Passione

Aforismi

Angoscia

A partire da una certa età, i nostri amori, le nostre amanti, sono figli della nostra angoscia.
All'amicizia non occorrono parole: in essa vi è una solitudine, ma libera dall'angoscia dell'isolamento.
Amicizia. Raddoppia le gioie e divide le angosce a metà.
Anche con molti uomini colti non si può parlare di inconscio senza venir tacciati di misticismo. L'angoscia è giustificata perché la nostra visione razionale del mondo, con le sue certezze scientifiche e morali ardentemente credute, è scossa dai dati dell'altra parte.
Anche se il timore avrà più argomenti, scegli la speranza e metti fine alla tua angoscia.
Angoscia. Malattia che si contrae davanti al continuo spettacolo della prosperità di un amico.
C'è qualcosa nella fedeltà di un cane che compensa tutta l’angoscia che ci tocca nella vita.
C'è spesso più angoscia nell'aspettare un piacere che nel subire una pena.
Chi comprende appieno il senso della vita sa che nulla ha inizio e nulla ha fine, e dunque non si lascia sopraffare dall’angoscia. Lotta per ciò in cui crede senza tentare di dimostrare niente a nessuno, palesando la calma silenziosa dell’individuo che ha avuto il coraggio di scegliere il proprio destino.
Chi non rischia nulla non fa nulla, non ha nulla e non è nulla. Può evitare le sofferenze e l'angoscia, ma non può imparare, sentire, cambiare, crescere, progredire, vivere o amare. È uno schiavo, incatenato dalle sue certezze o dalle sue assuefazioni.
Coloro che sono stati intossicati una volta dal potere, ed hanno ottenuto da esso ogni tipo di emolumento, anche se solo per un anno, non può mai volontariamente abbandonarlo. Possono essere angosciati nel mezzo del loro potere; ma non guarderanno ad altro che al potere per provare sollievo.
Considerare la nostra maggiore angoscia come un incidente senza importanza, non solo nella vita dell’universo, ma anche in quella della nostra stessa anima, è il principio della saggezza. Considerare questo in piena angoscia è la saggezza completa.
Credo che il passato mi abbia aiutata ad apprezzare il presente e non voglio sprecare nulla angosciandomi per il futuro.
Di tutti i modi in cui nasce l’amore, di tutti gli agenti di disseminazione del sacro male, quel grande soffio di angoscia che a volte passa su di noi, certamente è uno dei più efficaci.
Dietro la gioia e il sorriso ci può essere un temperamento ruvido, aspro e scaltro. Ma dietro il dolore non c'è che il dolore. L'angoscia, contrariamente al piacere, non si maschera mai.
Era il senso della bellezza che la liberava di colpo dall’angoscia e la riempiva di un nuovo desiderio di vivere.
Fare il proprio dovere, non esagerare, opporre la pazienza all'angoscia della storia e della vita.
Gli uomini sono schiavi della vita, ed è la schiavitù che riempie le loro giornate di infelicità e di dolore, e che sommerge le loro notti di lacrime e d’angoscia.
I più ondeggiano infelici tra il timore della morte e le angosce della vita: non vogliono vivere, né sanno morire.
I sensi di colpa provocano forti angosce, e sui bambini producono un effetto paralizzante.
Il bello dell'amarezza è che puoi lavorarci sopra, purificare l’angoscia e il rancore.
Il passato può angosciare solo in quanto si ripresenta come futuro, cioè come una possibilità di ripetizione. Cosi una colpa passata genera angoscia, solo se non è veramente passata, giacché se fosse tale potrebbe generare pentimento e non angoscia.
Il viso è un velo, dietro al quale può scorrere a volte silenzioso un fiume di angoscia.
In questo mondo, non c'è che il terrore per difendersi dall'angoscia.
Io amo l'uomo che può sorridere nelle avversità, che può trarre forza dall'angoscia, e remare valorosamente con la riflessione. È proprio delle menti piccole rimpicciolirsi, ma colui il cui cuore è saldo, e la cui coscienza approva il suo comportamento, perseguirà i suoi princìpi fino alla morte.
L'amicizia raddoppia le gioie e divide le angosce.
L'amore perfetto scaccia la paura perché non ha desideri, pretese, non baratta, non giudica, non ha angosce negative. L'amore semplicemente è, è presente, vede e agisce.
