Passione

Aforismi

Aforisma

A nessuno dovrebbe essere consentito di scrivere più di un aforisma: non c'è anima così grande che non si possa esprimere con poche e precise parole.
Affermano che l'aforisma è una saetta. Meglio paragonarlo a una lucciola: il piccolo chiarore intermittente, il percorso imprevedibile, l'estrema precarietà. Un libro di aforismi è uno sciame di lucciole.
Aforisma. Saggezza predigerita.
Aforisma. Una sferzata all'intelletto dormiente.
Aforisma: forma ideale per recuperare la negatività mediante l'estetica.
Aforisma: forma poetica della definizione.
Aforisma: fotografa un fatto, ma ne sviluppa l'immagine con fare assiomatico e linguaggio perentorio. Una sorta di minuscolo dogma.
Aforisma: il pensiero "cortocircuitante".
Aforisma: perché sviluppare, e anche come? Non si prolunga il lampo.
Aforisma: significa porre limiti, separare. Lo stesso di definizione. Marcare confini. Si potrebbe dire che in esso la sapienza si arrocca aristocraticamente in cittadelle sempre più ristrette, di fronte al dilagare della scempiaggine.
Aforisma: una breve e arguta proposizione che oltrepassa i suoi stessi limiti.
Aforisma: una verità detta in poche parole, epperò detta in modo da stupire più di una menzogna.
Aforismi. Il genere letterario più lubrico e difficile, che ha visto soccombere molti grandi: infatti una raccolta del genere si piglia in mano non senza diffidenza, quale ne sia l'autore.
Aforismi. Riflessioni in pillole, pillole per la riflessione.
Aforismi: pillole di pensiero da assumere a tempo indeterminato.
Aforismi: schegge, frammenti, rovine, frattaglie... Come la vita stessa.
Aforismi: trucioli dall'albero della conoscenza.
Alle solenni impalcature dei sistemi filosofici io preferisco la frase breve e concisa. Quel poco che riusciamo a scorgere nella nebbia che avvolge la nostra esistenza può essere contenuto in un aforisma. Il resto è lttérature.
C'è qualcosa che si chiama vita aforistica: è frammentaria ma veritiera.
Certo, il guaio di ogni aforisma, di ogni affermazione, è che può facilmente diventare una mezza verità, una fregnaccia, una bugia o un appassito luogo comune.
Che cos’è la storia se non un altro aforisma?
Chi crede che la verità di un aforisma sia sempre per eccesso o per difetto non ha capito l'aforisma.
Chi scrive aforismi non vuole essere letto ma imparato a memoria.
Chi scrive aforismi sull'acqua non sa cos'è il futuro.
Ci sono aforismi che, come gli aeroplani, stanno su solo quando sono in movimento.
Ciò che alcuni dicono con un solo aforisma, altri non riuscirebbero a dirlo neppure con un intero libro, fosse pure un libro di aforismi.
Collasso gravitazionale: la contrazione dei punti di sospensione nel punto fermo dell'aforisma.
Coltivano l'aforisma soltanto coloro che hanno conosciuto la paura in mezzo alle parole, quella paura di crollare con tutte le parole.
Come forbici dal parrucchiere, gli aforismi sfoltiscono le idee.
Come la lettera rubata di Poe, la verità di un aforisma era sotto gli occhi di tutti, ma nessuno ci aveva guardato.
Definire che cosa sia l'aforisma è una definizione al quadrato, un aforisma impossibile.
Frase rubata al tempo, all'incalzare della vita. Un aforisma segna un'emozione, una visione, una nascita, un gioco. Sempre un aforisma farà da epitaffio ad una morte.
Fulmini in pensieri, ecco gli aforismi!
Gli aforismi dicono di tutto, qualche volta persino la verità.
Gli aforismi non devono essere verità "escogitate", ma illuminazioni istantanee che vengono dall'inconscio.
Gli aforismi sono come sprazzi di luce che illuminano la volta oscura della notte della nostra ignoranza come minuscole stelle.
Gli aforismi sono essenzialmente un genere di scrittura aristocratico. L'aforista non argomenta, asserisce; e implicito nella sua asserzione è il convincimento che egli sia più saggio e più intelligente dei suoi lettori.
Gli aforismi sono gli incantesimi della notte.
Gli aforismi sono il monoteismo degli esuli.
