.
La calunnia è la vendetta del vigliacco, mentre la sua difesa è la dissimulazione.
La calunnia è un vocabolo sdentato che quando arriva a destinazione mette mandibole di ferro.
La miglior risposta alle calunnie è il silenzio.
La verità enunciata sotto mentite spoglie è molto peggio della peggior calunnia.
Le calunnie non si devono dimostrare. Basta ripeterle.
Non meritare il titolo di calunniatore e non tendere insidie con la lingua, poiché la vergogna è per il ladro e una condanna severa per l'uomo falso.
Non puoi calunniare la natura umana; è peggio di quando le parole possano dipingerla.
Non si calunnia mai abbastanza.
Non è cosa saggia soffiare sul fuoco di una calunnia, a meno che tenendolo vivo, non se ne traggano dei grossi vantaggi. Sono poche le calunnie che resistono al logorio del silenzio.
Nulla è più veloce della calunnia, nulla si pronuncia più facilmente, nulla più prontamente si accoglie, nulla più ampiamente si diffonde.
Ove in eminente grado virtù risiede, ivi piomba la persecuzione; e pochi o niuno dei celebri personaggi delle andate età si sottrassero all'acuto morso della calunnia o della più fina malizia.
Pazienta per un poco: i calunniatori non vivono a lungo. La verità è figlia del tempo: presto la vedrai apparire per vendicare i tuoi torti.
Più una calunnia è inverosimile, meglio la ricordano gli stolti.
Quando la bugia sembra vera nasce la calunnia.
Quando non puoi difenderti da una calunnia, resta in silenzio e subiscila fino in fondo, vedrai che spesso sarà chi ti accusa a difenderti con le sue contraddizioni.
Quando riguarda se stesso, chi si arrabbia per una calunnia, la rende vera.
Questa calunnia, che i dizionari hanno sanzionata, è che anarchia significhi disordine.
Questo secolo di pedagogia proletaria predica la dignità del lavoro, come uno schiavo che calunnia l'ozio intelligente e voluttuoso.
Sempre, dietro a chi sale, salgono la calunnia e l'improperio; ma tanto può l'uomo salire, e tanto prendere su di essi d'avanzo, da non più udirne lo voci.
Sii casta come il ghiaccio, pura come la neve, tu non sfuggirai alla calunnia.
Teniamoci stretti al personalismo dei giudizi perché è il solo alibi che possediamo per evitare il dolo della calunnia.
Uccidere il carattere è un vero e proprio reato come l'omicidio; la lingua del calunniatore è sorella del pugnale dell'assassino.
Un pettegolezzo calunnioso non svanisce mai del tutto, se molti lo ripetono: anche la calunnia è una specie di divinità.
Vi sono certe calunnie contro cui l'onniscienza stessa smarrisce.