L'amore senza eternità si chiama angoscia: l'eternità senza amore si chiama inferno.
L'angoscia e il dolore. Il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere.
L'angoscia non vale niente come categoria filosofica. Non è la materia di cui si fa la filosofia, non più di quanto sia quella con cui si fanno gli scafandri.
L'angoscia religiosa è espressione dell'angoscia reale e protesta contro di essa.
L'angoscia si trasforma in delirio puro e semplice.
L'angoscia vera è fatta di noia.
L'angoscia è ciò che non inganna.
L'angoscia è la disposizione fondamentale che ci mette di fronte al nulla.
L'angoscia è la vertigine della libertà.
L'angoscia è l’oscillazione della coscienza umana di fronte al nulla.
L'angoscia è una faccenda pericolosa per gli smidollati.
L'individuo, non nella sua angoscia di essere colpevole, ma di passare per esserlo, diventa colpevole.
L'onnipresente bruttezza del mondo moderno, misericordiosamente velata dall'assuefazione, riappare brutalmente alla nostra prima anche minima angoscia.
La beatitudine è il risultato di un’unità organica con l’universo e l’angoscia quello di un’ostilità.
La bellezza del mondo ha due tagli, uno di gioia, l'altro d'angoscia, e taglia in due il cuore.
La causa prima dell'angoscia è l'impossibilità di realizzare l'azione gratificante, e sottrarsi a una sofferenza con la fuga o la lotta è anch'esso un modo di gratificarsi, quindi di sfuggire all'angoscia.
La conoscenza di un essere è un sentimento negativo; il sentimento positivo, la realtà, è l'angoscia di essere sempre estranei a chi si ama.
La cosa peggiore che si possa fare è pensare e riflettere con angoscia a che cosa si sarebbe potuto fare.
La crisi può essere una vera benedizione per ogni persona e per ogni nazione, perché è proprio la crisi a portare progresso. La creatività nasce dall'angoscia, come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
La gelosia è una cecità che rovina i cuori; lamentarsi e protestare non è segno di affetto ma di follia e di angoscia.
La memoria rinnova l'angoscia della paura, il prevedere il futuro ce l'anticipa; nessuno è infelice solo per il presente.
La mia angoscia non era dovuta alle cose che facevo, ma, più profondamente, al nudo fatto di vivere, che non era né male né bene, ma soltanto doloroso e insensato.
La nascita è sofferenza, la vecchiaia è sofferenza, la morte è sofferenza; tristezza, lamenti, dolore fisico e mentale, angoscia, sono sofferenza; la separazione da ciò che piace è sofferenza, non poter avere ciò che si desidera è sofferenza.
La salita aumenta l'angoscia.
La seduzione dell’anima, il suo richiamo al cambiamento, può generare angosce e resistenze nell’Io.
La società non si cura dell'individuo che nella misura in cui esso renda. I giovani lo sanno. La loro ansietà nel momento d'affrontare la vita sociale è simmetrica all'angoscia dei vecchi al momento in cui ne sono esclusi.
La solitudine è insopportabile se il solitario non aderisce a evidenze trascendenti. Quando la verità muore, l'uomo anestetizza la propria angoscia col fetore della massa.
La solitudine, nella sua dimensione metaforica, è una condizione ineliminabile dalla vita; e in essa si riflettono desideri di riflessione e di contemplazione, di tristezza e di angoscia, di silenzio e di preghiera, di attesa e di speranza.
Le angosce dell'uomo sono nate con le scoperte di Copernico.
Le angosce della nostra anima sono sempre cataclismi del cosmo. Quando ci arrivano, intorno a noi si perde il sole e si sconvolgono le stelle.
Le angosce sono come le malattie; vanno accettate: la cosa peggiore che si possa fare è di ribellarvisi.
Le bestemmie dette in stato d'angoscia hanno lo stesso valore delle preghiere.
Le emozioni sono infinite, amore e odio, ma anche noia e malinconia, simpatia e antipatia, angoscia e inquietudine. Comune a ciascuno di questi sentimenti è la capacità di portarci fuori dal nostro egoismo e dal nostro io. Un sentimento implica necessariamente un uscire da noi stessi per cercare di cogliere quello che le altre persone sono nella loro realtà più profonda e nelle loro emozioni.