Gli aforismi sono le risposte alle domande che avremmo potuto (e talvolta dovuto) porci.
Gli aforismi sono le scintille prodotte dal filosofare col martello.
Gli aforismi sono un po' come i cioccolatini: per gustarli, bisogna assaggiarne pochi per volta. Altrimenti, se ne fa un'indigestione. Negli intervalli, si può sempre riflettere.
Gli aforismi sono vasi che il lettore riempie con il suo vino. Bisogna perciò farli ornati di immagini, con ricchi festoni di antitesi. Ci piacciono perché li possiamo scegliere, senza guastare l'opera; scrivere aforismi è da grande signore, come è da grande signore regalare bottiglie di vino; sarebbe da contadino regalare una botte.
Gli aforismi stimolano l'autore alla riflessione.
Gli aforismi, rappresentando una conoscenza frammentaria, invitano gli uomini a indagare ulteriormente, mentre i sistemi, recando la parvenza di un totale, rassicurano gli uomini come se essi fossero al culmine della conoscenza.
Gli aforismi, sia i miei che quelli di ogni altro, sono sempre falsi, intrinsecamente falsi. Anche questo.
Grazie alla sua forma breve, l'aforisma impressiona lo spirito e si ricorda facilmente. Per queste ragioni, costituisce uno dei più sicuri mezzi per perpetuare i pensieri.
Il maggior pericolo, per chi si dedica agli aforismi, è l'irrompere dei sentimenti nel mondo del pensiero.
Il respiro più lungo è dell'aforisma
Il rifiuto aggressivo, ostinato del sistema. L'aforisma, ormai.
Il vantaggio dell'aforisma sul sistema è la facilità con cui si dimostra la sua insufficienza. Tra poche parole è difficile nascondersi come tra pochi alberi.
Il vantaggio dell'aforisma è che non si ha bisogno di fornire prove. Si tira un aforisma come si tira uno schiaffo.
L'aforisma ci fa improvvisamente vedere quello che l'abitudine ci faceva solo guardare.
L'aforisma da antico precetto medico si è trasformato in moderna pillola di saggezza esistenziale.
L'aforisma non coincide mai con la verità: o è una mezza verità o è una verità e mezza.
L'aforisma non è breve: è incommensurabile.
L'aforisma non è in debito con nessun'altra forma espressiva.
L'aforisma più riuscito è quello che fa pensare: talora, perché presenta alla nostra mente idee da cui essa per istinto rifuggiva, più spesso, per la concettosità che ci fa sorridere di piacere.
L'aforisma si inserisce nella bottega letteraria come una margherita in una mostra floreale.
L'aforisma sollecita il pensiero, sprona a nuove azioni e riflessioni. Forse è per questo che di norma si parla di aforismi e non di aforisma. Ogni aforisma chiede nuovi aforismi, successivi sviluppi di pensiero.
L'aforisma viene molto apprezzato, tra l'altro perché contiene mezza verità, cioè una percentuale non indifferente.
L'aforisma è come l’asparago: il buono è nella punta.
L'aforisma è il boia della prolissità.
L'aforisma è il fossile di una lacrima.
L'aforisma è il potere che limita e rinchiude. Forma che ha forma di orizzonte, che è il proprio orizzonte. Da qui si vede anche in che cosa sia attraente, sempre ritratta in se stessa, con qualcosa di cupo, di concentrato, di oscuramente violento che la fa rassomigliare al delitto di Sade.
L'aforisma è il sogno di una vendetta sottile o la sottile considerazione di una vendetta che non verrà mai applicata a nessun governo e tanto meno alla vita interiore del poeta; è la soggezione e insieme la liberazione di un ostello lirico entro il quale talvolta il genio si è mimetizzato in silenzio mordendo le mani del proprio io. L'Aforisma è genio e vendetta e anche una sottile resa alla realtà biblica. Chi fa aforismi muore saturo di memorie e di sogni ma pur sempre non vincente né davanti a Dio né davanti a se stesso né davanti al suo puro demonio.
L'aforisma è il tentativo di risolvere dialetticamente il conflitto tra esperienza e riflessione.
L'aforisma è l'antidoto al veleno dell'esperienza vissuta, sicché ne deriva un'esperienza di secondo grado, superiore alla prima. Nella sua perfetta sintesi si realizza la trasformazione, con effetto rasserenante e fortificante, del negativo in positivo, evidenziando la grande virtù terapeutica del linguaggio.
L'aforisma è l'arte di condensare pensieri di saggezza (e non) in maniera tale da ingenerare la convinzione che solo una mente superiore sappia penetrarli.
L'aforisma è l'ultimo anello di una lunga catena di pensiero.
L'aforisma è l'uso pessimistico della scrittura che manda in pezzi l'ethos oratorio.
L'aforisma è la chiusura-lampo del bagaglio delle esperienze.
L'aforisma è la forma di scrittura più vicina non allo spirito, alla forma della poesia.
L'aforisma è la forma più pudica di scrittura, e se cerca la verità è per nascondersi dietro di lei.
L'aforisma è la peggiore delle forme letterarie. Nasconde dietro il suo essere lapidario tutta la sua imperfezione.
L'aforisma è un esercizio mentale, psichico, logico e linguistico, spirituale, rituale, emotivo e razionale; è una primaria attività concettuale e letteraria, un misto di prosa e poesia che veicola, oltre all'ideologia, simpatia od antipatia.
L'aforisma è un lapillo dell'intelligenza.
L'aforisma è un modo per ridare alle parole il valore che meritano.
L'aforisma è una risposta folgorante ad una domanda pressante.
L'aforisma è una scheggia d'universo. Ricostruire la vetrata è un po' più difficile.
L'aforisma è una sentenza, una massima, una proposizione che esprime con coincisa esattezza il frutto di una lunga esperienza di vita, di osservazione, di analisi, di rottura di coglioni.....!
L'aforisma è una sintesi fra poesia e prosa, è un precipitato narrativo, è una parabola didascalica, è un concetto ideologico, in pratica è filosofia compressa, zippata. E’ letteratura che si adegua all’epoca digitale.
L'aforisma è una sorta di gemma, tanto più preziosa quanto più rara, e godibile solo in dosi minime.
L'aforisma è, come dire, lo champagne della malinconia; ogni breve enunciato racchiude in sé anni di disillusione distillati in un istante di ebbrezza.
L'aforisma, a differenza delle massime, frasi e pensieri celebri, è sempre scettico. Si batte per il pensiero libero e indipendente e lo scetticismo è una condizione indispensabile del pensiero indipendente. L'aforisma è pessimista nelle sue affermazioni e ottimista nella supposizione che il cercare di spiegare qualcosa agli esseri umani possa essere utile.
L'aforisma, passione del "pensiero puro".
L'aforisma? Un fuoco senza fiamma. Si capisce che nessuno vi si voglia riscaldare.
L'aforismo è ingegnoso, è eloquente, ma come tutti gli aforismi è una parte della verità, non tutta la verità. Per fare un aforismo, per formulare un dogma, bisogna tagliar troppe cose, arrotondar troppi spigoli; e la verità non è quasi mai né quadrata, né rotonda.
L'intento principale dell'aforisma non è quello di spiegare o dimostrare qualcosa, ma quello di colpire.
L'universalità degli aforismi è la sola speranza che i popoli possano un giorno finalmente intendersi.
L'uomo pensa per aforismi e si guida con degli aforismi. L'aforisma lo dispensa dal riflettere troppo prima di agire.
La forza dell'aforisma è nella sua perentorietà, come quella dello sgherro nel ceffo. Forza-sopruso.
La letteratura aforistica è una letteratura marginale perché poco attraente e ammiccante. Ci invita non al sogno, ma al confronto con noi stessi e la società in cui viviamo.
La massima morale propina l'antidoto sott'olio, l'aforisma serve il veleno sotto spirito.
La mia definizione migliore di un cretino: colui che ti chiede di spiegare un aforisma.
La migliore definizione di aforisma: una spremuta di cervello.
La passione per la scrittura aforistica e, dunque, per la riflessione, ha questo di bello: che la si può esercitare in qualsiasi posto e in qualunque momento, a casa come al bar, stando soli o in compagnia. Inoltre, contrariamente a quanto accade per molte altre passioni, non costa nulla, e l'attrezzatura ad essa necessaria, una buona testa, oltre a essere poco ingombrante, è assai difficile si possa dimenticarla da qualche parte
La ricerca dell'aforisma perfetto è un assalto ai limiti del linguaggio, per superarne le caratteristiche di strumento adatto ai rapporti quantitativi e di possesso, per approdare al piano della qualità, del profondo dove gli opposti si corrispondono, per avvicinare l'inafferrabile pienezza della vita.