Le ideologie ci separano, i sogni e le angosce ci riuniscono.
Le persone che per qualche motivo sono angosciate a volte preferiscono un problema che è loro familiare piuttosto di una soluzione che non lo è per nulla.
Lottare contro l'angoscia non produce mai serenità, lottare contro l'angoscia produce solo nuove forme di angoscia.
Nell'intimo cuore, nel segreto più segreto della felicità, abita l'angoscia, che è disperazione: questo è il luogo più caro alla disperazione, quello che preferisce fra tutti: profondamente dentro alla felicità.
Nella feroce morsa delle circostanze non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia. Sotto i colpi d'ascia della sorte il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Non ammiro la gioventù per la brutalità delle sue certezze ma per la sincerità delle sue angosce.
Non esistono fiabe non cruente. Tutte le fiabe provengono dalla profondità del sangue e dell'angoscia.
Non importa che sia "del paradiso", una donna, porta. Importa soltanto che sia una porta. L'angoscia è il muro.
Ogni compositore conosce l'angoscia e il dispiacere causato dal dimenticare idee che non si ha avuto il tempo di annotare.
Ogni delitto porta in sé, dentro il suo impulso, un angelo vendicatore: l'angoscia dell'attesa.
Ostentare potere, sicurezza, ricchezza e salute sono tutti espedienti per esorcizzare l'angoscia del tempo che ci sfugge dalle mani.
Quando in sogni opprimenti e orribili l'angoscia tocca il grado estremo, è proprio essa che ci porta al risveglio, con il quale scompaiono tutti quei mostri notturni. La stessa cosa accade nel sogno della vita, quando l'estremo grado di angoscia ci costringe a spezzarlo.
Quando le automobili penseranno, le Roll-Royce saranno più angosciate dei tassì.
Quanto più angosciose sono le conseguenze della rabbia che non le cause della stessa.
Quanto più ristretto è il nostro orizzonte, la nostra cerchia di attività e di contatti, tanto più siamo felici: quanto più è larga, tanto più spesso ci sentiamo tormentati o angosciati.
Quasi la metà di tutte le nostre angosce e le nostre ansie derivano dalla nostra preoccupazione per l'opinione altrui.
Se prendo la morte nella mia vita, la riconosco, e l'affronto a viso aperto, mi libererò dall'angoscia della morte e dalla meschinità della vita, e solo allora sarò libero di diventare me stesso.
Se un libro ti attira 'veramente', non badare al prezzo. È il modo più sicuro per fare debiti, ma anche per evitare le recriminazioni di una vita. Il rammarico per un acquisto sbagliato è niente in confronto all'angoscia per un acquisto mancato.
Sentii ciò che sentiamo quando muore qualcuno: l'angoscia, ormai inutile, che non ci sarebbe costato niente essere stati più buoni.
Senza il tempo, questa invenzione di Satana, il mondo perderà l'angoscia della speranza e la consolazione della speranza.
Si dovrebbe stupirsi se fosse diverso: si accumula rabbie, umiliazioni, ferocie, angosce, pianti, frenesie e alla fine ci si trova un cancro, una nefrite, un diabete, una sclerosi che ci annienta. E voilà.
Sii allegro, i problemi che ti angosciano di più sono quelli che non accadranno mai.
Spesso l'uomo preferisce essere diretto, comandato, obbligato da una autorità superiore, perché questo lo solleva dal peso della responsabilità e dall’angoscia dei sensi di colpa, e quindi dal dover fare i conti con la propria coscienza.
Tra il suicidio e la traspirazione non esitare. Versare il proprio sangue è ammirevole quanto è immondo versare il proprio sudore. Se ti darai la morte, non suderai mai più e la tua angoscia sarà finita per sempre.
Un modo efficace per combattere l'angoscia è preoccuparsi meno di sé e più degli altri. Quando davvero comprendiamo le difficoltà degli altri, le nostre perdono di importanza.
Un modo efficace per combattere l'angoscia è preoccuparsi meno di sé e più degli altri. Quando davvero comprendiamo le difficoltà degli altri, le nostre perdono di importanza.
Uno degli eterni segreti dell'anima è che la velocità addormenta per breve tempo l'angoscia.