La ricerca della verità ha bisogno di concetti espressi in modo sintetico ed efficace. L'aforisma è un lampo che bisogna essere preparati a cogliere perché giunge improvviso ed accecante per chi non vi è portato.
La riflessione è l'anima dell'aforisma. Ma anche la scrittura di aforismi è matrice di riflessioni.
La risate dell'aforisma è a volte trionfante, ma raramente è spensierato.
La scrittura aforistica richiede lettori disponibili alla riflessione, oltreché amanti della forma elegante e della frase arguta.
La superiorità dell'aforisma: uccide la spiegazione.
La verità non si rivela in serie o a lotti. Solo di tanto in tanto è possibile carpire qualche segreto alla natura. Viviamo in una notte fonda, appena rischiarata da qualche lampo. È per questo che la filosofia, anziché per sistemi, dovrebbe esprimersi per aforismi. Una filosofia aforistica, occasionale, rapsodica.
Le opere muoiono; i frammenti, non avendo vissuto, non possono neppure morire.
Nel cuore di ogni aforisma, per quanto nuovo o addirittura paradossale esso possa apparire, pulsa un'antichissima verità.
Nel cuore di ogni aforisma, per quanto nuovo o addirittura paradossale voglia apparire, pulsa un'antichissima verità.
Nell'aforisma spesso le parole celebrano il loro matrimonio.
Non scrivo che per aforismi. Ho notato, infatti, che raramente si legge un articolo da un capo all'altro, un pensiero sempre.
Non un genere sommo quello degli aforismi, ma il loro linguaggio scalpita come pochi altri.
Non vi sono sentenze, massime o aforismi di cui non si possa scrivere la controparte.
Nonostante il luogo comune i singoli aforismi non sono monadi a sé stanti ma dialogano tra loro, creando un effetto di legame reciproco.
Nulla è più fallito di un aforisma fallito.
Ogni aforisma valido dovrebbe possedere la ricchezza concentrata del seme capace di svilupparsi in pianta.
Pensare come se si dettassero, succintamente, le proprie ultime volontà: ecco l'aforisma.
Per scrivere aforismi occorre esperienza, saggezza. Senza aver saggiato, pesato le cose e gli uomini, non può esistere pensiero aforistico.
Per scrivere un aforisma, mi rifaccio a un altro aforisma, già scritto da altri, che semmai sono stati scritti a loro volta ispirati da una qualche frase aforistica. Nascita per gemmazione dell'aforisma.
Più ancora che nella poesia, è nell'aforisma che la parola è dio.
Qualche volta al pari di certi missili, gli aforismi sono a testata plurima, e una di queste può benissimo cadere in testa all'autore.
Quando qualcuno non sa cosa concepire e non è una donna, concepisce un aforisma.
Quanti milioni di alberi si sarebbero potuti salvare se, invece di scrivere un brutto romanzo, molti scrittori si fossero accontentati di un solo aforisma.
Quel poco che riusciamo a scorgere nella nebbia che avvolge la nostra esistenza può essere contenuto in un aforisma. Il resto è lttérature.
Quel poco di saggezza che qualcuno ritiene di aver raggiunto può esser comunicato con lunghe dimostrazioni e magari con trattati. Ma c'e' chi riesce a concentrarlo in pillole, ognuna col suo insegnamento, meglio se enunciato in modo luccicante o sconcertante, che stimoli la riflessione. È così che nasce l'aforisma.
Scrive aforismi, e ha il coraggio di presentarli a un pubblico di lettori, chi ha raggiunto lo spazio mentale che gli è connaturale e ne ha fissato confini ed estensioni.
Scrivere aforismi è da grande signore, come è da grande signore regalare bottiglie di vino; sarebbe da contadino regalare una botte.
Scrivere aforismi è un'arte funambolica: pensare senza rete di protezione.
Scrivere aforismi: cavarsi una parola di bocca.
Scrivere un aforisma ottimista è una tentazione, ma il decoro lo impedisce.
Scrivere un aforisma, per chi lo sa scrivere, è spesso difficile. Ben più facile è scrivere un aforisma per chi non lo sa fare.
Scrivo aforismi perché amo gli abissi di poche parole.
Se non altro l'aforisma ha il merito di far meditare chi lo formula.
Se non è vero, un aforisma "brillante" è come un diamante falso.
Se scuoti un aforisma ne cade fuori una bugia e ti avanza una banalità.
Se un romanzo erotico è un lento strip-tease, l'aforisma te la sbatte in faccia.
Sono ben disposto ad ammettere che talvolta i paradossi hanno una funzione positiva di stimolo, intellettuale e retorico; ma non raramente sono manifestazioni di istrionismo. Lo stesso, pressappoco, si può dire degli aforismi.
Spesso gli aforismi rappresentano una parte di vita degli autori che li compongono.
Spesso l’aforisma non è che un piccolo pensiero presuntuoso.
Togliete il superfluo dal mondo, e resterà un aforisma.
Tutte le forme letterarie convivono col lavoro. Solo l'aforisma, il frammento, uno zibaldone, sono figli dell'ozio.
Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole, massimo dieci.
Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole.
Un aforisma cerca la verità che vi è nelle regole, mentre invece un paradosso cerca la verità che vi è nelle eccezioni.
Un aforisma deve dire poco e suggerire abbastanza.
Un aforisma ha poco fiato in corpo, ma gambe lunghe.
Un aforisma ha una percentuale di possibilità di spiacere infinitamente più alta di qualsiasi composizione appartenente a qualsiasi genere letterario. La sintesi lo personalizza sì da farne espressione di gusti e disgusti intrasmissibili anche in campo ideologico comune.
Un aforisma impegna finché non compare il successivo.
Un aforisma non deve necessariamente essere vero, ma deve superare la verità.
Un aforisma non si può dettare su nessuna macchina da scrivere. Ci vorrebbe troppo tempo.
Un aforisma non è mai un frammento. Che bel frammento può essere un romanzo di 880 pagine!
Un aforisma è l'ultimo anello di una lunga catena di pensiero.
Un aforisma è qualcosa che risparmia allo scrittore un saggio esplicativo, ma che, proprio per questo, provoca nel lettore il massimo shock.
Un aforisma è sempre sorprendente: quando lo è, perché lo è, quando non lo è, perché ci si aspettava che lo fosse.
Un aforisma, modellato e fuso con vigore, per il fatto che viene letto non è ancora "decifrato"; deve invece prendere inizio, a questo punto, la sua interpretazione, per cui occorre un'arte dell'interpretazione.
Un aforisma, una sentenza, una opinione, etc., valgono forse meno per quello che affermano o negano, quanto per lo stato d'animo che suppongono, o che ispirano, o che nascondono.
Un buon aforisma può essere un saggio filosofico in potenza. Un eccellente aforisma è anche un distillato di anima.
Un buon aforisma è la saggezza di un intero libro in una frase.
Un buon aforisma è un frammento del mondo, non il frammento di una visione del mondo.
Un buon pensiero è un buon pensiero, ma un buon aforisma è un lampo di genio.
Un libro di aforismi non è assolutamente un’opera frammentaria, gliene manca il fascino.
Un segno di vecchiaia è l'inettitudine a creare aforismi. A settanta e oltre la natura ti ha già dato per morto, ti dà alle pale e agli angeli della reincarnazione. L'aforisma è un'illuminazione spermatica metafisica, tra i quaranta e i cinquanta è la sua età ideale.
Una caratteristica dell'aforisma è di sottrarsi a rubricazioni e classificazioni scientifiche. Il che, lo riconosco, è senz'altro irritante. La sua struttura è ambigua e sfuggente. Pretenderebbe al tempo stesso di unire concisione a vastità concettuale, soggettivazione estrema a validità universale, annotazione futile a profondità, l'eccezione alla regola, il restrittivo al generalizzato, consentendo ugualmente di trarne succo gustoso, anzi sensato e, talvolta, persino utile.
Uno che sa scrivere aforismi non dovrebbe disperdersi a fare dei saggi.
È assoluta verità dire che un aforisma non rappresènta mai una verità assoluta.
È chiaro che gli aforismi più riusciti non sono i più veritieri, ma i più maliziosi.
È mia ambizione dire in dieci frasi quello che altri dicono in interi volumi.
È proprio dell'aforisma enunciare verità che sembrano menzogne e menzogne che sembrano verità.